Più audace e riuscito del primo capitolo, un film che si cimenta in una via concettuale a sociologica dell'orrore. Horror, USA2024. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La pop star Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi. Espandi ▽
Kyle ha subito il contagio del demone ed è obbligato a esporre qualcun altro a un trauma violento - omicidio o suicidio - affinché lo spirito si trasferisca in un nuovo vascello. La catena si propaga fino ad arrivare a Skye Riley, popstar di fama mondiale, che assiste al suicidio dell'amico e spacciatore Lewis Fregoli: Skye, ignara del contagio, inizia ad avere allucinazioni traumatiche, che crede di ricollegare al suo passato turbolento di depressione e tossicodipendenza. Mentre la sua situazione personale la porta a imbarazzanti incidenti in eventi pubblici, un infermiere, Morris, la contatta per spiegarle a cosa sta andando incontro e proporle una via di fuga.
Naomi Scott sfoggia doti di attrice inattese, trasmettendo in maniera credibile le angosce di una popstar amata e desiderata da tutti, ma incapace di vivere in maniera serena. Il modello di riferimento è certamente la Britney Spears del famigerato esaurimento nervoso.
Seppur meno spaventoso del primo episodio, Smile 2 è più audace e riuscito: potrebbe rappresentare una tardiva ma meritata rampa di (ri)lancio per la carriera di Scott, nonché un preludio a nuovi episodi del franchise. Recensione ❯
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Un film potente e audace che affronta l'ossessione per la bellezza. Horror, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna decide di aderire a un programma che le permette di essere a settimane alterne la versione più giovane di se stessa. Espandi ▽
La regista francese Coralie Fargeat torna a raccontare il femminile facendo leva su quello sguardo maschile che ha raccontato le donne al cinema (e le ha tenute in ruoli preconfezionati in ogni settore). L’egocentrismo di quello sguardo, che vuole le donne eternamente giovani e sorridenti e non dà alcun valore alla loro maturità, è stato completamente interiorizzato dalle due protagoniste, perché entrambe sono disposte a qualunque diavoleria per mantenere bellezza e gioventù, nonché il piccolo potere che ne deriva loro in un mondo gestito dagli uomini. Fargeat gestisce con lucidità e senso dello spettacolo la messinscena di questa storia estrema improntata all’esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale al maschile. La regista stroppia, tira troppo in lungo la metafora, entra a gamba tesa nel trash e nel camp, sottolinea ogni dettaglio facendo di ogni smagliatura una sconfitta e di ogni centimetro di pelle tonica un punto d’onore: e ha il coraggio di creare momenti comici e satirici che più che al body horror sembrano puntare alla parodia di una società che mette una pressione insostenibile sul corpo femminile, e lo fa attraverso una costruzione filmica audace, solida e puntuale. Recensione ❯
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La saga di Optimus Prime ritorna all'animazione per i più piccoli, tra scorie del passato e incerti tentativi di rinnovamento. Animazione, Avventura, Azione - USA2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il primo film sui Transformers completamente animato in computer grafica che racconta le origini del conflitto tra Optimus Prime e Megatron. Espandi ▽
Nel pianeta Cybertron il sacrificio di Primus consente a tutti i Transformers – alieni dalle sembianze di robot mutaforma - di usufruire dell’Energon per potersi sviluppare. Almeno fino alla guerra con i Quintessenziani, che massacrano i Prime, guerrieri di élite e protettori di Cybertron: a sopravvivere è solo Sentinel Prime, che guida il suo popolo a vivere sotto la superficie del suolo. Scomparsa la Matrice del Comando, l’Energon smette di fluire e solo il lavoro dei minatori, robot privi dell’ingranaggio che consente di trasformarsi, permette di estrarre le risorse residue sottoterra. La speranza è che Sentinel, in uno dei suoi viaggi in superficie, riesca a ritrovare la Matrice e restituire la speranza a Cybertron. Dopo aver saturato l’immaginario collettivo con una lunga serie di film dedicati ai Transformers, l’evoluzione del franchise ha seguito nuove vie: un gradevole e nostalgico spinoff per teenager, Bumblebee, e una sorta di prequel e possibile reboot della saga, Transformers – Il risveglio. Con Transformers One si torna al cinema di animazione e quindi al formato da cui tutto era cominciato, nei lontani anni ’80, quando la Hasbro decise di commissionare a degli scrittori di fantascienza una storia che rendesse più appetibili i pupazzetti da vendere ai ragazzi. La trama elementare e prevedibile mina alla base il coinvolgimento dello spettatore, per nulla agevolato da una grafica piatta, incomparabile rispetto alle impressionanti evoluzioni CGI dei film prodotti da Spielberg. Recensione ❯
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Tornano gli alieni sensibili ai rumori in un efficace prequel che ci racconta come
tutto è cominciato. Horror, Drammatico - USA2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un prequel, ma anche uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Espandi ▽
