Una narrazione a rotta di collo, sospesa nello spazio e in sfida con le leggi della gravità, che affronta questioni esistenziali. Animazione, Avventura, Commedia - USA2025. Durata 99 Minuti.
Elio è un ragazzino di 11 anni che si ritrova trasportato attraverso la galassia e che viene scambiato per l'ambasciatore intergalattico del nostro pianeta Terra. Espandi ▽
Elio Solis ha perso i genitori da bambino e il suo più grande desiderio è ora quello di essere trasportato dagli alieni verso i confini del cosmo e oltre. Sulla terra si sente infatti disperatamente solo, nonostante la presenza di sua zia Olga, che è Maggiore dell'aviazione americana con un incarico di analista orbitale. Il compito di Elio invece è captare i segnali dello spazio, e il messaggio che manda attraverso un'apparecchiatura radio improvvisata miracolosamente raggiunge il Comuniverso, un'organizzazione pangalattica che unisce le menti più evolute del cosmo, ma che ha bisogno di un capo alternativo al violento e collerico Lord Grigon, che intende dominare con la forza. Il Comuniverso preleverà Elio dalla Terra scambiandolo per un ambasciatore intergalattico, e l'undicenne troverà il su primo e unico amico in Glordon, il figlio di Lord Grigon, che non ci tiene affatto a diventare una macchina da guerra come vorrebbe suo padre, con cui la comunicazione è a dir poco problematica. Elio si pone un compito molto attuale, ovvero affrontare la più profonda delle domande esistenziali: Siamo soli in questo mondo? La sua storia parte da una condizione in cui si trovano molti giovanissimi, soprattutto oggi: quella di non appartenere al proprio pianeta e di non sentire alcun legame con i suoi abitanti. La dimensione spettacolare della storia è amplificata dal 3D e davvero la trama non si ferma un secondo, trascinandoci con sé in una narrazione a rotta di collo, sospesa nello spazio e in sfida continua con le leggi della gravità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Realizzato in collaborazione con la Formula 1®, un film immerso nell'esilarante e cinematografico mondo della F1. Espandi ▽
Il pilota ultracinquantenne Sonny Hayes non bada più al circuito in cui corre, pensa solo ad accelerare e arrivare primo. Quando l'ex compagno di scuderia e amico Ruben lo contatta per tornare in Formula Uno e salvare la situazione del suo team APEXGP, Sonny inizialmente rifiuta. Poi ci ripensa e torna a salire su una monoposto, come seconda guida di Joshua, un talentuoso giovane pilota dominato da irruenza e arroganza.
Osservandolo come "operazione" anziché come film tout court, come mescolanza di marketing applicato al brand Formula Uno e oggetto di entertainment che prova a coniugare, nella maniera più virtuosa, spettacolarizzazione hollywoodiana e emozione dello spettatore, F1 - Il film svolge benissimo il suo sporco lavoro.
Considerate le perniciose commistioni di marketing industriale e contenuto di intrattenimento a cui abbiamo assistito in questi tempi di turbocapitalismo, poteva andarci molto peggio. Con F1 almeno il divertimento è garantito. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un pilota è incaricato di trasportare un agente federale e il suo prigioniero al processo. Espandi ▽
Winston, ex-contabile della potente famiglia criminale dei Moretti, si è rifugiato al motel Igloo in Alaska dopo essere diventato informatore di giustizia. Lì viene rintracciato e arrestato dal maresciallo dell'aeronautica Madolyn Harris che viene incaricata di scortarlo da Anchorage a New York per farlo testimoniare contro i suoi ex-datori di lavori. Noleggia così un piccolo aereo. Durante il viaggio Winston nota che sotto il sedile di fronte a lui c'è la licenza di Darryl, ma la fotografia è diversa. Cerca di avvertire Madolyn ma lei non può sentirlo perché indossa le cuffie. Ben presto però Darryl rivela la sua vera identità di sicario.
Il respiro da B-movie, teso ed efficace, anima il sesto film da regista di Mel Gibson, realizzato a nove anni dal bellico La battaglia di Hacksaw Ridge. Flight Risk concentra gran parte della vicenda quasi tutta sul volo con soli tre personaggi ad alta quota.
