Anno | 2021 |
Genere | Commedia, Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 193 minuti |
Regia di | Will Sharpe |
Attori | Olivia Colman, David Thewlis, Kate O'Flynn, Samuel Anderson, Felicity Montagu David Hayman, Daniel Rigby, Hayley Carmichael, Souad Faress, Aaron Neil, Garry Cooper, Bruce Lester-Johnson, Leila Farzad, Laila Alj. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | 3,63 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 17 gennaio 2022
La storia vera dei coniugi Susan e Cristopher Edwards, una coppia della provincia inglese che venne arrestata e poi condannata nel 2013 per l'omicidio dei genitori di lei.
CONSIGLIATO SÌ
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Susan e Christopher Edwards sono una coppia sposata inglese che vive in Francia, ma lui non riesce a padroneggiare il francese e quindi nemmeno a trovare un lavoro, mentre lei vive come una casalinga e si preoccupa soprattutto di coltivare la sua passione per i divi del cinema, di cui colleziona costosi memorabilia. Quando i loro soldi sono ormai finiti, la pressione spinge Christopher a confessare come i due si siano liberati dei genitori di lei. La polizia del Notthinghamshire riceve la segnalazione e accoglie la coppia di nuovo in Inghilterra, con l'intento di processarli...
Tratto da una storia vera, Landscapers - Un crimine quasi perfetto è un originale true crime disinteressato al realismo della messa in scena e anzi disposto a ogni espediente stilistico per rappresentare le ossessioni dei propri protagonisti.
Ideata e sceneggiata da Ed Sinclair, la serie ha totale fiducia nei propri grandi protagonisti: David Thewlis e Olivia Colman - che è anche la moglie di Sinclair. Tocca a loro interpretare due personaggi sfuggenti, che sono rimasti fedeli alla loro versione dei fatti anche se l'indagine ha dimostrato quanto fosse improbabile. L'omicidio dei genitori di Susan, William e Patricia Wycherley, è del resto rimasto sconosciuto alle autorità per oltre un decennio, dando a una coppia, già propensa a vivere in una sorta di favola, tutto il tempo di rielaborare la propria storia e pure di convincersi che fosse vera. La fedeltà alla loro versione dei fatti così come al proprio matrimonio, ne fa un caso bizzarro ma pure toccante, dove la parola più ricorrente è "fragile". È così infatti che Christopher descrive in più circostanze la moglie che sente di dover difendere, anche se arriverà a riconoscere che Susan pure ha una propria forza interiore - e la storia dimostrerà che anche lei ha accudito e protetto lui. Più che la storia di un crimine, quella dei Sinclair, è la storia di un matrimonio a suo modo perfetto, rinsaldato da un delitto atroce nato da una situazione però non meno atroce. Per raccontare tutto questo lo sceneggiatore, coadiuvato dal regista e cosceneggiatore Will Sharpe, rompe spesso la quarta parete, inserisce inserti dalla vistosa teatralità (facendo muovere anche tra un set e l'altro i personaggi come in un dietro le quinte) e usando proiezioni di foto e materiali cinematografici sulle pareti. La fiction è qui del resto una sorta di bolla che racchiude la vita dei due, innamorati del cinema western e affascinati da Gerard Depardieu al punto di scrivergli direttamente. A far da contraltare al loro romanticismo c'è il cinismo degli ufficiali di polizia, per lo più tristi e solitari, in cerca di un po' di soddisfazione professionale nell'incastrare la coppia.
In soli quattro episodi si assiste quindi agli Edwards che si costituiscono alla polizia, ai loro lunghi interrogatori e infine al processo, tutte fasi in cui il rapporto tra i due viene sempre più messo sotto pressione. Se a volte gli espedienti stilistici a cui si ricorre risultano eccessivi e sono una distrazione, il più delle volte queste rotture sono efficaci nel distanziare il pubblico dai protagonisti perché osservino la macchina dall'alto. Come tutti i true crime, Landscapers è tanto uno studio psicologico quanto un'analisi del funzionamento del sistema, dei suoi cavilli burocratici e delle costrizioni che impone agli agenti. Questi ultimi sono inizialmente presentati come una coppia quasi comica e solo nel corso della serie la loro buffoneria si vena di elementi più umani. In particolare è la detective Emma Lancing a essere sia la più efficiente nell'incastrare i due sia la più toccata dalla loro sorte. Tanto che alla fine il suo non è vissuto come un trionfo ma piuttosto come una rassegnazione verso l'implicita crudeltà del proprio lavoro, che la porta in fondo a condannare alla galera due anziani ormai del tutto innocui e più innamorati di quanto lei probabilmente sarà mai.
Susan e Christopher Edwards (Olivia Colman e David Thewlis) sono una coppia britannica che da qualche anno vive in Francia, dove lui si arrabatta nel cercare lavoro con tutte le difficoltà linguistiche del caso e lei spende e spande i pochi soldi che girano in casa in cimeli cinematografici dal dubbio valore. Stanco forse di una vita in prossimità del tracollo finanziario, o per un motivo che non sapremo [...] Vai alla recensione »
La serie è basata sulla storia autentica di Susan (Colmar) e Christopher Edwards (Thewlis): un'apparentemente grigia, quanto innamorata, coppia inglese nata nel 1983 grazie a un sito d'incontri. I due sono stati accusati di aver ucciso nel 1998 i genitori di Susan, William (Hayman) e Patricia Wycherley (Montami), residenti nel Nottinghamshire, di averli sepolti nel giardino della casa di questi ultimi [...] Vai alla recensione »
Il caso è quello vero degli inglesi Susan e Christopher Edwards, condannati nel 2014 per aver ucciso i genitori di lei e averne occultato i cadaveri in giardino: i due continuano ancora oggi a proclamarsi innocenti. E non è uno spoiler: la didascalia iniziale ci consegna subito l'esito della vicenda giudiziaria, perché conoscerlo in anticipo serve a sondare meglio il caso, a penetrare nelle esistenze [...] Vai alla recensione »
Quando Susan e Christopher Edwards sono stati arrestati nel 2014, al rientro in Inghilterra dopo una breve latitanza in Francia, avevano con sé pochi euro e una sorprendente quantità di memorabilia cinematografici. Poster d'epoca, lettere, foto autografate: la passione per il cinema li aveva uniti, fungendo per Susan - la «fragile Susan» - da bozzolo protettivo contro la realtà; per lei Christopher [...] Vai alla recensione »