Titolo originale | Mare of Easttown |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Craig Zobel |
Attori | Kate Winslet, Sosie Bacon, David Denman, Neal Huff, Izzy King Cameron Mann, James McArdle, Ben Miles, Kassie Mundhenk, Patrick Murney, Julianne Nicholson, Evan Peters, Jean Smart. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | 3,59 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 giugno 2021
Un crime drama che esplora il lato più oscuro delle comunità più chiuse e come la famiglia e i drammi del passato possano definire il nostro presente La serie ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 4 candidature e vinto 3 Satellite Awards, 4 candidature e vinto 2 Critics Choice Award, 3 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Directors Guild, 1 candidatura a CDG Awards, ha vinto un premio ai Producers Guild, La serie è stato premiato a AFI Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Meredith è nota a tutti semplicemente come Mare e per molti è ancora "Lady Hawk", in seguito da una prodezza sportiva di gioventù. Un canestro che altrove non sarebbe stato poi così straordinario, ma che nella tranquilla e depressa cittadina di Easttown è memorabile a decenni di distanza. Mare è detective di polizia, ma non è ancora riuscita a ritrovare la figlia scomparsa di una sua amica e in molti dubitano ormai di lei. La sua vita privata tende poi al disastroso: madre di un figlio tragicamente morto è separata dall'ex marito, ora prossimo a risposarsi. Fa del suo meglio per crescere il problematico nipote, che però la madre uscita di comunità ora rivorrebbe indietro. Le cose si complicano ulteriormente quando una ragazza in città viene uccisa, spingendo il capo della polizia a convocare un giovane detective di successo dalla vicina città.
In un dedalo di sottotrame, l'indagine di omicidio finisce per portare la protagonista interpretata da Kate Winslet a contatto con l'intera comunità, offrendo un ritratto desolante dell'America di provincia, tra difficoltà economiche e il dilagare della droga.
L'attrice si dedica al ruolo con assoluta dedizione, a partire dall'accento da irlandese americana, e sé il più delle volte domina l'amarezza, non mancano comunque momenti di levità nei confronti con la madre, interpretata da Jean Smart. I loro duetti, sembra spesso improvvisati, vibrano di pura energia e sono tra le cose più notevoli di Omicidio a Easttown, che guarda noir rurali e proletari come l'inglese Happy Valley - dove Sarah Lancashire interpretava a sua volta una nonna poliziotto decisa a tenersi il nipote in affidamento.
Omicidio a Easttwon crede però nei propri mezzi solo fino a un certo punto e, forse per la paura di risultare troppo piccola, si affolla di sottotrame e ulteriori misteri. Alcuni dei quali alla fine della storia risulteranno ben poco soddisfacenti: in particolare la scrittura dei ragazzi appare confusa e contraddittoria.
La protagonista è al centro di: una doppia relazione con due interessi romantici; un rapporto elettrico con la madre; una difficile amicizia con la figlia; un'indagine di omicidio che investe da vicino una sua amica; una forte invidia per l'ex marito che sembra riuscire a rifarsi una vita; una battaglia legale per tenersi il nipote; molto risentimento di diversi cittadini per il suo ruolo e per la mancata risoluzione del caso di una ragazza scomparsa. Un eccesso di protagonismo per Kate Winslet, che salta con grazia da una situazione all'altra e fa il possibile per dare profondità a un personaggio che - a dispetto delle troppe cose in cui è coinvolto - vorrebbe essere realistico. In Happy Valley il materiale narrativo sopra esposto sarebbe bastato a tre stagioni della serie, mentre qui è affollato in sette lunghi episodi, girati con uno stile che punta a essere mimetico.
Non ci sono infatti momenti di grande atmosfera in Omicidio a Easttown, che è quasi un anti True Detective per il suo approccio non stilizzato al noir. La regia, interamente firmata dal non irresistibile regista di The Hunt Craig Zobel, dà del suo meglio nel quinto episodio, quando all'improvviso esplode brutale la violenza.
Omicidio a Easttown è anche l'antidoto di HBO alla propria vena camp e lifestyle, incarnata da Nicole Kidman e serie vacuamente sfarzose come The Undoing. Kate Winslet si bea di interpretare una donna vera, incasinata, simile a se stessa dice, con i capelli a volte sporchi, spesso senza trucco, impegnata a lavorare più che ad apparire impeccabile. Com'è però inevitabile, la congestione narrativa finisce per risolvere in modo banale o inutilmente sensazionalistico diverse vicende della serie, non ultimo il caso principale.
Ma pure il colpo di scena è preparato nel modo più possibile di routine: quando un personaggio racconta il proprio passato è destinato a vedersela brutta. Allo stesso modo il rapporto tra il nipote di Mare e la vera madre passa per una scena inutilmente drammatica nella vasca da bagno.
In un tripudio di epiloghi, l'ultimo episodio cerca di riannodare tutte le fila e riporta Mare al tema principale della serie, ossia l'elaborazione del lutto, peccato però troppe altre cose siano state alla fine solo divagazioni.
Se cercate azione hollywoodiana divertente, guardate altro. Se volete vedervi un buon poliziesco drammatico dai ritmi lenti ma non sornioni, in una piccola cittadina pienda dei suoi segreti e problemi, un pò alla Twin Peaks ( senza la parte fantastica ), guardatela, non ve ne pentirete. Fatevi catturare dall'atmosfera. Brava Kate.
Dopo i primi quaranta minuti del primo episodio, alzo le mani ed esco invocando pietà a poliziotti, spacciatori, preti, disabili, ragazze madri, anziani rimbambiti, ammalati, tartarughe, guardoni...: "Basta così! mi arrendo...". Mi aspettavo un buon thriller HBO e invece... un carosello di una cinquantina di personaggi portatori di altrettanti, doverosissimi temi (l'emarginazione [...] Vai alla recensione »