Ide cerca di riconquistare la libertà dopo una condanna a 20 anni. Chiede aiuto a suo figlio. Espandi ▽
Ida Red potrebbe non sopravvivere alla sua condanna a 20 anni di carcere per rapina a mano armata. Si rivolge a suo figlio, Wyatt, per un ultimo lavoro e la possibilità di riconquistare la sua libertà. Recensione ❯
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Un ritratto desolante dell'America di provincia, con una Kate Winslet eccessivamente protagonista ma assolutamente dedita al ruolo. Drammatico, USA2021.
Un crime drama che esplora il lato più oscuro delle comunità più chiuse e come la famiglia e i drammi del passato possano definire il nostro presente Espandi ▽
Meredith è nota a tutti semplicemente come Mare e per molti è ancora "Lady Hawk", in seguito da una prodezza sportiva di gioventù. Un canestro che altrove non sarebbe stato poi così straordinario, ma che nella tranquilla e depressa cittadina di Easttown è memorabile a decenni di distanza. Mare è detective di polizia, ma non è ancora riuscita a ritrovare la figlia scomparsa di una sua amica e in molti dubitano ormai di lei. La sua vita privata tende poi al disastroso: madre di un figlio tragicamente morto è separata dall'ex marito, ora prossimo a risposarsi. Fa del suo meglio per crescere il problematico nipote, che però la madre uscita di comunità ora rivorrebbe indietro. Le cose si complicano ulteriormente quando una ragazza in città viene uccisa, spingendo il capo della polizia a convocare un giovane detective di successo dalla vicina città. Recensione ❯
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La storia di un'amicizia che cresce alla distanza e si costruisce sotto i nostri occhi. Un film fatto con il cuore. Documentario, Commedia drammatica - Italia2021. Durata 86 Minuti.
Cocco e Stefano sono due amici improbabili legati da un unico obiettivo: arrivare a Samarcanda. Espandi ▽
Come in molto cinema on the road, non conta tanto la meta ma quello che accade tra i protagonisti. Quella tra Cocco (soprannome di Alfeo Carnelutti) e il regista Stefano Giacomuzzi, al secondo lungometraggio dopo Sotto le stelle fredde, è la storia di un’amicizia che cresce alla distanza. Pozzis, Samarcanda si costruisce sotto i nostri occhi.
Potrebbe interrompersi da un momento all’altro, riprendere e fermarsi di nuovo. Ha la spinta del road movie nelle soste, nei paesaggi attraversati, dalla Slovenia, alla Turchia, Georgia, Kazakistan e Uzbekistan. Cercando delle connessioni con altri film, possiamo rintracciarci quella vitalità di alcune commedie British fine anni ’90 come Svegliati Ned o le immagini di Cocco in moto potrebbero uscire da un film di Kaurismäki. Ma forse uno dei pregi di Pozzis, Samarcanda è che non somiglia a niente e nessuno e rappresenta qualcosa di unico, perché la storia e il vissuto di Cocco vengono prima di tutto. Recensione ❯
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A 27 anni dalla messa in onda delle prima puntata, i sei protagonisti si ritrovano oggi a celebrare il fenomenale successo della sitcom. Espandi ▽
I protagonisti dell'iconica serie, ovvero Matthew Perry, Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, David Schwimmer e Matt LeBlanc, tornano sul set in cui è stata girata la serie, per rispondere a domande inerenti episodi e, in generale, condividere ricordi e interagire con gli ospiti e il pubblico. Recensione ❯
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Un true crime che si disinteressa del realismo e si affida completamente ai suoi protagonisti. Commedia, Drammatico - Gran Bretagna, USA2021. Durata 193 Minuti.
La storia vera dei coniugi Susan e Cristopher Edwards, una coppia della provincia inglese che venne arrestata e poi condannata nel 2013 per l'omicidio dei genitori di lei. Espandi ▽
Tratta da una storia vera, la serie è un originale true crime disinteressato al realismo della messa in scena e anzi disposto a ogni espediente stilistico per rappresentare le ossessioni dei propri protagonisti.
Ideata e sceneggiata da Ed Sinclair, la serie ha totale fiducia nei propri grandi protagonisti: David Thewlis e Olivia Colman.
Più che la storia di un crimine, quella dei Sinclair, è la storia di un matrimonio a suo modo perfetto, rinsaldato da un delitto atroce nato da una situazione però non meno atroce. Per raccontare tutto questo lo sceneggiatore, coadiuvato dal regista e cosceneggiatore Will Sharpe, rompe spesso la quarta parete, inserisce inserti dalla vistosa teatralità (facendo muovere anche tra un set all'altro i personaggi come in un dietro le quinte) e usando proiezioni di foto e materiali cinematografici sulle pareti.
