anto23
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giovedì 17 gennaio 2019
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bellissimo!
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Credevo fosse il solito docu-film senza anima e cuore, invece si è rivelato un bellissimo film senza mai annoiare e anzi far commuovere. Che dire poi della colonna sonora? Parla da se.
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nino pellino
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mercoledì 16 gennaio 2019
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in memoria di freddy mercury
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Il regista Bryan Singer con questo film omaggia la memoria del grande artista Freddy Mercury, indimenticabile voce solista del gruppo dei Queen. Ottima l'interpretazione dell'attore protagonista Rami Malek nel ruolo del compianto musicista, in quanto riesce a calarsi perfettamente in un personaggio così carismatico e così ricco di diverse sfaccettature. Questa pellicola non ha certo la pretesa di sintetizzarci in circa 130 minuti l'evoluzione del gruppo e del suo leader in ogni minimo particolare e difatti forse volutamente ci sono delle imperfezioni storiche su diversi avvenimenti che hanno riguardato la famosa band nel corso della propria carriera. E quindi il film si limita in maniera intelligente e pratica ad evidenziare i momenti principali che vengono resi molto bene dall'efficace interpretazione di tutti i personaggi della storia (l'attore che recita la parte di Bryan May è perfettamente identico all'originale): dai primi albori degli anni '70 in cui il cantante si unì al resto del gruppo fino al grande trionfo internazionale del famoso Live Aid del 1985.
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Il regista Bryan Singer con questo film omaggia la memoria del grande artista Freddy Mercury, indimenticabile voce solista del gruppo dei Queen. Ottima l'interpretazione dell'attore protagonista Rami Malek nel ruolo del compianto musicista, in quanto riesce a calarsi perfettamente in un personaggio così carismatico e così ricco di diverse sfaccettature. Questa pellicola non ha certo la pretesa di sintetizzarci in circa 130 minuti l'evoluzione del gruppo e del suo leader in ogni minimo particolare e difatti forse volutamente ci sono delle imperfezioni storiche su diversi avvenimenti che hanno riguardato la famosa band nel corso della propria carriera. E quindi il film si limita in maniera intelligente e pratica ad evidenziare i momenti principali che vengono resi molto bene dall'efficace interpretazione di tutti i personaggi della storia (l'attore che recita la parte di Bryan May è perfettamente identico all'originale): dai primi albori degli anni '70 in cui il cantante si unì al resto del gruppo fino al grande trionfo internazionale del famoso Live Aid del 1985. Una pellicola che pertanto rende onore e omaggio ad un grande gruppo risaltandone tutti gli aspetti carismatici e le contraddizioni personali del loro cantante.
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lunedì 14 gennaio 2019
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consigliatissimo!
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Probabilmente bisognerebbe cambiare coloro che si occupano dei giudizi ufficiali del sito (smentiti anche dai golden globe) in quanto non hanno saputo riconoscere un grande film che trasmette al pubblico emozione, adrenalina e trasporto. Molto bello!
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lunedì 14 gennaio 2019
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stupendo
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Conoscevo i Queen solo musicalmente, questo film mi è entrato dentro. L'ho visto due settimane fa e ci penso ancora. Mi ha regalato tante emozioni, sono rimasta incantata per due ore tra la storia e la musica. Ho adorato tutti i 134 minuti
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fabio
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lunedì 14 gennaio 2019
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successo annunciato
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Premetto che non mi piacciono le biografie in campo musicale; qui poi la puzza di agiografia si sente da lontano...
Tanto premesso il film è davvero ben fatto: merito della sceneggiatura e della regia. Un plauso particolare va' a tutti gli interpreti che risultano davvero convincenti. In particolare segnalerò la prova di Lucy Boynton: l'avevo notata in "Assassinio sull'Orient express" ma dopo questo film posso annunciare la nascita di una stella di cui sentiremo ancora parlare.
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tmpsvita
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domenica 13 gennaio 2019
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tanti problemi sì, ma il film funziona
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Una produzione che ha riscontrato non poche difficoltà, principalmente dovute dal rapporto tumultuoso tra il regista (Bryan Singer) e l'attore protagonista (Rami Malek), ha dato vita ad un biopic affatto esente da difetti ma che in un modo o nell'altro si fa apprezzare.
