andre.boss
|
venerdì 30 agosto 2013
|
tarantino esplosivo !!!
|
|
|
|
Tarantino all'ennesima potenza !!! Ironia, violenza, stalli alla messicana, tributi a capolavori del cinema !! Questo è Tarantino!!
Un film davvero riuscito, personaggi ben delineati, primo su tutti il Dr. King Schultz, interpretano magnificamente da Christoph Waltz!
Da vedere assolutamente. Buon divertimento !!!
|
|
[+] lascia un commento a andre.boss »
[ - ] lascia un commento a andre.boss »
|
|
d'accordo? |
|
moviefilo
|
mercoledì 21 agosto 2013
|
travolgente
|
|
|
|
Uno spettacolo travolgente sin dalle prime scene. L'attenzione e il coinvolgimento sempre ai massi livelli e la scenografia sicuramnte persuasiva in un racconto un po' favolistico che rapisce e fa pulsare il cuore. Il migliore film finora del 2013 e uno dei migliori del grande Tarantino.
|
|
[+] lascia un commento a moviefilo »
[ - ] lascia un commento a moviefilo »
|
|
d'accordo? |
|
michael di renzo
|
giovedì 25 luglio 2013
|
"2 oscar - semplicemente tarantino"
|
|
|
|
All'idea che stesse per uscire un nuovo film di Quentin Tarantino, non osavo immaginare quello che avrebbe mai potuto proporre al grande schermo (oramai) mondiale. Nei mesi a seguirsi era giunta voce che il film si sarebbe ambientato nel west e sarebbe stato un remake(ma non proprio) del famoso e ben conosciuto Django interpretato dal grande attore western nostrano; Franco Nero. Entusiasta alla notizia e stranito della scelta stilistica del Texano, ho guardato il film pochi giorni dopo la sua uscita ufficiale, prima in italiano e dopo in lingua originale. Be'h che dire, io salterei la storia in quanto è uno di quei film da guardare senza sapere la trama, ma parlerei sullo stile fotografico, la sceneggiatura, la psicologia e la storia narrata all'interno di quello che sarebbe potuto essere davvero il nuovo capolavoro assoluto del cinema odierno e NON.
[+]
All'idea che stesse per uscire un nuovo film di Quentin Tarantino, non osavo immaginare quello che avrebbe mai potuto proporre al grande schermo (oramai) mondiale. Nei mesi a seguirsi era giunta voce che il film si sarebbe ambientato nel west e sarebbe stato un remake(ma non proprio) del famoso e ben conosciuto Django interpretato dal grande attore western nostrano; Franco Nero. Entusiasta alla notizia e stranito della scelta stilistica del Texano, ho guardato il film pochi giorni dopo la sua uscita ufficiale, prima in italiano e dopo in lingua originale. Be'h che dire, io salterei la storia in quanto è uno di quei film da guardare senza sapere la trama, ma parlerei sullo stile fotografico, la sceneggiatura, la psicologia e la storia narrata all'interno di quello che sarebbe potuto essere davvero il nuovo capolavoro assoluto del cinema odierno e NON. Perchè dico questo? perchè se tarantino ha girato 5 ore di film, cosa che si nota dopo un pò; ci si accorge che aveva molto altro da raccontare, da proporre e che nonostante la durata gentile dell'opera, risulta come non abbastanza. Con un finale forse forzato, reduce da Bastardi senza gloria, in cui il film ci coccola, ci fa intendere ma che poi ci brucia con tutto il teatro, e quello che di buono il regista aveva costruito. Ma passiamo a i temi forti. I dialoghi sono impeccabili, pregni di senso e trasportanti, la scenografia perfetta in ogni ambito, corridoi, campo aperto o addirittura quando la telecamera si limita a seguire i discorsi dei protagonisti. Ho trovato i Flashback, per quanto pochi a mio avviso, geniali, ma d'altronde sono marchio di fabbrica tarantiniano. Ho amato la psicologia macabra e spietata di Candie(Leonardo di Caprio) che cede davanti il vile denaro o meglio davanti le lusinghe dei suoi simili. Un Waltz al massimo della sua bravura, con un interpretazione più che lodevole, ed infatti lodata con il suo secondo Oscar come miglior attore non protagonista. Un Foxx che ha riconfermato la sua bravura dopo il fantastico "Ray" del ben lontano 2004. Insomma con un cast perfetto, poteva solo essere un film perfetto. A livello tecnico Tarantino ha toccato nuovamente l'apice della sua bravura, forse non tecnicamente elevato come "Deathproof" ma sicuramente da fuoriclasse e senz'altro adatto a girare un film di genere, credo infine che Tarantino abbia ottenuto quello che volesse ottenere, perchè quando un regista ottiene un ottimo successo dalla critica e come ottenere 100mln al botteghino; e questa volta il texano ha ottenuto entrambe. Ci sarebbe molto altro da dire, ma concluderei dicendo, o meglio riassumendo che il film rientra nei must see della storia cinematografica ma che a mio avviso non si piazza tra i migliori 100. Assolutamente da vedere!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michael di renzo »
[ - ] lascia un commento a michael di renzo »
|
|
d'accordo? |
|
daniele
|
giovedì 18 luglio 2013
|
capolavoro
|
|
|
|
Il Nuovo film di tarantino è un capolaro come tutti i suoi predecessori, recitazione brillante, regia perfetta, citazioni al cinema western italiano ed una colonna sonora magnifica in ogni suo brano.
