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Ultimo aggiornamento venerdì 14 giugno 2019
Argomenti: MonsterVerse Godzilla
Un film di avventura epica ed azione che mette a confronto Godzilla con alcune delle creature mostruose più conosciute della storia popolare. In Italia al Box Office Godzilla II - King of the Monsters ha incassato 2,2 milioni di euro .
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Dopo i fatti di San Francisco l'umanità deve decidere come affrontare la questione dei Titani, mostri giganteschi che abitavano la Terra prima dell'uomo. Sono una minaccia da abbattere o la salvezza della Terra, come sostengono gli ecoterroristi? Alzi la mano chi riteneva di esigere un plot coerente da Godzilla II: King of the Monsters. Nessuno, naturalmente. Ma il punto non sta nell'insensatezza della richiesta di fronte al kaiju eiga più esplicito ed estremo fin qui prodotto nell'emisfero occidentale, quanto nel fatto che anche un B movie che contiene 17 specie differenti di creature giganti e mostruose necessita di un minimo di accortezza di messa in scena e coerenza narrativa.
La via delle due ore ininterrotte di scontri letali tra rettiloni, audace e a suo modo estrema, non è stata ancora percorsa. E probabilmente è meglio così.
Ma di quel che Michael Dougherty costruisce attorno alla sostanza "mostruosa" del film rimane ben poco di memorabile. Prendendo le mosse dalla catastrofe di San Francisco del capitolo precedente, lo script ha l'onere di dover introdurre nuovi personaggi e nuovi mostri, nuovi espedienti narrativi che possano condurre a un nuovo scontro, ancor più titanico; e quindi nuovi motivi per poter comprendere quale delle creature sia "amichevole" e quale non lo sia affatto. Un compito troppo gravoso per le fragili spalle di Dougherty, che, come in X-Men: Apocalisse - è sua la sceneggiatura del disastro commerciale che ha rischiato di mettere fine alla serie sui mutanti - di fronte al gigantismo produttivo perde di vista la costruzione dei personaggi e il loro profilo psicologico. Le azioni dei protagonisti umani di Godzilla II: King of the Monsters sono di crescente irrazionalità, al punto di giungere a conclusioni folli e autolesioniste, assimilabili a quelle di Thanos (che però non è umano) in Avengers: Infinity War.
È evidente che la preponderanza dello sforzo produttivo della Warner Bros sia andata nel comparto tecnico: la qualità con cui sono realizzati i mostri è a dir poco mirabile. Non era semplice il restyling di una falena gigante come Mothra o di una idra a tre teste come Gidorah rispetto ai posticci prototipi delle produzioni giapponesi anni Cinquanta e Sessanta, ma il restauro delle creature fa letteralmente spavento. La sola presenza di King Gidorah sullo schermo può più di qualunque espediente narrativo in termini di terrore: le scene in cui lui, Godzilla e il cielo occupano per intero l'inquadratura assomigliano a quadri fiamminghi di Ruysdael o Cuyp, nature morte con mostri, che sembrano prendere vita. È l'intervento "umano" a rovinare tutto e chissà che non fosse inconsciamente l'intento voluto di un soggetto così animalista da muoversi sul crinale dell'ecoterrorismo (con la singolare eccezione dell'unico mostro "extraterrestre" che, in quanto tale, può essere tranquillamente abbattuto, con buona pace di Steven Spielberg). È la necessità di spiegare continuamente quel che avviene tra i mostri, di accatastare sottotrame su sottotrame, nella speranza di mantenere viva l'attenzione dello spettatore o di spiazzarlo, che finisce per condurre la narrazione su un binario totalmente privo di drammaticità. Le riunioni degli scienziati sulla navicella diventano brevi sketch in cui il team estrae libri antichi e giunge a conclusioni astruse, impensabili più che inverosimili. E per quanto sia assurdo parlare di verosimiglianza in un film in cui scorrazzano mostri tricefali che soffiano scosse elettriche, anche la sospensione dell'incredulità ha le sue regole. Il capitolo precedente di Edwards (poi passato alla saga di Star Wars con Rogue One: A Star Wars Story), per contro, non perdeva mai di vista la prospettiva dell'uomo: la presenza rarefatta di Godzilla, impossibile da inquadrare per intero, rappresentava l'eccezionalità messianica, invocata per sciogliere la matassa. Paradossalmente assai più "divina" ed enigmatica che in questo secondo episodio, nonostante nel film di Dougherty il parallelo di Godzilla con il divino sia esplicitato e sfruttato fino all'estremo sacrificio (o tributo di sangue). Inevitabilmente non resterà che consegnarsi all'abbraccio mortale di Kong, nella speranza che restituisca senso a un franchise che sembra avere già esaurito la spinta propulsiva.