Ma è Mark Wahlberg la vera sorpresa. Perfido, senza scrupoli, gioca con la morte ad alta quota come se quel viaggio fosse una sfida alla roulette russa. Qui è in uno dei rarissimi ruoli negativi della sua carriera. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Dal romanzo Mia sorella mi rompe le balle di Damiano e Margherita Tercon. Espandi ▽
Irene sta per comprare un appartamento a Roma con il suo compagno, ma viene richiamata nella sua città natale, Rimini, per occuparsi del fratello maggiore Omar. Sua madre deve partire per approfondire delle analisi mediche, suo padre l'accompagnerà e occorre prendersi cura di un fratello autistico che ha sogni ambiziosi. Per realizzarli la sorella prova a fargli un "corso intensivo per diventare adulti" che include la scelta di salire o meno sul palco di un talent show a esibirsi e coronare così il desiderio di una vita. Nel frattempo, grazie a Omar, sarà la stessa Irene a capire molto di se stessa e di cosa voglia veramente dalla vita.
È una tenera commedia di formazione emotiva a due teste, il film che segna il debutto alla regia dell'attrice Greta Scarano. Nel suo La vita da grandi mette tutto il suo cuore, la dolcezza e quell'approccio irriverente al mondo che restituisce sullo schermo attraverso la figura di Irene, interpretata al meglio da Matilda De Angelis. Folgorata dal libro di Damiano e Margherita Tercon (i Terconauti) "Mia sorella mi rompe le balle. Una storia di autismo normale", Scarano firma una commedia garbata che parla di sogni, legami familiari, inclusione, ma anche chiassose cene familiari davanti al televisore, tra racconti, incomprensioni e recriminazioni. Al suo debutto nel lungometraggio la neoregista dimostra di avere già uno stile definito e di non aver paura di osare una storia e un tema su cui era facile schiantarsi, sprofondando nella retorica o nel ricatto morale. Più vicino alla commedia di formazione che al dramma esistenzialista, l'opera fluisce con un buon ritmo senza mai dimenticare il binomio efficace di cuore e umorismo, profondità e leggerezza. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Leone (Nicolas Maupas) è il fidanzato perfetto: gentile, educato, rispettoso. È stato il primo della classe a scuola e lo è anche ora che studia Filosofia all'università. Espandi ▽
Fin dai tempi del liceo il 22enne Leone, laureando in filosofia, è innamorato di Carola, che invece non se lo fila per niente, ma non disdegna di chiedergli continuamente favori: l'ultimo dei quali costa a Leone una condanna ai lavori socialmente utili, ed è lì il ragazzo che incontra Flor, un'attivista fricchettona che lo prende in simpatia. Riuscirà Leone a far onore al suo nome, o rimarrà il gattino spaventato di cui Carola si è approfittata per anni, e che sembra chiedere sempre "scusate se esisto"?
L'amore, in teoria è una commedia romantica di impianto tradizionale ma con uno spin contemporaneo, anche perché alla fine (e giustamente solo alla fine) la parabola di Leone si collega esplicitamente a quella della sua generazione.
Siamo di fronte ad una commedia che, senza inutili vezzi autoriali, mostra "la giusta cura" verso il suo genere: buona scrittura, una regia che non si perde in lungaggini ma presta attenzione ai dettagli, un montaggio (di Luca Angeleri) che dà ritmo alla narrazione, e una direzione degli attori che armonizza il cast e tira fuori il meglio da ognuno. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Da diversi anni, il "Killer Heart Eyes" semina il terrore a San Valentino, perseguitando e uccidendo coppie innamorate. Quest'anno, nessuna coppia è al sicuro...... Espandi ▽
Un serial killer che indossa una maschera con gli occhi a forma di cuore, da un paio d'anni colpisce uccidendo nel giorno di San Valentino svariate coppie di innamorati. Ally lavora nel campo della pubblicità, è single ed è alle prese con una campagna pubblicitaria che riflette la sua disillusione nei confronti del romanticismo e perciò non funziona. La sua capa Crystal le affianca così l'affascinante single Jay, maestro nel campo, e tra i due nasce un rapporto conflittuale.
Mentre una scia di sangue li segue, Jay e Ally lottano disperatamente per la vita e nel frattempo si conoscono sempre meglio. Ma l'assassino non molla la presa nemmeno quando i due si trovano nella stazione di polizia con Jay sospettato d'essere il colpevole.
