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Ultimo aggiornamento martedì 14 giugno 2016
Un nuovo capitolo per gli X-Men, basato sulla miniserie "Age of Apocalypse". In Italia al Box Office X-Men: Apocalisse ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 5,2 milioni di euro e 2,2 milioni di euro nel primo weekend.
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Antico Egitto. En Sabah Nur, detto Apocalisse e venerato come un dio, sta per compiere il rito di trasferimento della sua anima nel corpo di un mutante che ha il potere di rigenerare le proprie ferite, ottenendo così l'immortalità, ma un gruppo di ribelli lo imprigiona sotto una piramide.
Nel 1983, mentre il mondo è ancora in debito con Raven e il Prof. X per aver salvato il Presidente degli Stati Uniti e Magneto ha provato a rifarsi una vita e una famiglia mantenendo l'anonimato, un gruppo di fanatici risveglia dal suo riposo eterno Apocalisse, più che mai intenzionato a riprendere il posto che gli spetta sul trono del mondo.
Riuscire a rendere nuovamente interessanti e coinvolgenti le vicende dei mutanti Marvel senza tradire le aspettative di un film che sia - perché così deve essere per la "Casa delle Idee", si tratti di Disney o di Fox - più grande, grosso e appagante del precedente. Un compito non semplice per Bryan Singer, che per X-Men: Apocalisse si assume più di un rischio. Come mettere in scena un mutante più potente di tutti gli altri e ricontestualizzare i personaggi noti della saga, schierandoli con o contro di lui, fino a pizzicare il mondo sepolto dell'Antico Egitto, cercando di evitare le trappole da peplum digitale stile Gods of Egypt. Una quantità di cose difficile da contenere in un solo film, spropositatamente dilatato, con una parte conclusiva interamente dedicata al drammatico scontro tra i mutanti, con il destino del mondo come posta in palio. Paradossalmente, è proprio questa battaglia epica attorno a cui tutto dovrebbe ruotare a funzionare meno: troppe le aspettative, troppe le forze centrifughe, fino a rendere impossibile anche per uno stratega degli intrecci come Singer mantenere una coesione generale. La minaccia di Apocalisse, un mutante immortale e più potente di tutti gli altri, non fa mai davvero paura, o ne fa assai meno del Magneto di X-Men 2 o di X-Men - Giorni di un futuro passato, e l'eccellenza tecnologica non si traduce automaticamente in coinvolgimento su più livelli narrativi. Alcuni mutanti restano bidimensionali, mentre la loro dimensione umana è già stata abbondantemente sviscerata, a cominciare da quella di Magneto e della sua odissea infinita, dal lager di Auschwitz in avanti.
Dove X-Men: Apocalisse invece convince è nel tentativo di trovare un gancio con la realtà o con altri media, senza abbandonarsi totalmente al delirio di esplosioni e scomposizioni della materia da über-disaster-movie digitalizzato. Ad esempio, la scelta di Raven/Mystique come oggetto di fandom, idolo invisibile e inarrivabile per masse di teenager mutati e disagiati, è un richiamo diretto al fatto che Jennifer Lawrence sia uno dei pochi volti realmente iconici per le nuove generazioni (e ogni riferimento a Hunger Games è tutt'altro che casuale); e questo elemento, anziché allontanare lo spettatore dall'universo narrativo, finisce per coinvolgerlo maggiormente nel plot. D'altronde, esaurito l'effetto prequel e rimandata a data da destinarsi la riscrittura di un finale che non ha convinto nessuno (X-Men - Conflitto finale), il futuro della saga vive nel suo riavvicinamento con il suo pubblico e con la dimensione adolescenziale (una delle scene più riuscite è quella in cui un timido Scott/Cyclops conosce una giovane Jean). Il futuro è (ancora) nel sociale: vince la connessione (mentale) migliore, perde chi rimane solo.
Più X-men guarda al suo lato di romance e teen movie, sganciandosi dal puro disaster, e più chance avrà di sopravvivere alla malattia da gigantismo che rischia di far collassare il dominio, fin qui incontrastato, dei blockbuster di supereroi.
9° film della lunga saga cinematografica dedicata agli X-Men, uscito a brevissima distanza dal grande e inaspettato successo di Deadpool, questo 3° capitolo del semi-reboot avviato con X-Men: L'inizio cinque anni prima, 4° per la regia di Singer e ancora una volta scritto da Kinberg a seguito del successo di Giorni di un futuro passato, fallisce nel suo evidente tentativo di superare [...] Vai alla recensione »
Un film che gioca abilmente con l'iconografia religiosa senza soffrire della narrativa sermoneggiante di tanti kolossal americani, forte di una solida base personaggistica (che solo chi conosce i fumetti e film precedenti potrà apprezzare in tutte le sue sfaccettature) e di un'altrettanto convincente estetica glam/goth mutuata dai mitici Anni '80.
