giurg 63
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mercoledì 15 maggio 2013
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una trama dispersa in troppo sangue
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Tarantino "infarcisce" il suo "Django" con i suoi tipici "ingredienti", quali violenza, fiumi di sangue, membra straziate e sbrindellate che,francamente, trovo da sempre assai disturbanti e nocivi allo spettatore. La trama di "Django unchained" scorre bene fino a quando il bravissimo Christoph Waltz, vero pilastro del film assieme a Di Caprio, viene ucciso. Da lì in avanti il buon Quentin rovina tutto con un finale fin troppo affrettato e semplificato, trasformando Jamie Foxx (Django) in un supereroe che, in un un baleno, fa tutto da solo ed elimina i cattivi rimasti con uno spettacolare ed assai poco credibile "show down."
Ritengo che "Quel treno per Yuma," di James Mangold, con Russel Crowe, uscito nel 2007, sia di gran lunga più avvincente e credibile di quest'ultimo lavoro tarantiniano.
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lory08
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mercoledì 15 maggio 2013
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il western di tarantino
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Un gran bel film, dalla storia alle musiche usate, con una grande interpretazione di tutti gli attori , soprattutto Cristoph Waltz che secondo me a rubato lo schermo per tutti i minuti in cui è apparso (non a caso a vinto pure l'oscar per questa parte). Un film che rappresenta un omaggio al western italiano e che tratta temi importanti come il razzismo e il commercio degli schiavi ovviamente il tutto in puro stile Tarantino.
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purplerain
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lunedì 13 maggio 2013
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tarantino è il cinema!!
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Gran bel film questo Django, carico di azione e significato. Argomento non facile da trattare quello del razzismo, troppo facile cadere nella retorica quando si trattano simili argomentazioni, ma il grande Tarantino riesce a dare significato a tutto ciò affidandosi ad un cast di attori di primissimo livello e ad una sceneggiatura convincente in tutto e per tutto. Non lascia niente al caso, infatti, il regista, ma si preoccupa di presentarci i personaggi dando ad ognuno il giusto peso e la giusta importanza, in alcuni casi anche troppa, concedendo a Waltz tanto spazio che con la sua bravura l'attore oscura il lavoro di un Foxx forse non proprio tagliato per la parte!! Belle le scene dei combattimenti con il sangue che sembra scorrere a fiumi in perfetto stile "Kill Bill" e sparatorie enfatizzate a creare quello che poi sarà una sorta di duello finale!! Come detto perfetto Waltz, poco sfruttata la partecipazione femminile, ma il regista sembra più preoccuparsi di tutto il resto aggiungendo solo una sorta di "ciliegina" con la storia d'amor4e di Django alla ricerca della moglie.
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Gran bel film questo Django, carico di azione e significato. Argomento non facile da trattare quello del razzismo, troppo facile cadere nella retorica quando si trattano simili argomentazioni, ma il grande Tarantino riesce a dare significato a tutto ciò affidandosi ad un cast di attori di primissimo livello e ad una sceneggiatura convincente in tutto e per tutto. Non lascia niente al caso, infatti, il regista, ma si preoccupa di presentarci i personaggi dando ad ognuno il giusto peso e la giusta importanza, in alcuni casi anche troppa, concedendo a Waltz tanto spazio che con la sua bravura l'attore oscura il lavoro di un Foxx forse non proprio tagliato per la parte!! Belle le scene dei combattimenti con il sangue che sembra scorrere a fiumi in perfetto stile "Kill Bill" e sparatorie enfatizzate a creare quello che poi sarà una sorta di duello finale!! Come detto perfetto Waltz, poco sfruttata la partecipazione femminile, ma il regista sembra più preoccuparsi di tutto il resto aggiungendo solo una sorta di "ciliegina" con la storia d'amor4e di Django alla ricerca della moglie. Citazione a parte per Samuel Lee jackson, ottimo nella parte del vecchio cattivo ma soprattutto per Di Caprio, che appare al meglio della forma e totalmente ben calato nella parte dell'uomo d'affari dallo spirito tutt'altro che bonario. Davvero superlativo!!