Vivace incrocio tra commedia sentimentale e slasher, il film usa a profusione i luoghi comuni e gli stilemi di entrambi i generi, puntando soprattutto sulla riuscita alchimia tra i due protagonisti che, anche grazie all'ottima prova di Mason Gooding e Olivia Holt, si presentano come personaggi simpatici e ben caratterizzati, di cui è interessante seguire le vicende. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un capitolo cinematografico del franchise che vede insieme per la prima volta Jackie Chan e Ralph Macchio. Espandi ▽
In seguito alla tragica morte del fratello, Li Fong deve lasciare la scuola di kung fu a Pechino, per trasferirsi a New York con la madre. Una sera entra dentro il locale "Victory Pizza" gestito da Victor, un tempo ottimo pugile e ora è perseguitato dal suo strozzino, dove conosce sua figlia Mia. Mentre si trova con lei in metropolitana, viene colpito a tradimento da Conor, il suo ex, campione di karate in match spesso clandestini. La madre gli ha esplicitamente vietato di tornare a combattere e lo ha messo nelle mani di un tutor coetaneo, Alan, per farlo studiare.
Lui però ha altri piani. Prima aiuta Victor, che vuole tornare sul ring per combattere e saldare così i suoi debiti, insegnandogli le tecniche delle arti marziali e poi decide di partecipare al grande torneo 5 Buroughs dove è strafavorito Conor. Per farlo combattere al meglio delle sue possibilità e ribaltare i pronostici, accorre in suo aiuto il suo maestro Mr.Han che si rivolge a sua volta a Daniel LaRusso, il primo 'karate kid'.
Jonathan Entwistle, al suo primo lungometraggio, ha un intento ambizioso rispetto all'esito finale. Il nuovo Karate Kid non è supereroe (anche se viene citato Peter Parker) né normale e più umano ma solo una versione un po' più anonima di quelli che lo hanno preceduto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uno dei più convincenti live action Disney, che riafferma un messaggio mai stucchevole di inclusività e di pace. Avventura, Azione - USA2025. Durata 108 Minuti.
Il remake live action del film d'animazione Lilo & Stitch del 2002. Espandi ▽
Una solitaria bambina hawaiana di nome Lilo, sorellina di Nani, stringe un forte legame di amicizia con un alieno a cui dà il nome Stitch credendo si tratti di un cane. In realtà l'esperimento 626 è stato creato dallo strambo scienziato Jumba Jookiba come arma di distruzione. Ora che Stitch è giunto sulla terra per sfuggire al controllo del suo creatore dovrà vedersela sia con gli umani che con gli alieni che lo inseguono. Disney prosegue il progetto di portare sul grande schermo, in live action, i suoi classici di animazione. Questo remake di Lilo & Stitch del 2002 risulta essere uno dei più convincenti. Sarà la forza innovativa della storia già presente nell’originale animato, sarà la visione del regista Dean Fleischer Camp già autore dello splendido lavoro in stop motion Marcel the Shell, sarà la scelta azzeccata delle interpreti delle due sorelle protagoniste, fatto sta che Lilo & Stitch in versione live action funziona soprattutto perché ancorato in un certo modo alla realtà. Come nell’originale, la forza del racconto contemporaneo trova piena soddisfazione nell’ambientazione delle isole Hawaii che, nell’immaginario collettivo, richiamano gli echi di una cultura atavica. Perché è sempre il tempo di un film Disney in cui (ri)affermare un messaggio di inclusività e di pace che è naturale, e per questo mai stucchevole. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film audace che vince la sua scommessa di rendere protagonista un gruppo di supereroi minori. Ottima Florence Pugh. Azione, USA2025. Durata 126 Minuti.
Sono criminali ma il loro talento vale tanto e il governo vuole sfruttarlo. Espandi ▽
Yelena Belova, addestrata nel brutale programma della Stanza Rossa per diventare una Vedova, vive ormai in uno stato di profonda apatia. Dopo una visita al suo padre putativo, Alexei Shostakov (alias Red Guardian), decide di portare a termine un'ultima missione. In questa operazione finisce in trappola, insieme ad altri agenti: Ghost, Taskmaster e John Walker. Mentre si scontrano tra loro, i quattro si rendono conto di non essere soli. Lì c'è anche Bob, un uomo affetto da amnesia. A prima vista non appare come un pericoloso agente, ma quando tocca gli altri, questi rivivono le visioni dei momenti più traumatici delle loro vite.