In soli quattro episodi si assiste quindi ai Sinclair che si costituiscono alla polizia, ai loro lunghi interrogatori e infine al processo, tutte fasi in cui il rapporto tra i due viene sempre più messo sotto pressione. Se a volte gli espedienti stilistici a cui si ricorre risultano eccessivi e sono una distrazione, il più delle volte queste rotture sono efficaci nel distanziare il pubblico dai protagonisti perché osservino la macchina dall'alto. Recensione ❯
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Ispirato alla famosa serie omonima di Ingmar Bergman ma adattata ai giorni nostri. Espandi ▽
Le sei scene da un matrimonio che Bergman concepì per la televisione svedese nel 1973, e poi ridusse anche in una più contenuta versione cinematografica, diventano, quasi cinquant'anni dopo, cinque episodi targati HBO e affidati al creatore di In treatment e The Affair (non due titoli a caso) Hagai Levi.
Levi si smarca, naturalmente, dal confronto con l'originale, non solo per il timore reverenziale che avrebbe suscitato in chiunque, ma anche solo perché l'indagine sentimentale di Bergman affondava le radici in un altro tempo e in un'altra società. Jonathan e Mira non sono Johan e Marianne, il ruolo della donna è cambiato, il lavoro e il denaro hanno preso un altro spazio nella vita e nella conversazione, anche il sentire maschile è cambiato, e Hagai Levi non desidera misurare più tanto il prezzo (anche pragmatico) dell'unione matrimoniale, quanto quello psicologico della separazione. Recensione ❯
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Nuovo capitolo della trilogia di De Angelis che si dimostra ancora una volta rispettoso ma senza rinunciare al suo tocco. Commedia, 2021. Durata 111 Minuti.
Sergio Castellitto è Peppino Priore padre di una famiglia borghese che, oltre ai tre figli e alla moglie, si allarga in una sorta di piccola tribù di sorelle, fratelli, nonna e vicini di casa. Espandi ▽
Edoardo De Angelis conclude la sua trilogia dedicata al teatro di Eduardo, che secondo il regista, vede al centro (anzi, fuori centro) “padri in crisi come tutto il patriarcato, che si agitano e si dimenano alla ricerca disperata di una collocazione”. Il regista prosegue nel suo adattamento rispettoso dei testi di Eduardo, ma capace di inserire modifiche significative sia nei personaggi che nel contesto visivo. Sergio Castellitto, come negli altri due capitoli della trilogia, traccia un protagonista nevrotico che incarna un Novecento dove la perdita di centralità della figura maschile viene affrontata con rabbia repressa e atteggiamenti infantili. La sua è la tragedia di un uomo talvolta ridicolo, un guapp’e cartone da canzonetta di Buscaglione, facile a prodursi in piccole meschinità, e tuttavia profondamente umano, e ancora capace di tenerezza e comprensione. Lo scenario che lo circonda indica una modernità di facciata che contrappone la natura ferina delle persone al loro decoro borghese fatto “sostanzialmente” di apparenza. Recensione ❯
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Una famiglia di colore sceglie un quartiere di Los Angeles come nuova dimora. L'unico problema è che l'intero vicinato ospita solo persone bianche. La loro casa diventa l'epicentro di forze malvagie. Espandi ▽
La famiglia Emory si trasferisce dal North Carolina al quartiere di Compton a Los Angeles. Siamo nel 1953 e al tempo il quartiere era ancora popolato esclusivamente da bianchi, per altro decisi a difendere il valore delle loro proprietà immobiliari con ogni mezzo. A capitanare le donne di Compton c'è Betty, che capisce immediatamente una cosa degli Emory: vengono da un posto peggiore e quindi si dovrà rendere loro la vita molto difficile. A farlo però non sono solo le prepotenze dei bianchi, perché un trauma perseguita la madre Livia detta Lucky, tanto da averla portata alle soglie della follia. Recensione ❯
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L'avventura professionale del musicista italiano più famoso al mondo. Espandi ▽
New York, 1958. Renato Carosone è in concerto alla Carnegie Hall: la punta di diamante di una carrierache ha visto il pianista, compositore, autore e direttore d'orchestra salire ben tre volte in cima alle classifiche d'oltreoceano con canzoni rigorosamente in lingua italiana. Altro che "voler fa' l'americano": Carosone ha trionfato in tutto il mondo con il suo mix di enorme talento musicale e irresistibile ironia partenopea, avanspettacolo e visionarietà. Il telefilm racconta la sua ascesa, dall'esame per la licenza al conservatorio fino all'addio alle scene, attraversando Paesi e continenti e forgiando rapporti durati tutta la vita: con la moglie Lita e il figlio Pino, con il paroliere Nicola Salerno detto Nisa e con il batterista Gegè Di Giacomo, vulcanico contraltare comico al rigore musicale di Renato. Recensione ❯
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Lo sguardo più intimo e onesto mai documentato prima sul processo creativo di John, Paul, George e Ringo e sul loro rapporto. Espandi ▽
Nel 1969 i Beatles si riunirono per comporre e poi registrare l’album “Let It Be”, un progetto che si sarebbe concluso nella leggendaria seduta di registrazione, praticamente un concerto gratuito all’aria aperta, sul tetto dello studio di Savile Row. Il regista Peter Jackson, rimettendo mano a oltre 56 ore di filmati girati da Michael Lindsay-Hogg e 150 ore di audio inediti, ricostruisce quella vicenda umana e artistica in una miniserie documentaria di quasi otto ore.
