19a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 77 film genere drammatico. Roma - 16/27 ottobre 2024. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un operaio si unisce alla produzione di "Romeo e Giulietta" realizzata dalla compagnia di un piccolo teatro locale. Espandi ▽
Un operaio si unisce alla produzione di "Romeo e Giulietta" realizzata dalla compagnia di un piccolo teatro locale. La sua vita reale scorre parallela all'opera shakespeariana: si innamora della sua co-protagonista Giulietta, mentre lei litiga continuamente col suo ragazzo. Recensione ❯
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Aurora è una magazziniera. Intrappolata tra i limiti del suo posto di lavoro e quelli del suo appartamento, cerca di resistere alla solitudine e all'alienazione. Espandi ▽
In una città scozzese, una giovane immigrata portoghese, Aurora, lavora nel magazzino di una ditta di
grande distribuzione, tutto il giorno a scovare e registrare i pacchi che vanno spediti. Malpagata, isolata,
con il tempo scandito dal suo lettore di barcode, come tutti gli altri operai vorrebbe un lavoro diverso,
stabile. Di sera torna nell'appartamento dove ha una stanza, mangia in cucina, incontra di sfuggita
gli altri coinquilini. Una vita che si regge su un equilibrio esilissimo. Recensione ❯
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Il veterano militare Timothy McVeigh organizza l'atto di terrorismo interno più cruento della storia degli Stati Uniti: l'attentato del 1995 contro un edificio federale di Oklahoma City. Espandi ▽
Il 19 aprile del 1995, alle 9 del mattino, un furgone carico di esplosivo parcheggiato davanti all'Alfred
P. Murrah Federal Building di Oklahoma City saltò in aria. Considerato il più sanguinoso degli atti di
terrorismo interno degli Stati Uniti, l'attentato fece 168 morti e più di 600 feriti. Un'ora e mezzo dopo
viene fermato Timothy McVeigh, ventisettenne sottufficiale reduce dalla Guerra del Golfo, simpatie
suprematiste, voglia di armi, di violenza, di vendicare i martiri di Waco. Recensione ❯
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Thriller psicologico sulla relazione tra due fratelli uniti dalla passione per la scherma. Drammatico, Singapore, Taiwan, Polonia2024. Durata 107 Minuti.
Thriller psicologico dalla struttura narrativa che sembra richiamare l'arte della scherma, fatta di
movimenti che celano le vere intenzioni e di rapidi affondi che "trafiggono l'anima e spezzano le ossa",
come suggerisce il titolo cinese del film, Pierce segna il promettente esordio alla regia di Nelicia
Low. Già campionessa di scherma nella squadra nazionale di Singapore prima di passare dal fioretto alla
macchina da presa, Low si è ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto a Taiwan per tratteggiare
la complessa relazione tra due fratelli, uniti dalla passione per la spada e da un passato oscuro. Tensioni
familiari, segreti inconfessati, inganni e sottili dinamiche di potere si fondono in un sofisticato dramma
psicologico dai risvolti agghiaccianti. Recensione ❯
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Il racconto di una coppia nell'arco di dieci anni, dai momenti più alti a quelli più bassi. Espandi ▽
Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lei è Almut Brühl. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane. Andrew Garfield trova un’intesa perfetta con Florence Pugh. Sono loro i principali punti di forza di un film caratterizzato da una drammaturgia solida, quasi di stampo teatrale nei dialoghi della sceneggiatura di Nick Payne che trova a sua volta un magnifico contrasto con un cinema che prova a immortalare la fuggevolezza del tempo. We Live in Time cammina sospeso, potrebbe cadere da un momento all’altro, diventare troppo sentimentale oppure al contrario cercare un taglio più brillante. Trova invece un miracoloso equilibrio. Recensione ❯
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Buone interpretazioni e un'abile regia per un film che sceglie però una strada troppo conservatrice. Drammatico, Italia2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Espandi ▽
A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l'apertura di una pagina Facebook chiamata appunto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA. Teresa Manes scoprì l'esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.