Uno dei problemi più importanti è probabilmente quello legato all'aspetto prettamente narrativo, ovvero laddove la pellicola risente di una narrazione poco fluida e mal amalgamata nel suo insieme, il film inizia infatti in maniera veloce, adrenalinica, talvolta addirittura troppo risultando superficiale; nel corso della durata però subisce un brusco rallentamento, percettibile nella seconda metà, la quale risulta estremamente più lenta e densa trovando così il risultato opposto, un eccessivo soffermarsi che rischia di far apparire l'intero film troppo statico; sul finale si riprende ma il dosaggio dei minuti alla fine risulta un po' mal gestito.
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Una produzione che ha riscontrato non poche difficoltà, principalmente dovute dal rapporto tumultuoso tra il regista (Bryan Singer) e l'attore protagonista (Rami Malek), ha dato vita ad un biopic affatto esente da difetti ma che in un modo o nell'altro si fa apprezzare.
Uno dei problemi più importanti è probabilmente quello legato all'aspetto prettamente narrativo, ovvero laddove la pellicola risente di una narrazione poco fluida e mal amalgamata nel suo insieme, il film inizia infatti in maniera veloce, adrenalinica, talvolta addirittura troppo risultando superficiale; nel corso della durata però subisce un brusco rallentamento, percettibile nella seconda metà, la quale risulta estremamente più lenta e densa trovando così il risultato opposto, un eccessivo soffermarsi che rischia di far apparire l'intero film troppo statico; sul finale si riprende ma il dosaggio dei minuti alla fine risulta un po' mal gestito.
Sempre riguardante il narrato un altro difetto è la discutibile attendibilità con la quale vengono esposti i vari fatti, non tutto è stato raccontato, altro è stato modificato, qualcosa è aggiunto e alla fine quello che viene presentato come biopic si rivela un film romanzato tratto da una storia vera che spesso fa domandare se ciò che si vede sia successo veramente o meno.
Tralasciando qualche altro difetto qua e là di minore importanza questi sono i due che più si fanno sentire, nonostante ciò, come ho detto, il film si fa apprezzare, come? Beh semplicemente perché per quanto imperfetto riesce in ogni caso a raggiungere il suo obbiettivo. Un film come questo doveva riscaldare l'amore dei fan che nostalgici vogliono risentire i propri idoli, far riprovare alcune delle emozioni che i mitici Queen riuscivano a far provare con ognuna delle loro canzoni, far riscoprire a chi poco li ha ascoltati il loro stile, la loro musica e il loro fascino, appassionare i giovani alla loro storia così da forgiare nuovi fan e riportare i Queen dove meritano di essere. E "Bohemian Rhapsody" ci riesce, lo dimostra il riscontro positivo da parte del pubblico e dei giovani, gli incassi sorprendenti al box office e l'entrata in classifica dei vecchi album dei Queen e della colonna sonora che rispolvera i più importanti, significativi ed emozionanti classici che li hanno resi famosi in tutto il mondo.
Il merito di tutto ciò va sì, a tutto il comparto tecnico notevole dalla regia al montaggio, ma soprattutto a Rami Malek che ingoia il personaggio, la personalità e la persona che è stata Freddy Mercury e ne imita un ritratto perfetto, curato nei più piccoli dettagli, in un'interpretazione maniacalmente geniale. Malek si immedesima con grandissima credibilità nel ruolo e lo rende vero, ci sono momenti nei quali lo spettatore neanche si chiede se quello che sta guardando sia un attore o il vero Freddy perché sa che è il vero Freddy, ed è qui che Malek centra il bersaglio, fa sentire lo spettatore proprio come se stesse guardando l'originale solista del famoso gruppo Britannico senza che questo se lo chieda, insomma incredibile.
Il film quindi furbamente si regge quasi del tutto su la sua interpretazione e sullo spartito travolgente dei Queen e ciò gli basta e avanza, non doveva essere un capolavoro ma doveva fare ciò per cui è nato (a parte fare soldi) e lo fa quindi ben fatto.
Voto: 7+/10
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giancarloelle
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domenica 13 gennaio 2019
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yes
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per nulla d'accordo con mymovies.. 3stelle e mezzo.. certo che è difficile fare un film sui Queen e sulla figura di Freddie Mercury... ma Malek è veramente bravo..
