felicity
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venerdì 24 febbraio 2023
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the show must go on con orgoglio e rispetto
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Black Panther: Wakanda Forever è un ambizioso affresco epico sulla continuità storica dei crimini dell’uomo bianco.
Un film di due ore e quaranta è sfrontato sin dalla sua durata e sembra che tutta la produzione abbia deciso di abbracciare questa attitudine. Il risultato finale è un’ostentazione di orgoglio addirittura superiore a quella del primo film.
Ma come si fa funzionare, quindi, il seguito di un film su un personaggio che muore nei primi 5 minuti? Avendo a disposizione quasi tre ore, Ryan Coogler se la prende mega comoda e trova la quadra spostando il focus su tutte le donne della vita di T’Challa, la regina madre Ramonda, la sorella Shuri, la guardia reale Okoye e il love interest Nakia.
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Black Panther: Wakanda Forever è un ambizioso affresco epico sulla continuità storica dei crimini dell’uomo bianco.
Un film di due ore e quaranta è sfrontato sin dalla sua durata e sembra che tutta la produzione abbia deciso di abbracciare questa attitudine. Il risultato finale è un’ostentazione di orgoglio addirittura superiore a quella del primo film.
Ma come si fa funzionare, quindi, il seguito di un film su un personaggio che muore nei primi 5 minuti? Avendo a disposizione quasi tre ore, Ryan Coogler se la prende mega comoda e trova la quadra spostando il focus su tutte le donne della vita di T’Challa, la regina madre Ramonda, la sorella Shuri, la guardia reale Okoye e il love interest Nakia.
Sulla carta, idea fichissima. Nella realizzazione funziona fino a un certo punto.
L’estetica è fantastica, le armature dei Talokanil, i gioielli di Namor, le acconciature, le facce, sentire i personaggi parlare in maya yucateco e vederli massacrare i conquistadores nei flashback e soldati americani nel presente è onestamente rinfrescante. Troppo però è affidato agli spiegoni e al fatto che, una volta chiarito che questi sono come i Wakandiani, ma blu, lo spettatore riempirà i vuoti da solo.
Namor, in più, è il classico cattivo MCU con delle ottime argomentazioni ma che poi tira un calcio a un cucciolo e passa automaticamente dalla parte del torto (il solco del resto è quello tracciato da Killmongler nello scorso Black Panther) e Tenoch Huerta, per carità, ha il fisico per fare quello che gli pare ma non il carisma di Michael B. Jordan né di Jason Aquaman Momoa, se vogliamo guardare alla concorrenza.
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lizzy
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domenica 5 febbraio 2023
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dopo thor anche sub-mariner massacrato: poveri noi
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Ormai il Marvel Cinematic Universe sembra uno scolapasta: fa acqua da tutte le parti.
D'accordo la sospensione dell'incredulità, ma certe cose sono al limite dell'osceno in quanto false e tirate per i capelli.
La scomparsa dell'attore protagonista se la sarebbero potuta/dovuta giocare diversamente, ma non solo non lo hanno fatto, hanno pure dissacrato/demolito un'altra pietra miliare dell'universo fumettistico "reale" Marvel: Namor, il Sub Mariner.
Qua egli viene dipinto come il solito prepotente e debordante latino americano/ispanico, giusto per seguire la scia del "famoli contenti tutti", snaturando il personaggio completamente, a partire dalla storia della sua "nascita".
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Ormai il Marvel Cinematic Universe sembra uno scolapasta: fa acqua da tutte le parti.
D'accordo la sospensione dell'incredulità, ma certe cose sono al limite dell'osceno in quanto false e tirate per i capelli.
La scomparsa dell'attore protagonista se la sarebbero potuta/dovuta giocare diversamente, ma non solo non lo hanno fatto, hanno pure dissacrato/demolito un'altra pietra miliare dell'universo fumettistico "reale" Marvel: Namor, il Sub Mariner.
Qua egli viene dipinto come il solito prepotente e debordante latino americano/ispanico, giusto per seguire la scia del "famoli contenti tutti", snaturando il personaggio completamente, a partire dalla storia della sua "nascita".
E che dire di Atlantide tramutata in "Talokan" e il nome stesso "Namor" spacciato per abbreviazione della parola "Sin Amor" (Senza Amore) quando in realtà il significato è "Figlio Vendicativo" in lingua atlantidea...(E lasciamo perdere che il nome fu dato da Everett pensando alla parola "romano", ma al contrario (chi ricorda il gioco di parole "roma/amor"???).