Samira è una giovane poetessa malata di cancro e perciò ricoverata in una clinica in periferia. Un infermiere porta lei (accompagnata dal suo gatto Frodo) e altri malati in una gita a New York City a bordo di un bus per vedere uno spettacolo di marionette. Samira però ci va soprattutto con l'idea di approfittarne per mangiarsi una buona pizza. Questa sua innocente idea si scontra con la terrificante realtà di un'improvvisa invasione aliena che mette tutto a soqquadro. Samira riesce a sopravvivere e si rifugia in un luogo chiuso assieme ad altre persone. Ci si rende conto che gli alieni sono estremamente sensibili ai rumori e perciò le chance di rimanere vivi sono strettamente legate alla capacità di essere silenziosi. Dopo massacri e incontri casuali, Samira si trova a unire il proprio destino con quello di Eric, uno studente universitario britannico di giurisprudenza, a New York per motivi di studio. Questo terzo film, come capita piuttosto spesso nelle serie di successo, torna indietro nel tempo per raccontarci come tutto è cominciato. Si tratta quindi di un prequel, ma anche, se vogliamo, di uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Il regista riesce a guidare e governare con sapienza il film, sfruttando in modo efficace la sempre brillante idea degli alieni sensibili ai suoni con tutto quello che ne consegue, in relazione alle modalità per sfuggire messe in atto dagli esseri umani. Recensione ❯
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Krasinski riflette - e ci fa riflettere - sulla perdita di immaginazione che caratterizza i nostri tempi. Commedia, Drammatico, Family - USA2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incredibile storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Espandi ▽
Bea, un'adolescente orfana di madre e con il padre in procinto di subire una delicata operazione chirurgica scopre di poter vedere gli amici immaginari che sono stati abbandonati da quelli che un tempo erano stati bambini e si erano avvalsi della loro compagnia. Dopo aver scoperto che il suo vicino di casa ha il suo stesso potere i due si alleano per poter ridare loro compagnia.Una commedia delicata che può piacere ai bambini ma ha anche qualcosa da comunicare ai grandi. Il film di John Krasinski non si limita a giocare con questa ampia varietà di personaggi come potrebbe far pensare una fantasmagorica sequenza in cui tutti vengono coinvolti nell'azione. C'è, nel sottofondo pronto ad emergere progressivamente, il senso della perdita di fantasia ed immaginazione propria del divenire adulti ma non solo.
Una volta tanto gli effetti speciali non sono fini a se stessi ma intervengono nel sostenere una vicenda che mostra come sia possibile realizzare film in cui attori e personaggi del mondo dell'animazione interagiscono per produrre senso Recensione ❯
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Una frizzante commedia degli equivoci che si diverte a giocare sugli stereotipi amorosi. Commedia, Italia2024. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una commedia degli equivoci che fa riflettere su come dall'incontro e scontro tra due persone molto diverse si possa imparare parecchio l'uno dall'altro. Espandi ▽
Pietro, ragazzo rozzo e sfegatato della Roma, si ritrova da un giorno all'altro messo alla porta dalla fidanzata Lolly, stufa di essere in secondo piano rispetto al calcio e agli amici. Omero, un ragazzo gay, serio e raffinato, viene lasciato dal compagno Andy che gli chiede di sposarlo, improvvisando un flashmob e mettendolo in difficoltà davanti a tutti. Omero, ritrovandosi da solo in una casa troppo grande e troppo impegnativa economicamente e` costretto a cercare un coinquilino. Pietro a sua volta e` in cerca di una sistemazione e i due, per un divertente equivoco, si ritrovano ad abitare insieme. La singolare convivenza procede bene fino al giorno in cui Omero si rende conto di convivere con un omofobo pieno di pregiudizi ed è a quel punto che rivela a Pietro di essere gay. Pietro va in crisi mettendo in discussione l'amicizia con Omero, ma quando scopre Lolly tra le braccia di un altro, sarà proprio Omero ad offrirgli l'inaspettato aiuto per riconquistarla. Forse avere un amico gay ha dei risvolti positivi a cui Pietro non aveva mai pensato... Recensione ❯
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Una storia di rimossi e sensi di colpa in seno a una famiglia, che si interroga sull'esperienza di pre-morte. Horror, Thriller - USA, Italia2024. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando sua figlia adolescente mostra un comportamento sempre più inquietante dopo un'esperienza di pre-morte, una madre si convince che la ragazza abbia portato qualcosa di malvagio dall'aldilà. Espandi ▽
Robin, talentuosa pianista affetta da mutismo, è vittima di un grave incidente motociclistico. La madre Claire e il padre Luca, separati, accorrono al suo capezzale: quando è ormai stata considerata clinicamente morta, Robin si risveglia e torna in vita. Ma ben presto i comportamenti della ragazza, che ha ora recuperato la capacità di parlare, diventano strani e inquietanti, come se nutrisse un rancore verso la madre in procinto di esplodere. Claire crede che la figlia sia posseduta da un’entità e cerca aiuto in ogni modo, tra lo scetticismo generale.
