34ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 40 film genere documentario. Torino - 18/26 novembre 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Ai piedi delle Alpi, in due paesini, ricomincia un nuovo anno scolastico e per la comunità di cinesi c'è una novità: un laboratorio teatrale dedicato a loro. Espandi ▽
Barge e Bagnolo sono due piccoli comuni ai piedi delle Alpi, in cui da secoli l'attività principale è l'estrazione della pietra e in cui, dalla fine degli anni Novanta, è presente la seconda comunità cinese d'Europa. È qui che per i ragazzi cinesi inizia un altro anno scolastico, con la stessa incertezza rispetto al futuro, ma con una novità: un laboratorio teatrale ideato e realizzato per loro. Recensione ❯
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La Florida come un blob di Mtv culture, youtubers, spring breakers e prankers, ispirato all'omonimo libro cult di Harmony Korine. Documentario, Belgio2015. Durata 56 Minuti.
Il collettivo belga Leo Gabin fa surf sull'immaginario dello streaming americano e realizza un tracciato sottoproletario narcisista e nichilista, autodistruttivo e innocente. Espandi ▽
Una sequela di immagini video in bassa qualità scaricate dal web e montate fra di loro senza un apparente filo conduttore: adolescenti che si mettono in posa e vanno sullo skateboard, ridono e scherzano tra di loro, danno sfogo al contemporaneo bisogno di esibizionismo, annunciano suicidi che forse non si verificheranno mai. Il tutto caricato sui social network più popolari, come momenti intimi da condividere col mondo. A fare da collante, tra una scena e l'altra, stralci dell'omonimo romanzo di Harmony Korine, come una sorta di canovaccio per una rappresentazione della rappresentazione sfuggita di mano. Recensione ❯
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Lou Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico. Espandi ▽
La parabola artistica ed esistenziale dell'artista di origini svedesi Lou Castel. Un vissuto «intrappolato» tra due personaggi diretti da Marco Bellocchio: l'Alessandro di I pugni in tasca (1965) e il Giovanni di Gli occhi, la bocca (1982). Attraversando una Roma sospesa tra archeologia postindustriale e relitti pasoliniani, Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico, in un generoso atto d'amore verso ciò che resta del suo mestiere oggi. Recensione ❯
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In una Roma decaduta Mauro Bonanni si affaccia alla vecchiaia con profondo disagio esistenziale. Espandi ▽
In una Roma decaduta, dove la nevrosi dei tempi moderni si esprime attraverso un umorismo cinico e volgare, Mauro Bonanni si affaccia alla vecchiaia con profondo disagio esistenziale. Come tanti, lamenta l'invasione di extracomunitari, ma il suo razzismo, di vita più che ideologico, si rivela contraddittorio. Mauro, infatti, è così attratto da quelle terre lontane da partire improvvisamente per Cotonou, nel Benin, dove anni addietro ha condiviso un viaggio con un dipendente beninese. Recensione ❯
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Un musical documentario su secolarismo, uguaglianza e libertà dopo gli attentati in Francia del gennaio 2015. Espandi ▽
«In Francia dopo gli attentati del gennaio 2015 regnano caos e confusione. Attaque raffigura questo periodo travagliato, sollevando questioni politiche senza risposta. Poiché la democrazia è sotto attacco, tutti sembrano perduti, dai comuni cittadini agli intellettuali a quelli che devono prendere decisioni. Non è più chiara nemmeno la differenza tra realtà e immaginazione. [...] Il verbo politico appartiene ancora a pochi, mentre le minoranze sono invitate a unirsi a una maggioranza dominante, un'orchestra che canta con una sola e unica voce, diventata ancora più forte dopo gli attacchi terroristici». Recensione ❯
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Un documentario sulla storia pubblica e privata di LeRoy, uno scrittore incredibile dalla fervida fantasia. Espandi ▽
Il documentario racconta dall'interno il sensazionale caso letterario di J.T. LeRoy, una creatura sbocciata nel 1999 e così perfetta per il suo tempo da affascinare lettori e registi da tutto il mondo. Un personaggio immaginario che cela una persona dalla fantasia smisurata. La sua storia anni dopo si rivelerà una perfetta invenzione, come la sua stessa identità. Recensione ❯
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Un film realizzato in dodici anni vagando per il mondo. Una storia che parte da Israele e dalla sua politica per parlare della storia di una donna che si sente un ragazzo. Espandi ▽
Nitzan Krimsky è una ventenne israeliana che ha deciso di fuggire da Tel Aviv per appagare il desiderio di perdita di sé che da sempre la smuove. S'imbarca in un giro senza meta intorno al mondo, da Tokyo a New York, da Amsterdam a Milano, durante il quale fa sesso con altre ragazze e sperimenta con le droghe. Nitzan tiene un foto-diario dei suoi continui spostamenti, scattando autoritratti con cui cerca di disinnescare la bomba a orologeria che sente di portare dentro. Poi la decisione di cambiare sesso: la ricerca di un mondo nuovo da esplorare, un viaggio conclusivo dentro di sé, alla scoperta della nuova identità che ha conquistato, che cresce di pari passo con il ritorno alle origini ebraiche. Recensione ❯
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Commenti e appunti sulla bellezza dei momenti perduti, l'osservazione dell'identità in perenne mutamento. Espandi ▽
Un flusso d'immagini di ciò che ci circonda. Momenti di bellezza, spesso casuali, a volte quotidiani, catturati dalla videocamera e sospesi nel tempo. Gli elementi della natura, le relazioni umane, i sentimenti che ne scaturiscono. Tutto ciò che siamo. Recensione ❯
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La storia di un'opera rifiutata dal committente che inizia una peregrinazione durata quasi quattrocento anni. Espandi ▽
Roma, 1630-40: lo scultore barocco Francesco Mochi realizza il Battesimo di Cristo per la chiesa di San Giovanni Battista de' Fiorentini di Roma. L'opera, rifiutata dal committente, inizia una peregrinazione di luogo in luogo che durerà quasi quattrocento anni. Roma, gennaio 2016: un gruppo di visionari decide di riportare la scultura nel luogo dov'era stata concepita. Improvvisamente, Cristo rompe il silenzio di quattrocento anni e si rivolge a Giovanni Battista. Recensione ❯
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Donna Haraway è una studiosa di primo piano nel campo della scienza e della tecnologia, una femminista e un'appassionata di fantascienza. La sua fama è esplosa negli anni Ottanta, quando il suo lavoro sul gender, l'identità e la tecnologia ha segnato un punto di svolta e ha affermato un femminismo franco e allegro, oltre le categorie di genere. Recensione ❯
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Le sue tele renitenti ai pennelli sono lo schermo su cui Schirinzi intrattiene il suo filmare e trattiene, per un attimo, la sua furia iconoclasta. Documentario, Italia2016. Durata 37 Minuti.
