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L'esordio cinematografico di Alison Klayman, che ricostruisce la carriera artistica di Ai Weiwei, noto artista e attivista politico cinese. Espandi ▽
Alla giovane Alison Klayman è andato l'onore di poter avvicinare uno dei personaggi più emblematici e discussi del mondo dell'arte contemporanea, Ai Weiwei. Simbolo del dissenso nei confronti del governo cinese, tanto da ricordare - persino nel look - l'epitome del dissenso anti-sovietico Solzenicyn, Ai Weiwei è sfuggito per anni - prima del misterioso arresto del 2011 - alle grinfie della polizia di Pechino in virtù della sua visibilità internazionale e dell'affermazione che si è conquistato grazie a mega-installazioni impresse nell'immaginario collettivo (lo stadio di Pechino, i 100 milioni di semi di girasole colorati esposti alla Tate Modern Gallery, simbolo del popolo cinese visto dall'Occidente). Recensione ❯
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L'impegno politico si trasforma in passione per un'attivista australiana che si reca a Timor Est per aiutare il leader indipendentista prigioniero politico. Espandi ▽
La storia d'amore infuocata tra un'australiana attivista per i diritti umani e un leader del movimento indipendentista, nel mezzo della lotta per liberare Timor Est dall'occupazione indonesiana. Recensione ❯
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James Cameron insieme ad un gruppo di scienziati della NASA esplora una catena montuosa sottomarina, il Mid-Ocean Ridge, dove vivono alcune delle form... Espandi ▽
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Una panoramica sulla difficoltà riscontrate dai cittadini statunitensi a votare. Espandi ▽
Il documentario esamina la storia e l'attivismo attuale contro la soppressione degli elettori; gli ostacoli al voto che la maggior parte delle persone non conoscono nemmeno è una minaccia ai loro diritti fondamentali come cittadini degli Stati Uniti. Recensione ❯
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Un repertorio eloquente, con un montaggio affollato di voci e archivi originali, per ragionare sulle culture urbane di strada. Documentario, USA2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un periodo in cui i marciapiedi di New York prosperavano grazie a due subculture di riferimento che hanno iniziato a integrarsi: hip-hop e skateboard. Espandi ▽
La direzione di All the Streets Are Silent è pienamente dichiarata dal sottotitolo originale: "the convergence of hip hop & skateboading". Vuole indicare cioè l'intersezione tra hip hop, inteso sia come genere musicale che come movimento artistico nato dalla strada, e cultura degli skaters. Il set è New York, gli anni quelli a cavallo tra Ottanta e Novanta. In un'era pre YouTube e pre social, che quindi sembra lontanissima dall'ipercondivisione dei tempi attuali, e a pochi anni dalla rivoluzione di MTV, il film catapulta lo spettatore all'interno di due sottoculture nate spontaneamente ai margini, socioeconomici ma anche geografici della città, e poi deflagrate.
Spinte, in particolare, da un club aperto a più generi musicali e a una clientela di ogni ceto sociale e discendenza, il Mars di Yuki Watanabe, da un programma radio notturno condotto da Dj Stretch e Bobbito Garcia, e a partire dal '93, dallo Zoo York e Supreme, negozi pionieri e punti d'incontro. Espressioni artistiche rese mainstream, in una seconda fase, dal mercato, discografico e della moda, secondo una parabola già sperimentata da molti altri fenomeni culturali.
Più autocelebrazione e omaggio a una città che sistematica rielaborazione dei processi di integrazione tra culture, All the Streets Are Silent è un repertorio eloquente per ragionare sulle culture urbane di strada. Recensione ❯
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La storia di quattro donne che stanno tentando di cambiare il volto degli USA. Espandi ▽
Quattro donne eccezionali lanciano una campagna popolare contro i potenti operatori storici, un quadro elettrizzante e motivante delle elezioni di metà mandato del 2018, che hanno spostato l'equilibrio del potere. La famiglia di Alexandria Ocasio-Cortez è colpita da un lutto durante una crisi finanziaria, obbligando questa giovane originaria del Bronx a fare i doppi turni in un ristorante per salvare la sua casa dal pignoramento. Dopo aver perso una persona cara a causa di una malattia curabile, Amy Vilela non sa dove sfogare la rabbia nutrita verso il degradato sistema sanitario statunitense. Cori Bush scende in strada dopo che la sparatoria della polizia contro un nero disarmato scatena proteste e l'arrivo di carri armati nel suo quartiere. Paula Jean Swearengin è stufa di vedere amici e familiari ammalarsi e morire per colpa degli effetti dell'industria carbonifera sull'ambiente. Recensione ❯
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Giudice di ferro, contro ogni discriminazione: un ritratto legittimamente celebrativo di Ruth Bader Ginsburg. Documentario, USA2018. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna dalla parte dei diritti delle donne, la Ginsburg ha sempre promosso la parità dei sessi. Espandi ▽