Ancora mi viene da piangere.
Ma anche la stessa traslazione del nostro (in origine) "McKenzie" (il vero cognome di Namor) da sovrano irascibile, ma "corretto" di una nazione particolare ad assassino tout-court (Quando mai il vero Namor avrebbe agito come questa rappresentazione cinematografica odierna? Che dire "copia", anche se "brutta", non mi pare proprio il caso...) è esecrabile anzichenò.
La trama, e mi pare il caso specifico di dirlo, ripetendomi, "fa acqua da tutte le parti" e pure una generale mancanza di coerenza, come quella che qui trasforma un invincibile mutante in un pulcino bruciacchiato, assommate rendono il prodotto certamente "fantasmagorico" come effetti e prodiuzione, ma molto carente da un punto di vista artistico.
Ai limiti dello sbadiglio esagerato, direi.
Che la Marvel abbia capito il trucco?
E cioè che, visto che nella sua quasi totalità la massa degli spettatori si prende quel che gli dai, basta che ci siano botte a tempesta. effetti speciali a go-gò e qualche musichetta trascinante, allora che senso ha perder troppo tempo a costruire qualcosa di valido?
D'altronde qua sono tutti "figli del "Che Cozzalone".
Che pena...
E questo è quel che pensa la sottoscritta: !MPERIUS REX!
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sabato 10 dicembre 2022
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grazie per il aiuto.
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Ciao, scusa, queste titolo e in linguaggio originale al Adriano? Grazie!
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imperior max
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mercoledì 16 novembre 2022
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una brutta pantera nera, ma con una rosa in bocca.
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Ormai da un film Marvel pretendere una buona scrittura è diventata un'utopia. Almeno si può ancora contare su un lato tecnico corretto, effetti speciali come se piovessero e una trama decente.
Peccato che in Black Panther: Wakanda Forever il lato tecnico è poco più che da mestierante senza spiccamenti d'autore che si ricordino (forse nelle scene riguardanti l'omaggio a Chadwick Boseman e i funerali di Black Panther), gli effetti speciali sono sovrabbondati anche dove non sarebbero necessari e la trama è claudicante.
Per cominciare la durata è eccessiva, con lungaggini tagliabili e forzature che se trattate in altra maniera si sarebbe semplificato tutto e in meglio.
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Ormai da un film Marvel pretendere una buona scrittura è diventata un'utopia. Almeno si può ancora contare su un lato tecnico corretto, effetti speciali come se piovessero e una trama decente.
Peccato che in Black Panther: Wakanda Forever il lato tecnico è poco più che da mestierante senza spiccamenti d'autore che si ricordino (forse nelle scene riguardanti l'omaggio a Chadwick Boseman e i funerali di Black Panther), gli effetti speciali sono sovrabbondati anche dove non sarebbero necessari e la trama è claudicante.
Per cominciare la durata è eccessiva, con lungaggini tagliabili e forzature che se trattate in altra maniera si sarebbe semplificato tutto e in meglio. Solo la sequenza iniziale più la scena col trono in fiamme si possono definire decenti. I personaggi sono tutti comprimari da quanto spessore hanno e il cattivo Namòr sembra soffrire di disturbo impulsivo compulsivo. Shuri la protagonista non riesce a spiccare. La regina Ramonda ha l'espressione da bollito gonfio per maggior parte del tempo, incluse le scene dove sembrerebbe sfogarsi, ma senza chissà quale motivo decente se non emozionale. Ironheart è buttata lì da fanservice. I Talocaniani sembrerebbero pure più interessanti dei Wakandiani, ma anche loro sono poco più che abbozzati.
Le tematiche come il superamento del lutto e il colonialismo post moderno ci potrebbero pure stare, peccato che stonano tantissimo nel contesto del film.
La scrittura è atroce, eventi che accadono perchè sì, decisioni forzate, conseguenze a tali decisioni che si potevano tranquillamente evitare e come film assestante purtroppo deve molto agli eventi passati nell'MCU, ma sembrano essersene dimenticati. Tranne appunto per T'Challa.
Le scene in notturna sono pressochè incomprensibili, soprattutto quelle dove c'è azione. Di giorno sembrano migliorare, ma nulla di eclatante.
Humor fuoriposto per un film dai toni seri dove si salveranno solo due siparietti su 10.
Rispetto al primo film perlomeno si limita nell'essere subdolamente razzista, ma è comunque insufficiente.
