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Ultimo aggiornamento venerdì 23 febbraio 2018
La storia d'amore tra due giovani, la musulmana Aalia e l'induista Jeet, che sfida le convenzioni e il destino nel maestoso palazzo dell'ultimo Vicerè. In Italia al Box Office Il palazzo del Viceré ha incassato 441 mila euro .
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giovedì 3 ottobre 2024 ore 20,55 su TV2000
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A seguito della decisione britannica di rinunciare al possesso dell'India, che notoriamente nel 1947 ottiene l'indipendenza, l'ultimo incarico politico nella futura ex colonia da parte di Sua Maestà è affidato a Lord Mountenbatten nella veste di viceré: si tratta di gestire la delicata transizione del Paese verso la propria autonomia. L'aspetto più complesso è rappresentato dal conflitto apparentemente insolubile fra induisti, musulmani e sikh, che si rifiutano di convivere pacificamente in una stessa nazione nonostante gli insegnamenti di Ghandi. L'opzione deliberata fra le parti sfocia nella cosiddetta "Partition" fra India e Pakistan: una separazione dolorosa e fatale per milioni di famiglie indiane incluse le 500 persone a servizio nell'immensa dimora del vicerè.
"La storia è scritta dai vincitori". Con questo statement politico Gurinder Chadha dà inizio al dramma storico a 70 anni dalla Partition di cui la sua stessa famiglia è stata vittima. Fortemente motivato da tali urgenze personali, il film della regista anglo-indiana adotta volutamente un registro narrativo lineare ed inequivocabile per ottenere le massime comprensione e diffusione.
Tanto che per la distribuzione in India, prevista per l'11 agosto in prossimità con l'anniversario della Partition, Chadha sta finalizzando la doppia versione inglese e indù, quest'ultima destinata ai centri abitati più piccoli. Indirizzandosi all'amplificazione spettatoriale, la regista sacrifica dunque il linguaggio, calibrato su un'indiscutibile spettacolarità scenografica ma su una sceneggiatura e regia "basiche", dove a dettar legge sono campi totali e medi, con l'oggetto semantizzato quasi regolarmente incorniciato al centro delle inquadrature, sempre rigorosamente patinate. L'unica eccezione concessa a tale "regime" risiede nell'alternanza del girato a materiali d'archivio Movietone con video dell'epoca.
La produzione di senso si fa immediata in quest'opera d'epica storica e militanza politica, inclusiva anche del genere melò per l'inserzione della vicenda privata ed esemplare di una giovane coppia di innamorati "separata" dalle differenze religiose. Al di là dell'innaturale scelta di dividere unico Paese, ciò che preme a Chadha è fare luce (e denuncia) sulle trame strategiche alla base della Partition, sdoganando la figura di Mountbatten (splendidamente interpretata da Hugh Bonneville) e famiglia (bellissimo il ruolo della moglie Edwina affidato a una convincente Gillian Anderson), di fatto "pedina" inconsapevole di un accordo precedentemente ordito da Churchill con il leader musulmano Jinnah. Con la grave denuncia il cerchio si chiude, e lo "statement" in apertura del film raccoglie la propria compiutezza nella dedica (giustificata ma un po' retorica come l'intero film) all'oltre milione di morti causati dalla Partition, capace di "sradicare" ben 14 milioni di indiani.
IL PALAZZO DEL VICERÉ disponibile in DVD o BluRay |
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L'impero britannico alla fine della sua epopea indiana, cede ma non concede,sfruttando fino all'ultimo la sagacia e l'astuzia strategica di Sir.Winston Churchill, utilizzando il "liberal" Lord Mountbatten, ultimo vicerè, per raggiunger ei suoi scopi più reconditi, soprattutto in funzione anti sovietica, un altro impero, quello del male, cui la lungimiranza dello [...] Vai alla recensione »
Il film racconta della transizione dell’India dal dominio inglese all’indipendenza nel 1947, con la parallela divisione del paese e la nascita di un nuovo stato, il Pakistan, destinato ufficialmente a tutelare la minoranza musulmana (di fatto pensato dagli inglesi come stato cuscinetto contro l’invadenza russa e mezzo per mantenere un controllo sulle vie del petrolio).
