Quel fantastico peggior anno della mia vita |
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Un film di Alfonso Gomez-Rejon.
Con Thomas Mann, RJ Cyler, Olivia Cooke, Nick Offerman.
continua»
Titolo originale Me & Earl & the Dying Girl.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 104 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 10 dicembre 2015.
MYMONETRO
Quel fantastico peggior anno della mia vita
valutazione media:
3,28
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film semplice ma dai veri sentimentidi ShiningEyesFeedback: 16074 | altri commenti e recensioni di ShiningEyes |
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domenica 7 febbraio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Greg è un diciassettenne timido e riservato che ha scelto la via dell’invisibilità per la paura di intrattenere rapporti personali con altri coetanei. Ha un solo amico, Earl, che chiama “collega” e con cui passa il tempo a realizzare lungometraggi kitsch che omaggiano e parodiano grandi film d’autore. Le cose cambiano quando la madre ordina a Greg di stare vicino ad una sua compagna di scuola, Rachel, che sta combattendo contro la leucemia. Il film di Rejon è un delizioso ritratto di quella che non altro che la nascita e sviluppo di una splendida amicizia, con tanto di buone idee atte a sdrammatizzare il tono drammatico della situazione di Rachel. In particolare i comici film girati dai due ragazzi riescono ad alleggerire quel senso di pesantezza che ci pervade nell’assistere ai momenti più deprimenti, oltre a mostrare scelte derivate da un ottimo buon gusto e abili nel dare suggerimenti su film e registi da approfondire. La trama, semplice ma non scontata, ci accompagna nel percorso di crescita di Greg, il quale all’inizio non crede in se stesso e se ne sta chiuso nel suo guscio d’isolamento, ma che con l’incontro con Rachel maturerà e sarà più consapevole di ciò che è capace; tutto ciò mostrato con un tocco sensibile che ci fa affezionare al personaggio (ben interpretato da Thomas Mann). Importante dire che il film sembra anche un invito a vivere i rapporti e il mondo circostante in maniera più coraggiosa e decisa, e che non si è sempre sicuri vivendo nella bolla in cui si chiude Greg e che arriva sempre il momento di mettersi in gioco. In un mondo cinematografico ormai fin troppo corrotto da politica e denaro, i film come “Me, Earl and The Dying Girl” sono un toccasana per coloro che amano il cinema semplice che mette in mostra personaggi “normali”, i quali però attraggono di più del classico eroe americano stereotipato, perché essi si avvicinano più a noi e al nostro stile di vita di persone che viviamo la vita reale. E la bellezza di un film come questo risiede in una semplicità, che ormai si è allontanata dalle intenzioni delle produzioni americane (ma anche europee), che vogliono solo storie con azioni con il fine di attirare il pubblico e basta, le quali devono tirare fuori scandali o violenza. Ben vengano opere come quella di Rejon, che ci regalano quel gusto di normalità create dai veri sentimenti e dai veri valori che importano davvero.
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