ultimoboyscout
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mercoledì 4 settembre 2013
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la vita oltre la morte.
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Uno dei film meno riusciti dell'Eastwood regista, il sesto in quattro anni ad 80 anni e non accenna a rallentare. Una storia d'amore e morte senz'altro bella, toccante e molto umana, che guarda al paradiso e all'aldilà con occhio laico e non vuole supposizioni ma cerca risposte certe. Film solidissimo, con attori bravi, credibili ed intensi ed effetti speciali da far invidia (lo tsunami è davvero da paura), un viaggio per vedere se il buon Walt Kowalski sia stato ammesso in paradiso oppure no. L'idea di partenza è di Peter Morgan, sceneggiatore inglese e nome caldissimo, che mescola personaggi e storie per farli convergere solo alla fine, una giornalista morta per qualche secondo durante lo tsunami, un operaio americano col dono di parlare coi morti e un ragazzino inglese che ha appena perso il gemello.
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Uno dei film meno riusciti dell'Eastwood regista, il sesto in quattro anni ad 80 anni e non accenna a rallentare. Una storia d'amore e morte senz'altro bella, toccante e molto umana, che guarda al paradiso e all'aldilà con occhio laico e non vuole supposizioni ma cerca risposte certe. Film solidissimo, con attori bravi, credibili ed intensi ed effetti speciali da far invidia (lo tsunami è davvero da paura), un viaggio per vedere se il buon Walt Kowalski sia stato ammesso in paradiso oppure no. L'idea di partenza è di Peter Morgan, sceneggiatore inglese e nome caldissimo, che mescola personaggi e storie per farli convergere solo alla fine, una giornalista morta per qualche secondo durante lo tsunami, un operaio americano col dono di parlare coi morti e un ragazzino inglese che ha appena perso il gemello. Tutti e tre alla ricerca di risposte, troveranno, anzi conquisteranno, la serenità. "Hereafter" non è un capolavoro, è lontanissimo dall'esserlo, Old Clint non invecchia non invecchia ma regna sulle immagini coi suoi effetti che valgono più di ore e ore di stronzate catastrofiche, i suoi raggi di luce che accarezzano gli arredi che sembrano veri e propri miracoli e Matt Damon è l'ennesimo sensitivo che vive il suo dono come una maledizione. Un'opera buona che Eastwood smussa qua e la, soprattutto alleggerisce il carico soprannaturale assecondando quello fiabesco e quello reale mettendo nel suo mirino la commozione terrena. Tutto è lieve, dosato, forse antico e lo è pure la retorica. La storia più bella e toccante è quella di George, interpretato da un immenso Matt Damon, le vicende degli altri protagonisti invece tolgono ritmo, mordente e intimità e Cecile DeFrance è l'unica a non apparire all'altezza, poco convincente e spaesata, sarà perché Clint è un vero americano capace di centrare i lati qualsiasi essi siano del suo paese, faticando, per contro a Londra e Parigi. Film saggio e delicato ma rivedibile più per le mancanze di Morgan che di Eastwood.
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mimmonat
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giovedì 13 gennaio 2011
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dai lunghi silenzi con leone ai viaggi nell'anina
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Clint dimostra ancora una volta di poter osare dove possono pochi. Questa volta, però, non "il solito film sopra la media" che ti coivolge ed in sala non ti fa pensare a nient'altro che al film, questa volta con la maestria riservata a pochi, quella macchina da presa, oltre che a muoversi con abilità raffinata, arriva, grazie anche a scelte musicali azzecate, dentro la nostra anima. Altro tocco di classe che credo non sfuggirà allo spettatore e quello che, a differenza del film che viaggia sempre sopra le righe per tutta la durata, penso a film tipo LO SCAFANDRO E LA FARLALLA, Clint riesce a dare dei tocchi che ci riportano in una dimensione di normalità e ci consentono d'uscirne con un ricordo anche "terreno".
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Clint dimostra ancora una volta di poter osare dove possono pochi. Questa volta, però, non "il solito film sopra la media" che ti coivolge ed in sala non ti fa pensare a nient'altro che al film, questa volta con la maestria riservata a pochi, quella macchina da presa, oltre che a muoversi con abilità raffinata, arriva, grazie anche a scelte musicali azzecate, dentro la nostra anima. Altro tocco di classe che credo non sfuggirà allo spettatore e quello che, a differenza del film che viaggia sempre sopra le righe per tutta la durata, penso a film tipo LO SCAFANDRO E LA FARLALLA, Clint riesce a dare dei tocchi che ci riportano in una dimensione di normalità e ci consentono d'uscirne con un ricordo anche "terreno". Lunga vita a Clint, vecchio conservatore americano "illuminato".Adesso dopo anni veniamo a sapere a cosa pensava in lunghi silenzi sui set di Leone in Ciociaria!
