Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina 2015
Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina 2015, il programma dei 21 film. Milano - 4/10 maggio 2015. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Bellezza, spiritualità e anacronismo di un monastero birmano. Zawana, un giovane monaco cresciuto fin da piccolo nel monastero si interroga sulla sua vocazione. Quando il monaco più anziano si ammala, Zawana entra in contatto con la vita reale e deve decidere del suo destino. Primo film indipendente birmano dopo 50 anni, The Monk è stato prodotto con la collaborazione della FAMU Film School di Praga che ha sostenuto vari progetti in Birmania tra cui una scuola di cinema informale e un film festival. Recensione ❯
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Dopo il catastrofico terremoto avvenuto ad Haiti nel gennaio del 2010, una coppia di persone per bene combatte per reinventarsi una vita tra le rovine di Pacot. In cerca di soldi per riparare la loro abitazione, i due decidono di venderne la residua parte abitabile ad Alex, un lavoratore straniero, che vi porta la sua ambiziosa e snob fidanzata haitiana. Recensione ❯
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Tunisi, estate 2003. Un motociclista, armato di rasoio, si aggira per le strade della città sfregiando le natiche delle donne che passeggiano. Lo chiamano Challat, "lametta". Da un quartiere all'altro, da un caffè all'altro, circolano su di lui le storie più improbabili. Tutti ne parlano ma nessuno l'ha mai visto. Dieci anni più tardi, dopo la rivoluzione, quando la verità sembra a portata di mano, una regista testarda vuole a tutti i costi svelare il suo mistero. Con ironia e humour, il film mette in scena la leggenda metropolitana e con essa i conflitti di genere nella società tunisina. Recensione ❯
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Prodotto e scritto da Kim Ki-duk, il film tratta del risentimento anticinese dei coreani e della loro diffidenza verso tutte le importazioni di cibo in provenienza dalla Cina Popolare. Chen entra illegalmente in Corea per chiedere un riesame delle anguille allevate dal padre, previamente risultate positive al test del mercurio e quindi messe al bando dal commercio. Si ritroverà invischiato in una relazione passionale con la ricercatrice responsabile dei controlli e nei loschi traffici coreani dei prodotti alimentari contaminati. Recensione ❯
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Il film è stato presentato nel 2014 al Festival di Rotterdam. Espandi ▽
Nell'ex villaggio minerario di La Estancia vivono un vecchio di 93 anni e il figlio Juan Diego, tutti gli altri abitanti sono emigrati in cerca di fortuna. Nella vita solitaria di padre e filgio si inserisce Sebastian, un giovane regista di documentari che vuole testimoniare l'abbandono di quel luogo, l'isolamento e l'esistenza essenziale dei suoi ultimi abitanti. Tra il regista e i protagonisti del film nasce un'amicizia. Dopo alcuni anni di assenza, Sebastian torna a La Estancia con la fidanzata incinta, vuole girare ancora delle immagini per finire il film ma nel villaggio sembra non esserci più anima viva. Recensione ❯
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La storia di Bartel e Adikeer e del loro viaggio attraverso il Corridoio Hexi della Via della Seta per tornare a casa dai loro genitori. Espandi ▽
La storia di Bartel e Adikeer, due fratelli appartenenti alla minoranza etnica Yugur, e del loro viaggio attraverso la Via della Seta per tornare a casa dai genitori. Recensione ❯
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Il racconto di una speranza che affiora dalla disperazione e del nodo inscindibile tra il presente e il dolore. Drammatico, Marocco, Francia, Gran Bretagna2014. Durata 90 Minuti.