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tarantinofan96
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martedì 7 maggio 2013
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django!!
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Tarantino è il mio regista preferito in assoluto! Django è il suo migliore film dai tempi di Kill Bill. Tarantino rende omaggio agli spaghetti-western che da sempre ne è un grande ammiratore. Il risultato è l'ennesimo capolavoro di Q. Tarantino, pieno di dialoghi brillanti con protagonisti in stato di grazia (uno su tutti Leonardo DiCaprio) e una regia magistrale tipica di Tarantino. Un film assolutamente da non perdere sia per i fan del regista che non.
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cenox
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martedì 7 maggio 2013
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il ritorno del genere western
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Che dire, davvero un ottimo lavoro da parte di tarantino, che riesce a coinvolgere del tutto senza annoiare mai un secondo, pur se il film dura la bellezza di due ore e tre quarti! Django unchained, omaggio al grande western con protagonista Nero (che appare in un cameo), in questo film è interpretato da Foxx, che è uno schiavo di colore, in un mondo ed un epoca in cui essi erano solo schiavi e solo quello potevano essere. Un magnifico Waltz (ancora una volta dopo Bastardi senza gloria!) interpreta un cacciatore di taglie tedesco che libera dalla schiavitù Django per farsi aiutare a catturare dei pericolosi banditi. Da questo momento nasce fra i due un rapporto che va ben oltre l'amicizia, e il tedesco aiuterà a sua volta Django a riprendersi sua moglie, anche lei resa schiava e prigioniera del perfido negriero interpretato da Di Caprio (che si conferma un ottimo attore).
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Che dire, davvero un ottimo lavoro da parte di tarantino, che riesce a coinvolgere del tutto senza annoiare mai un secondo, pur se il film dura la bellezza di due ore e tre quarti! Django unchained, omaggio al grande western con protagonista Nero (che appare in un cameo), in questo film è interpretato da Foxx, che è uno schiavo di colore, in un mondo ed un epoca in cui essi erano solo schiavi e solo quello potevano essere. Un magnifico Waltz (ancora una volta dopo Bastardi senza gloria!) interpreta un cacciatore di taglie tedesco che libera dalla schiavitù Django per farsi aiutare a catturare dei pericolosi banditi. Da questo momento nasce fra i due un rapporto che va ben oltre l'amicizia, e il tedesco aiuterà a sua volta Django a riprendersi sua moglie, anche lei resa schiava e prigioniera del perfido negriero interpretato da Di Caprio (che si conferma un ottimo attore). Nonostante i litri di sangue utilizzati da Tarantino per rendere (secondo il suo stile) più pulp le scene, questo non è un aspetto che ha tolto credibilità alle scene violente. Davvero un film che vale la pena di essere visto, anche ad un non fanatico del genere.
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paolo pruna
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martedì 7 maggio 2013
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django, la d è muta
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Django Unchained è la più grande polluzione tarantiniana sullo spaghetti western. Estimatore di Sergio Leone, Tarantino non ha mai fatto mistero di come l'ambientazione da vecchio west abbia influenzato i suoi film, fino ad ora contestualizzati in ambienti metropolitani ben lontani da rotolacampi e polverosi Saloon. Lo dico subito, é un film stupendo, coinvolgente e senza tempi morti. Pur non essendo io un amante dei film western, Tarantino è riuscito ad indorare la pillola e a farmela ingoiare senza troppi complimenti.
