A Las Vegas, sotto i casinò illuminati e gli hotel di lusso, c'è chi vive in rifugi temporanei, case precarie e fortuite costruite nei tunnel per gli scarichi della non-metropoli del divertimento. Nello Utah una donna si prepara a volare sopra la Terra, verso Marte, per una missione senza ritorno. E nel deserto un veterano di guerra si è costruito un bunker per larga dalla società sopra, sotto e dentro.
Above and Below è un'immersione semi-razionale in queste esistenze al limite. Recensione ❯
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Le telecamere del regista Teboho Edkins seguono per due anni la vita di quattro adolescenti che vivono nell'isolamento di un villaggio tra le montagne del Lesotho. Tra la scuola e l'arduo compito dell'allevamento di pecore, i giovani crescono in fretta e sono chiamati a decidere quale direzione dare alle loro esistenze. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, dal 2009 al 2013, (prima, durante e dopo la Primavera araba), Yallah! Underground segue alcuni degli artisti più influenti e progressisti della cultura underground araba di oggi, e documenta i loro lavori, sogni e paure in un momento di grande sconvolgimento per le loro società.
Questi giovani artisti hanno lottato per anni per esprimersi liberamente e rappresentano una nuova generazione di Arabi che integra perfettamente gli aspetti di diverse culture e filosofie nel proprio stile di vita e nel proprio lavoro. Recensione ❯
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La vita problematica degli abitanti di una piccola "città nucleare" finlandese durante un periodo di rinascita dell'energia atomica e della quasi totale assenza di un movimento contrario all'impianto. Espandi ▽
La Finlandia è stata la prima nazione occidentale a dare il permesso di costruire un nuovo impianto nucleare dopo il disastro di Chernobyl del 1986. Il nuovo reattore OL3, costruito dall'azienda francese Areva nella cittadina di Eurajoki, doveva essere pronto nel giro di cinque anni (2004-2009) e rappresentare il biglietto da visita di una nuova generazione di impianti, ma le cose non sono andate secondo i piani: ritardi, difetti di progettazione e rischi sulla sicurezza, hanno rimandato l'accensione dei reattori di almeno nove anni, per il momento. Recensione ❯
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È possibile conciliare i rischi dell'alpinismo con la scelta di diventare genitori? Ma soprattutto, è giusto decidere di affrontare situazioni potenzialmente molto rischiose, mettendo a rischio la propria vita, nel momento in cui c'è un figlio a casa che aspetta? La regista decide di affrontare questa domanda invitando un gruppo di persone accomunate dall'aver perso durante l'infanzia un genitore sul K2. La montagna si mostra qui come luogo ultimo, in più sensi: sia come limite estremo a cui tendere, sia come luogo conclusivo di un'esistenza. Attraverso il montaggio di materiali d'archivio, interviste e riprese di questa insolita spedizione, la regista ci interroga sul significato della sfida, della montagna e della genitorialità. Recensione ❯
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Un viaggio attraverso l'Islanda, Londra, Parigi e New York. Il film percorre la vita e il lavoro di Bjork, una delle più versatili e influenti artiste del nostro tempo. Per celebrare il suo 50esimo compleanno il MoMa di New York le dedica una retrospettiva. Questo documentario esplora l'anima e l'universo creativo di Bjork artista, musicista, attrice, video-artista, visionaria, compositrice attraverso la musica di "Vulnicura" il suo ultimo album. Recensione ❯
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Il villaggio di Tamaquito sorge nella foresta colombiana. Qui la natura offre alla popolazione tutto quello di cui ha bisogno. Ma la vita della comunità Wayúu viene distrutta dall'enorme e rapida crescita della miniera di carbone El Cerrejón. Deciso a salvare la sua comunità dalla forzato migrazione, il giovane e carismatico Jairo Fuentes inizia un negoziato con gli amministratori della miniera. Alla popolazione viene promessa la "benedizione del progresso", ma i Wayúu non vogliono "una vita migliore", al contrario iniziano una lotta per la sopravvivenza. Recensione ❯
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Nel documentario Dreams Rewired, realizzato dagli austriaci Manu Luksch, Martin Reinhart e Thomas Tode, la voce suadente di Tilda Swinton ci accompagna in un viaggio, attraverso tanti materiali d'archivio inediti, alla scoperta di un desiderio. Tutto iniziò (forse) per amore: l'amante e l'amata che si volevano vedere quand'erano lontani. Recensione ❯
