Un celebre reporter cerca di fissare i ricordi di chi li sta pertendo a causa del passare del tempo. Espandi ▽
Come i migliori film sulla fotografia, questo documentario fa una scelta semplice ma cruciale per mettere il cinema al servizio delle immagini fisse, ponendosi sulla linea che separa la documentaristica dalla forma molto meno frequente del film di immagini fisse, tra l'evanescenza e la persistenza di una cornice. La carriera del fotoreporter israeliano Micha Bar-Am, nato a Berlino nel 1930, diventa così un insieme di istantanee iconiche, ingrandimenti e provini che fanno da colonna sonora a due voci: Micha, che sta lottando con i suoi ricordi e la moglie Orna, l'assidua curatrice del suo archivio e custode della memoria che sta perdendo nella sua vecchiaia. Tuttavia, dimenticare è anche una scelta, visti gli eventi e le atrocità che Bar-Am ha immortalato documentando la storia di Israele compreso il processo ad Adolf Eichmann nel 1961, la Guerra dei Sei Giorni nel 1967, la Guerra dello Yom Kippur nel 1973 e il massacro di Sabra e Shatila nel 1982. Ma che si tratti degli orrori della guerra o di momenti di vita familiare, le sue immagini rivelano sempre la sua capacità di trasformare la fotografia in un linguaggio raffinato dello sguardo e, sullo sfondo, come protagonista costante, una terra senza pace. Recensione ❯
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James Ivory fruga tra i libri e gli scaffali della sua casa e ritrova le bobine di un documentario girato in
Afghanistan durante un suo viaggio nel 1960. Espandi ▽
James Ivory fruga tra i libri e gli scaffali della sua casa e ritrova le bobine di un documentario girato in Afghanistan durante un suo viaggio nel 1960. Virate e immalinconite dal tempo, le immagini di Bamiyan e Kabul si mescolano con quelle della sua infanzia nell'Oregon, sempre accompagnate dalla voce narrante dell'autore, che racconta le motivazioni, le scoperte e le conquiste di quel viaggio e che contemporaneamente legge, come fosse una fiaba iniziatica, pagine dell'autobiografia di Babur, il discendente di Tamerlano che nel 500 fondò la dinastia Moghul e dominò India e Afghanistan. Recensione ❯
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Una coppia è costretta a lasciare Israele e spostarsi a Gaza per sfuggiere ad un'epidemia. Espandi ▽
Commedia irriverente che racconta le vicende di un maldestro giornalista britannico e di sua moglie, un'israeliana nevrotica, che quando un virus si diffonde rapidamente in Israele causando una pandemia e bloccando tutti gli spostamenti via terra e via mare, sono costretti a tentare la fuga a Gaza, "il posto più sicuro del mondo" in cui rifugiarsi. Recensione ❯
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Tony è ancora alle prese con le fasi del lutto per la perdita di sua moglie Lisa. I suoi amici e colleghi intanto cercano di affrontare i loro problemi. Espandi ▽
Nella stagione finale di After Life, Tony è ancora distrutto dalla perdita della moglie Lisa. Come potrà affrontare il futuro se non riesce a lasciarsi il passato alle spalle? Recensione ❯
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Un piccolo miracolo di cura, fluidità narrativa e dedizione artistica che è una gioia per gli occhi. Drammatico, Gran Bretagna, USA2022. Durata 96 Minuti.
Una donna cerca di conoscere meglio il padre attraverso i ricordi delle loro vacanze insieme. Espandi ▽
Un’opera prima della 35enne sceneggiatrice e regista scozzese Charlotte Wells, ed è la rivelazione di un talento innegabile. La naturalezza e poesia con cui Wells costruisce il suo stratificato racconto per immagini e si muove fra il (poco) detto e il (molto) non detto è eccezionale per un’esordiente, e genera l’effetto che ogni vero artista spera di ottenere: il piacere fisico della visione. I due interpreti sono straordinari nel restituire la verità della relazione padre-figlia. Un film che appartiene alla categoria dei piccoli miracoli: di cura, di fluidità narrativa, di dedizione artistica. Un film da pubblico privo di calcolata malizia, una storia d’amore ostacolato senza melodramma. Recensione ❯
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Tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie. Espandi ▽
Sulla spiaggia di Marchbolt, nel Galles degli anni Trenta, un uomo è in fin di vita per una rovinosa caduta. Bobby Jones, figlio del locale vicario al momento impiegato come caddie in un vicino campo da golf, accorre al soccorso dell'uomo che, prima di spirare, domanda "Perché non l'hanno chiesto a Evans?". Questo innesca l'interesse di un losco e minaccioso figuro, che sembra seguire Bobby e che forse ha a che fare con il presunto suicidio di un suo amico. In aiuto al ragazzo, che verrà anche drogato a sua insaputa, interviene la sua amica Frankie, alias Lady Frances Derwent.