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[+] schabel
(di em.ina)
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peppeanastasi
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martedì 11 gennaio 2011
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flop
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Sceneggiatura BANALE.
Fotografia anni 80 mentre il film è attualissimo.
Finale sbrigativo, scontato e fatto male ...
L'unica cosa positiva è l'eccelsa interpretazione di Matt Demon
La tematica molto interessante. Credo che sceneggiatore e regista avrebbero dovuto concentrarsi di più ...
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em.ina
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lunedì 29 ottobre 2012
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death after life
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lacrime facili, trama debole e finale scontatissimo ...
non ci si puo' abbandonare a nessuna sensazione se non a quella di un inizio promettente.
non ha nulla a che fare con i capolavori di Clint Eastwood!
SCONSIGLIATO
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gigieppetto
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venerdì 28 gennaio 2011
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banalmente scontato e vuoto di significato
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due ore in cui ti aspetti continuamente che succeda qualcosa di significativo e di minimamente profondo. Un film che racconta storia di una banalit' deprimente e descritti con ancor peggiore originalit'. posso capire che non essa non sia tutto ma arrivare ad esultare quando il bambino viene sparato contro una macchina e` veramente indice di poco valore. Ogni episodio e` prevedibile e prima che una scena avvenga gia' sbadigli intuendo cosa sta per dire o fare; appena ti accorgi che sta avvenendo e lentamente ti rigiri sulla sedia lievemente infastidito; poi ti accorgi della musichetta triste di sottofondo in qualsiasi scena e ti viene da andartene a vedere un film vero. stavolta ha ciccato clint.
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due ore in cui ti aspetti continuamente che succeda qualcosa di significativo e di minimamente profondo. Un film che racconta storia di una banalit' deprimente e descritti con ancor peggiore originalit'. posso capire che non essa non sia tutto ma arrivare ad esultare quando il bambino viene sparato contro una macchina e` veramente indice di poco valore. Ogni episodio e` prevedibile e prima che una scena avvenga gia' sbadigli intuendo cosa sta per dire o fare; appena ti accorgi che sta avvenendo e lentamente ti rigiri sulla sedia lievemente infastidito; poi ti accorgi della musichetta triste di sottofondo in qualsiasi scena e ti viene da andartene a vedere un film vero. stavolta ha ciccato clint. tema straconsiderato affrontato con riflessioni da bambinetto. consigliato per l'insonnia.
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[+] la sensibilità non è da tutti........
(di marx66)
[ - ] la sensibilità non è da tutti........
[+] sarebbe bello fosse un minimo come gli altri....
(di gigieppetto)
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[+] temi differenti
(di giovj)
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malignetto
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sabato 8 gennaio 2011
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lento, lentissimo... ed il finale?
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Film, molto lento. Gli spunti interessanti non vengono approfonditi ed il film semplicemente si conclude in modo inappropriato, non fornendo alcun dato....
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batybaty
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giovedì 6 gennaio 2011
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l'immagine rigida della morte
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Ricordate le espressioni rigide del Clint cow-boy? Nel film si fa fatica a distinguere se è tatto, raffinatezza o semplice rigidità quella mancanza di emozioni che generalmente accompagnano la morte.
Poche lacrime e sempre subito asciugate con un colpo di manica, come se far vedere il proprio dolore agli altri sia uno scandalo.
Glaciale il funerale del piccolo Jason. Rigido tutto il resto, a partire dalle inespressioni di Matt Damon finalmente un po' invecchiato e un po' più umano.
Rigido Clint, rigido film. Come non riuscire ad amarlo però? Sappiamo che dietro quella scorza c'è del sentimento e ne siamo attratti come in una forma erotica del vedo-non vedo.
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Ricordate le espressioni rigide del Clint cow-boy? Nel film si fa fatica a distinguere se è tatto, raffinatezza o semplice rigidità quella mancanza di emozioni che generalmente accompagnano la morte.
Poche lacrime e sempre subito asciugate con un colpo di manica, come se far vedere il proprio dolore agli altri sia uno scandalo.
Glaciale il funerale del piccolo Jason. Rigido tutto il resto, a partire dalle inespressioni di Matt Damon finalmente un po' invecchiato e un po' più umano.
Rigido Clint, rigido film. Come non riuscire ad amarlo però? Sappiamo che dietro quella scorza c'è del sentimento e ne siamo attratti come in una forma erotica del vedo-non vedo.