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ollipop
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domenica 13 gennaio 2019
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un viaggio nella leggenda
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successo planetario meritatissimo : non e' piaciuto ai nostri critici ?poco importa : piace a milioni di spettatori che applaudono a fine proiezione in un trionfo di emozioni .
Lo scopo di un film e' coinvolgere , emozionare commuovere :il film raggiunge perfettamente questi obbiettivi :
Ci consegna un Freddy Mercury sensazionale nella interpretazione straordinaria di un giovane attore capace di cogliere nella gestualita' del cantante la sua potenza espressiva.
La musica ovviamente fa il resto fino agli ultimi venti minuti di un concerto unico irripetibile e straordinario
il tema poi della omosessualita viene affrontato con discrezione e rara eleganza : non intacca assolutamente la grandezza e l'umanita d
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successo planetario meritatissimo : non e' piaciuto ai nostri critici ?poco importa : piace a milioni di spettatori che applaudono a fine proiezione in un trionfo di emozioni .
Lo scopo di un film e' coinvolgere , emozionare commuovere :il film raggiunge perfettamente questi obbiettivi :
Ci consegna un Freddy Mercury sensazionale nella interpretazione straordinaria di un giovane attore capace di cogliere nella gestualita' del cantante la sua potenza espressiva.
La musica ovviamente fa il resto fino agli ultimi venti minuti di un concerto unico irripetibile e straordinario
il tema poi della omosessualita viene affrontato con discrezione e rara eleganza : non intacca assolutamente la grandezza e l'umanita di un artista che e' e sara' sempre storia della musica mondiale,
Una regia efficace fa muovere attori braviissimi a decretare il successo di una delle pellicole piu riuscite degli ultimi anni !
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sabato 12 gennaio 2019
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discreta analisi
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D'accordo solo su un fatto che che il film è incentrato per l'ottanta per cento sulla vita privata di Freddy e in rarissimi casi si parla della vita degli altri membri.. per il resto ho visto un grandissimo attore che ha trasmesso tutte le sue paure nell'incarnare un mostro sacro nella prima parte del film, per poi uscire alla grande nella seconda parte.. brain May interpretato in maniera egregia e voce leader al di fuori del palco.. ho visto raccontare con tanta fragilità e rispetto il rapporto tra Mercury e la sua amata Mary.. insomma un film che merita di entrare di diritto tra i primi tre film dell'anno secondo me, anche se a star Is Born ha un qualcosa in più.. chiudo riallacciandomi alla mia introduzione, forse i Queen sono entrati nella leggenda graZie all'estro del compianto frontman ed è per questo spero che May e compagni abbiano volutamente messo al centro del film Freddy Mercury questione di rispetto.
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D'accordo solo su un fatto che che il film è incentrato per l'ottanta per cento sulla vita privata di Freddy e in rarissimi casi si parla della vita degli altri membri.. per il resto ho visto un grandissimo attore che ha trasmesso tutte le sue paure nell'incarnare un mostro sacro nella prima parte del film, per poi uscire alla grande nella seconda parte.. brain May interpretato in maniera egregia e voce leader al di fuori del palco.. ho visto raccontare con tanta fragilità e rispetto il rapporto tra Mercury e la sua amata Mary.. insomma un film che merita di entrare di diritto tra i primi tre film dell'anno secondo me, anche se a star Is Born ha un qualcosa in più.. chiudo riallacciandomi alla mia introduzione, forse i Queen sono entrati nella leggenda graZie all'estro del compianto frontman ed è per questo spero che May e compagni abbiano volutamente messo al centro del film Freddy Mercury questione di rispetto..
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gionni65
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sabato 12 gennaio 2019
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bellissimo
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Quando alla fine di un film vedi la gente che applaude e non ha intenzione di uscire dalla sala questo dice già tutto su cosa il film ha trasmesso. Ho letto di persone che dicono che la figura di Mercury non appare in tutto il suo splendore, ma probabilmente lui era così d'altronde se il film è stato scritto dagli altri componenti della band non c'è niente altro da dire. Vincerà l'Oscar come miglior film? probabilmente no visto le polemiche sul regista, che condanno come uomo ma la sua opera cinematografica è una cosa che dovrebbe essere giudicata a parte. L'oscar come migliore attore deve invece andare a Rami Malek veramente immenso
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