Un film che cerca continuamente rifugio nella (brava) protagonista per mandare avanti la storia. Thriller, Italia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un thriller drammatico prodotto e distribuito da Eagle Pictures. Espandi ▽
La vita di Irene non è più la stessa da quando il padre è stato investito da un pirata della strada. Abbandona la scuola e trova un impiego nella fabbrica di proprietà di Michele, proprio la persona che era al volante dell’auto il giorno della tragedia. Aurora Giovinazzo trova il personaggio giusto per confrontarsi con una prova fatta di silenzi e scatti improvvisi, per mostrare anche solo con un primo piano quello che sta provando in quel momento davanti a un altro personaggio o una situazione. Attorno a lei però, al di là di Michele, ci sono troppi personaggi accennati che poi scompaiono velocemente. Il film si perde in un puzzle narrativo dove tutte le intenzioni sono esibite e subito scoperte: cerca di spiegare tutto, fatica ad arrivare al momento in cui i pezzi dovrebbero tornare al loro posto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il secondo capitolo dedicato alla maschera del Re del Terrore, questa volta interpretata dall'attore internazionale Giacomo Gianniotti. Espandi ▽
È notte su Clerville. Diabolik entra in un edificio e riesce a rubare una preziosa corona. L'ispettore e i suoi uomini riescono a trovare il suo rifugio dentro una montagna. Diabolik riesce a scappare ma nella fuga abbandona Eva che, per sottrarsi alle forze dell'ordine, si tuffa nel fiume. Ginko è convinto che il criminale prima o poi si farà vivo così fa sorvegliare giorno e notte il suo laboratorio in cui c'è tutta la preziosa refurtiva rubata negli anni. A mettersi in contatto con lui sarà invece Eva Kant che si vuole vendicare dopo essere stata tradita e gli propone un accordo per catturare Diabolik. Nel frattempo l'ispettore deve anche affrontare l'arrivo in città di Altea, Duchessa di Vallenberg.
La caccia continua. Sul finale e sui titoli di coda del film, c'è già l'apertura al nuovo episodio che concluderà la trilogia. In realtà Diabolik - Ginko all'attacco non è un sequel di Diabolik ma un nuovo episodio.
Con la musica di Pivio & Aldo De Scalzi il film riesce a tratti a ritrovare la seduzione di Diabolik. Alla fine è sempre questione di atmosfera. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film a cui sarebbe servito un po' di ritmo ma che non è privo di momenti gradevoli. Commedia, Italia2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Commedia italiana in cui due coppie si trovano a confrontarsi. Espandi ▽
Un copione ben scritto e di chiara matrice teatrale. L’azione si svolge quasi interamente fra le mura dell’appartamento di Giulio e Federica, e il quartetto di interpreti dà corpo e voce ai personaggi. Ma il ritmo non è quello della commedia e manca l’incalzare tipico di questi confronti a quattro (vedi Carnage) in cui l’ironia si alterna al sottile gioco al massacro. Il risultato è una storia dignitosa e non priva di momenti gradevoli, ma che si sgonfia ad ogni svolta, invece di creare un crescendo comico o drammatico, e che fa fatica a decollare. Mancano inoltre quelle sfumature nei dialoghi e quella gradualità nell’azione che sarebbero indispensabili in una vicenda di solitudini che hanno perso il contatto umano e che non riescono più nemmeno a raccontarsi quanto sono infelici. A brillare è Valentina Lodovini, che riesce a riempire i vuoti con gli sguardi e ad arricchire di pragmatica saggezza anche i passaggi drammaturgici più fragili. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un gruppo di mercenari attacca la tenuta di una famiglia benestante la vigilia di Natale. Toccherà a Babbo Natale in persona salvare il Natale. Espandi ▽
Dopo diversi secoli di lavoro, Santa Clause è ormai disamorato del Natale. L'ormai noiosa notte della vigilia prende per lui una piega inattesa quando in una villa, dove deve lasciare il regalo per la piccola Trudi, trova la bambina presa in ostaggio da una banda di criminali senza scrupoli. Santa, accidentalmente coinvolto in una colluttazione, finisce abbandonato nella villa dalle proprie renne. Quando ascolta però la voce di Trudi tramite un walkie talkie, capisce che è il momento di riportare un po' di spirito natalizio nella casa, con le cattive maniere del suo passato da guerriero vichingo.