Sarebbe stato molto più dignitoso fare uno special da un'ora su Disnei Plas. Così l'omaggio a Chadwick Boseman poteva essere più libero da ciarpame superfluo.
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jonnylogan
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domenica 13 novembre 2022
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siamo tutti pantera nera
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Il Vibranio come fonte di ricchezza in possesso di una piccola nazione nel cuore dell’Africa. Un regno privo di un Re, scomparso ancora giovane e da celebrare degnamente. Un regno per questo inevitabilmente destabilizzato e che dovrà sotto la guida di Ramonda, madre di T’Challa, impersonata in maniera convincente da Angela Basset, affrontare nuove sfide per la propria sopravvivenza.
Tutto il sequel diretto e firmato ancora una volta dal trentaseienne Ryan Coogler, è più di una semplice celebrazione del Black Panther originario e di chi lo aveva impersonato nella pellicola del 2018.
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Il Vibranio come fonte di ricchezza in possesso di una piccola nazione nel cuore dell’Africa. Un regno privo di un Re, scomparso ancora giovane e da celebrare degnamente. Un regno per questo inevitabilmente destabilizzato e che dovrà sotto la guida di Ramonda, madre di T’Challa, impersonata in maniera convincente da Angela Basset, affrontare nuove sfide per la propria sopravvivenza.
Tutto il sequel diretto e firmato ancora una volta dal trentaseienne Ryan Coogler, è più di una semplice celebrazione del Black Panther originario e di chi lo aveva impersonato nella pellicola del 2018. Con una scelta per molti aspetti contro tendenza Coogler e Coole riescono a rimettere mano al personaggio ideato da Jack Kirby sotto la supervisione del solito Stan Lee, creando una narrazione che vive dell’assenza iniziale del protagonista, portando la trentesima pellicola dell’ MCU in una dimensione differente, perché maggiormente cerebrale e giocata più sulla trama e meno sugli scontri corpo a corpo. Prediligendo maggiormente una fase di cross over con un altro personaggio della golden age della casa delle idee. Namor il Sub Mariner, portato in scena dall’attore di origini messicane Tenoch Meija, e divenuto per l’occasione non più l’odiato e odioso sovrano di Atlantide ma del regno di derivazione azteca Talocan.
Riscrivendo l’agiografia di un personaggio amato e rappresentante della cultura nera Coogler riesce a creare un prodotto che forse troppo sbrigativamente è definibile di fortuna, a causa della scomparsa inattesa di Chedwick Boseman, deceduto a soli 43 anni, per una forma aggressiva di tumore. Riuscendo a lasciare nelle solide mani della sorella Shuri, ancora una volta impersonata dall’attrice di origini Guyanesi Letitia Wright lo scettro dell’eroina alla quale affidare le sorti del proprio regno. Come detto piacerà molto a chi non credeva fosse possibile resuscitare un personaggio senza un nuovo attore nella parte di T’Challa e soprattutto piacerà molto a chi ama le rivisitazioni dei fumetti senza rimanere ancorati troppo alle trame originarie per l’occasione riscritte per ragioni narrative.
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fermat
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venerdì 11 novembre 2022
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un occasione decisamente mancata
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Grande delusione da questo seguito, che riesce a suscitare emozioni solo appellandosi al suo predecessore e al defunto Chadwich Boseman. Se i primi 15 minuti sono un capolavoro, il resto è un disastro. L'antagonista è uno dei peggiori, meno credibili e riusciti nella storia dell'MCU, e in genereale le motivazioni di ogni persona/fazione non hanno alcun senso. Tipo una nazione (Wakanda) che si schiera per difendere la vita di una singola donna quando per secoli ha lasciato l'Africa a se stessa, a morire fra povertà, guerre civili e colonizzazioni, e in generale se n'è sempre fregata del resto del mondo.
Un film pieno di forzature, personaggi ai limiti della caricatura e la nuova black panther che proprio non ci azzecca nulla in quel ruolo.
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Grande delusione da questo seguito, che riesce a suscitare emozioni solo appellandosi al suo predecessore e al defunto Chadwich Boseman. Se i primi 15 minuti sono un capolavoro, il resto è un disastro. L'antagonista è uno dei peggiori, meno credibili e riusciti nella storia dell'MCU, e in genereale le motivazioni di ogni persona/fazione non hanno alcun senso. Tipo una nazione (Wakanda) che si schiera per difendere la vita di una singola donna quando per secoli ha lasciato l'Africa a se stessa, a morire fra povertà, guerre civili e colonizzazioni, e in generale se n'è sempre fregata del resto del mondo.