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Kamal Aljafari ha realizzato il suo film utilizzando una serie di materiali filmici pre-esistenti girati da troupe israeliane e americane tra gli anni '60 e '90. Espandi ▽
Un sogno che si alimenta con le immagini di film israeliani e statunitensi girati tra gli anni Sessanta e Novanta. Dal campo sono estromessi tutti i protagonisti di quelle pellicole. Questo allora e` il sogno di una citta` deserta, Giaffa, e delle rovine che si sono accatastate anno dopo anno. Lo sfondo, assurto al ruolo di protagonista, non e` solo un paesaggio spettrale, ma diventa anche un punto di partenza dal quale ricominciare a cercare forme di vita. Recensione ❯
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Somos Cuba presenta una selezione dei materiali filmati dal video-amatore cubano Andres, che coprono ben 7 anni di vita quotidiana (dal 2008 al 2014). Espandi ▽
Andres torna a Cuba dopo due mesi trascorsi in Germania. Il suo progetto e` filmare la vita degli abitanti di Marianao, sobborgo popolare dell'Avana. In un microcosmo dolente, soffocato dall'indigenza, la piccola Leydis cresce e prende coscienza di sè. Nei sogni e nelle osservazioni della bambina si ripercuotono le contraddizioni di un incubo urbano che si nutre di innocenza. Recensione ❯
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Denisa, dieci anni, è una outsider per diverse ragioni: è cittadina illegale di un campo rom in Polonia, è femmina in una comunità fortemente patriarcale e, soprattutto, non parla a causa di una grave disabilità dell'udito. La bambina vive in un mondo tutto suo: pieno di ritmo, danza e colori. Adora imitare le affascinanti attrici di Bollywood, viste mille volte nei dvd che ha trovato in un cassonetto vicino al campo. Quando balla può essere chi vuole, anche una regina, ed esprime quello che non riesce a dire: la gioia, la tristezza e la paura. In The Queen of Silence il documentario si trasforma in un musical coinvolgente, con una fantastica colonna sonora firmata CocoRosie. Recensione ❯
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Si può vivere in Germania la maggior parte della propria vita e scoprire, a quasi trent'anni, di non essere tedeschi ed essere deportati. È quello che è capitato a due fratelli rom provenienti dal Kosovo che hanno vissuto da quando avevano 8 e 10 anni a Essen. Sono cantanti rap, affiatati e scanzonati. I due ritornano in un Kosovo che a malapena conoscevano e si ritrovano prima divertiti e poi sempre di in trappola. Recensione ❯
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Adriana Altaras è una affermata attrice e scrittrice. Viene da un paese che non esiste più: la Yugoslavia. Espandi ▽
Adriana Altaras è una affermata attrice e scrittrice. Viene da un paese che non esiste più: la Yugoslavia. Figlia di partigiani di origine ebraica che combatterono per il maresciallo Tito, ha cominciato una nuova vita nella Germania post-bellica. In questo film racconta la storia complessa, e però tipica di quella generazione, della sua famiglia dislocata in vari paesi, tra i quali anche l'Italia. Intraprende un viaggio verso le sue radici. Ma le ferite del passato faranno fatica a rimarginarsi. Recensione ❯
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Tre adolescenti affrontano le conseguenze della caduta del Muro di Berlino. Espandi ▽
Alla fine del 1989, subito dopo la caduta del Muro e all'inizio delle riprese del film, Isabel, Jenny e Sven sono ancora dei giovani adolescenti tra i 14 e i 15 anni. Le conseguenze dei mutamenti sociali negli anni successivi al 1989 li hanno travolti con grande veemenza, in piena pubertà, proprio quando si è più sensibili, influenzabili e vulnerabili. Recensione ❯
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Ascesa e costruzione di una leadership, Jörg Haider analizzato nel suo universo, per capire cause e cosneguenze. Espandi ▽
È stato il più giovane parlamentare austriaco, e il primo leader populista a portare al potere un partito di estrema destra. Il governatore della Carinzia, Jörg Haider, morto in un incidente d'auto nel 2008, è stato definito neonazista e seduttore, provocatore e carismatico. Ma la sua è una personalità complessa e una vita intrisa di segreti, dalle compromissioni della famiglia con il Terzo Reich fino alle voci sulla sua omosessualità... Nathalie Borgers propone un ritratto che spazia dal pubblico al privato attraverso i ricordi di amici e parenti, colleghi di partito e avversari politici. Un film da non perdere per capire un cuore d'Europa che ancora oggi combatte contro tentazioni xenofobe e fantasmi del passato. Recensione ❯
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