Una normale giornata nella vita di un povero e sfortunato ragazzo di città che lavora sotto il sole cocente dell'estate essiccando e salando i pomodori Espandi ▽
Eyüp è andato in bancarotta e ora deve lasciare Smirne e tornare a Siverek. Con l'aiuto dell'amico Ali inizia a lavorare in un campo dove fa essiccare i pomodori sotto il sole cocente insieme agli abitanti del villaggio. Eyüp è frustrato per non aver ricevuto la paga in tempo. Per gli altri quel giorno tutto fila tranquillo: gli abitanti del villaggio vanno avanti con il lavoro tra l'allegria generale, mentre sembra che il caposquadra Hemme, che ha problemi a dormire a causa delle mosche, tema che il lavoro non sarà finito in tempo. Eyüp ricorda a Hemme la paga giornaliera, ma Hemme gli dice di levarsi dai piedi. Eyüp prova rabbia e disperazione. Hemme torna indietro per calmare le acque ma Eyüp lo fissa con rabbia. Infastidito dal quell'atteggiamento Hemme insulta Eyüp che a sua volta perde il controllo e cerca di aggredire Hemme, quando intervengono Ali e altri lavoratori a fermarlo. Eyüp sale in moto e lascia il campo di pomodori. Per strada la moto gli si rompe due volte e di lì a poco riceve una chiamata dal suo collega Nevzat. Si arrabbia ancora di più per quello che sente e decide di uccidere Hemme. Sapendo di non poter tornare al campo con la moto rotta decide di andare in città per prenderne in prestito un'altra. Ma in città inizia a gironzolare tra la rabbia e la disperazione che gli si alternano nell'anima. Con l'arrivo del tramonto il suo desiderio di uccidere Hemme diminuisce, perché per tutto il giorno senza rendersene conto è stato distratto dagli abitanti del paese e ha trovato il tempo di contemplare ciò che lo circonda, raffreddando i suoi sentimenti.