Titolo a rischio di confusione – con il film di Clint Eastwood del 2010 – per il debutto alla regia del produttore Robert Salerno, che gira a Roma un horror psicologico che si interroga sulla questione sull’aldilà – esiste un aldilà? Cosa avviene dall’altra parte? Si tratta di un fenomeno scientifico o soprannaturale? Come horror in senso stretto c’è pochissimo spazio per spaventi o truculenze, limitate anche da un budget evidentemente esiguo. La scelta di Salerno è di concentrarsi sulle angosce di Claire, gravata da sensi di colpa frustrati e da un rimosso indicibile, che hanno distrutto il suo matrimonio e sembrano perseguitarla. Here After – L’aldilà ha soprattutto un problema di messa in scena, di legnosità nello svolgimento, che deve chiaramente tendere a un fine e forza dialoghi e azioni inverosimili di personaggi che sembrano manichini, e non riescono mai a uscire dalle pagine della sceneggiatura per farsi carne e sangue. Recensione ❯
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Un biopic che procede per accumulo o per inerzia lasciando la sensazione di una ricostruzione fittizia. Biografico, USA2024. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo. Un messaggio. Una rivoluzione. Una leggenda. Espandi ▽
Bob Marley, amatissimo ieri come oggi, era pericolosamente indiziato di possibile agiografia e Reinaldo Marcus Green chiarisce in poco tempo quale sarà il tono di Bob Marley: One Love.
Chi cerca una ricostruzione fedele della vita di Bob Marley resterà deluso al pari di chi cercherà semplicemente di vedere un buon film. Green non trasmette mai la volontà di scegliere cosa privilegiare e cosa trascurare della parabola di Marley. Procede per accumulo o per inerzia, senza timone. Le contraddizioni di Marley, eroe del popolo, rivoluzionario e pacifista, ma marito e padre discutibile, sono sempre affrontate con tale superficialità da non comportare alcuna presa di posizione. Primo non rischiare, sembra pensare Green. Si apprezza lo sforzo di mimesi di Kingsley Ben-Adir, che ha studiato meticolosamente le movenze di Marley e il patois giamaicano con le sue tipiche inflessioni. Recensione ❯
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Un action thriller su un agente alle prime armi a bordo dell'Air Force One dirottato. Espandi ▽
Un agente dei Servizi Segreti al suo primo incarico con la Air Force One affronta una prova estrema quando dei terroristi dirottano l'aereo e prendono di mira il presidente, coinvolgendola in una lotta che potrebbe cambiare il corso della storia. Recensione ❯
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Un documentario che esplora l'evoluzione delle boy band, uno dei movimenti musicali più duraturi della cultura pop. Espandi ▽
Da oltre mezzo secolo, le boy band rappresentano un fenomeno culturale che collega generazioni, creando un legame tra passato e futuro. Il documentario intreccia queste storie in una playlist curata alla perfezione, passando da un gruppo all'altro per raccontare cosa significasse realmente essere un membro - o un fan - durante il periodo di massimo splendore di ogni band. Dall'emozione del successo alle difficoltà della fama, il film mostra esperienze autentiche, offrendo uno sguardo senza tempo sulla frenetica era della boy band. Recensione ❯
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Il doc vincitore del premio del pubblico al Tribeca Film Festival. Espandi ▽
Aperto nel 1974 in un centro commerciale senza pretese, Casa Bonita è un'enorme "Disneyland dei ristoranti messicani", un sogno ispirato al vecchio West e ad Acapulco, reso famoso dalla sua cascata interna, dai tuffatori da scogliera e dalle grotte infestate. Il ristorante è stato protagonista di un classico episodio del 2003 di South Park. Quando Trey e Matt vengono a sapere che Casa Bonita potrebbe chiudere definitivamente i battenti, cercano di preservare un pezzo fatiscente della loro infanzia e della storia di Denver. Recensione ❯
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Più inclusività e attenzione alle nuove tecnologie per un remake che sembra la copia sbiadita dell'originale. Musical, Commedia - USA2024. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cady Heron è una ragazza di successo fra le Plastics, una cricca di ragazze di prim'ordine, quando commette l'errore di innamorarsi di Aaron Samuels, l'ex fidanzato dell'alfa Plastic Regina George. Espandi ▽
