Mentre si trova in vacanza in Romania con la sua fidanzata Livia, Alexandre viene investito da una macchina. Vine ricoverato in ospedale, dove deve sottoporsi a una trasfusione di sangue. Dopo tutto, non è la Romania la terra dei vampiri leggendari? Livia si trova ad affrontare un comportamento sempre più strano dal parte di Alexandre e fa tutto il possibile per salvare il loro rapporto che sta annaspando. Recensione ❯
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Il giovane Vittorio si prende cura del cavallo Vito Portanova: un rapporto docile in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti. Espandi ▽
Concetto, detto "il farmacista" vuole vincere a tutti i costi la prossima corsa clandestina. Ha per le mani un cavallo formidabile, un fuoriclasse, a cui ha dato il nome di un boss di una serie televisiva: Vito Portanova. La chimica delle sostanze iniettate si mescola al sudore degli allenamenti e alle parole dure degli uomini di Concetto. Suo figlio, Vittorio, si prende cura di Vito Portanova: un rapporto fatto di gesti e sguardi docili in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti. Recensione ❯
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Per otto mesi all'anno, seguendo tecniche e rituali ancestrali, Sanabhai e la sua famiglia raccolgono 'il sale bianco della terra' nel deserto del Gujarati, nel nord dell'India. Girato con lunghi e lenti piani sequenza, senza interviste o commenti over, un documentario meditativo di cristallina bellezza sul lavoro come atto di fede. Recensione ❯
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Sulle creste del Giura, ai confini del Val-de-Ruz nel canton Neuchâtel, sorge la scuola intercomunale di Derrière-Pertuis. Situato in una frazione di cinque case a 1153 metri di altitudine, l'istituto si trova al centro di una regione che i suoi abitanti chiamano «La Montagne», in una zona singolare, persa tra i pascoli. In questo paesaggio inviolato, ultimo baluardo del cantone sul confine delle Franches-Montagnes bernesi, Tableau noir indaga la vita della scuola seguendo per un anno una classe di sei allievi dai sei ai dodici anni, ciascuno coi propri successi e fallimenti. Recensione ❯
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Un'aspirante scrittrice intraprende un viaggio per conoscere se stessa e la sua generazione. Espandi ▽
La giovane aspirante scrittrice Dominique Piepermann conduce una vita sregolata nella comunità hipster di Berlino. Quando il suo editore rifiuta il suo manoscritto perché "non autentico", la giovane parte con un venditore di kebab diretta verso una valle dimenticata delle Alpi Svizzere dove sperimenta l'amore, la perdita e per finire incontra un protettore ossessionato dalla Fiat Panda. Umiliata ma allo stesso tempo ispirata, torna a Berlino per il suo primo romanzo: Tempo Girl - The Story Of A Generation. Recensione ❯
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Il film mostra le infrazioni a cui gli abitanti dela moderna Cina sono soggetti a causa del rapido sviluppo del paese. Espandi ▽
Ambientato in tre differenti luoghi, il film mostra le infrazioni a cui gli abitanti della moderna Cina sono soggetti a causa del rapido sviluppo economico del paese: Jiuxiancun, nel piovoso sud; i siti di Minqin e Wusutu, a nord; e Chongqing, megalopoli sul fiume Yangtze. I protagonisti del documentario mostrano i risultati di un passato irrisolto e di un presente incerto e i loro passi incerti verso il futuro, ancora ignoto. Recensione ❯
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Un documentario sul rapporto che gli svizzeri hanno con le armi. Secondo le stime più recenti, la Svizzera è il terzo Paese più armato della terra. Espandi ▽
La Svizzera ha un rapporto ancestrale con le armi che si basa sul concetto di libertà individuale, nato forse già alla stessa epoca del leggendario Guglielmo Tell nel lontano 1290. Il rapporto degli svizzeri con le armi continua ancora oggi per varie ragioni: a detta dei più fedeli difensori, primariamente per proteggere la madrepatria e tutelare la libertà individuale. Heritage ci porta nel cuore della Confederazione Elvetica per meglio conoscere un'antica tradizione che non ha smesso di affascinare. Recensione ❯