Una notte violenta e silenziosa conferma il gusto di Tommy Wirkola per il mix di azione sopra le righe e ironia, a cui si presta con entusiasmo l'ottimo David Harbour.
L'iperviolenza fisica e verbale ha l'effetto di rendere sopportabile e persino tenera quella che altrove sarebbe la stucchevolezza dei film natalizi, tanto che persino al burbero Santa finirà per scaldarsi un po' il cuore. Uno sviluppo del tutto scontato, ma condotto in porto con numerose idee di messa in scena, che ne fanno un film piccolo ma assolutamente riuscito nei suoi intenti, uno spasso al tempo stesso natalizio e antinatalizio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un terzo capitolo confermativo e rassicurante, a cui sono stati smussati gli artigli comici. Commedia, Francia2022. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga Non sposate le mie figlie. Espandi ▽
Claude e Marie si apprestano a celebrare il loro 40esimo anniversario di matrimonio con una cenetta romantica, ma le quattro figlie vogliono regalare loro una grande festa a sorpresa. La riunione di famiglia non è una passeggiata: i coniugi cinesi si sono legati al dito che Claude non li distingue dai loro connazionali, gli avoriani si ribellano alla sistemazione pensata per loro, il suocero algerino vorrebbe cantare alla cerimonia con il suo gruppo rock per la disperazione della moglie, e la coppia israeliana è in piena crisi.
Riunione di famiglia è il terzo episodio di quella che è diventata una minisaga cominciata con lo spassoso Non sposate le mie figlie, e vede il comico Christian Clavier mattatore di una storia di accettazione obtorto collo della Francia multietnica.
Qualche gag è davvero riuscita, come il flashback in cui Claude si infila in casa di una famiglia cinese qualunque credendola quella del consuocero, mentre altre scontano la mancanza di novità della premessa comica e forse anche di un doppiaggio meno divertente dell'audio originale (l'adattamento invece è di prim'ordine, e aggiornato alla terminologia contemporanea). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un gruppo di animali buffi e intraprendenti in un divertente film animato che riprende il mito di Giasone. Animazione, Francia2022. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il mito di Giasone e degli Argonauti rivissuto da una topolina coraggiosa e dai suoi inseparabili (e pasticcioni) compagni animali. Espandi ▽
80 anni dopo la conquista del vello d’oro da parte di Giasone e degli Argonauti, la cittadina greca di Iolcos vive in pace, protetta dalla benefica pelle dell’ariete d’oro. Dopo l’erezione di una statua a Zeus gli abitanti di Iolco scatenano però l’ira del dio del mare Poseidone, il quale minaccia di sommergere la città se non sarà eretta un’altra statua in suo onore. Toccherà allora alla topolino Pixi, al suo papà gattone Sam, al gabbiano spelacchiato Chickos e ad altri improbabili eroi salvare Iolcos dal suo destino. Gli autori della fortunata serie Vita da giungla ripropongono la medesima formula di un’animazione digitale adatta a un pubblico soprattutto di bambini, riprendendo il mito di Giasone in un mondo di umani dove il centro della scena è però occupato da un gruppo di animali buffi e intraprendenti. La struttura narrativa del film è quella classica di un racconto di viaggio e di conquista, ma pur nell’assoluta prevedibilità dello sviluppo Alaux e i suoi colleghi Eric e Jean-François Tosti sono bravi a concentrare l’attenzione sui personaggi dell’equipaggio animale, affidando a ciascuno una propria storia e una propria particolarità, e a gestire il rapporto fra rispetto e innovazione nel ripercorrere con ironia il viaggio degli Argonauti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film fatto di luci e ombre, magnifico nella fotografia ma ridondante e sin troppo didascalico nella scrittura. Drammatico, Italia2022. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un artista geniale e sovversivo che vive con il peso di una condanna a morte e su cui sta per allungarsi l'Ombra di un implacabile potere occulto. Espandi ▽