Nata a New York nel 1933, Ruth Bader Ginsburg (per brevità RBG) è stata la seconda donna - dopo Sandra Day O'Connor, in carica dal 1981 al 2005 - a essere nominata, da Bill Clinton, nel '93, tra i nove componenti della Corte Suprema. Negli ultimi anni quest'anziana, minuta signora, voce vellutata e occhi che inceneriscono, è oggetto di molta attenzione da parte dei mass media nazionali. Il fronte democratico vede in lei - che su Trump si è espressa con un certo scetticismo fin dal 2016, ancora prima che venisse eletto - un simbolo della resistenza alla deriva ultraconservatrice e autoritaria della sua presidenza. Ma già nel 2015 le era stato dedicato un tumblr, seguito dal libro Notorious RBG di Irin Carmon e Shana Knizhnik. Che, parafrasando il nome d'arte del celebre rapper Notorious B.I.G., originario anche lui di Brooklyn, la consacra anche tra le giovani generazioni come esempio di emancipazione civile («Mia madre non faceva che ripetermi due cose: sii gentile e sii indipendente», racconta la giudice). Recensione ❯
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Alla ricerca di saggezza e buon senso, gli autori ci invitano a condividere il loro modo di rimettersi in discussione interrogando la nostra visione del mondo. Espandi ▽
A 10 anni dal loro ultimo incontro, Nathanael ritrova Marc a New York. Amici dall'infanzia, la vita li aveva allontanati: Nathanael gira documentari sulla mancanza d'acqua in India, Marc è un guru del marketing. Marc, immobilizzato a letto, finisce per guardare i documentari che Nathanael gli ha lasciato sulla "mercificazione del mondo". E così, equipaggiati di una piccola telecamera e di un microfono, cercano di capire cosa abbia portato a questo stato di crisi e da dove possa arrivare il cambiamento. Recensione ❯
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La vita privata di una delle più grandi fotografe di strada. Espandi ▽
John Maloof sapeva che "chi cerca, trova", perché ha frequentato fin da piccolo i mercati delle pulci. Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, ha dunque acquistato all'asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, ha trovato una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell'identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof ha scoperto anche una storia da romanzo: quella di una figura dall'immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, preferendo fare la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Recensione ❯
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La tragica morte di Meredith Kercher è stata un caso mediatico che ha avuto risonanza in tutto il mondo. Chi è l'accusata e poi assolta Amanda Knox? Espandi ▽
Amanda Knox è stata condannata due volte ma è sempre stata poi assolta dai tribunali italiani. L'accusa è di aver ucciso la coinquilina inglese Meredith Kercher. Il documentario, attraverso interviste e materiale d'archivio inedito, ricostruisce la vicenda umana dell'accusata numero uno del processo e riflette sul rapporto tra la tragedia di un crimine, la giustizia e l'intrattenimento. Recensione ❯
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Interessante e centrato sui temi fondamentali di oggi ma incapace di farne un uso cinematografico. Documentario, USA2016. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il nuovo documentario del regista di Alla ricerca di Vivian Maier. Espandi ▽
William Powell nel 1971 ha scritto e pubblicato "The Anarchist Cookbook", un libro contenente idee e pensieri anarchici sulla necessità della guerra contro lo stato, e un lungo elenco di istruzioni per costruire armi in casa. Come modificare fucili, realizzare esplosivi, progettare detonatori e via dicendo. Il libro fu uno scandalo e un successo immediato. Dal momento della sua pubblicazione è stato trovato negli appartamenti di tutti i responsabili dei principali attentati o anche semplici atti di violenza di massa degli Stati Uniti. Oggi il suo autore è un uomo che rinnega quanto ha fatto ma non riesce a scappare dal senso di responsabilità. Recensione ❯
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Il viaggio di Jim Stern all'interno dell'attuale politica americana. Espandi ▽
Sei mesi prima delle elezioni presidenziali del 2016, il regista Jim Stern decide di mettere la sua vita in standby e, spinto dalla voglia di capire ciò che a lui sembra inverosimile, decide di intervistare e passare del tempo con i sostenitori di Donald Trump, provenienti dai contesti più diversi. Una ricerca di intuizioni e risposte, del perché questi elettori sembrano indifferenti di fronte alle tante affermazioni preoccupanti che il candidato fa. La voglia di risposte, attraverso un documentario che fa emergere una profonda frattura culturale ancora pericolosamente fraintesa e che continua a lacerare il tessuto della democrazia. Recensione ❯
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Un film di Spike Lee. Con David Byrne, Chris Giarmo, Jacqueline Acevedo, Mauro Refosco, Angie Swan, Bobby Wooten Iii, Gustavo Di Dalva, Tendayi Kuumba
Un documentario sullo spettacolo del 2019 di David Byrne a Broadway. Espandi ▽
Spike Lee documenta il brillante spettacolo di Broadway del 2019 dell'ex frontman dei Talking Heads, basato sul suo omonimo e ultimo album e il tuo che ne è seguito. Recensione ❯
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Anno 1968, Eddie Adams fotografa il capo della polizia di Saigon. Un cinquantesimo di secondo per immortalare il Generale Nygoc Loan che spara contro un Vietcong. Espandi ▽
Anno 1968, Eddie Adams fotografa il capo della polizia di Saigon. Un cinquantesimo di secondo per immortalare il Generale Nygoc Loan che spara contro un Vietcong. Con questa foto Adams si aggiudica un Pulitzer, diventa famoso e pone fine (simbolicamente) alla guerra del Vietnam. L'altra faccia della medaglia è proprio il Generale Loan, che non smetterà di perseguitarlo. Recensione ❯
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