È una versione distorta e sinistra di "Over the Rainbow" ad accompagnare l'ultimo trailer di Godzilla: King of the Monsters, quello definitivo. Perché indubbiamente oltre l'arcobaleno si nascondono meraviglie, stranezze, talora pentole d'oro. Più cose di quante ne possa spiegare la tua filosofia, Orazio, questo è certo. Annunciato da mesi come un evento sensazionale, Godzilla: King of the Monsters è insieme sequel di un fortunato reboot sul dinosauro atomico e anticamera che introduce al sospirato duello tra Godzilla e Kong. Ma prima di allora al lucertolone tocca sistemare alcune faccende. Come raccontato nell'episodio diretto da Edwards, la scala evolutiva è stata messa a repentaglio dagli abusi dell'uomo, in un continuo attentato al nostro ecosistema. Quello che nessuno sapeva era che la Terra ha degli anticorpi, atavici e infallibili: i mostri, o per meglio dire, i Titani. Creature gigantesche e terribili sepolte o inabissate, che seguono un leader, un predatore alpha che guidi l'assalto. Un titolo che dovranno contendersi Godzilla e la sua nemesi King Ghidorah.
Se le caratteristiche principali di Gojira sono note a tutti (lucertola gigante bipede con la capacità di sviluppare energia e tradurla in un soffio devastante), forse lo sono meno quelle degli altri mostri che compaiono in Godzilla: King of the Monsters.
Come Rodan, rettile volatile ispirato agli pteranodonti della preistoria; o Mothra, falena luminosa dai forti poteri psichici. Ma a impressionare più di tutti è certamente King Ghidorah, sorta di idra a tre teste che ha tutta l'aria di un drago catapultato sulla Terra. Uno splendido abominio, appartenente a una scala evolutiva tutta sua. Tutti i mostri nati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando la casa di produzione cinematografica giapponese Toho diede vita a una serie di kaiju eiga, pellicole dedicate a scontri devastanti tra creature gigantesche, in genere ambientati a Tokyo. Gli effetti erano oltremodo artigianali, la creatività insaziabile, tanto da trasformare i vari Mothra e Ghidorah in beniamini dei più piccoli, intenti a ricreare per gioco gli epici scontri visti su grande schermo. A Michael Dougherty, subentrato alla regia a Gareth Edwards già in fase di pre-produzione, tocca l'ingrato compito di restituire un po' di quella magia naif e di appagare un pubblico ben più smaliziato, che - abituato alle meraviglie di Marvel, Lucasfilm e compagnia - necessita di effetti digitali allo stato dell'arte. La Legendary, già produttrice di Godzilla, ha raggranellato un budget di circa 200 milioni di dollari, con l'imperativo di non ripetere il fiasco del sequel di Pacific Rim: Uprising.