Un film pieno di forzature, personaggi ai limiti della caricatura e la nuova black panther che proprio non ci azzecca nulla in quel ruolo. Noioso e poco coinvolgente e la futura Iron "man" qui introdotta non fa ben sperare per il futuro.
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umberto
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venerdì 11 novembre 2022
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bello, ma non entusiasmante...
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BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER... Dire che fossi prevenuto su questo film è dire poco visto che non mi convinceva il fatto di far diventare Shuri la nuova Pantera Nera, nonostante questa non sia una storpiatura della narrazione fumettistica. Questo mio giudizio è parzialmente migliorato dopo averlo visto in sala. Il film è, ovviamente, il giusto tributo a Chadwick Boseman la cui scomparsa improvvisa ha stravolto la storia che era stata pensata per questo secondo capitolo. Da 10 la parte iniziale, grazie ad una regia attenta e curata nei minimi dettagli che racconta molto bene la morte di T'Challa, ma poi inizia a scendere di tono e di ritmo, salvato ogni tanto da una carismatica Regina Ramonda, ma soprattutto da un meraviglioso Namor che, nonostante fosse stato stravolto come personaggio, risulta il vero protagonista della storia.
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BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER... Dire che fossi prevenuto su questo film è dire poco visto che non mi convinceva il fatto di far diventare Shuri la nuova Pantera Nera, nonostante questa non sia una storpiatura della narrazione fumettistica. Questo mio giudizio è parzialmente migliorato dopo averlo visto in sala. Il film è, ovviamente, il giusto tributo a Chadwick Boseman la cui scomparsa improvvisa ha stravolto la storia che era stata pensata per questo secondo capitolo. Da 10 la parte iniziale, grazie ad una regia attenta e curata nei minimi dettagli che racconta molto bene la morte di T'Challa, ma poi inizia a scendere di tono e di ritmo, salvato ogni tanto da una carismatica Regina Ramonda, ma soprattutto da un meraviglioso Namor che, nonostante fosse stato stravolto come personaggio, risulta il vero protagonista della storia. Quest'ultimo compensa alla grande i vuoti di Shuri che, pur rivalutata rispetto ai miei preconcetti, manca purtroppo di presenza scenica. Parte finale molto buona, di poco inferiore a quella iniziale, e post credit da interpretare.
Voto: 8,5
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samuciosa03
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giovedì 10 novembre 2022
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il "vuoto" di re t''challa
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Il film non mi è piaciuto particolarmente. La prima parte del film , è stata molto soddisfacente ed emozionante. Per tutto il film , si sente la volontà di voler rendere onore a Chadwick Boseman. L'azione arranca un po' a decollare , soprattutto nel finale del film. E qui giungo a parlare della seconda parte del film , oltre ad essere molto prevedibili le scelte di sceneggiatura prese , la messa in scena di alcune sequenze lascia veramente a desiderare(come una delle sequenze di lotta di Black Panther nel finale). Il tutto si perde all'urlo di "Wakanda Forever" , ripetuto più e più volte come tappabuchi. Secondo me senza il suo interprete principale , rimane un "vuoto" all'interno di questa storia.
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Il film non mi è piaciuto particolarmente. La prima parte del film , è stata molto soddisfacente ed emozionante. Per tutto il film , si sente la volontà di voler rendere onore a Chadwick Boseman. L'azione arranca un po' a decollare , soprattutto nel finale del film. E qui giungo a parlare della seconda parte del film , oltre ad essere molto prevedibili le scelte di sceneggiatura prese , la messa in scena di alcune sequenze lascia veramente a desiderare(come una delle sequenze di lotta di Black Panther nel finale). Il tutto si perde all'urlo di "Wakanda Forever" , ripetuto più e più volte come tappabuchi. Secondo me senza il suo interprete principale , rimane un "vuoto" all'interno di questa storia. Il vuoto non è solo nella narrazione della vicenda , ma è un vuoto anche rappresentativo. Il primo decisamente superiore. Nulla da togliere tuttavia alla prova di Bassett , il miglior personaggio e anche la miglior interprete nella pellicola. Visivamente fantastico , soprattutto la rappresentazione del mondo sottomarino. Colonna sonora immersiva. Non posso dare un voto pessimo ma nemmeno l'eccellenza , sono entrato in sala con poche aspettative ma ne sono uscito come direbbero gli inglesi "a little bit disappointing". Anche se in generale i prodotti della ultima fase 4 dell'MCU ci hanno lasciato con questa sensazione...
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