La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare alle scuole di ogni grado, il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro "Andrea, Oltre il Pantalone Rosa" (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove, il 27 dicembre 2021, il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'onorificenza di Cavaliere. Recensione ❯
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Un viaggio onirico pieno di passione e sofferta vitalità e una dichiarazione d'amore di Placido verso Pirandello. Drammatico, Italia2024. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il mondo intimo di Luigi Pirandello, l'umanità, le passioni, le ossessioni e l'esistenza più segreta intrappolata fra l'amore dirompente e impossibile per Marta Abba e il burrascoso rapporto con la dolorosa follia della moglie Antonietta Portulano. Espandi ▽
Il film indaga l'universo emotivo di Luigi Pirandello, un uomo con un legame conflittuale con i figli, un rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto. Emozioni e colpi di scena in un racconto appassionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi, la bellezza incantata della Milano di inizio Novecento, l'America che ne consacra il genio a Hollywood e a Broadway, con l'intento di restituire allo spettatore il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso. Recensione ❯
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Tratto dal libro di Daniele Mencarelli, racconta la storia di Marco che dopo un brutto incidente inizia a lavorare in un ospedale pediatrico. Espandi ▽
Marco ha 20 anni e una grande capacità di sentire, avvertire ed empatizzare con il dolore del mondo, scrive poesie, e cerca nell'alcool e nelle droghe "la dimenticanza", quello stato di incoscienza impenetrabile anche all'angoscia di esistere e di vivere.
Beve tanto Marco, beve troppo. È in fuga dal dolore ma soprattutto da se stesso. Per vivere si deve anestetizzare, dice. È incapace di "stare" nelle cose, a meno che il tasso alcolico del suo sangue non sia altissimo, e si è allontanato da tutti, amici e fidanzata, spaventati dalla sua voglia di distruggersi.
Anche il padre, testimone di questo lento suicidio, è incapace di gestire tanta sofferenza ma tenta almeno di "esserci", la madre è mancata da qualche anno e ha lasciato un grande vuoto.
Quando dovrà andare a lavorare nella cooperativa di pulizie del Bambin Gesù è convinto che questa esperienza, a contatto con i bambini malati, lo ucciderà. Recensione ❯
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Dal bestseller di Viola Ardone un film epico e struggente. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell'Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri. Espandi ▽
Amerigo Speranza ha un destino nel nome: si chiama come il luogo lontano in cui suo padre (forse) è emigrato per cercare fortuna, e il cognome evoca i sentimento che convincerà sua madre a spedirlo dai Quartieri Spagnoli di Napoli ad un Nord non meglio identificato, dove forse i Comunisti mangiano i bambini, ma forse invece li salvano dalla miseria.Il treno del bambini si basa sul best seller omonimo di Viola Ardone, ed è preceduto cinematograficamente dal bellissimo documentario Pasta nera di Alessandro Piva del 2011. La storia che racconta è commovente e molto utile per i nostri tempi gretti e ingenerosi, perché mostra come aiutare qualcuno che ha bisogno fa bene sia a chi accoglie che a chi è accolto, e ci (ri)abitua ad un’idea di crescita che non lasci indietro nessuno. La vicenda tiene, e Comencini ce la offre con umiltà, su un piatto d’argento (anzi, su un bel tagliere da polenta), con calore generoso. Recensione ❯
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Piero ed Elisabetta si sono conosciuti e amati molto presto, riuscendo a costruire una famiglia felice. Ma un lutto terribile li ha colpiti. Espandi ▽
Piero ed Elisabetta si sono molto amati e hanno avuto tre figli con cui formare un'unità apparentemente indissolubile. Ma quando il maggiore, Flavio, perde la vita in un incidente la famiglia si disgrega. Sono i due figli che restano, Dennis e Sara, a convincerli a celebrare insieme il Natale a Cortina d'Ampezzo, la località dove i nonni materni possiedono un lussuoso chalet. I due ragazzi hanno un piano, che però verrà bruscamente interrotto da un evento inaspettato. Tutte le dinamiche famigliari verranno messe in discussione, e terranno tutti in sospeso per una lunga notte di attese e di riflessioni sul passato.