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Django Unchained è la più grande polluzione tarantiniana sullo spaghetti western. Estimatore di Sergio Leone, Tarantino non ha mai fatto mistero di come l'ambientazione da vecchio west abbia influenzato i suoi film, fino ad ora contestualizzati in ambienti metropolitani ben lontani da rotolacampi e polverosi Saloon. Lo dico subito, é un film stupendo, coinvolgente e senza tempi morti. Pur non essendo io un amante dei film western, Tarantino è riuscito ad indorare la pillola e a farmela ingoiare senza troppi complimenti. Per tutta la durata della pellicola regna una imprevedibilità riguardo agli eventi da cui il film trae beneficio, divenendo originale e ricco di colpi di scena. Le scene cruente sono assolutamente godibili e spesso la loro esagerazione fa il verso al cinema exploitation, divenendo quasi comiche nel loro essere palesemente inverosimili. Regna in tutto il film la questione dello schiavismo, riletta in chiave cruda e forse molto più reale di altri film romanzati. Se mi fossi messo a contare tutte le volte che è stata detta la parola "negro" credo che il numero totale sarebbe molto elevato, con declinazioni più o meno fantasiose. Dovendo spendere due parole sugli attori direi ottimo Di Caprio, buono Fox, superbo Waltz. Quando Christopher Waltz è sulla scena una nube grigia cala sulla recitazione di tutti gli altri attori, tanta è la bravura con il quale impersonifica il dentista Schultz. Non mi stancherei mai di sentirlo recitare, per la sua buffa proprietà di linguaggio. Purtroppo anche Tarantino recita nel film, e forse era meglio se avesse lasciato l'onere a qualcun'altro tanto è mal collocata la sua prova recitativa (fortunatamente dura poco). Insomma un film davvero riuscito, inferiore a Kill Bill ma decisamente superiore a tutti gli altri film del regista, compresi Pulp Fiction e i Bastardi. Successo più che meritato. Auguri Quentin!
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ruggero
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lunedì 6 maggio 2013
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per 2/3 da gustare
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Il film,lo premetto subito, non é un western classico e non si colloca quindi sotto il grande cielo della tradizione,bensì in un contesto in stretta continuità stilistica e tematica con il precedente "Bastardi senza Gloria". Di western il film ha l'ambientazione e i costumi,ma del western gli manca l'epicità,l'avventura della "frontiera" e uno sfondo morale(spaghetti western).
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Il film,lo premetto subito, non é un western classico e non si colloca quindi sotto il grande cielo della tradizione,bensì in un contesto in stretta continuità stilistica e tematica con il precedente "Bastardi senza Gloria". Di western il film ha l'ambientazione e i costumi,ma del western gli manca l'epicità,l'avventura della "frontiera" e uno sfondo morale(spaghetti western).Ciò nonostante il film,sopratutto nei primi due terzi,é un film geniale,con delle sequenze irresistibili e paradossali che mi hanno ricordato i fratelli Coen.La parte finale é invece una mattanza alla Kill Bill che inizia subito dopo che il Dr.Schultz (C.Waltz) prima di venire ucciso,pronuncia quella frase che consacra la genialità del suo personaggio ("Non ho potuto resistere...."):esagerata e sommersa di sangue e che svilisce nell'horror la leggenda teutonica di Sigfrido e Brunilde.Come nel precedente "Bastardi senza gloria",la presenza di un attore come Christoph Waltz é determinante.Uscito di scena lui,il film decade inesorabilmente;coincidenza?
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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djando unchained di tarantino - da non perdere
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Django (Foxx) è uno schiavo nero, viene liberato dal cacciatore di taglie King Shulz (Walz) con cui stringe un sodalizio professionale. Dopodiché, quando Shulz lo rende libero, decide di andare a liberare la moglie Broomhilda (Washington), tenuta schiava dal più razzista dei coltivatori razzisti, Calvin Candie (DiCaprio). Il cacciatore di taglie decide di aiutarlo ma sarà una dura lotta. Tarantino, dopo sette film di diverso genere, arriva a quello che, come non ha mai cercato di nascondere, gli è più caro: il western. Il risultato è ottimo, questo è innegabile, perfettamente in linea con il precedente Bastardi senza gloria,ma manca qualcosa.
