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Ultimo aggiornamento venerdì 7 luglio 2017
Argomenti: Godzilla
Hideaki Anno dirige un film su Godzilla, il popolare mostro giapponese che è stato protagonista di una lunga serie di film a partire dal 1954.
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In una giornata apparentemente come tutte le altre a Tokyo arriva una lucertola gigante non identificata, che comincia a seminare distruzione in città. Mentre il governo si riunisce in cerca di una soluzione al problema, la creatura evolve in continuazione, assumendo forme sempre più letali. Come un emblematico contrappasso Gojira, noto al di fuori del Giappone come Godzilla, appare immancabilmente a "punire" il popolo del Sol Levante, reo di perseverare nei medesimi errori.
È stata la tragedia di Fukushima a spingere la Toho verso l'idea di un nuovo reboot della saga di Gojira, prodotto diretto delle devastazioni ambientali dell'uomo.
Il titolo originale del film di Hideaki Anno e Higuchi Shinji è Shin Gojira, ossia il "nuovo" Godzilla o il "dio" godzilla, che diviene Godzilla Resurgence nella versione internazionale. I tratti del reboot sono oltremodo evidenti e la scelta di affidare l'operazione a Anno - autore dell'acclamata saga anime di Evangelion - si traduce, prevedibilmente e auspicabilmente, in una rispettosa ripresa del franchise, con introduzione di tematiche nuove.
Se lo spirito originario di Honda è infatti intatto, assai più che nelle versioni hollywoodiane, la mano di Anno si avverte soprattutto nell'enfasi posta sulle storture burocratiche, sulla lentezza decisionale della macchina governativa, che si dimostra goffa e disunita persino di fronte a una lucertola gigante che sputa fuoco. Ma se l'attenzione alle contorte dinamiche politiche è tipica di Anno, lo è ancor più il fatto di consegnare i destini del mondo a un gruppo di nerd obbligati - ma forse c'è una componente di piacere perverso anche in questo - a non staccarsi dai propri PC per trovare una soluzione al problema.
Intanto il mondo va a rotoli, si fa strada l'ipotesi di ricorrere al nucleare, benché questo sia stato la causa di tutto, e l'America dimostra - al solito - di pensare solo ai propri interessi. Si susseguono intere sequenze di puro dialogo attorno a un tavolo, mentre le sovraimpressioni, che descrivono le cariche (in costante evoluzione al pari del mostro stesso) dei personaggi che parlano, si fanno sempre più lunghe e inutilmente complesse. Godzilla diviene quindi occasione di satira politica, oltre che di alterazione della classica struttura in tre atti. Dopo una resa dei conti terrificante, collocata a metà film, il mostro sparisce per molti minuti, prima di tornare per un epilogo di raro anticlimax, che lascia intravedere l'ombra di un possibile sequel. Sperando che questo non impedisca ad Anno di trovare il tempo per concludere la nuova saga Evangelion, con un epilogo in grado di mettere tutti d'accordo.
Gli effetti speciali sono lontani dallo stato dell'arte del Godzilla di Edwards, come lontano è il budget, mentre sono godibili molte delle caratterizzazioni: in primis quella di Tsukamoto Shinya, sempre più sorprendente anche in qualità di attore, come già dimostrato da Silence di Scorsese.