|
|
[+] lascia un commento a daniele »
[ - ] lascia un commento a daniele »
|
|
d'accordo? |
|
http://farefuorilamedusa.com/
|
lunedì 15 luglio 2013
|
tarantino unchained
|
|
|
|
Da "Le Iene" a "Django Unchained" Tarantino, con estrema coerenza, ha corso nella stessa direzione, tanto velocemente da perdere, brandello dopo brandello, meceria dopo maceria, gi elementi superflui superflui i feti morenti della sua vulcanica immaginazione, una sorta di scrubbing alla sua anima lorda, fino a giungere a scoprire il nocciolo duro del suo cinema. La vendetta!
In pulp fiction, il suo capolavoro s'incastrano l'una con l'altra, in Kill Bill Il titolo stesso è programmatico. Ma in Django siamo quasi all'osso. L'elemento di troppo, quello che subirà l'esfoliazione definintiva prossimamente è il deus ex machina.
[+]
Da "Le Iene" a "Django Unchained" Tarantino, con estrema coerenza, ha corso nella stessa direzione, tanto velocemente da perdere, brandello dopo brandello, meceria dopo maceria, gi elementi superflui superflui i feti morenti della sua vulcanica immaginazione, una sorta di scrubbing alla sua anima lorda, fino a giungere a scoprire il nocciolo duro del suo cinema. La vendetta!
In pulp fiction, il suo capolavoro s'incastrano l'una con l'altra, in Kill Bill Il titolo stesso è programmatico. Ma in Django siamo quasi all'osso. L'elemento di troppo, quello che subirà l'esfoliazione definintiva prossimamente è il deus ex machina. L'uomo che lo libera e lo allena come in un qualunque karate kid ma finalmente sembra che il buon Quentin sia a un passo dal dire addio alla più potente delle sue ossessioni. E quando l'avrà fatto?
Be', sperariamo che abbia altre turbe da... scatenare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a http://farefuorilamedusa.com/ »
[ - ] lascia un commento a http://farefuorilamedusa.com/ »
|
|
d'accordo? |
|
rescart
|
martedì 2 luglio 2013
|
incatenato vs. scatenato
|
|
|
|
Dopo aver celebrato l’esaltazione della violenza senza regole in tempi di guerra quali erano quelli di Inglourios Basterds, Tarantino celebra l’esaltazione della violenza politically correct in tempi di pace, quali sono, ancora per poco, quelli in cui si svolge Django Unchained. Non altrettanto si può dire del quasi omonimo film di Curbucci degli anni ’60 da cui Tarantino trae ispirazione. Il West visto con gli occhi di Corbucci è totalmente privo di regole anche se non siamo in tempi di guerra. E l’unico vero peccato del suo Django è quello di pretendere dagli altri il rispetto delle regole mentre lui, come d’altronde il regista italiano, le ignora totalmente.