Vedere questi quattro ragazzi al centro della fama internazionale scherzare fra di loro come cuccioli festanti e allo stesso tempo inventare capolavori assoluti con un talento e una determinazione fuori scala, seguire il loro genio creativo a partire da qualcosa che non c’era a qualcosa da cui non si sarebbe potuto più prescindere, è tanto emozionante quanto commovente. Il documentario di Jackson ci ricorda come esageratamente “larger than life” erano i Beatles, eppure allo stesso tempo ce li presenta nella loro semplicità di giovani purosangue alle prese con un successo inimmaginabile.
Rivederli per l’ultima volta realizzare insieme miracoli musicali in tempo reale e generare quel suono unico e magicamente integrato è un regalo dal passato per tutti quelli non devono chiedere chi erano i Beatles, ma forse fino ad ora non l’avevano capito così bene. Recensione ❯
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La storia di un gruppo di pazienti psichiatrici che, insieme al loro psichiatra fuori dalle regole, trovano nella passione per il calcio e per la maglia azzurra una nuova forma di cura al dolore. Espandi ▽
Saverio Lulli è uno psichiatra che vuole dare ai suoi pazienti alternative migliori rispetto all’esser sedati e confinati ad un letto d’ospedale. La sua ultima proposta è quella di partecipare al campionato mondiale di calcio per persone con problemi di salute mentale, e ingaggia un ex calciatore, Vittorio Zaccardi, affinché alleni la sua “squadra speciale” che comprende un paziente schizofrenico, uno depresso, uno paranoico, uno bipolare, un ossessivo compulsivo e uno che non sopporta il contatto fisico. Crazy for Football – Matti per il calcio è il tv movie ispirato al bellissimo documentario dallo stesso titolo, vincitore del David di Donatello nel 2017, con cui Volfango De Biasi ha documentato l’avventura della vera squadra che ha partecipato al primo campionato mondiale di calcio per pazienti psichiatrici nel 2006. Nel passaggio dalla realtà alla finzione la storia diventa ancora più accessibile al grande pubblico, ma perde un po’ di quella onestà e immediatezza che ne avevano fatto un documento eccezionale. Recensione ❯
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Un film ipercolorato dove la magia della musica è la chiave per superare il dolore e salvare se stessi. Drammatico, Musical - USA2021. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film pieno di musica, emozioni e colori. Un film sulla magia che può nascere quando chi non è in grado di esprimersi a parole incontra persone capaci di ascoltare col cuore. Espandi ▽
Music, un'adolescente con un disturbo dello spettro autistico, vive con la nonna dopo che la madre è morta e la sorellastra Zu se ne è andata di casa. Quando la nonna muore tocca a quest'ultima prendersi cura di lei. La sua vita però non è delle migliori visto che è appena uscita dal carcere e spaccia psicofarmaci oltre a tentare di uscire dall'alcolismo. Le responsabilità che ora l'attendono potrebbero sopraffarla se non trovasse l'aiuto di Ebo, un vicino di casa che conosce bene Music. Ma anche a lui i problemi non mancano. Recensione ❯
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Una madre single che si dedica alle pulizie per sbarcare il lunario combatte contro la povertà, i senzatetto e la burocrazia. Espandi ▽
Serie tratta dal bestseller autobiografico del New York Times che racconta l'incredibile storia di una madre che si destreggia tra lavoro duro e paga bassa, dando prova della propria volontà di sopravvivere. Recensione ❯
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Un western drammatico che narra come la famiglia Dutton arriva a possedere lo Yellowstone Ranch. Ideata da Taylor Sheridan. Espandi ▽
La famiglia Dutton, con il padre James, la moglie Margaret, la figlia Elsa e il piccolo John, cerca una vita migliore nell'Oregon e si aggrega alla carovana di alcuni immigrati tedeschi, guidata da Shea Brennan e dall'afroamericano Thomas, entrambi agenti della Pinkerton. Il loro lungo viaggio inizia in Texas e non sarà affatto semplice: gli immigrati sono impreparati alle difficoltà della frontiera e lo spettro dell'inverno in arrivo sembra lasciare poche speranze all'impresa, complicata anche dagli incontri con banditi e nativi americani.
Epopea western incorniciata da una narrazione femminile in voce over, 1883 è il prequel di Yellowstone ma è soprattutto un racconto della frontiera né epico né crepuscolare, quanto piuttosto stoico di fronte alle sfide che la natura e la barbarie pongono all'uomo.
Uno dei meriti maggiori di 1883 è la coerenza: rimane infatti fedele alle proprie idee sul mondo e le spinge fino alle estreme conseguenze, in una direzione molto diversa dai classici finali hollywoodiani. Recensione ❯
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Un viaggio nel tempo e nello spazio sulle tracce della misconosciuta Guerra sociale. Espandi ▽
Un viaggio nel tempo e nello spazio sulle tracce della misconosciuta Guerra sociale, il conflitto epocale che vide opporsi, dal 91 all'88 a.C., le città italiche dei Marsi, dei Sanniti e di altri popoli "periferici" allo strapotere di Roma. Recensione ❯
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