Hereafter |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Matt Damon, Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren, Frankie McLaren, Thierry Neuvic.
continua»
Drammatico,
durata 129 min.
- USA 2010.
- Warner Bros Italia
uscita mercoledì 5 gennaio 2011.
MYMONETRO
Hereafter
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Clint maturo e corragiosodi ShiningEyesFeedback: 16074 | altri commenti e recensioni di ShiningEyes |
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giovedì 21 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Compito non facile per Eastwood dirigere un film dal genere non proprio conosciuto da lui: il soprannaturale. Ma Clint è uomo intelligente e di esperienza, e non vorrei essere cattivo nel dire che ormai, alla sua età, sia un tema molto vicino quello della vita oltre la morte. Comunque, Clint, riesce a fare un ottimo lavoro, esplorando gli animi insicuri e i dubbi dei tre personaggi cardine del film, e soprattutto, sul come farci tirare fuori i nostri dubbi e domande sul tema in questione. Affascinante è senz'altro la sceneggiatura, anche se scricchiola un po' su alcune parti, e rendendosi a volte poco interessante; il montaggio, ottimo, la salva in calcio d'angolo. Le tre storie sono belle ed interessanti, ma hanno dei punti deboli e non sono distribuite bene: la storia di Marie parte bene, ma poi diventa insipida, ed assume un'importanza inferiore delle altre due. Quella di George ad esempio, è più curiosa e meglio collegata(un buon Matt Damon), come quella di Marcus, che ci colpisce di più sulla nostra sensibilità. Film con molti cali, però, conto anche la difficoltà nel girare film di questo genere, spesso privi di carne e pesce, e questo, di film, spicca su molti. Apprezzo poi particolarmente l'uso delle luci a tono celeste nel film, quasi a dargli quell'aria soprannaturale di cui necessita; senza parlare poi, della apocalittica e devastante scena dello tsunami. Molti dicono che Clint si è un po' afflosciato dopo “Invictus” e “Hereafter”, e che lo preferiscono nella direzione in toni da duro, come era solito a fare. Io dico che, girare film con successo e impegno come questo, su temi insoliti alla sua sfera, sia segno di maturità e coraggio, e aggiungo che non si può essere duri tutta la vita. Lunga vita a Clint!
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