Hereafter

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Un film di Clint Eastwood. Con Matt Damon, Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren, Frankie McLaren, Thierry Neuvic.
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Drammatico, durata 129 min. - USA 2010. - Warner Bros Italia uscita mercoledì 5 gennaio 2011. MYMONETRO Hereafter * * * * - valutazione media: 4,09 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
algernon venerdì 7 gennaio 2011
oltre la morte Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
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un tema difficile, affrontato con semplicità e tenendosi a debita distanza dalla religione e dalla scienza. che cosa ci sia oltre la morte, al di là, è proposto con un certo alone di mistero, ma in fondo è un pretesto per descrivere ciò che succede al di qua, nell'Universo visibile, ovvero in vita, e per raccontare le vite dei tre personaggi del film: una giornalista francese scampata per poco alla morte, un ragazzo inglese che ha perso la persona per lui più importante, e un operaio americano che suo malgrado riceve messaggi e comunicazioni dall'altra parte. sono tre personaggi profondi, descritti dal regista in modo magistrale. tutto il film è diretto con grande maestria. [+]

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sincity venerdì 7 gennaio 2011
eastwood-damon "ci fan vedere il paradiso" Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Pare che ormai, i due grandi artisti Americani stiano stringendo un grande sodalizio. Dopo l'indimenticabile successo di Invictus, Hereafter è solo un'altra grande perla cinematografica che Eastwood ci regala. Un film che ci da dono di frasi e scene memorabili, di interpretazioni da oscar e di sceneggiatura da brivido, una trama originale e che non lascia alcun dubbio e/o punto in sospeso! Tre trame che attraversano il film come tre linee parallele pronte ad incontrarsi in un finale tra i più lodevoli degli ultimi anni! Era da tempo che non uscivo dalla sala così soddisfatto, così entusiasta. -Delle tre trame quella più interessante è sicuramente quella di Marcus- Il film riesce a tenerti con il fiato sospeso fin dalle prime scene, una volta finito si ha la sensazione di non voler smettere di guardarlo. [+]

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immanuel sabato 8 gennaio 2011
l'aldilà per un pugno di dollari Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
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Raccontare della vita dopo la morte ricorrendo alla parapsicologia può sembrare in un certo modo, visti il fascino e la suggestione che certi argomenti parascientifici ci sucitano, scontato o, se vogliamo (considerando le fanfaronate delle quali siamo imbevuti), costituisce tappa obbligata nella narrazione di ciò che sta al di là del mondo dei vivi. Forse perché siamo a corto di strumenti per scoprire quello che potrebbe esserci dopo la morte, proabilmente perché è più facile che qualcuno ci metta in comunicazione diretta o de relato - e corrobori in tal modo la nostra percezione di una "non fine" - con un universo del quale solo possiamo ipotizzare i contorni. [+]

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milore sabato 8 gennaio 2011
rimasto troppo aldiquà Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
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La scena superba dello tsunami, la perdita di coscienza della protagonista che lascia spazio alla sua visione, illudono lo spettatore di trovarsi di fronte ad un capolavoro crescente nel ritmo ed affondante in profondità in un argomento che continua a rimanere la più grande inquietudine umana. Niente di tutto questo, purtroppo la lentezza con cui i protagonisti vivono la loro vita (seppure a tratti commovente e toccante), trascina il film con un ritmo cantilenante senza costrutto. Pochi superficiali e poco scenografici riferimenti ad un aldilà di cui in pratica non si parla per nulla, nessuna vera riflessione, nessuno spunto ad interrogarsi sul motivo per cui non circolano poche notizie sugli episodi premorte che sono studiati ormai da venti anni. [+]

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yoricca domenica 9 gennaio 2011
fan di clint Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Delicato, bello, non si lancia in ipotesi drammatiche o consolatorie. Godibile proprio perchè non ti impone una soluzione ma lascia solo il discreto e lieve suggerimento di una possibilità. Bravo Clint, che non delude mai....