Postazione dello sguardo nel silenzio strappato alla luce in cui è sospeso lo studio dell'artista salentino Romano Sambati. Espandi ▽
L'artista Romano Sambati nel suo studio, opera disseppellendo chirurgicamente intimità. E attende. Corpi, lune, luoghi, sindoni senza testa sospese in tragiche cadute; un dolore classico e inviolabile, diretto allo stomaco, un alito remoto che nulla ha da spartire con la contemporaneità... E intanto la sua passione arde impetuosa senza depositare cenere, bruciando tutto, anche se stessa. Recensione ❯
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Una donna porta a spasso la sua paranoia per le strade di Oceanside, California, e la filma col cellulare. Documentario, Belgio, USA2016. Durata 32 Minuti.
Il racconto di una mente dissociata e il dubbio sull'effettivo senso di ciò che si vede e che poco alla volta s'impadronisce delle immagini... Espandi ▽
Bonnie è un'insegnante in pensione che si è traferita da Newburgh, nello Stato di New York, a Carlsbad, in California, dove si prende cura del fratello, handicappato mentale, e del cane cieco. Il motivo che l'ha spinta ad abbandonare la costa est, però, non ha nulla a che vedere con le necessità familiari: l'ombra dello stalking da parte di sconosciuti si era allungata in modo claustrofobico sulla vita di Bonnie. Nonostante il trasferimento, anche nella nuova sistemazione compaiono ben presto segnali inquietanti: sembrerebbe che qualcuno la stia spiando e perseguitando. Alla donna, in un disperato tentativo di provare le attenzioni indesiderate di cui è vittima, non rimane che documentare meticolosamente, per mezzo di una videocamera, la quotidianità. E se si trattasse, invece, di un'ennesima illusione frutto della sua mente? Recensione ❯
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La lenta e contraddittoria ricostruzione dell'immaginario di un paese attraverso la fotografia Espandi ▽
Kim Hak, giovane fotografo cambogiano, è alla ricerca di un immaginario per il suo Paese che superi il cliché iconografico legato all'Angkor Wat o ai Khmer rossi. Nhem En, anziano fotografo del regime, autore di circa 14.000 fototessere di prigionieri politici destinati a morte certa, sta invece progettando il proprio ingresso nel business del dark tourism, la moda di visitare luoghi in passato teatro di tragedie e violenze. Quale immagine proporre, dunque, di un Paese e della sua storia? Recensione ❯
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Avo Kaprealian racconta la vita quotidiana per le strade, catturando il senso di presagio rapidamente trasformato nel conflitto violento che ha inghiottito il paese. Espandi ▽
Dal balcone dell'appartamento della sua famiglia, nel quartiere Midan di Aleppo, Avo Kaprealian racconta la vita quotidiana per le strade, catturando il senso di presagio rapidamente trasformato nel conflitto violento che ha inghiottito il paese. Di tanto in tanto, il padre rompe il suo silenzio per rimproverare il figlio di star mettendo in pericolo l'intera famiglia. Al contrario, la madre stessa si mostra alla telecamera, raccontando eventi ed emozioni senza riserve. I residenti di Midan sono principalmente discendenti dai sopravvissuti al genocidio armeno, fuggiti dalle proprie case nella moderna Turchia per stabilirsi ad Aleppo. Come il conflitto armato colpisce la loro strada, l'obiettivo di Kaprealian si volta verso l'interno dell'abitazione per registrare la vita quotidiana della famiglia e il modo in cui affrontano bombardamenti, cecchini e interruzioni di corrente. Per gli armeno-siriani, la cui memoria è profondamente incisa dalla tragedia di esilio forzato, la prospettiva di uscire di casa e dover sfuggire alla morte, risuona come un trauma ancestrale che si ripete. Recensione ❯
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Un viaggio nel tempo, tra figure mitologiche e visioni oniriche Espandi ▽
In Anatolia, durante un antico rito di guarigione, una donna si muove in stato sognante. A guidarla una figura mitologica, il centauro Kheiron, che la sottopone a una forma di psicoanalisi dal sapore selvaggio. Un viaggio nel tempo, che dal presente riporta la donna nel villaggio materno dove, nel 1915, l'intera popolazione armena sparì nel nulla, e tra le rovine di un ospedale d'epoca romana, dove i malati erano curati con le acque sacre e con visioni oniriche. Recensione ❯
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