Un po' thriller e un po' giallo Agatha Christie - Perché non l'hanno chiesto a Evans? è soprattutto una commedia romantica, che vanta una confezione e un cast di lusso.
C'è un'atmosfera quasi fiabesca in Perché non l'hanno chiesto a Evans?, a partire dalla centrale storia d'amore tra la ricca e il povero, fino al minaccioso manigoldo che è muto e brutale come un orco. Gli omicidi arrivano a disturbare la quiete di un reame di assoluta pace e tranquillità, ben lontano dall'onda della Grande Depressione o dagli incubi nazionalisti e xenofobi che turbavano l'Europa. Recensione ❯
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A Delhi due fratelli proteggono una specie di uccelli creduta sacra. Espandi ▽
Sullo sfondo oscuro dell'aria apocalittica di Delhi e dell'escalation della violenza, due fratelli dedicano la loro vita a proteggere una vittima dei tempi attuali: l'uccello noto come il nibbio bruno. Recensione ❯
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Ultimo capolavoro del regista pluripremiato Anurag Kashyap, in cui i quattro giovani protagonisti insieme a un dj che parla d'amore a suon di beat ci immergono in una storia avvincente ed emozionante. Recensione ❯
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Un'indagine su una serie di reperti archeologici trafugati scoperti al Geneva Freeport nel 2014. Espandi ▽
L'artista realizza un'indagine su una serie di reperti archeologici trafugati scoperti al Geneva Freeport nel 2014. Realizzati nel IV secolo a.C. da artigiani pugliesi, i vasi sono rimasti sepolti nelle tombe per 2500 anni prima di essere clandestinamente riportati alla luce. I viaggi degli oggetti attraverso le mani di saccheggiatori, contrabbandieri, restauratori e commercianti sono contrappuntati dalle storie dipinte a mano che li decorano. Recensione ❯
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Ventitrè minuti di puro cinema. Un viaggio intimo e fantastico, che sta aggrappato alla vita con tutta l'energia che ha dentro. Commedia, Irlanda, Gran Bretagna2022. Durata 23 Minuti.
Due fratelli riprendono i contatti dopo la morte della madre. Premio Oscar come Miglior Cortometraggio 2023. Espandi ▽
Tre personaggi e un fantasma. Ha le atmosfere di Jim Sheridan ma anche lo straniamento del cinema di Aki Kaurismäki, presente soprattutto nella parte iniziale quando il lutto sembra aver creato una distanza tra i due personaggi e averli lasciati solo ai loro pensieri.
An Irish Goodbye esplora il tema della perdita, ma anche del legame con le proprie radici. Lo fa con una vitalità contagiosa, attraverso un cinema diretto che arriva dritto al cuore e fa affezionare gradualmente ai due protagonisti. C'è qualcosa di straordinariamente vitale in questo cortometraggio, premiato con l'Oscar, agli Academy Awards del 2023, che diventa emotivamente esaltante proprio dal momento in cui Lorcan e Turlough vogliono esaudire i cento desideri della madre.
Un viaggio intimo e fantastico, che sta aggrappato alla vita con tutta l'energia che ha dentro. In più la struttura narrativa è già così compiuta, perfetta, che potrebbe essere già pronta per essere sviluppata in un lungometraggio. Ventitrè minuti di puro cinema in ogni inquadratura. Recensione ❯
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Una serie ricca di suspense tratta dal romanzo bestseller di Sarah Vaughan Espandi ▽
La vita privilegiata della moglie di un potente politico si sgretola quando emergono segreti scandalosi e il marito è accusato di un crimine scioccante. Recensione ❯
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I movimenti delle opere di George Stubbs tra i decenni. Espandi ▽
Bloodlines segue la movimentazione dei dipinti dell'artista britannico George Stubbs (1724 - 1806) dalle loro case in tenute private aristocratiche di campagna e istituzioni in tutto il Regno Unito, a una mostra a lui dedicata in una galleria pubblica, e il loro successivo ritorno. Mentre il film si sviluppa, Siegel traccia connessioni tra i suoi soggetti e quelli dei dipinti. Persone, proprietà, animali e oggetti si muovono tra il reale e il rappresentato creando uno specchio di stirpi umane, equine e artistiche, e mettendo in evidenza sia i rapporti di proprietà che i costrutti della stessa creazione di immagini. Offrendo una finestra sul mondo del patrimonio culturale, Bloodlines mette in luce le strutture di proprietà culturale, lavoro e ricchezza ereditaria che continuano a plasmare la società britannica di oggi. Recensione ❯
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L'odissea audace e profondamente personale dell'artista Lisa Selby attraverso l'amore, l'arte e l'egoismo illumina questo ritratto documentario senza compromessi e potente di una vita toccata dalla dipendenza. Recensione ❯
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