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Django (Foxx) è uno schiavo nero, viene liberato dal cacciatore di taglie King Shulz (Walz) con cui stringe un sodalizio professionale. Dopodiché, quando Shulz lo rende libero, decide di andare a liberare la moglie Broomhilda (Washington), tenuta schiava dal più razzista dei coltivatori razzisti, Calvin Candie (DiCaprio). Il cacciatore di taglie decide di aiutarlo ma sarà una dura lotta. Tarantino, dopo sette film di diverso genere, arriva a quello che, come non ha mai cercato di nascondere, gli è più caro: il western. Il risultato è ottimo, questo è innegabile, perfettamente in linea con il precedente Bastardi senza gloria,ma manca qualcosa. Infatti, nelle due ore e quarantacinque minuti di durata non si riesce a trovare la genialità tipica del genio del Tennessee: ci sono delle ottime trovate certo, (il nome di Shulz è King proprio come Martin Luther King; il nome della moglie di Django è Broomhilda, una delle walkirie; il cognome del cattivo è Candy, che in inglese vuol dire dolce e si avvicina anche molto al suono di candid, candido; la comparsa di Franco Nero;…) ma è innegabile che le rivoluzioni della pellicola precedente manchino del tutto, il coraggio che Tarantino aveva mostrato, osando addirittura cambiare la Storia, non c’è più in tutta la sua dirompenza. Grandioso comunque “l’esplosivo” massacro finale. Il cast è sublime: Walz continua sulla linea dell’interpretazione di Bastardi senza gloria e DiCaprio (da Oscar) ci regala un cattivo magistrale. Oscar e Golden Globe a Tarantino per la sceneggiatura e a Walz per l’attore non protagonista.
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moviesaddicted
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lunedì 29 aprile 2013
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tarantino che vai..
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Premetto che Tarantino merita sempre, un pò perchè è uno stile, un copyright, lo riconosci e non cede a compromessi ruffiani per venire incontro ai gusti di tutti. E' Tarantino punto. Pertanto si può solo immaginare che con una sceneggiatura così lui metta il motore in quarta. E' davvero un buon film Django, otttimi dialoghi e la solita ipnosi tarantiniana prima del colpo di grazia. Gli attori fanno i loro compiti degnamente ma il prezzo del biglietto è interamente ripagato dalla prova di Dicaprio nell'interpretare un vero demonio. Waltz lo conosciamo è bravo, ma ricorda troppo il colonnello Landa di Bastardi senza Gloria.
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Premetto che Tarantino merita sempre, un pò perchè è uno stile, un copyright, lo riconosci e non cede a compromessi ruffiani per venire incontro ai gusti di tutti. E' Tarantino punto. Pertanto si può solo immaginare che con una sceneggiatura così lui metta il motore in quarta. E' davvero un buon film Django, otttimi dialoghi e la solita ipnosi tarantiniana prima del colpo di grazia. Gli attori fanno i loro compiti degnamente ma il prezzo del biglietto è interamente ripagato dalla prova di Dicaprio nell'interpretare un vero demonio. Waltz lo conosciamo è bravo, ma ricorda troppo il colonnello Landa di Bastardi senza Gloria. DiCaprio in un ruolo nuovo per lui si conferma senza dubbio, e sembra non accorgersene solo l'Academy, uno dei migliori talenti in circolazione. Samuel L. Jackson imperdibile. Colonna sonora come sempre eccellente anche se Morricone latita.
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giorg99
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venerdì 26 aprile 2013
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tarantino perde colpi.
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Il film più brutto di Tarantino. Montaggio pessimo, la colonna sonora inizia bene e poi diventa distante dal suo contesto e molte cose riprese dai suoi film precedenti.
La storia non ha un intento morale artistico, ma una storia semplice, buoni comunque i dialoghi e ottimi gli attori.
Detto tutto.
[+] perfetto
(di syrus)
[ - ] perfetto
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