Thunderbolts* non è forse solo il primo film con un asterisco a fine titolo, ma anche una scommessa audace: un film sui supereroi minori che affronta il mal di vivere.
Il dolore della protagonista - un'ottima Florence Pugh - che cerca di superare la propria apatia è reso in modo più tangibile del solito, messo al centro del racconto e visualizzato in scene che entrano letteralmente nella sua psiche. Finalmente, dopo le fantasie multiuniversali degli ultimi film Marvel, Thunderbolts* riporta la narrazione su un piano più umano. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La formula di De Maistre si arricchisce di una quarta variazione ma
la modalità del racconto appare la medesima se non impoverita. Avventura, Commedia, Family - Francia2025. Durata 100 Minuti.
In Cina, il dodicenne Tian viene mandato con la sorella a stare con la nonna sulle montagne del Sichuan. Lì, fa un incontro sorprendente con Moon, un cucciolo di panda. Espandi ▽
Tian non è il figlio che suo padre vorrebbe. A differenza di sua sorella Liya, virtuosa a scuola e nella danza col ventaglio, Tien è l'ultimo della sua classe per rendimento, non ha amici e passa il suo tempo attaccato alla consolle dei videogiochi. Come se non bastasse, sua madre e suo padre (Liu Ye) si vedono poco e male, litigano spesso e non vanno d'accordo sull'educazione dei figli. L'unica figura di riferimento, per il giovanissimo Tian, è la nonna, la quale sembra capirlo e sapere di cosa ha bisogno. Ed è proprio durante il periodo di vacanza che Tian e la sorella trascorrono nella casa di Nai Nai, immersa nelle foreste di bambù del Sichuan, che il bambino incontra per caso il suo primo e unico amico: un cucciolo di panda. Il contatto con la natura rimette le cose nella giusta prospettiva, ridimensionando i problemi quotidiani degli esseri umani e dando voce alla meraviglia di un mondo che non ruota solo attorno a loro, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il ritorno del sanguinoso franchise horror di successo della New Line Cinema, che riporta il pubblico all'origine del malvagio senso di giustizia della Morte. Espandi ▽
La studentessa universitaria Stefani è ossessionata da un ricorrente incubo che ha a che fare con la nonna Iris, alle prese, cinquant'anni prima, con il disastro di un ristorante sospeso a 150 metri d'altezza, lo Skyview, a cui era andata con il fidanzato per vivere una serata magica. Desiderosa di capire cosa le sta succedendo, Stefani torna a casa dai suoi familiari, anche perché vuole capire cosa ne è stato di Iris, che nell'incubo muore, ma in realtà è viva e vegeta e se n'è andata da decenni. Quella di Final Destination è stata una delle serie horror di maggiore successo degli anni 2000 e buona parte del merito va allo sceneggiatore originario Jeffrey Reddick che ha sviluppato l'interessante concetto di avere la Morte stessa - invisibile, ma pervasiva - come villain e l'ha inserito in una particolare struttura narrativa con l'inizio destinato alla rappresentazione vivace e realistica di una catastrofe dalla quale si salvano incongruamente alcune persone e il seguito della vicenda intento a mostrare come la Morte voglia riportare le cose a posto facendo morire i sopravvissuti che, dal canto loro, lottano prima per capire cosa succede e poi per evitare di morire. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film racconta la storia di una coppia alla disperata ricerca di un figlio che partirà per la Spagna per andare in una clinica specializzata nella fecondazione assistita. Espandi ▽
Angelo e Marta, lui maestro elementare, lei psicoterapeuta e figlia di un colonnello dei Carabinieri, sono sposati da anni, e da anni cercano di avere un figlio. Le hanno provate tutte, ma quando i dottori diagnosticano a Marta un'endometriosi che renderebbe quasi impossibile rimanere incinta i due decidono di seguire il consiglio di Andrea, un amico di Angelo che fa l'infermiere. Andrea suggerisce loro di recarsi a Barcellona dove un luminare pare sia stato in grado di risolvere i problemi di infertilità di innumerevoli coppie.
Ma il luminare conferma a Marta che il suo utero è inospitale, e propone loro una soluzione: una giovane donna catalana è disposta ad ospitare nel suo utero il seme di Angelo e l'ovaio di Marta, per poi portare avanti la gravidanza in Italia accanto alla coppia.