Cady Heron è un’adolescente semplice e genuina, cresciuta in Kenya dalla madre ricercatrice che l’ha istruita in casa. Ora finalmente Cady riesce a frequentare un normale liceo, che è però un microcosmo popolato da cricche rivali. Inizialmente Cody viene accolta dalle Plastic, ma quando la leader Regina si accorge che la nuova arrivata è attratta da Aaron, l’ex della “predatrice”, parte al contrattacco. Mean Girls è il remake, a distanza di vent’anni esatti, della commedia omonima del 2004, diventata un cult in tutto il mondo e già oggetto di un sequel, Mean Girls 2, nel 2011. La sceneggiatura di Tina Fey, come quella originale, aggiunge qui alcune novità: molti numeri cantanti e ballati; una maggiore attenzione all’inclusività; guest star in alcuni ruoli chiave; i social media e le nuove tecnologie. Il problema però è quello di aver voluto rimettere mano a un cult movie senza aggiungere molto altro che questi accorgimenti. Non basta ricalcare la trama e alcune battute iconiche del film originale per giustificare questo remake che sembra la copia sbiadita del suo predecessore. Recensione ❯
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La storia precedente al leggendario classico dell'orrore Rosemary's Baby. Espandi ▽
La giovane e ambiziosa ballerina Terry Gionoffrio sogna fama e fortuna a New York, ma dopo aver subito un infortunio devastante, una coppia di anziani e ricchi la accoglie nella loro casa nel lussuoso condominio Bramford. Quando il compagno di stanza e influente produttore di Broadway le offre un'altra possibilità di fama, sembra che tutti i suoi sogni si stiano finalmente realizzando. Tuttavia, dopo una serata che non riesce a ricordare del tutto, circostanze inquietanti la portano presto a riconsiderare i sacrifici che è disposta a fare per la sua carriera, mentre si rende conto che qualcosa di malvagio vive non solo nell'appartamento 7A, ma nello stesso Bramford. Recensione ❯
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Una storia di formazione di una ragazzina che scopre un mondo sportivo particolare: le corse dei piccioni. Espandi ▽
Portland, Oregon. La tredicenne Kaitlyn sta vivendo il periodo più buio dell'adolescenza: alle prese con una difficile fase della crescita, si sente incompresa dal mondo adulto che la circonda e vive un costante istinto di ribellione. A questo si aggiunge l'evento traumatico del divorzio dei genitori: il padre ha infatti lasciato l'abitazione, che sta per essere venduta dalla madre, impossibilitata a sostenere sulle sue solo spalle l'ingente mutuo. Determinata a non lasciare andare l'unico luogo in cui si sia mai sentita parte di una famiglia felice, Kaitlyn è pronta a fare di tutto pur di trovare i soldi per rimanere nella propria casa: persino tentare di rubare un esemplare di piccione da gara del valore di oltre centomila dollari, di proprietà di un anziano veterano di guerra.
Tratto da un articolo del 2006 firmato da Susan Orlean sul New Yorker, Little Wing è un film di formazione dall'estetica dark estremamente originale, ma carente nell'approfondimento delle dinamiche relazionali tra i personaggi.
Guardando Little Wing non ci si annoia, anche perché il ritmo della narrazione procede a passo svelto, senza indugi. Sebbene ciò contribuisca a mantenere alta l'attenzione, si ha tuttavia l'impressione che il film corra verso il finale, non prendendosi il giusto tempo per affrontare le tematiche delicate messe in campo. Recensione ❯
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Un ex agente della CIA, diventato un pittore affermato, viene rintracciato da una giovane donna che ha dei legami con il suo passato. I due rimangono invischiati in un programma di operazioni segrete non autorizzate. Espandi ▽
L'ex agente della CIA Peter Barrett conduce una vita solitaria dedicandosi alla sua grande passione, la pittura. Diciassette anni prima si era ritirato dal servizio a seguito di un incidente che aveva messo fine anche alla sua relazione di coppia: durante una sparatoria, la sua fidanzata (e collega) incinta era rimasta ferita, perdendo la bambina che portava in grembo. Quando una ragazza si presenta da lui rivelandogli di essere sua figlia e chiedendogli aiuto per trovare la madre scomparsa, Peter dovrà affrontare il suo passato.
La regia di Kimani Ray Smith non riesce a sfruttare il potenziale dell'intreccio narrativo, anche a causa di scelte e soluzioni grossolane.
Nonostante l'ambizione in fase di scrittura e il buon potenziale dell'intreccio, a The Painter manca il supporto di una regia all'altezza che possa creare la tensione necessaria, che sappia favorire la sospensione dell'incredulità, e che non si lasci schiacciare dal cliché dell'agente segreto costretto a tornare in azione. Recensione ❯
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