Un film ispirato al romanzo "Le onde" di Virginia Woolf che prova a interrogarsi su cosa sia il cinema. Espandi ▽
Gli "occhi di vetro azzurro cisposi" che fanno da titolo a questo cortometraggio sperimentale riprendono un'immagine verbale tratta dal romanzo "Le onde" di Virginia Woolf, opera letteraria considerata la più sperimentale fra quelle dell'autrice novecentesca britannica, a cui il giovane regista si è ispirato per il suo film, utilizzandone frasi e visioni per "spiegare", anche a sé stesso, che cosa è il cinema. Film che gioca con l'acqua - appunto - e la luce, eppure in un b/n molto scuro illuminato da rari lampi di colore, compiendo un viaggio nella notte in cui l'ombra di un uomo mano mano acquisisce sostanza. Recensione ❯
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I due registi vanno alla ricerca della mitica isola di San Borondón che, secondo la leggenda, appare e scompare in mezzo al mare. Espandi ▽
Secondo una leggenda popolare c'è un'isola mitica, San Borondón, che da molti secoli appare e scompare in mezzo al mare. La forza del mito ha spinto a organizzare, fra il Cinquecento e il Settecento, spedizioni alla sua scoperta, tanto che è stata registrata in diverse mappe dell'epoca. I registi Girón e Delgado si sono imbarcati a loro volta per una poetica esplorazione a caccia dell'isola, armati di pellicola in 16mm, videocamera digitale e ROV (Remotely Operated Vehicle), il quale non si limita a "rubare immagini" degli enigmatici abissi ma asporta campioni di flora e rocce subacquee dal monte sottomarino Tropico. Che sia la sua vetta, situata a 970 metri sotto il livello del mare, la mitica isola che riaffiorava dai flutti? Recensione ❯
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Un'opera di approfondimento importante ed originale sull'uso delle immagini nel processo di colonizzazione. Sperimentale, Belgio2023. Durata 75 Minuti.
Un'analisi sul nostro intrinseco sguardo coloniale, come persiste nel tempo e plasma il nostro modo di vedere, di pensare e di parlare del passato. Espandi ▽
Gli studi post-coloniali incontrano la storia della visualità. Così si potrebbe sintetizzare il film-saggio che con notevole estro visivo ma serio approccio antropologico indaga sulla natura e le modalità dello sguardo e della costruzione dell'altro. In particolare si parte dall'invenzione della lanterna magica, e come questa sarebbe stata impiegata per "vendere" il progetto coloniale, non solo nel regno belga ma anche ai colonizzati stessi. Per quanto fragili, queste immagini di vetro sono giunte a migliaia fino a noi. Riccamente colorate a mano, corrotte, orribilmente affascinanti, sono la materia principale del film, insieme a diapositive, fotografie e filmati d'epoca, illustrando la tensione fra esperienza estetica e ricaduta dell'ideologia coloniale. L'autore tenta di mappare lo sguardo coloniale da una broken view, una veduta incrinata, analizzando come esso persista nel tempo e plasmi il nostro modo di vedere, di pensare e di parlare del passato. Recensione ❯
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Il film crea connessioni tra il cinema di propaganda fascista dei "telefoni bianchi" e le nuove costruzioni urbanistiche in Egitto. Espandi ▽
Una donna si eccita al telefono ascoltando una seducente voce maschile che promuove la vendita di nuovi appartamenti e un ventriloquo, interpretato dall'artista Diego Marcon, racconta delle freddure. A queste scene si alternano degli spot pubblicitari per complessi residenziali di lusso. Il titolo Capital fa riferimento al colossale progetto di una nuova capitale egiziana pianificata fin dagli anni '70. Permeato da un registro satirico, il film mette in relazione il cinema di propaganda fascista dei "telefoni bianchi" con le nuove costruzioni urbanistiche in Egitto. Recensione ❯
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Un film che ci riporta indietro in una Firenze antica dove la favola senza lieto fine dei Ciompi si sovrappone alle vicende contemporanee. Espandi ▽
Un film che con il Super8 e 16mm scorre sulla Firenze antica, senza troppo preoccuparsi di quella moderna che a volte vi si sovrappone; sugli affreschi, sugli arazzi, sui particolari, iconografici e materici. Due voci narranti si alternano portandoci, come in una favola senza lieto fine, alla rivolta dei Ciompi, una vera rivoluzione che si è svolta proprio qui, fra le pietre e i vicoli e le chiese che vediamo. Ma alla protesta del popolo minuto del Trecento fa da contraltare una vicenda contemporanea straordinariamente somigliante. Recensione ❯
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Lo spazio urbano di una città apocalittica in cui la realtà si sdoppia e tutto diventa mistico. Espandi ▽
Una città apocalittica - Mosca nella realtà - si trova in un inspiegato stato di emergenza, con voci dagli altoparlanti che impartiscono ordini senza senso ai cittadini. Il film si richiude poi in appartamenti asfittici dai suoni misteriosi. Un uomo solitario va in cerca del cane in uno spazio desolato, sullo sfondo rovine (o cantieri?) di edifici brutalisti. Esplorando lo spazio urbano trova un luogo in cui la realtà si sdoppia. Rievocando la fede russa in tutto ciò che è mistico e calandola nel presente, Karelina dà corpo a un elegante film cyberpunk che è al tempo stesso una poetica dichiarazione contro la guerra. Recensione ❯