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Coscienze e solitudine affrontate nel corso del carnevale ticinese. Espandi ▽
Un rigore compromesso, una quotidianità alterata: è carnevale. La città si ferma, un clima di festosa allegria rompe le righe e riempie le strade. La solitudine, però, non conosce ricorrenza. Squarcio sognante nella tranquilla routine ticinese, Perdutamente è la promettente opera prima di una giovane cineasta che racconta per immagini l'improvviso travestimento di un mondo, la fuga danzante dall'ordinarietà, prima che l'alba rimetta ogni cosa al suo posto. Recensione ❯
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Il ritratto sensibile e sensuale di un'artista intramontabile. Espandi ▽
Ha conosciuto Breton, Giacometti, Duchamp e Max Ernst, fotografata da Man Ray, Meret Oppenheim è stata negli anni del Surrealismo scultrice, scrittrice, poetessa, disegnatrice di gioielli e femminista. Il film rivela attraverso interviste ad artisti ed amici la ricca personalità di un'artista divenuta icona per molte generazioni di donne. Recensione ❯
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L'identità conquistata nel corso di una lotta politica viene messa in discussione da un trasferimento. Espandi ▽
Ufuk è la figlia di una coppia turca che negli anni '70 ha militato nel partito comunista. La sua nascita è messa in ombra dalla rivoluzione incombente, dando vita al ritornello del film "Sono nata in mezzo ad un sogno", che ben presto si trasforma in "Cosa ci faccio adesso con questa unione?" Dopo essere emigrati in Svizzera, l'armonia della famiglia si sgretola. Il film parla di questioni di identità e politica, portando dalla Turchia degli anni '70 alla Svizzera del XXI secolo e districandosi tra falsi eroi e falsi guadagni. La regista affronta una crisi che la porta a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca della propria identità. Recensione ❯
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Un documentario che mette al centro il dramma degli emigrati clandestini, presentato nella "Quinzaine des réalisateurs" al Festival di Cannes 2013. Espandi ▽
Immergendosi per mesi in un gruppo clandestino di iraniani ad Atene, il regista interroga in merito a questa scelta radicale, che consiste nel riuscire a conquistare la possibilità di una vita migliore, nel modo più difficile e nonostante le incredibili difficoltà e pericoli che essa comprende: la clandestinità. Recensione ❯
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Un film che trascina fino al cuore di una comunità variopinta, alla ricerca della consonanza. Espandi ▽
Un villaggio attorniato da distese nevose. I musicisti si preparano in una sala piena di animazione. Cacofonia. Il direttore chiede silenzio. Al fiume, un vecchio è intento a pescare. È l'alba. Più lontano, una banda musicale di «indiani» sfila suonando per il carnevale. Una giovane cacciatrice osserva la preda al margine del bosco, mentre un adolescente nella sua camera lotta col nodo della cravatta, al ritmo di un rock-metal sinfonico assordante. Tra situazioni sociali e momenti di solitudine, nella successione delle animate prove del venerdì sera, nelle interminabili cerimonie istituzionali, L'harmonie ci trascina fino al cuore di questa comunità variopinta, alla ricerca della consonanza. Recensione ❯
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Arrivano dai quattro angoli del mondo, i nuovi allievi del signor Zingg, nella classe di lingua di una scuola di Basilea. Sono giovani che sognano un futuro migliore e ora pongono tutte le loro speranze nel loro insegnante: è lui che deve mostrare loro il cammino nel nuovo paese. In due anni, il tempo delle riprese, gli allievi imparano a conoscere la lingua e la cultura della Svizzera. Il signor Zingg ha un solo obiettivo in testa: permettere a questi giovani traumatizzati dagli eventi della vita di avere un posto nella società, anche professionalmente. Ma il cammino è duro e pieno di ostacoli perché non sempre gli autoctoni guardano con benevolenza ai nuovi arrivati. Recensione ❯
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