[+]
Dopo aver celebrato l’esaltazione della violenza senza regole in tempi di guerra quali erano quelli di Inglourios Basterds, Tarantino celebra l’esaltazione della violenza politically correct in tempi di pace, quali sono, ancora per poco, quelli in cui si svolge Django Unchained. Non altrettanto si può dire del quasi omonimo film di Curbucci degli anni ’60 da cui Tarantino trae ispirazione. Il West visto con gli occhi di Corbucci è totalmente privo di regole anche se non siamo in tempi di guerra. E l’unico vero peccato del suo Django è quello di pretendere dagli altri il rispetto delle regole mentre lui, come d’altronde il regista italiano, le ignora totalmente. Non ci sono né ricercati né taglie “dead or alive” da incassare, non ci sono principi da difendere né sensi di colpa nello spaghetti western, conta solo la spietata legge del più forte, del più armato, del più spietato e del più furbo. Django per Corbucci fa solo credere di essere ancora legato alla moglie defunta, mentre nella bara ha l’unico strumento in grado trasformare la sua superiorità mentale in superiorità materiale: una micidiale mitragliatrice. Per Corbucci questa totale mancanza di regole si trasforma però in un’amara lezione che porterà alla fine Django a portare a termine quel compito, che, per il desiderio di arricchirsi, aveva rinviato: giustiziare il sadico maggiore razzista. Invece il Django di Tarantino è un messia nero, che prende progressivamente coscienza della sua missione grazie al percorso spirituale che un cacciatore di taglie bianco decide di fargli fare. Prima dello scoppio della guerra civile gli Stati Uniti d’America sono ben consapevoli della loro natura giuridica di ex colonia alla ricerca di un loro originale stato di diritto, che la vecchia Europa fatica a concepire non rientrando nei suoi schemi tradizionali di Civil Law. Lo stato di diritto negli Usa è più simile alla Common Law britannica in cui un giudice può fare legge con una sentenza, ovvero uno sceriffo decretare la morte di un ricercato con una taglia sul suo capo. L’esistenza di regole che non ci appartengono non significa assenza di regole, come invece apparentemente fa intendere Corbucci nel suo Django.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rescart »
[ - ] lascia un commento a rescart »
|
|
d'accordo? |
|
gigigante
|
lunedì 1 luglio 2013
|
tarantino, nuovo giro altro regalo
|
|
|
|
Poco da dire, uno dei massimi capolavori dell'ultimo decennio.
Tarantinismo allo stato puro esaltato nei dialoghi, nei gesti, nelle posture e negli sguardi, nell'uso degli attori e nel geniale e conturbante umorismo nero; un insieme di fattori divenuto ormai un marchio di fabbrica, quasi una garanzia: chiunque ami e conosca Tarantino riconosce subito questi caratteri in qualsiasi suo film.
Genio come pochi, se vedi un film di Tarantino, anche senza conoscere direttamente il film stesso, non puoi non capire chi diavolo sia il regista.
Omaggio all'arte italiana e ragalo al pubblico
|
|
[+] lascia un commento a gigigante »
[ - ] lascia un commento a gigigante »
|
|
d'accordo? |
|
angelo bottiroli - giornalista
|
domenica 23 giugno 2013
|
eccezionale film western di quentin tarantino
|
|
|
|
Questo “Django Unchained” è sicuramente un capolavoro del genere, che merita tutti gli apprezzamenti del caso.
Il regista Quentin Tarantino, di cui tutti conosciamo l’estro nel realizzare i film (Pulp Fiction e Kill Bill ne sono un esempio) rende omaggio agli “spaghetti western” degli anni sessanta di Sergio Leone, ma ovviamente alla sua maniera e ne esce un “omaggio” che è un vero e proprio capolavoro d’inventiva.
[+]
Questo “Django Unchained” è sicuramente un capolavoro del genere, che merita tutti gli apprezzamenti del caso.
Il regista Quentin Tarantino, di cui tutti conosciamo l’estro nel realizzare i film (Pulp Fiction e Kill Bill ne sono un esempio) rende omaggio agli “spaghetti western” degli anni sessanta di Sergio Leone, ma ovviamente alla sua maniera e ne esce un “omaggio” che è un vero e proprio capolavoro d’inventiva.
Innanzi tutto per aver scelto un cow boy nero interpretato magistralmente da Jamie Foxx premio oscar per Ray (2004) dove per altro ha recitato al fianco di Kerry Washington come in questo film. Un personaggio atipico nei western, ma forse ancor più atipico e sicuramente migliore sotto ogni punto di vista è il personaggio di King Schultz, interpretato in maniera strepitosa da Chistoph Waltz , attore austriaco di 56 anni, forse un po’ sottovalutato che ricordiamo in “Carnage” e “Bastardi senza gloria” dello stesso Tarantino. La recitazione di Waltz è da premio oscar.