Dove? Virtualmente dappertutto, anche da noi, ma non importa quanto il perchè. Film storico, Il Palazzo del Viverè, con gli inconvenienti della Storia, chiunque la voglia scrivere. Ti fa prendere partito, aderire a fanatismi, ma non t'insegna nulla. Non ti fa mai sapere come sono andate veramente le cose. Inevitabile l'apporto dell'immaginazione come la faccenda del Piano [...] Vai alla recensione »
Basato su un libro di Narendra Singh Sarila, The Shadow of the Great Game: The Untold Story of India's Partition. Il libro è stato gentilmente consigliato al regista dal principe Carlo desideroso di migliorare la pessima reputazione di Lord Mountbatten che per lui era come un nonno. Però i documenti segreti a cui si riferisce il film sembra non fossero altro che uno studio per [...] Vai alla recensione »
La produzione ha preteso di fare nozze con fichi secchi!! Nemmeno 50 anni fa avrebbero osato fare un film così brutto spaccindolo come film grandioso.
Il film racconta una pagina di storia ancora poco conosciuta e lo fa con precisione e gran rigore storico, senza cadere nel didascalico. Il cast si fregia della presenza di due mostri sacri quali Hugh Bonneville e Gillian Anderson che già valgono da soli, per le le loro impeccabili performance, la visione del film. Interessante poi scoprire anche il coinvolgimento personale della regista [...] Vai alla recensione »
Ho viaggiato in India qualche anno fa e ho piacevolmente rivisto molti dei posti e delle atmosfere in questo bellissimo film che racconta una storia che noi occidentali colpevolmente ignoriamo. Se poi adorate i grandi film storici in costume del passato, questo film vi piacerà ancora di più. Consigliatissimo da vedere sul grande schermo per apprezzarne a fondo la bellezza visiva.
Ho avuto la possibilità di vedere il film anteprima a Berlino e credo che lo rivedrò in sala anche in Italia. Oltre la storia, fedelmente raccontata nei minimi dettagli, il film riesce ad emozionare e coinvolgere gli spettatori grazie a personaggi intensi e credibili (magistrale l'interpretazione di Gillian Anderson). Un film che ti appassiona e ti coinvolge dall'inizio [...] Vai alla recensione »
1947, l'Impero britannico in India volge al termine, il nipote della Regina Vittoria, Lord Mountbatten, dal sontuoso Palazzo del Viceré a Delhi finalizza, con famiglia al seguito, il passaggio di consegne da colonia a stato indipendente. Rivolte, sollevazioni e violenze tra indù e mussulmani, però, lasciano presagire un raddoppio, anzi, uno sdoppiamento in due Stati: India e Pakistan.
«La storia è scritta dai vincitori». Con questa didascalia e con l'indicazione che la vicenda si svolge nel 1947 a Delhi, inizia Il palazzo del Viceré di Gurinder Chadha, regista nota per Sognando Beckham. Il contesto è quello dell'indipendenza dell'India che può realizzarsi ufficialmente dopo la consegna del potere dai colonizzatori ai colonizzati attraverso la mediazione di un Viceré.
Soap storica con tante informazioni ma anche le dovute emozioni. Il 15 agosto 1947 la corona britannica lascia dopo trecento anni l'impero che aveva compreso India, Pakistan, Bangladesh, Birmania, Sri Lanka e Singapore. Il compito di accompagnare la transizione spetta a Lord Mountbatten, insediato per pochi mesi come ultimo viceré nel fastoso Palazzo di Delhi popolato da cinquecento tra funzionari [...] Vai alla recensione »
Dignitoso drammone in costume che rievoca il passaggio dell'India all'indipendenza. Con l'aggiunta di una caramellosa love story. Dunque, nel 1947 Lord Mountabattan, nipote della regina Vittoria, arriva a Delhi con la moglie Edwina e la figlia Lily per garantire al Paese una transizione indolore dopo trecento anni di dominazione inglese. Intanto nel palazzo del vicerè scoppia il flirt proibito tra [...] Vai alla recensione »