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Il registra si concentra per la maggior durata del film sul aspetto politico della catastrofe naturale nominata Gojira. Non essendo un fan dei film d'azione e di distruzione c'è da dire che erano anni che non vedevo un capolavoro di tali dimensioni. Coloro che cercano azione pura e violenza in stile Michael Bay si troveranno a bocca asciutta, mentre coloro che cercano una diversa prospettiva su questo [...] Vai alla recensione »
Dopo il film di Gareth Edwards,un reboot in patria che fa piazza pulita di tutti i film precedenti riproponendo situazioni ed atmosfere del capostipite,ma con precisi accenni al presente(la tragedia di Fukushima).I due registi scelgono di concentrarsi principalmente sulle reazioni degli uomini,precisamente delle autorità,lasciando sullo sfondo la popolazione e limtando le parti dedicate a Godzilla(ch [...] Vai alla recensione »
Qui un contro-Godzilla come dio comanda. Paradossalmente, un prodotto giapponese che si prende gioco dello stesso paese, con ferocissima ironia, satira e metafora. Il protagonista non è Godzilla, il vero mostro è la burocrazia cronica, la mentalità fossilizzata, la politica malata. Non c'è spettacolo holliwoodiano (anche se alcune scene d'effetto sono assolutamente [...] Vai alla recensione »
Attenzione spoiller. Film di fantascienza nella forma, è soprattutto una riflessione politica su dove stiamo andando nella sostanza. Un film molto scritto con dialoghi dettagliatissimi che spesso si avvitano sui cavilli burocratici e normativi che regolano l'azione politica di uno stato come il Giappone che ancora avverte in background l'interferenza ingombrante degli usa e dell'Occidente [...] Vai alla recensione »
Questo Godzilla (nella forma finale) è quasi uguale a quello del 1954. Non è un piccolo tirannosauro, quindi per tenere su il suo peso ha bisogno di zampe enormi, altrimenti le zampe si romperebbero. Anche la coda ha la sua funzione di stabilità. Sono gli altri Godzilla che non sono "realistici": non potrebbero stare in piedi cinque minuti.
Vabbè, solito copione: Dio cosa abbiamo fatto, Il Dio distruttore, la catastrofe nucleare, i missili degli americani e i francesi che si approfittano della situazione come al solito. Però, un bel po' di salti in avanti il Godzilla li ha fatti, sicuramente più bello nella forma finale (scopiazzato da quello del 2014?) e spettacolari scenografie di accompagnamento.
Negli anni '80, quando ero un ragazzino, sarebbe stato un film discreto. Negli anni '90 forse appena decente. Oggi è solamente ridicolo, almeno fuori dal giappone.
Uno stile cinematografico estremamente nipponico forse troppo per i nostri gusti, così tanto da distrarci e da non farci apprezzare le poche scene discrete del film, che escludono qualsivoglia scena con effetti speciali visto che essendo un film a basso budget sono alquanto imbarazzanti da proporre nel 2016.
Sebbene le scene in cui appare Godzilla scorrano bene e in modo fluido, lo stesso non si può dire per le scene parlate alcune delle quali davvero noiose e alcune volte confusionarie (non ho ancora capito come funzioni Godzilla). Per il resto è un' ottimo Monster Movie che a parte qualche comportamento un po' strano (come Godzilla che va in giro per Tokyo senza una vera ragione) [...] Vai alla recensione »
Mai visto un film più brutto. Ho film del 1950 (anche di Godzilla) 3 volte migliori. Qui si vede un pupazzo (perchè è puerile come si veda che è un finto mostro... negli anni 50 era fatto in modo più realistico ) .Film brutto tutti gli aspetti, perfino i sottotitoli per indicare i vari ministri, ministeri, capi di gabinetto, ci ha assillato per tutto il film. [...] Vai alla recensione »
So che questo film non è ancora uscito, ma vorrei già dire due parole: prima di tutto, parlando dell'aspetto fisico, la grandezza non è aumentata, ma bensì diminuita di qualche centimetro, in confronto a Godzilla (2014); poi una cosa che consiglierei al regista è di perfezionare un po' i fianchi del mostro per non farlo sembrare troppo "grasso", come lo considerano la maggior parte dei fan, e infine [...] Vai alla recensione »
Squame color fango, fauci spalancate e una coda immensa, capace, con una semplice oscillazione, di mettere in crisi l'assetto politico-economico del nostro pianeta malato. Nato in Giappone, nel 1954, per rispondere, con adeguata potenza, al King Kong americano, Godzilla è il sovrano indiscusso dei mostri oversize, una sorta di gigantesco tirannosauro destinato a sterminare controvoglia l'incauto genere [...] Vai alla recensione »
Eccolo l'inossidabile Godzilla, protagonista di una tre giorni di proiezioni speciali, dal 3 al 5 luglio. Quello che vedrete nelle sale è il riavvio giapponese dello scorso anno, che rilancia la saga cinematografica della lucertolona gigante mutata a causa di contamina rioni radioattive. Insomma, un nuovo «mea culpa» giapponese, nato dopo la tragedia di Fukushima, che mette in evidenza, rispetto al [...] Vai alla recensione »