Anche in Godzilla: King of the Monsters assisteremo a un cast poliglotta e in particolare con star cinesi come Zhang Ziyi, destinata a un ruolo di rilievo nell'ambito del franchise. Per il resto ritornano Ken Watanabe e Sally Hawkins, così come Kyle Chandler e David Strathairn. E c'è da giurarci che quest'ultimo, così come le forze armate americane, saranno protagoniste di qualche irrimediabile errore di valutazione di fronte alla minaccia rappresentata dalla genia di mostri. Ma Godzilla sarà da considerare "buono" a tutti gli effetti? Potrà la specie umana affidarsi a lui per salvarsi? L'idea di gettarsi a capofitto nel temerario progetto di un sequel e poi di un vero e proprio MonsterVerse, "universo di mostri", è nata dopo il successo clamoroso del primo weekend di programmazione di Godzilla. Le redini del progetto erano infatti affidate a Gareth Edwards, che è stato prima "distratto" da Rogue One: A Star Wars Story e poi ha deciso di dedicarsi a progetti meno mastodontici. Nel frattempo anche Kong: Skull Island si è rivelato un successo inatteso, alimentando la domanda di altri mostri su grande schermo. Si parla di 17 differenti creature presenti in Godzilla: King of the Monsters, con alcune nuove creazioni, interamente ascrivibili al team diretto da Dougherty. Tra questi nomi anche biblici, come Abaddon e Metuselah, destinati a richiamare, per chi li ha vissuti, i ricordi della stagione felice dei kaiju eiga. I mostri sono tornati, insomma, e sembra proprio che non se ne vogliano andare.
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Dopo l'esordio relativamente promettente del nuovo Godzilla, il giovane franchise del Monsterverse sembra essere già precipitato nel più profondo baratro della mediocrità. Sceneggiatura pigra e incoerente, personaggi psicotici e insulsi scritti con incompetenza e approssimazione e un pericoloso messaggio pseudo-ecologista che permea l'intera pellicola sconfinando allegramente [...] Vai alla recensione »
Godzilla II funziona molto bene come film di mostri, sceglie di enfatizzare unicamente l’azione e le lotte tra Godzilla e gli altri Titani. Ciò che manca davvero è uno sviluppo concreto, un filo narrativo che colleghi queste creature alle loro origini leggendarie. Spettacolare la bellezza delle battaglie tra le creature mitologiche, ma, mentre le scene d’azione sono di grande [...] Vai alla recensione »
ho messo una stella ma il livello è ZERO. trama, personaggi, dialoghi, tutto in una parola: ASSURDO. qualcuno dirà: "ah ma è un film di mostri, quello che conta sono lotta e effetti speciali". è proprio per questo tipo di affermazioni che i film di una certa categoria sono ritenuti spazzatura e in larga parte lo sono davvero e continueranno a esserlo: l'opinio [...] Vai alla recensione »
Ricco di immagini, povero di contenuti. La cinematografia occidentale ancora una volta non riesce a cogliere il significato impresso dagli orientali al ruolo di Godzilla. Tutto si concentra nello scontro tra titani, creature mostruose nascoste tra le viscere della Terra; manca tutto il resto, la costruzione dei dialoghi, dei rapporti umani ed animali, le vicende si snodano con freddezza senza trasmettere [...] Vai alla recensione »
Un breve riassunto dell'epopea di Godzilla e delle ultime vicende narrate in questo film. Penso che sia difficile contatare il numero film usciti sul mostro, in ogni caso sono almeno 30 o 40 a cominciare dal primo film giapponese del 1954 e più si va avanti gli efffetti special icresconoi a livello esponenziale ma in compenso le trame sono diventate più confuse ed astruse.
Dopo il peggior film di Godzilla degli ultimi 50 anni, girato nel 2014, scelgo nuovamente di recarmi presso il mio cinema preferito per vedere il secondo capitolo: “King of the Monsters”.Le aspettative sono tante ma già dai primi minuti si capisce che qualcosa non va:la trama fatica ad entrare nel vivo, gli attori, occupati a chiacchierare sul da farsi per risolvere i problemi che il pianeta Terra [...] Vai alla recensione »
Ma perché andate a ricercare il dramma in un film che valorizza l'azione. Godzilla 2 non punta alla definizione dei singoli personaggi (cosa che accade nei film drammatici) ma alla loro identificazione all'interno dell'ecosistema terrestre. L'uomo è solo un abitante della Terra che tuttavia sta scacciando ciò che era preesistente ritenendosi quasi al di sopra di essa.