Non si ottengono risposte da l film, com'era ovvio, ma l'invito a riflettere su quanto è importante vivere il presente, di quanto la vita abbia sapore (il corso di cucina non è un caso) e di trovare in ciascuno di noi la speranza che veramente ci sia un ulteriore cammino da continuare dopo la vita.
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giacomogabrielli
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martedì 18 gennaio 2011
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mega mattone. **
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Mr. Gran Torino (tanto per citare uno dei suoi ultimi capolavori) torna con un film pesantissimo, che nella sua bellezza visiva non contiene nulla, se non una storia noiosissima piena di fatti slegati tra di loro, con un Matt Damon nella parte di un medium che non vuole più utilizzare la sua potente dote... e che in effetti per tutto il film non usa! Un film che, se solo non fosse per i bellissimi primi 30 minuti, non lascia niente allo spettatore. E' solo un mega-mattone prodotto con milioni di dollari delle tasche del sempre (troppo) buono Steven Spielberg. MEGA MATTONE. **
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weach
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giovedì 26 maggio 2011
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rumore d'amore
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Hereafter.
Quanti giudizi discordanti su questo ultimo lavoro del regista Clint Eastwood; se li ascotassimo tutti forse ci disperderemmo: alcuni sono sprezzanti,, altri pseudo intellettuali; altri ancora ipocriti !!!!!!!!!!!!
Ma cos’è veramente Hereafter???????
È un fiore scolpito nella roccia come è appunto quella bella persona che è Clint Eeastwood .
È film armonico, uno slancio emotivo dove il cuore si apre e, dopo la sofferenza , fa sgorgare poesia .
È un film minimalista, ma molto efficace che ci abbraccia con una rielaborazione del tema numero n 2 del concerto di Rachmaninov.
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Hereafter.
Quanti giudizi discordanti su questo ultimo lavoro del regista Clint Eastwood; se li ascotassimo tutti forse ci disperderemmo: alcuni sono sprezzanti,, altri pseudo intellettuali; altri ancora ipocriti !!!!!!!!!!!!
Ma cos’è veramente Hereafter???????
È un fiore scolpito nella roccia come è appunto quella bella persona che è Clint Eeastwood .
È film armonico, uno slancio emotivo dove il cuore si apre e, dopo la sofferenza , fa sgorgare poesia .
È un film minimalista, ma molto efficace che ci abbraccia con una rielaborazione del tema numero n 2 del concerto di Rachmaninov.
Qualcuno ha detto che il cuore si espande anche durante un flusso malinconico!
Marie.alias Cecile de France, i due gemelli Franck e Lloyd , George Lonegan alias Matt Damon sono la cassa di risonanza di una vibrazione , di un sentimento che si espande dopo una sofferenza, generando purezza, forza ,libertà, risonanza, sincronicità.
Clint , con quella personalissima ,voglia di condivisone , ci accarezza tutti favorendo un dolce sentire , oltre i giudizi, ma in volo con lui dentro il suo grande cuore
Questo è per me Hereafter poesia allo stato puro dove non c’è spazio per l’intelletto ma solo per essere coinvolti ,rapiti dal suo intenso "ruome d'amore ".
Grazie per queste due ore armoniche ,malinconiche , appassionate , struggenti!!!!!!!!!
Buona visone
Weach illuminati
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[+] mi dispiace weach...
(di il cinefilo)
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eldiabloaaa
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giovedì 6 gennaio 2011
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la morte del cinema
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Delusione totale. Questa volta Clint, il dollaro non l'ha bucato.
Film monotono, trama piatta a metà tra lo sbadiglio e il sonno.
L'inizio, che sembra lo spezzone di un altro film, fa ben sperare, come del resto il
trailer, poi l'oblio.
Analiticamente il film non offre spunti non accende interrogativi al termine
non ti lascia nulla, forse un pò come la morte. Una sensazione forse però l'avverti,
la potrei descrivere come quella sensazione che provi quando ti hanno appena derubato
del portafoglio, ma poco male perchè c'erano pochi soldi dentro ed i documenti e la carta di credito li porti in un'altra tasca.
Consigliato Assolutamente NO.NO.NO.
[+] no no noooooooooooo
(di lilly becker)
[ - ] no no noooooooooooo
[+] hereafter
(di piotre)
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[+] è vero
(di queen-lizard)
[ - ] è vero
[+] mi sembri esagerato!
(di nee.cola)
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(di claudio the bassist)
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[+] forse non era il tuo genere
(di sandavi)
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[+] ci ha stese
(di trafficlight)
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[+] io amo clint eastwood
(di oblivion7is)
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[+] riflettici un attimo
(di giorpost)
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[+] per apprezzarlo ci vuole un pò di sensibilità
(di bernardo_9)
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[+] ascolta il consiglio di federico frusciante
(di killbillvol2)
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