Napoli, 1609. Michelangelo Merisi trova rifugio presso la famiglia Colonna in attesa della grazia papale che gli permetterebbe di sfuggire alla decapitazione per aver ucciso l’amico-rivale Ranuccio. Per questo la Chiesa gli mette alle calcagna una sorta di inquisitore che ha il compito di indagare sul suo passato e di mettersi in contatto con le persone a lui più vicine, quelle che malgrado tutto lo proteggono.Di luce e di ombra è fatto il film di Placido, scritto insieme a Sandro Petraglia e a Fidel Signorile, e la fotografia di Michele D’Attanasio evoca quel contrasto fra oscurità diffusa e illuminazione mirata che è caratteristica saliente della pittura del Caravaggio: una fotografia magnifica e coraggiosa che trae il meglio dall’ottimo lavoro di scenografia e costumi (di Tonino Zera e Carlo Poggioli), creando una sintesi pittorica fra l’opera caravaggesca e l’estetica cinematografica. La regia di Placido invece calca eccessivamente la mano su ogni scena e reitera all’infinito il messaggio sulla libertà dell’artista che ha il dovere di raccontare la verità senza adeguarsi alle pressioni esterne, in questo caso la finzione di matrice religiosa imposta dalla Chiesa e un’Accademia manierata e conservatrice. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una donna entra nel mondo della prostituzione. Espandi ▽
Una giovane donna apparentemente ingenua e devota trova la sua strada nel mondo sotterraneo delle prostitute nelle fermate dei camion, alias "lucertole". Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il ritratto di un rapper che sembra voler distruggere la propria vita. Espandi ▽
Il musicista rap autodistruttivo Cole si snoda attraverso un mix tossico di intorpidimento, narcisismo e alienazione. Questo ritratto radicale di un uomo distrutto rifugge i cliché e le interpretazioni psicologiche. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di un'importante figura della musica parigina vissuta nella seconda metà del XVIII secolo: Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George. Espandi ▽
L'intensa vita di de Saint-George, il primo compositore di ascendenza africana a operare nell'ambito della musica classica europea. Il film racconta la sua ascesa e gli intrighi che lo hanno portato alla rovina. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un toccante - e lungo - omaggio a Chadwick Boseman. Con il villain Namor, un personaggio molto riuscito. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2022. Durata 161 Minuti.
La nazione del Wakanda si scontra con le potenze mondiali intervenute mentre piangono la perdita del loro re T'Challa. Espandi ▽
Re T'Challa è stato colpito da un grave malore e la distruzione dell'erba a forma di cuore causata da Killmonger rende impossibile trovare per lui una cura. Un anno dopo la morte del sovrano, i vari Paesi del mondo si fanno sempre più aggressivi nel tentativo di entrare in possesso del prezioso e potente vibranio, che il Wakanda rifiuta di vendere. Viene scoperto un nuovo possibile giacimento del metallo sul fondo dell'Oceano Atlantico, ma la spedizione internazionale è sterminata da misteriosi uomini dalla pelle blu, capitanati da un re capace di volare: Namor. Questi ritiene che l'interesse dei Paesi di superficie per il suo regno sia colpa della politica del Wakanda, così pretende che siano i wakandiani a neutralizzare la scienziata che ha scoperto come trovare il rarissimo metallo...
Elaborazione del lutto di un attore che era già assurto a icona, Black Panther - Wakanda Forever ha un tono molto diverso dagli altri film Marvel, ma anche per questo motivo la durata percepita diventa quella dichiarata dal titolo: per sempre!
Senza più né il protagonista né l'antagonista, la saga del Wakanda si è trovata di fronte a una ripartenza forzata, che purtroppo è riuscita solo a metà. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di un viaggio nell'Italia del 2019, epico e comico, intrapreso su una Jeep del 1979 senza né tetto né sportelli né parabrezza. Espandi ▽
Emiliano De Vito ha 25 anni, è orfano di padre e ha sempre vissuto "in un bozzolo": laureato summa cum laude in Lettere Antiche ha scoperto che il suo pezzo di carta non ha valore in un mondo dove la sua generazione "deve solo correre". Ma arriva l'occasione giusta: fare da assistente a Vittorio Vezzosi, un autore che ha scritto un solo romanzo, "I lupi dentro", che molti anni prima è stato un caso editoriale. Un'influencer, Carlita Cosmay, si è innamorata di quel romanzo e chiede a gran voce un sequel, e i suoi sette milioni di follower formano un'onda inarginabile. Peccato che Vezzosi odi i social e non veda di buon occhio nemmeno l'idea di scrivere il seguito del suo primo e unico successo letterario. A Emiliano toccherà spronarlo (e anche spiarlo, nelle intenzioni dell'editore) perché porti il compito a termine.