Ci sono alcune sbavature nel film, sia a livello di plot, sia nella recitazione che in alcune scelte molto discutibili dei protagonisti umani. E' un film che ha dei difetti, è chiaro, tuttavia è un film che fa quello che deve. La trama è semplice, lineare ma funziona bene, perchè porta la saga dove deve andare, nella battaglia tra i Titani per eleggere il Re di questi. E [...] Vai alla recensione »
Oggettivamente, si tratta di un film in perfetta linea con quello che il genere è uso offrire, nè più nè meno. Chi si apettava di più dovrebbe giustificarne chiaramente i motivi (senza andare sul filosofico, possibilmente); mentre chi lo valuta entusiasticamente, in tutta probabilità, è abbagliato dai grandi effetti speciali.
Intendiamoci: mai avrei sperato di rivedere Godzilla, Rodan, Mothra e Ghidora sul grande schermo, con tale dispiego di mezzi e fedeltà di riferimenti (nomi e temi musicali originali, citazioni come le gemelle o il mostro Zero) e quindi ho apprezzato molto il film. Ma ci sono caratteristiche che si possono migliorare e che spero renderanno trionfale il prossimo Godzilla vs Kong.
Il destino dei sequel nel Cinema è quasi sempre quello di estremizzare i concetti espressi nel primo episodio. Anche il sequel di Godzilla non sfugge a questa regola. Ottimi gli effetti speciali, da gustarsi al cinema in 3D. Meno sostanziosa la trama, che più si confà ai film di fantascienza, mentre il primo film è riuscito nell'intento di proporre anche una storia solida al di là dell'artificiosità [...] Vai alla recensione »
Come prevedibile siamo davanti al classico mischione senza senso. Evitabile
Ho visto il film della "nuova" saga di Godzilla, quello del 2014 diretto da Gareth Edwards ormai 4 o 5 volte nel corso dei 5 anni che lo hanno separato dal nuovissimo titolo e devo ammettere che più mi avvicinavo al giorno della proiezione più ero eccitato a causa dell'uscita di un film che ho atteso non poco. Che dire? Ho visto Godzilla 2014 un paio di giorni prima di [...] Vai alla recensione »
Il secondo capitolo della nuova saga dedicata a Godzilla, prodotta dalla Legendary Entertainment in collaborazione con la Warner Bros, aveva un intento ben chiaro: alzare vertiginosamente il tasso di spettacolarità in vista dell'incontro tra il celebre kaiju e King Kong, previsto per il maggio 2020 (il film si intitolerà Godzilla vs. Kong). Probabilmente, ogni amante del Monster Movie potrebbe dirsi soddisfatto uscito dalla sala, proprio perché il film si presenta come era stato annunciato fin dal trailer: un film di zuffe tra mostri giganti pronti a essere incoronati re delle Creature.
Se nel precedente Godzilla, diretto da Gareth Edwards, c'era più spazio per l'approfondimento introspettivo dei personaggi - anche a causa dell'urgenza di svelare le radici alla base delle dinamiche messe in scena - nel sequel di Michael Dougherty il focus si sposta, come si è detto, verso una forma di intrattenimento più pura.
Tuttavia, non va sottovalutata l'intenzione (pur timida) di questo secondo capitolo di orientare il pubblico verso una riflessione quanto mai attuale. La vicenda si snoda, infatti, intorno alla volontà della protagonista, Emma, di distruggere il mondo come lo conosciamo e di dargli quindi una nuova origine: una palingenesi che porti i mostri a convivere con gli umani, incapaci di gestire con le loro sole mani il pianeta. In tal senso, quella messa in scena in Godzilla II - King of the Monsters si può leggere come un'eco delle catastrofi climatiche che stanno sconvolgendo la Terra, e che si configurano esse stesse come mostri devastanti. Il ragionamento si sposta quindi sull'uomo, che si deve affidare a un'entità esterna (nel film, Godzilla) per salvarsi, come se ci fosse un'inversione nella dialettica mostro-umano. Gojira, infatti, rappresenta in qualche modo la negligenza dell'uomo egoista, incapace di guardare al proprio futuro: per questo è contemporaneamente soluzione e distruzione, a sottintendere che il cambiamento è in atto e si porta dietro gli scheletri del suo corso. Il monstrum torna ad assumere il significato originario di "prodigio", redentore di una civiltà che perde i suoi punti di riferimento e che cerca la giustizia fuori da se stessa.
