Un saggio teorico sulla natura dello spettatore e sui riti della visione dentro il buio della sala
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Drammatico,
Iran 2008.
Durata 94 Minuti.
Nel "buio in sala" e nel buio di una sala, centoquattordici attrici iraniane assistono al poema persiano "Khosrow e Shirin", scritto nel XII secolo da Nezami Ganjevi. Espandi ▽
Centoquattordici volti di note attrici iraniane, più quello della francese Juliette Binoche, per un racconto sulla bellezza del fuoricampo.
La sfida del regista iraniano, Bahman Motamedian, e dei suoi sette transessuali in cerca di una "vita normale".
Drammatico,
Iran 2008.
Durata 78 Minuti.
La solitudine e il tedio di sette transessuali iraniani rifiutati dalle loro stesse famiglie. Espandi ▽
La solitudine e il tedio di sette transessuali iraniani rifiutati dalle loro stesse famiglie: si tratta di giovani estraniati dai loro corpi e dalle loro anime e stremati da questa alienazione da se stessi e da una società che non gli riconosce alcun diritto.
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Un gruppo di donne cieche sperimentano il linguaggio del cinema. Espandi ▽
Se un regista perdesse improvvisamente l'uso della vista sarebbe ancora in grado di mostrare il mondo
che ha davanti? E se lo fosse, come potrebbe raccontarlo? Mohammad Shirvani decide di rispondere a
questa domanda insegnando ad un gruppo di donne cieche il linguaggio del cinema ed affidando ad
ognuna di loro una piccola videocamera digitale con la quale raccontare la propria storia. Il risultato è un
film straniante e a tratti drammatico che mentre accumula spaccati rivelatori e sconosciuti di una intera
società, si interroga sulle potenzialità del cinema come estensione delle nostre percezioni e strumento di
conoscenza.
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La liberazione di un bambino chiuso in gabbia.
Drammatico,
Iran 2008.
Durata 85 Minuti. Consigli per la visione:
Babak, un bambino disabile figlio di genitori benestanti, è il "cocco" di casa. Quando nasce suo fratello Afshin, però, il piccolo viene segregato per evitare qualsiasi imbarazzo al fratello minore Espandi ▽
Babak, un bambino disabile figlio di genitori benestanti, è il "cocco" di casa. Quando nasce suo fratello Afshin, però, il piccolo viene segregato per evitare qualsiasi imbarazzo al fratello minore. Quando questi dà una festa per il suo compleanno, il maggiore deve restarsene chiuso in camera. I bambini giocano a nascondino e casualmente uno di loro entra nella camera di Babak.
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