La parte del film che prende la forma di un road movie fa pensare a Il sorpasso (tantopiù che il cinquantenne alla guida si chiama Vittorio) anche se Cappuccio fa esplicitamente riferimento è La dolce vita, ma purtroppo siamo molto lontani da entrambi.
Malgrado le buone intenzioni e il supporto del romanzo che ha alle spalle il film di Cappuccio appare come una torta non riuscita, e i suoi interpreti, soprattutto Giuseppe Maggio nei panni di Emiliano, sembrano costantemente a disagio con il loro personaggio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una war-comedy che respira l'aria del tempo ma non domina la materia incandescente che racconta. Commedia, Italia2022. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stavano "così bene" che per innamorarsi avevano bisogno di una guerra... Espandi ▽
Thomas detto Tom è laureato in Lingue romanze ma fa l’allevatore e il commerciante di vongole. Lea è la figlia di un ex generale dell’Aeronautica diventato viceministro e ha un fratello minore soldato, ma è radicalmente contraria a qualunque conflitto armato. Quando l’Italia entra in guerra con la Spagna e la Francia, i due vedranno i propri destini trasformarsi e incrociarsi con esiti inaspettati e in qualche misura “privi di un perché”. Osa moltissimo, Gianni Zanasi, insieme ai suoi sceneggiatori Michele Pellegrini e Lucio Pellegrini che hanno scritto questo film “nel 2019, prima dell’invasione russa dell’Ucraina”, come recita una precisazione iniziale. È infatti assai rischioso aggirarsi in un ambito fantapolitico che la realtà ha reso molto poco fantasy, e il film di Zanasi fa da cartina di tornasole di molti mali della contemporaneità: la rabbia e la frustrazione pronte a trasformarsi in violenza esplosiva (e a dare a certi uomini un senso di ritrovata virilità); le tentazioni neofasciste cui soccombono coloro che si sentono ignorati dalla società e dalla Storia; il clima di delazione che si è instaurato durante la pandemia. Ma non basta respirare l’aria del tempo, o addirittura prevederla: forse proprio perché la materia è tanto attuale e incandescente, War – La guerra desiderata è un insieme confuso che affastella accadimenti senza trovare una sua coesione, e non a causa del caos della situazione che racconta, ma a causa della scarsa plausibilità dei caratteri e delle loro azioni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Due fratelli si riuniscono per la morte della madre. Si ridivideranno ma il passato li raggiungerà. Espandi ▽
Caustico e graffiante, sempre consacrato a un cinema che vuole mettere a disagio lo spettatore e provocarne la sensibilità, il regista austriaco Ulrich Seidl torna con Rimini al racconto di finzione dopo i documentari In the Basement e Safari. Pur contenendo tutti gli ingredienti della brutale caricatura che potevamo aspettarci, Rimini stupisce invece con un ritratto appassionato e quasi tenero di un uomo fuori dal tempo, dagli angoli un po’ smussati come ci appaiono ora quelli di Seidl stesso. Gran parte del merito è dell’attore Michael Thomas, in una performance semplicemente straordinaria. Seidl e Thomas spostano sempre più in là la soglia dell’assurdo e della provocazione, lasciando allo spettatore il compito di seguirli diligentemente. Che Seidl sia riuscito in questa impresa è un’aggiunta importante alle correnti di disagio che continua a far scorrere sotto traccia e di cui è maestro: Rimini parla di discriminazione, declino morale e di padri che condannano i figli, mentre tutt’attorno il loro mondo si fa inesorabilmente minuscolo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.