Dopo il suo ritorno in grande stile nel 2014, con X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Bryan Singer dirige il terzo - ma non ultimo - capitolo della saga prequel dedicata ai mutanti della Casa delle Idee, X-Men: Apocalisse, che vede il ritorno, su tutti, di James McAvoy (Charles Xavier/Professor X), Michael Fassbender (Erik Lensherr/Magneto), Jennifer Lawrence (Raven Darkholme/Mystica) e Nicholas Hoult [...] Vai alla recensione »
X-men Apocalypse soffre di un grosso ed inevitabile difetto di cui ormai sono affetti tutti i blockbuster che trattano di supereroi: sono troppo saturi di figure diverse, anche diametricalmente opposte tra loro, che inevitabilmente falliscono nel rappresentare nel miglior modo possibile le loro sfumature psicologiche, le dinamiche che vengono a crearsi e disfarsi tra loro, le motivazioni, anche recondite, [...] Vai alla recensione »
Devo dire che non mi sarei mai aspettato potessero piacermi due film sugli X-Men di fila, non essendo questi personaggi tra i miei preferiti, e non essendomi piaciuto nessuno dei loro film precedenti al capitolo Giorni di un futuro passato. Certo questo film fa mezzo passo indietro, rientrando molto più nei vecchi canoni rispetto al suo predecessore.
Premetto che non mi aspettavo assolutamente un altro Days Of Future Past, quindi dopo questa premessa doverosa c'è da dire che i due si impostano praticamente come delle pellicole mooolto diverse fra loro, li c'era la storia dei viaggi nel tempo e del sovrapporre le epoche che concedeva spazio per una sceneggiatura e per una storia che se gestiti bene (e l'hanno fatto [...] Vai alla recensione »
La mia è una recensione da non lettore dei fumetti quindi mi limiterò a parlare dei film. Parto col dire che non amo i reboot, forse potrebbe avere senso per raccontare una storia completamente diversa, ma in questo caso, allora sarebbe meglio raccontare proprio un'altra storia .. Volendo questi ultimi X-men possono avere senso dato che invece di un reboot sono pensati come dei prequel nei quali [...] Vai alla recensione »
Buona sorpresa, non credevo anche leggendo le recensioni di poter vedere un ottimo film. Difficile continuare a produrre film e mantenere soddisfazione per chi guarda, con e per me ci sono riusciti. Continuo sulla mia strada dicendo che dovrebbero allungare i film e porlo in 2 parti, senza così tagliare e diminuire dialoghi e storie. Attori entusiasmanti, li rivedremo come sta accadendo per [...] Vai alla recensione »
Ammettendo di avere ormai perso il conto dei capitoli di X-Men, aggiugendo inoltre che ogni anno esco almeno 2-3 film su personaggi dei fumetti, uniti, contro, remake, reboot, e chi più ne ha più ne metta, mi soffermo unicamente su questo episodio affermando che come sempre è un piacere ai giorni nostri assistere a questi fantasy movie che grazie all'immenso budget a disposizione [...] Vai alla recensione »
Bisogna ammettere che i precedenti film della serie erano ad un buon livello (forse qualcuno meno) e sicuramente non possono riuscire tutti bene. Tuttavia, reputo che si sarebbe potuto fare molto di più con questo film. Partiamo proprio dal mio titolo: esso si riferisce sia al cattivo sia a ciò che dovrebbe scatenare, ma egli non ha alcuno spessore (il suo nome tra l'altro viene solo citato con [...] Vai alla recensione »
“X-Men – Apocalisse” di Bryan Singer è il nuovo capitolo della saga dedicata alla presenza dei “mutanti” nel nostro mondo: persone dotate di poteri speciali, praticamente supereroi. È interpretato, tra gli altri, da James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence e Oscar Isaac. Nella storia di questo film c’è la suddivisione tra “mutanti [...] Vai alla recensione »
"Il terzo film è sempre il peggiore" dicono Raven, Scott Summers e Nightcrawler uscendo da un cinema durante una scena di questo ultimo capitolo di X-Men. Purtroppo nemmeno il film di cui sono protagonisti si salva da questo destino. Questo film vede come antagonista principale un mutante che non solo è uno dei più potenti creati dalla Marvel, ma anche uno di quelli con [...] Vai alla recensione »
Come capitolo della saga é veramente eccezionale, forse uno dei migliori, e considerando che la saga di X Men non é tra le più favorite in casa Marvel, questo film risulta appetibile e comprensibile da chiunque stia entrando nel mondo X Men senza conoscere poi più di tanto. Per i più appassionati é comunque un ottimo film, non mancano i riferimenti, la regia é ottima e soprattutto non manca quel fascino [...] Vai alla recensione »
Si può dire peste e corna del Marvel Cinematic Universe, ma sicuramente alla Casa delle Idee sono riusciti a sviluppare un universo e un immaginifico coerenti per sviluppo e taglio narrativo, suscettibile di aggiustamenti e non privo di difetti ma sicuramente coerente. Peccato che La 20th CF non riesca a fare altrettanto con i personaggi Marvel di cui detiene i diritti, procedendo per scossoni successivi [...] Vai alla recensione »
A me è piaciuto sono sincero, non è stato ultra-spettacolare, ma neanche poi tanto orribile... l'unica mia piccola critica è l'incongruenza con gli altri, perchè se questo è veramente l'ultimo (e ne dubito) allora hanno lasciato uno spazio bianco fra questo e il primo X-Men (2000).