Terzo personaggio della serie è Leonardo di Caprio nella parte del cattivo.
Il film merita di essere visto solo per queste tra grandi interpretazioni. Poi, ovvio, c’è tutto il resto: la trama, i paesaggi, le scene volutamente intrise di tanto sangue, con rosso dappertutto, le battute tipiche dei western e la cura maniacale dei particolari voluta da un regista atipico che non realizza mai film banali.
All’inizio sembra di ripiombare indietro di 40 anni con la musica tipica dei western di Sergio Leone, la tratta degli schiavi, i tipici costumi da cow boy, sembra tutto un remake, fino a quando non entra in scena Chistoph Waltz e da quel punto inizia un altro film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelo bottiroli - giornalista »
[ - ] lascia un commento a angelo bottiroli - giornalista »
|
|
d'accordo? |
|
asdrubale03
|
venerdì 21 giugno 2013
|
povero quentin
|
|
|
|
non ci siamo per niente.Se vi guardate kill bill1 e il 2(che sono bellissimi) direste che quentin tarantino o sta invecchiando o che sta perdendo colpi
|
|
[+] lascia un commento a asdrubale03 »
[ - ] lascia un commento a asdrubale03 »
|
|
d'accordo? |
|
danylt
|
lunedì 17 giugno 2013
|
omaggio al spaghetti western perfetto ma...
|
|
|
|
...Strano che ci sia un "ma" per un mio commento ad un film del mio regista preferito Mr Tarantino. Invece un pò con l'amaro in bocca devo dire che questa volta non sono entusiasta al 100% come ero abituata ad essere per ogni pellicola che il maestro ha voluto regalarci. Non per fraintendere, perchè in effetti il mio voto al film ha solo una tacca in meno al punteggio totale, infatti il film è assolutamente perfetto, a partire dalla sceneggiatura (sempre ottima pari alle capacità qualitative della sua regia) fino alla recitazione assolutamente magistrale degli attori. Di Caprio caratterista perfetto, che mantiene una classe e una cattiveria sottotono fino all'esplosione finale di Monsier Candy.
[+]
...Strano che ci sia un "ma" per un mio commento ad un film del mio regista preferito Mr Tarantino. Invece un pò con l'amaro in bocca devo dire che questa volta non sono entusiasta al 100% come ero abituata ad essere per ogni pellicola che il maestro ha voluto regalarci. Non per fraintendere, perchè in effetti il mio voto al film ha solo una tacca in meno al punteggio totale, infatti il film è assolutamente perfetto, a partire dalla sceneggiatura (sempre ottima pari alle capacità qualitative della sua regia) fino alla recitazione assolutamente magistrale degli attori. Di Caprio caratterista perfetto, che mantiene una classe e una cattiveria sottotono fino all'esplosione finale di Monsier Candy. Waltz, beh che dire, perfetto esilarante affascinante, è lui nella prima parte del film a tenere su il tutto, è il perno del film. Ed è proprio da qui che partono le mie prime perplessità: il film ha una sceneggiatura perfetta, viene narrato in modo eccezionale, eppure in alcune parti annoia ed è solo il carisma degli attori che aiuta lo spettatore a gustare il tutto. In ogni film Tarantino mi ha sempre dato quel momento in cui mi aspettavo qualcosa che ribaltasse la storia, che mi lasciasse a bocca aperta ed infine estasiata,Sma se solo in una scena ero li tesa ad aspettarmi il colpo di scena, tutto il resto poi non c'è stato. E' forse questa la causa maggiore del mio disappunto, era tutto abbastanza prevedibile. Ma se l'intenzione del maestro era quella di fabbricare una pellicola perfetta con il solo intento di omaggiare il nostro spaghetti western, allora ci è riuscito alla grande, inserendo anche un nostro caro attore come Franco Nero e la canzone originale cantata dalla nostra Elisa (mi fa sempre strano sentire cantare in italiano in un film americano ma allo stesso tempo mi inorgoglisce)
Quindi il mio è un sentito grazie a Mr Tarantino per averci regalato di nuovo un cinema affascinante e da gran maestro qual' è.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a danylt »
[ - ] lascia un commento a danylt »
|
|
d'accordo? |
|
|