La nuova storia di Godzilla II: King of the Monsters, il film diretto da Michael Dougherty, segue le eroiche gesta dell'agenzia cripto-zoologica Monarch e dei suoi membri, che fronteggeranno una serie di mostri dalle dimensioni divine, tra cui il possente Godzilla, che si scontrerà con Mothra, Rodan e la sua nemesi più pericolosa, il mostro a tre teste King Ghidorah.
Quando queste antiche super specie - ritenute veri miti - tornano in vita, inizierà la competizione per la supremazia, mettendo a rischio l'esistenza dell'umanità.
In occasione dell'uscita al cinema di Godzilla II: King of the Monsters, O'Shea Jackson Jr e Millie Bobby Brown raccontano il messaggio del film, un film sulle scelte e sulla necessità di trovare un equilibrio nella vita.
Dopo i fatti di San Francisco l'umanità deve decidere come affrontare la questione dei Titani, mostri giganteschi che abitavano la Terra prima dell'uomo. Sono una minaccia da abbattere o la salvezza della Terra, come sostengono gli ecoterroristi?
In occasione dell'uscita al cinema di Godzilla II: King of the Monsters, il regista Michael Dougherty racconta il film e il tentativo di attualizzare le vicende all'epoca contemporanea.
L'appellativo di "re dei mostri" appartiene a Godzilla sin dal 1956, quando la versione rimaneggiata del film capostipite, diretto da Ishiro Honda, uscì nelle sale americane: stavolta però il sauro atomico il titolo se lo deve guadagnare e in questo piccolo scarto rispetto alla tradizione c'è il senso dell'operazione condotta da Michael Dougherty. Il suo film, sequel diretto del Godzilla di Gareth [...] Vai alla recensione »
Bentornato eco-bestione. Erano passati già cinque anni dal tuo ritorno in grande stile nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, e, diciamocelo, un po' ci eri mancato. Solo che, se nel primo, inaspettatamente ben fatto reboot del 2014, la parola d'ordine era "lascia che la natura faccia il suo corso", in Godzilla II - King of the Monsters di Michael Dougherty (già sceneggiatore di fiducia di Bryan [...] Vai alla recensione »
Diciassette mostri, i Titani, sono tenuti sotto controllo dall'agenzia Monarch in luoghi segreti e super sorvegliati. L'unico libero è Godzilla che, dopo aver difeso la Terra, si è rifugiato negli abissi marini. Ora ci risiamo. Un gruppo di ecoterroristi, convinto della doverosa estinzione dell'uomo, comincia a liberare i mostri con la complicità di una scienziata dalle idee confuse.
Rileggete il titolo: non c'è molto da aggiungere. Il sequel del Godzilla di Gareth Edwards può essere accusato di molte cose, ma non di pubblicità ingannevole: passato nelle mani meno competenti ma forse più entusiaste di Michael Dougherty (fin qui autore di festive commedie horror: La vendetta di Halloween, Krampus), il secondo capitolo promette l'incoronazione di un re dei mostri certo non in seguito [...] Vai alla recensione »
Godzilla II: King of Mosters arriva quasi cinque anni dopo il Godzilla di Gareth Edwards, un'opera che aveva tentato di rilanciare il franchise (Toho - Warner Bros) del mostro radioattivo in una chiave più contemporanea e in linea con i successi del Blockbuster americano e dei Cinecomics. In questi cinque anni ne è passata di acqua sotto i ponti della fluviale produzione high budget a segno di un bisogno [...] Vai alla recensione »
L'occhio rugoso e radioattivo di Godzilla, che ci spaventa dal 1954, promette di diventare un simbolo neoambientalista come le treccine di Greta Thunberg. Il lucertolone alto come un grattacielo, addormentato da anni nelle caverne sottomarine, riaffiora, s'arrabbia e mena il codone squamato. Gli umani non gli vanno a genio: non rispettano i patti e stanno distruggendo il mondo dominato dal progetto [...] Vai alla recensione »
I mostri giganti Mothra, Rodan, King Ghidorah e compagnia riemergono dalle viscere della terra e sono pronti a radere al suolo ogni forma di vita umana. La compagnia cripto-zoologica MONARCH, l'esercito, tecnici informatici, e la solita famigliola di genitori separati con figlia adolescente smart non possono che far tornare libero Godzilla e dargli carta bianca.