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volpao domenica 9 gennaio 2011
di nuovo un grande capolavoro!!! Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
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Film potenstissimo, stupendo e imperdibile sia per i fans di Clint Eastwood che non! Il regista riesce a comunicare la sua immagine e riflessione sull'aldilà in un modo incredibilmente diretto e chiaro che arriva immediatamente allo spettatore. La narrazione è ben scorrevole e la storia estremamente interessante (non è un film d'azione quindi non è una cosa scontata!!) Mi ha molto colpito anche l'effetto sugli spettatori che erano nella sala, molte persone son rimaste sedute qualche minuto al termine della proiezione...come per realizzare bene quello che si è appena visto! Un'esperienza bellissima! Clint Eastwood si rincoferma a mio parere un vero artista! Grazie Clint!!

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anna1 martedì 11 gennaio 2011
il confine Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
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Il confine più difficile da valicareè la morte.il passaggio è affrontato inquesto film non in termini di affetto o di sentire religioso, ma in termini di identificazione. L'identità della persona impone, pur in modo diverso, ai tre protagonisti di superare quel confine: il proprio modo di essere impone un contatto, una contiuità, una con-fusioneper ritrovare se stessi. Questa situazione vedo nella giornalista che sperimentando una situazione esistenziale ai limiti della vita e - anche del razionale - prende le distanze da un mondo fatto di gratificazioni economiche e di affenmazione pubblica per seguire la via incompresa e impopolare della ricerca sul tema dei contatti con l'aldilà; il veggente vive la condanna del contatto con l'aldilà, ma anche la sua ineluttabilità, questa sensibilità è parte di sè; il bambino cerca disperatamente il gemello-parte di sè, e trova i presupposti per ilreinserimento quando lo trova, nell'incidente della metro e nell'incontro con il sensitivo. [+]

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paulettebouledefeu mercoledì 12 gennaio 2011
l'oppio dei popoli Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
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Eastwood sta invecchiando, è innegabile. E comincia ad aver paura della morte, così tanto da doverla esorcizzare rifugiandosi nella speranza di un aldilà paradisiaco. Be', è banale. Lo era già quando Marx disse che "la religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli." Insomma, bisogna aggrapparsi a qualcosa per poter affrontare la morte. A parte questo, molte scene risultano forzate, molte altre superflue. Il modo in cui si incontrano i tre protagonisti è ridicolo. E vogliamo parlare della scena in cui Matt Demon sogna a occhi aperti di baciare Cécile De France senza averla mai conosciuta? Cos'ha [+]

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sonnycorleone martedì 18 gennaio 2011
non c'è vita senza morte... Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
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Clint, hai ottant'anni. La sera ti addormenti e pensi alla tua vita: gli esordi nel cinema, il genere che hai inventato (insieme al grande Leone), gli anni '70 e la 44 magnum di Challagan, le risposte al mondo di un uomo giovane, bello, famoso, ricco...Poi gli anni passano. Anche la vita più piena, più densa di esperienze di gioia e successo, nasconde le sue inquietudini. Mystic River è lo specchio del pensiero debole dei nostri tempi. Gli Spietati non ti trovano più con la voglia di "prendere a calci in bocca" qualche insolente pistolero ma, tutto sommato, ti spingono a riflettere sul punto di vista di chi muore sulla tazza del cesso, ucciso da un ragazzino. [+]

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ethan89 mercoledì 19 gennaio 2011
morte o futuro? Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
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Basta così poco per essere sempre il miglior regista? Siamo talmente abituati a suoi capolavori che ci accontentiamo di poco? Me lo chiedo perchè in molti parlano di emozioni forti, di commozione inarrestabile, di poesia. Ma non c'è niente di tutto questo in Hereafter. E questo perchè, a mio giudizio, non è un film sulla morte.
Eastwood della morte sa moltissimo, e sa come metterla in scena: se pensiamo all'espressione di Sean Penn in Mystic River (la scena in cui viene tenuto dai poliziotti), alla tensione che crea la stanza dell'ospedale in Million dollar baby, e alla stessa morte dell'attore/regista di Gran Torino, ci accorgiamo che in quei film abbiamo pianto, sofferto, patito. [+]

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