Il cast è di buon livello, a cominciare da Angelo Pintus che si ritaglia un ruolo da attore brillante. Anche i cammei di Tullio Solenghi e Imma Piro e quello di Antonio Catania funzionano, ma in virtù della loro capacità recitativa, non dei ruoli che sono chiamati a interpretare. Quel che è peggio è che per tutta la durata del film al massimo si sorride, mentre più spesso si prova quella sensazione di disagio e di imbarazzo che risultano letali per una commedia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Le vicissitudini della squadra di calcio di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, tra atleti locali e stranieri in un racconto di formazione sportivo. Espandi ▽
Milano. Etienne Morville è un calciatore francese tra i più forti al mondo ma ha un pessimo carattere. In campo si nota più per le risse che le giocate con i suoi numeri ‘alla Houdini’, fuori dal campo invece si mette spesso nei guai. Dopo essere diventato bersaglio social dopo aver offeso una tiktoker e accusato di ‘body shaming’, viene messo fuori squadra. La sua popolarità è ai minimi termini e il suo agente non sa più che fare. Da Palmi, un comune in provincia di Reggio Calabria, arriva intanto una folle proposta. Don Vincenzo, un geniale agricoltore in pensione, organizza una raccolta fondi per ingaggiarlo e risollevare così le sorti della squadra locale, l’U.S. Palmese, cercando di coinvolgere i 18.000 abitanti. Morville così arriva sul posto per rilanciare la sua immagine e fa i conti con una realtà completamente diversa rispetto a quella a cui è abituato.
I fratelli Manetti, in US Palmese mantengono quell’illusione fantasy che contraddistingue gran parte dei loro film, con insistite deformazioni visive nelle scene sportive che contrastano con un clima da commedia italiana anni ’50. Non è un film di testa, ma soprattutto di cuore.
Ottima performance del cast, tra cui va menzionata la rivelazione Giulia Maenza nel ruolo di Concetta, la figlia di Don Vincenzo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La commedia che segna il debutto de I Sansoni sul grande schermo. Espandi ▽
Tre case, tre ragazzi, lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell'ufficio legale del Comune. Federico, laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione; Fabrizio, avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l'ennesima prova statale e Luca che da quando è nato ha avuto sempre la strada spianata. Solo per uno di loro si realizzerà il sogno di una vita, fin quando le cose non prenderanno una piega inaspettata.
Nuovo tentativo di avvicinare il pubblico dei social e della tv a quello del cinema. Fabrizio Sansone e Federico Sansone - in arte I Sansoni - con le loro 400 milioni di visualizzazioni, le apparizioni a "Striscia la Notizia, al "PrimaFestival" del recente Festival di Sanremo e nei tour teatrali, animano una commedia divertente e ben scritta.
I Sansoni fanno i conti con una disillusione generazionale vera, quella dei trentenni di oggi, in questo caso anche del Sud, che vivono una condizione di immutabilità rispetto a certi meccanismi e ai sogni lavorativi (il loro più recente spettacolo teatrale si intitola "Sogno a tempo determinato"). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film dichiaratamente da grande pubblico, divertente e attento alle nuove (iper)sensibilità maschili e femminili. Commedia, Italia2025. Durata 97 Minuti.
La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? Espandi ▽
Piero, insegnante di Storia e Filosofia recentemente divorziato e con una figlia piccola, intenzionato a rimettersi in gioco con le donne ma ancora scottato dalle delusioni del passato. Lara, la giovane donna single reduce dalla relazione infelice con un uomo sposato che vorrebbe un partner affidabile che l'aspetti sotto casa, e invece tende a cadere nella trappola di amori senza futuro. Lara e Piero si incontrano per il loro primo appuntamento, si piacciono ma non osano confessarlo. Riusciranno a zittire quel chiacchiericcio incessante e a trovare la strada verso una relazione finalmente appagante?
FolleMente inventa uno scenario in cui, da spettatori, assistiamo sia all'incontro fra Piero e Lara che alla battaglia che si svolge nelle loro menti, dato che le varie personalità battibeccano senza sosta, ognuna intenta a portare il discorso (e le decisioni che ne conseguono) dalla propria parte.
Alcuni dettagli sono cinematograficamente ben riusciti (anche se reminiscenti di Inside Out), come la ricerca affannosa delle parole che ci vengono a mancare al momento giusto attraverso i cassetti della nostra memoria. L'energia cinetica fra gli attori funziona, così come funziona il copione scritto a cinque mani. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.