"Godzilla 2 - King of the Monsters" costituisce un nuovo tassello nella creazione del cosiddetto MonsterVerse della Warner, inaugurato nel 2014 con "Godzilla" di Gareth Edwards e proseguito nel 2017 con "Kong: Skull Island". Si tratta di un blockbuster dalle atmosfere cupe e che punta sul metter in scena in versione esagerata quanto già comparso nel film di cui è sequel: i mostri, infatti, sono stavolta [...] Vai alla recensione »
Dopo i tragici avvenimenti che hanno devastato la città di San Francisco, l'agenzia cripto-zoologica Monarch fai conti con una nuova batteria di mostri preistorici, tra cui Mothra, Rodan e Ghidorah, dalle tre teste, contro i quali si batterà il mitico Godzilla, al momento ancora dalla parte dell'umanità. Diretto da Michael Dougherty, sequel del Godzilla del 2014 e situato tra Kong: Skull Island e l'annuncia [...] Vai alla recensione »
As we plunge into summer blockbuster season, deciding whether or not to shell out for another huge screen spectacle can be a challenge. In the case of "Godzilla: King of the Monsters," perhaps a questionnaire can help. Do you enjoy Godzilla movies mostly for the human drama that happens around the feet of the giant monster fights? Do you agree with Thanos' worldview from "Avengers: Infinity [...] Vai alla recensione »
Sono trascorsi cinque anni da quando Godzilla ha combattuto contro i M.U.T.O. distruggendo mezza San Francisco, e del lucertolone non c'è più traccia. Ma se la MONARCH monitora comunque i suoi spostamenti, altri mostri sono stati ibernati. Un gruppo di eco-terroristi ha tutta l'intenzione di liberarli per riportare la Terra al suo "ordine naturale".
Chi non ha voglia di andare al cinema, buttarsi popcorn in faccia e guardare creature giganti che escono da una laguna digitale prendersi a calci in culo a vicenda? Il titolo da solo significa che la maggior parte di noi stanno dalla parte di Godzilla II - King of the Monsters. Oltre alla simpatica lucertola gigante, ci sono Mothra, Rodan, la Ghidorah a tre teste, alias Monster Zero e un piccolo accenno [...] Vai alla recensione »
This super-sized creature feature with a pea for a brain stomps into cinemas intent on ruling the box office by squashing the audience into submission. A sequel to 2014's visually gorgeous but dramatically sterile Hollywood reboot of Japan's most iconic export, this is a screaming CGI assault on storytelling as well as the senses. As giant reptiles threaten all human life, it's up to Godzilla to [...] Vai alla recensione »
Anche i mostri hanno diritto al loro universo espanso. Dopo Godzilla del 2014, reboot della vecchia saga giapponese, e King Kong: Skull Island, il team WB + Legendary Pictures invia sugli schermi una nuova puntata, cui dovrebbe seguire l'anno prossimo un Godzilla vs. Kong. In questo terzo episodio l'agenzia di criptozoologi MONAR-CH è alle prese con un pool di kaiju (creature teratologiche di dimensioni [...] Vai alla recensione »
Preparate le pastiglie per il mal di testa e non provate a capire la trama che è un mero pretesto per dare libero sfogo a un'orgia di effetti speciali. Per carità: la cgi che fa da regia ai combattimenti tra titani è una delle migliori degli ultimi anni; però, visto lo spazio eccessivo lasciato alla stereotipata componente umana (con pessimo cast), è la noia a prevalere.