Storia di una notte racconta le ricadute di un lutto terribile su un nucleo domestico e soprattutto su una coppia che non riesce a non trasformare il dolore in una serie di rinfacci.
Basata sul romanzo "Nelle migliori famiglie" di Angelo Mellone, la vicenda esplora quel dolore trasformandolo in uno spazio vuoto che nessuno riesce a colmare, e che tiene separati gli uni dagli altri. Purtroppo però il risultato drammaturgico risulta artificioso e poco emotivamente coinvolgente, forse anche perché nelle prime scene la famiglia appare forzosamente felice, e in quelle ambientate dopo la tragedia altrettanto forzosamente ostile. Recensione ❯
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Una favola gentile sull'importanza di rimanere umani anche quando tutto rema contro. Drammatico, Italia2024. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Stati Uniti e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio. Espandi ▽
Napoli, 1944. Dean Berry, giovane marinaio americano, si innamora di Lucia. Quando riparte per gli Stati Uniti lei è incinta: lui promette di tornare, ma non lo farà. New Jersey, 1971. Dean è un veterano di tre guerre mezzo alcolizzato. Un telegramma spedito dall’Italia 13 anni prima lo raggiunge a sorpresa e gli ricorda di avere un figlio. Dean parte per Napoli alla ricerca di quel figlio, che ora ha 25 anni.
Hey Joe è un racconto intriso di nostalgia e tenerezza, una sorta di viaggio nel passato alla ricerca delle occasioni perdute. La forza di un film semplice e dalla conclusione sospesa sta in vari elementi: la regia di Claudio Giovannesi, la fotografia sensuale di Daniele Ciprì; la sceneggiatura, dello stesso Giovannesi insieme a due rocce solide come Maurizio Braucci e Massimo Gaudioso. L’altra grande freccia all’arco è la sinfonia di ottimi su tutti svetta un inedito James Franco che non sbaglia un’espressione o un movimento, creando un’interpretazione memorabile. Recensione ❯
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Un ragazzo finisce in un giro di combattimenti clandestini sotto la guida di uno spietato allenatore. Espandi ▽
Una notte, all'improvviso, il diciottenne Davide viene rapito e rinchiuso nella buia centina di un camion,
dove si trova costretto a lottare con uno sconosciuto e a ucciderlo a mani nude. Il suo rapitore, Minuto,
diventa per lui un padre putativo, lo allena a lottare e lo fa entrare in un circuito di combattimenti
clandestini organizzati per appagare la sete di sangue degli spettatori. Solo l'amore, forse, potrà
salvarlo. Recensione ❯
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Normandia: Jean-Paul, ristoratore in crisi e appassionato di vela, decide di partecipare a una regata
virtuale, stando chiuso per ottanta giorni in una vera barca: piazzata però nel giardino di casa sua. Se
vince, potrà risolvere molti suoi problemi; ma prima che gli altri concorrenti, deve affrontare i suoi
demoni, a partire dall'amore per l'alcol. In una provincia francese che diventa subito glocal, il reale si
mescola con il virtuale: ma nulla può sostituire gli scontri famigliari e i piaceri della tavola. Beauvois
trova la suspense e l'agonismo del film sportivo in un contesto inedito. E non guarda mai dall'alto al
basso il suo antieroe folle, disperato e malgrado tutto ottimista. Le musiche originali sono di Pete
Doherty (che in Normandia è andato a vivere). Nel cast si rivede con piacere Pierre Richard. Recensione ❯
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Ata Tazik è un pescatore impegnato nel contrabbando. Decide di smettere con il contrabbando e si unisce alla Cooperativa dei pescatori di Zarivan. Espandi ▽
Ata Tazik è un pescatore amante della natura, ma impegnato nel contrabbando. Decide di smettere con il contrabbando e si unisce alla Cooperativa dei pescatori di Zarivan. Recensione ❯
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