Quattro persone, insieme per caso, si imbarcano in un viaggio che li porterà attraverso il Marocco, Istanbul e le pianure del Kurdistan. Espandi ▽
Una giovane orfana, Aïcha, viene trovata sola nelle foreste del Marocco centrale. Ha una storia personale che rivela un coraggioso tentativo di auto-determinazione. Venduta dai suoi genitori, Aïcha si ritrova in compagnia di un piccolo criminale, Abbas, e della sua ragazza, Nadia. Ben presto il loro destino si incrocia con quello di Zacaria, uno scrittore metà marocchino e metà iracheno, che si è lasciato tutto alle spalle - tra cui una relazione appassionata con un'insegnante, Judith - per cercare suo fratello scomparso. Il gruppo si imbarca così in un viaggio che li porterà attraverso il Marocco, Istanbul e le pianure del Kurdistan. Recensione ❯
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Secondo le Nazioni Unite, più di 200.000 giovani cambogiane sono vendute come schiave nei Paesi ricchi del sud-est asiatico, come domestiche, operaie o prostitute. Hanno paghe ridicole e subiscono sfruttamenti, violenze e soprusi di ogni genere. Sono le stesse famiglie che per uscire da drammatiche condizioni di povertà le vendono ai procacciatori di schiave, che nei villaggi cambogiani sono chiamati "coloro che portano la tempesta". Quando ritornano a casa, traumatizzate, povere come quando sono partite e spesso con un figlio al seguito, alla disperazione si unisce un profondo senso di rabbia e vergogna, oltre che di perdita della dignità di persone. Il film racconta la storia di una di loro, e di due portatori di tempesta. Ma sfiora anche altre storie, quelle di chi non ha fatto ritorno. Recensione ❯
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Una fabbrica di lavorazione della canna da zucchero dove hanno lavorato generazioni e generazioni di mauriziani chiude i battenti a causa della globalizzazione. Al posto delle piantagioni sorge un cantiere per la costruzione di ville di lusso. Marco, Bisson e Rosario assistono impotenti alla chiusura della fabbrica e alla metamorfosi del loro mondo. Disoccupazione e lotte razziali nell'isola paradiso dove i "negri" sono ancora schiavi, mentre francesi, indiani e cinesi si spartiscono la terra e il lavoro. Recensione ❯
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Carmen lavora come sarta e vive una vita tranquilla con la figlia e il compagno Juan. Tutta la città è in fermento per la popolare festa religiosa di Cuasimodo. Il ritorno in città dell'ex fidanzata di Juan fa riaffiorare sentimenti sopiti, passione, gelosia, senso di colpa. Carmen, una donna pia e innamorata, finisce per perdere il controllo. Recensione ❯
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Un documentario su Mukhayyam al-Yarmouk, campo profughi palestinese non riconosciuto ufficialmente, creato nel 1957 nel quartiere della città di Damasco quando la zona ancora non faceva parte della città. Con la guerra civile siriana iniziata nel 2011, la zona si è trasformata in un campo di battaglia tra i ribelli siriani e il Fronte per la liberazione della Palestina. Recensione ❯
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Un'opera destinata a rimanere quale testimonianza di un cinema che si fa militante. Drammatico, Iran2015. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Passeggeri di diversa estrazione sociale salgono e scendono da un taxi guidato da Jafar Panahi. Il tutto viene registrato, a loro insaputa. Espandi ▽
Un taxi attraversa le strade di Teheran in un giorno qualsiasi. Passeggeri di diversa estrazione sociale salgono e scendono dalla vettura. Alla guida non c'è un conducente qualsiasi ma Jafar Panahi stesso impegnato a girare un altro film 'proibito'. Recensione ❯
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Con Still the Water Naomi Kawase descrive la natura ciclica della vita, della morte e dell'amore. Espandi ▽
Dopo il passaggio di un tifone il giovane Kaito, che abita con la madre divorziata nell'isola giapponese Anami Oshima, trova vicino alla riva il cadavere di un uomo coperto di tatuaggi. Quel cadavere inneschera' una serie di congetture sulla vita amorosa della madre del ragazzo dopo il divorzio che Kaito non ha mai veramente accettato. Dal canto suo la fidanzatina di Kaito, Kyoko, sta attraversando un momento drammatico: sua madre è malata terminale e torna dall'ospedale per finire a casa i suoi ultimi giorni. La madre di Kyoko è una sciamana che vive "al confine fra gli dei e gli esseri umani" e accoglie con serenita' la prospettiva dell'estremo passaggio, ma Kyoko non sa rinunciare alla presenza corporea della mamma per accontentarsi di quello spirito che, per chi resta, "non e' abbastanza". Recensione ❯
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Looking for Kadija è il resoconto di un viaggio straordinario in uno dei paesi più affascinanti e sconosciuti dell'Africa. Espandi ▽
Dopo la sconfitta dell'esercito italiano in Nord Africa, un ufficiale di cavalleria, Amedeo Guillet, assunse il comando della resistenza eritrea contro l'esercito inglese. Al suo fianco Kadija, la bellissima figlia di un capotribù locale. Dopo oltre mezzo secolo una troupe italiana giunge in Eritrea per preparare un film dedicato a questa grande storia di amore ed eroismo. Il casting per trovare la protagonista del film diventano l'occasione per conoscere, attraverso le storie delle giovani aspiranti e delle loro famiglie, la condizione e le speranze di un paese isolato dal resto del mondo da vent'anni di dittatura militare. Così nasce Looking for Kadija. Recensione ❯
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Con il suo primo lungometraggio, M. Manikandan dipinge un ritratto vivido di povertà infantile nel sud dell'India. Espandi ▽
Due giovani fratelli vivono nello slum di Chennai insieme alla madre e alla nonna. I ragazzini implorano continuamente le donne di comprargli dei giocattoli che non possono permettersi e addirittura un televisore. Alla fine la mamma trova il modo di portare a casa una TV ed i ragazzi, vedendo la pubblicità di una pizza, rimangono a tal punto affascinati dalle immagini al rallentatore, che da quel momento il loro unico sogno è assaggiare un boccone di pizza. Recensione ❯
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