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Video girato all'interno del videogioco Farming Simulator 22, incorporando modelli programmati personalmente o forniti dalla comunità. Espandi ▽
Girato all'interno del videogioco Farming Simulator 22, incorporando modelli programmati personalmente o forniti dalla comunità, il film raccoglie materiali audio, video, i commenti, interviste con testimonianze anonime e non, reperiti online. L'audio è composto da suoni ambientali in-game e da una voce narrante generata con una tecnologia di clonazione vocale AI, che emula la voce dell'artista. Recensione ❯
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Rotte marittime globali, il gergo legale e l'incessante flusso di commercio e persone costruiscono un loop senza soluzione di continuità. Espandi ▽
La narrazione si svolge intorno a tre luoghi legati al passato e al presente del porto commerciale di Barcellona: l'hub commerciale a forma di nave del World Trade Center, l'edificio doganale del XIX secolo e il frangiflutti del porto. Rotte marittime globali, il gergo legale e l'incessante flusso di commercio e persone costruiscono un loop senza soluzione di continuità in cui i gesti ritmici di tre performer e testi scritti a mano si fondono in una serie di sequenze video-musicali. Recensione ❯
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Come è cambiata la società contemporanea nell'epoca Trump. Espandi ▽
Assemblando centinaia di filmati e immagini multimediali, il duo di artisti Soda Jerk crea una narrazione sorprendente sui cambiamenti subiti dalla società americana da Trump, mentre si diverte a riflettere sui valori culturali contemporanei. Recensione ❯
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Quasi un film horror che ripercorre la storia dell'invenzione del campanello. Espandi ▽
Un film-saggio da incubo sulla storia del campanello, che ripercorre la sua invenzione e le continue reinvenzioni attraverso le lotte sindacali del XIX secolo, gli anni nascenti del cinema narrativo e le culture di sorveglianza contemporanee. Recensione ❯
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Il crudo confessionale di Moyra Davey tra omaggi e citazioni. Espandi ▽
Narrazioni di feste e incontri notturne incontrano immagini di cavalli che urinano e nature morte in una casa di campagna. La colonna sonora - da Lauryn Hill a Prince - è messa in ombra solo dalla laconica voce di Moyra Davey. Recensione ❯
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Un artista egiziano mette idealmente in scena a Pompei un incontro di culture. Espandi ▽
Per l'artista egiziano, regista del film, Pompei è allo stesso tempo simbolo di fine e inizio, matrice di storia e racconto, ecosistema naturale e testimone millenaria della stratificazione delle culture mediterranee. L'area archeologica diventa quindi un teatro della costante rigenerazione reciproca delle memorie e delle narrazioni, in cui i templi della religione greco-romana e quelli delle mitologie egizie convivono, continuando a raccontare il nostro rapporto con ciò che è umano e ciò che è divino, con la nostra idea di giustizia, con le nostre origini e di come esse si siano costantemente mischiate, conducendoci a qui e a ora. Recensione ❯
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Un viaggio surreale che parte dalla crisi di un uomo. Espandi ▽
Camil è un giovane travagliato. Si sente sminuito e insicuro con le donne intorno a lui, specialmente con la sua compagna, che scompare per unirsi a una comunità segreta di donne dedite a misteriosi rituali di fertilità da qualche parte vicino a un lago. Un viaggio surreale attraverso la crisi della virilità. Recensione ❯
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Film essay realizzato con tecniche di animazione 3D e 2D, filmati d'archivio e documenti storici che riflette sul desiderio dell'umanità di colonizzare il pianeta Marte. Espandi ▽
Film essay realizzato con tecniche di animazione 3D e 2D, filmati d'archivio e documenti storici, che riflette sul desiderio dell'umanità di colonizzare il pianeta Marte. La voce narrante è un androide rimasto bloccato su Marte per 200 anni che trascorre le sue giornate nel vasto complesso sotterraneo costruito per ospitare i coloni umani, che però non sono mai arrivati. Solo e incapace di mettersi in contatto con la terra, l'androide esamina i piani di espansione dell'umanità sul pianeta rosso servendosi anche delle immagini e della narrazione proveniente dalla storia del cinema. Recensione ❯
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Un saggio sperimentale sul futuro che ci potrebbe aspettare. Espandi ▽
Lo scienziato Edward O. Wilson ha chiamato l'era geologica in arrivo Eremocene. Nel suo saggio di fantascienza analogica, Viera Cákanyová esplora quest'era di solitudine dialogando con un alter ego virtuale del futuro. Recensione ❯
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