Colossale sentimento

Film 2016 | Documentario, +13 83 min.

Anno2016
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata83 minuti
Regia diFabrizio Ferraro
DistribuzioneZomia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,46 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Fabrizio Ferraro. Un film Genere Documentario, - Italia, 2016, durata 83 minuti. distribuito da Zomia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,46 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 dicembre 2016

La storia di un'opera rifiutata dal committente che inizia una peregrinazione durata quasi quattrocento anni.

Consigliato nì!
2,46/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,91
CONSIGLIATO NÌ
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Due statue, un kolossal.
Recensione di Raffaella Giancristofaro
Recensione di Raffaella Giancristofaro

"Roma 1630-1640. Lo scultore Francesco Mochi realizza Il battesimo di Cristo per la chiesa di San Giovanni Battista de' Fiorentini in Roma. L'opera, rifiutata dal committente, inizia a peregrinare di luogo in luogo per quasi 400 anni. 2016: un gruppo di visionari decide che è tempo di riportarla a casa".
È la didascalia che introduce Colossale sentimento di Fabrizio Ferraro, selezionato nella sezione TFFdoc / Fuori Concorso del Torino Film Festival 2016, che nel 2009 e 2010 aveva programmato il suo Je suis Simone - La condition ouvrière, sull'esperienza di fabbrica di Simone Weil, e Piano sul pianeta - Malgrado tutto, coraggio Francesco! sull'ex-manicomio di Santa Maria della Pietà a Roma.
Colossale sentimento documenta la preparazione della chiesa che deve ospitare Il battesimo di Cristo e le operazioni di trasferimento del gruppo scultoreo: due figure umane, quella di Cristo battezzato da San Giovanni. Mentre viene organizzato il loro delicato spostamento, sullo schermo si succedono operai che puntellano soffitti, scalpellano, manovrano gru, guidano automezzi, restauratori al lavoro. E il movimento lentissimo e silenzioso di figure di pietra che grazie alla volontà dell'uomo si muovono nel bianco e nero digitale della notte romana. Una successione di piani fissi, accompagnati da suono in presa diretta, con montaggio ridotto al minimo e una voice over la cui provenienza è chiarita solo nelle note di regia: "Improvvisamente durante il tragitto, Cristo rompe il silenzio di 400 anni e si rivolge a San Giovanni Battista".
Più che un'opera di testimonianza di un processo, di un atto di riappropriazione artistica, Colossale sentimento pare un gesto di provocazione, portato talmente all'estremo da diventare oggetto inintellegibile, esibizione di radicalità autoreferenziale.
Film-esperienza che disorienta, ostinato tentativo di andare contro la narratività, costruito su inquadrature dalle durate esasperanti e su un monologo immaginario con un tono tra il lirico e il mistico. Obiettivo? «L'esigenza di riportare peso, misura, gravitazione nel luogo del cinema, dinanzi alla tendenza opaca di molti film contemporanei. [...] La bella immagine per la bella immagine, sedurre per sedursi, senza nessun elemento concreto e nessuna informazione sul processo, nel suo conflitto. Allora abbiamo deciso di realizzare un vero e proprio kolossal in questa nuova fase digitale. Costruire un evento colossale che sappia reimmettere al centro dell'immagine alcuni elementi compositivi della vita di fuori per insediarsi in quel margine di tempo, di storia, così da incontrare, allora sì, la dimensione della bellezza e della sua fragile eternità» (dal catalogo del Torino Film Festival).

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 29 novembre 2016
budellacci

Ecco, mi sono detto, ecco, era quello che cercavo, quello che volevo vedere, sentire, toccare. Ma non lo sapevo. Solo dopo aver visto Colossale Sentimento ho capito, anzi, ho saputo, che questo era ciò di cui avevo bisogno. Ritornare al cinema, al cinema per vedere qualcosa. La luce, i silenzi, i rumori del peso, la storia che si muove. Colossale Sentimento è un film che ti porta via dalla pazza folla, [...] Vai alla recensione »

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