Inscenare distruzioni di città statunitensi garantisce forti incassi proprio negli Stati Uniti. Anche la megaproduzione Godzilla II - King of the Monsters di Michael Dougherty si adegua: si apre sulle macerie di San Francisco del Godzilla I (2014) e si chiude sulle macerie di Boston. Forse è odio per sé stessi forse è senso di colpa per avere gli Stati Uniti, nella loro storia, bombardato mezzo mondo. [...] Vai alla recensione »
Despite featuring two of cinema's biggest stars (literally), Warner Bros.' budding MonsterVerse - a franchise built around the characters of Godzilla and King Kong - inexplicably hasn't gotten a lot of fanfare. This, despite the fact that 2014's "Godzilla," a reboot of the classic monster story, earned nearly $530 million at the box office and was generally well-received, save for some quibbles about [...] Vai alla recensione »
Somewhere in the ugly morass that is Godzilla: King of the Monsters, the most overqualified supporting cast in recent memory are trapped expectantly on sound stages, hoping they might be the next to go. Incineration or giant lizard foot? Mothra's latest snack? Who cares? Charles Dance, Sally Hawkins, Ken Watanabe, Ziyi Zhang, David Strathairn and Bradley Whitford could have formed a support group, [...] Vai alla recensione »
Sequel disastrosamente generico, questo film di Dougherty si svela già dopo una manciata di sequenze come l'ennesimo esempio, a cui siamo oramai abituati, di capitolo-veicolo strutturato per imporre definitivamente una nuova direzione ad un franchise "a episodi". Il cosiddetto MonsterVerse vanta un capostipite di clamorosa ambizione autoriale all'interno del meccanismo industriale, com'era lo strepitoso [...] Vai alla recensione »
Un dinosauro nell'apocalisse. Cieli di fuoco, colori da fine del mondo. L'arancione che diventa rosso, la luce che piano piano si spegne. Spazio all'oscurità, al terrore di un'invasione, di un nemico ancestrale che risorge dalle sue ceneri. Ombre al crepuscolo, proiettate su pitture rupestri, disegni stilizzati che trasformano la storia in leggenda.
There are a lot of timeless movie monsters, but Godzilla, in the dozens of Japanese films that featured him, always raised a metaphysical question: Was this 165-foot-tall, beady-eyed, radiation-breathing T.-rex-meets-lizard-king, with bony sculptured plates running down his back and skin like raggedy carpet, an awesome creature to behold despite the cheesiness of the special effects that created him? [...] Vai alla recensione »
If there's one positive outcome from Godzilla: King of the Monsters, the summer's first inarguably bad blockbuster, it should be that the marketing team at Warner Bros receives a monstrous raise. On paper, the $200m sequel seemed like an unnecessary addition to 2014's soulless reboot, a recklessly expensive extension to a franchise-restarter that no one cared for.
In the recent words of the polymath artist and great thinker John Lurie: "Though Godzilla has appeared in 47 different movies, his acting has never improved." Lurie's count may be quite a bit off, but he's on to something. Whether embodied by a man in a rubber suit or a vast team of digital artists, the eponymous radiation-breathing monster can't be counted on to carry the films he stars in.
"How many nukes do you have?" one character is asked in matter-of-fact fashion towards the end of Godzilla: King of the Monsters, the cacophonous and deeply confusing new movie featuring the gigantic, dinosaur-like creature first seen in a Japanese film in 1954. The new Godzilla is a sequel to the 2014 feature directed by Gareth Edwards. Five years have passed since the day "the world discovered that [...] Vai alla recensione »
The beloved movie monster Godzilla both goes big and goes home in this sequel to the 2014 "Godzilla." For those of you who haven't been keeping your scorecards updated, that movie was a reboot of a reboot, the uninspiring "Godzilla" of 1998. "Godzilla: King of the Monsters" is franchise fodder, however. The series is being steered to encompass a battle between Godzilla and King Kong, like the one [...] Vai alla recensione »