Voglio dire, ma perché il film dovrebbe essere orribile? E' un film tipico di questa sagra, dove forse X-men l'inizio aveva un approccio diverso, ma che per il resto ha seguito un filone classico per il genere. Prima parte di un'intensità pazzesca, fra l'altro, che si stempera un po' nella seconda parte diventando più "normale", per così dire, [...] Vai alla recensione »
La pellicola nel suo complesso è buona ma non eccelsa ma, oltre ad un cattivo veramente cattivissimo, va segnalata per la scena cult di Quicksilver che salva i mutanti dall'esplosione. Una scena che si fa fatica a commentare o descrivere, va semplicemente vista.
guardare per credere questo è spettacolare ,grandi effetti speciali ,questi giovani x man mi piacciono proprio grandi le interpretazioni degli attori
Adoro gli X Men. Li adoro perché lasciano spazio ad accattivanti interpretazioni sociologiche e filosofiche. Ritengo che, dal punto di vista della profondità dei contenuti, siano i personaggi più affascinanti mai concepiti dal mondo Marvel. Per questo motivo resto abbastanza deluso da quest'ultimo episodio. Un'abbuffata di effetti speciali non serve a valorizzare la vera essenza degli X Men,sacrificata [...] Vai alla recensione »
A me è piaciuto sono sincero, non è stato ultra-spettacolare, ma neanche poi tanto orribile... l'unica mia piccola critica è l'incongruenza con gli altri, perchè se questo è veramente l'ultimo (e ne dubito) allora hanno lasciato uno spazio bianco fra questo e il primo X-Men (2000).
Sinceramente mi aspettavo di meglio; secondo me il regista doveva curare di più il personaggio Apocalisse, la sua storia, invece non lo ha approfondito per niente. Per il resto non è male e la scena di Quicksilver è sempre divertente!
c'è solamente una scena con wolverine!!! il protagonista della serie ha solo una comparsa. veramente ma veramente rimasto di m***a!!
Bellissimo film veloce e coinvolgente, credo che sia il più bello fatto fino ad ora!
ottimo film della marvel, come saga merita di più rispetto a quella degli altri personaggi marvel a mio avviso, fatto bene e con una buona trama, fa quadrare gli eventi che chiunque consce dei primi tre film. film da vedere
"È il mio quarto o quinto film sugli X-Men. Ho firmato il contratto nel 1996, sono 21 anni che gli X-Men popolano la mia vita. Ma X-Men: Apocalisse è diverso dagli altri: un villain che crede di essere un dio, che non fa distinzione tra umani e mutanti. Il confronto tra Raven e Prof. X e due visioni opposte del mondo: la prima che guarda al sottobosco oscuro dei mutanti reietti e il secondo che ha una visione ottimistica delle cose e crede che il mondo possa essere reso un posto migliore".
Difficile riscontrare nel mutevole mondo attuale hollywoodiano un esempio di attaccamento a dei personaggi pari a quello di Bryan Singer per i mutanti resi celebri dalla Marvel.
E che ha contribuito in maniera sostanziale a rendere nuovamente la Marvel la Casa delle Idee, quella che oggi macina blockbuster supereroistici come se piovesse, sotto il logo Disney o quello Fox: "Non parlo per arroganza" - spiega Singer - "ma ho vissuto da vicino una situazione in cui la Marvel era vicina alla bancarotta. Quella stessa società che oggi ha le quotazioni alle stelle. X-Men ha fornito la spinta decisiva e senza X-Men oggi il panorama non sarebbe questo. Puoi chiamare Sam Raimi e chiederglielo, se non credi a me".
Quante volte abbiamo visto il ragno radioattivo pungere Peter Parker, facendolo diventare Spider-Man? Quante altre vedremo il ladro che uccide la mamma e il papà di Bruce Wayne, futuro Batman? Da che i signori dei fumetti hanno lottizzato il nostro immaginario, si è diffuso a macchia d'olio il cosiddetto reboot", ovvero il periodico rilancio sul mercato delle stesse storie e degli stessi personaggi. [...] Vai alla recensione »
Non c'è due senza tre e così riecco l'ennesimo scontro tra supereroi di questo 2016. Anche se, in fondo, gli X-Men sono stati i primi, cinematograficamente parlando, a cavalcare l'onda, facendosi però superare dalla concorrenza. In questo nuovo capitolo, il tutto prende il via dal risveglio di Apocalisse, il mutante nato in Egitto, millenni fa, che ritorna per assoggettare il pianeta.
La prendono lontanissima, dalle piramidi dell'antico Egitto (secondo Théophile Gautier, tra i principali responsabili della moda orientalista parigina di fine Ottocento, "Un popolo che passava la vita a seppellire i morti"). En Sabah Nur - detto Apocalisse - sta per trasferire la sua anima nel corpo di un aiutante, ma qualcosa va storto. Brillante in teoria, l'idea di retrodatare la saga degli X-Men [...] Vai alla recensione »