58esima edizione del Festival dei Popoli, il programma dei 69 film. Firenze - 10/17 ottobre 2017. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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A Rio de Janeiro, un muro separa il Parco olimpico in costruzione dalla favela di Vila Autódromo. Niente impedisce la convivenza tra questi due mondi, ma c'è chi li giudica "incompatibili", a cominciare da Eduardo Paes, sindaco di Rio, che mette in atto il progetto di "recupero" di quest'area abitata da famiglie indigenti. Inizialmente le forze mobilitate sembrano sproporzionate ma la determinazione degli abitanti riesce a respingere l'espulsione con una lotta accanita. Con la cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici all'orizzonte, per la favela di Vila Autódromo e il sindaco di Rio scatta una corsa contro il tempo. Recensione ❯
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Il documentario sul funerale di Kennedy dopo il suo brutale assassinio. Espandi ▽
Il 22 novembre 1963 Kennedy veniva assassinato. Faces of November, premiato al Festival del Cinema di Venezia del '64, documenta i funerali del Presidente: la compostezza di Jackie e della famiglia, la commozione di tanta gente comune, i volti segnati dalla tragedia che ha creato profondo sgomento in un'intera nazione. Recensione ❯
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Anna Ruocco è la coordinatrice dell'Associazione Casa Maternità Prima Luce di Torino, che promuove, tra l'altro, il parto a domicilio assistito da ostetriche professioniste. Anna è anche la protagonista di questo film, che racconta il percorso di alcune donne che hanno deciso di partorire in casa e mostra il lavoro intimo, quotidiano e premuroso che l'ostetrica svolge con loro. Recensione ❯
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I registi Carlo Manzo e Francesco Romano osservano con meticolosità la vita di alcuni anziani che vivono il silenzio dei giorni, e ciò che rimane di quei gesti antichi che legavano l'uomo alla natura e allo Spirito. Una lenta immersione in un tempo ultimo, dove ancora resiste la testimonianza di un universo rurale, quasi estinto. Gli anziani come testimoni viventi di un mondo perduto, di una fede arcaica, di un prendersi cura gli uni degli altri. Recensione ❯
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La quotidianità del Centro Balneare Scarioni a Niguarda, un microcosmo che racconta una dimensione parallela ma comunicante col quartiere popolare milanese che la circonda. Espandi ▽
Il racconto di un ciclo naturale di una piscina estiva, un luogo che vive solo tre mesi l'anno e in cui si riversano ricordi, abitudini, speranze e illusioni di chi lo frequenta saltuariamente, chi lo intende come luogo di socialità e occasione di esibizione o semplicemente di evasione. Cronache di incontri più o meno casuali di un'estate in un quartiere periferico, il momento opportuno per tentare di allontanarsi da problemi e pensieri. Recensione ❯
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Vedere. Udire. Toccare. Tre personaggi femminili, tre artiste, guidano lo spettatore nei rispettivi mondi che percepiscono con: la vista - Melania de Levya è una delle fotografe più apprezzate della scena contemporanea; l'udito - Carlotta Padovan è una sensibilissima musicista cantante e musicoterapeuta; il tatto - Vania Talpo è una raffinata artista che lavora con il vetro. Il film si costruisce in modo compiuto intorno al percorso artistico delle tre donne. Recensione ❯
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"Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica". La regista di questo film, alla sua prima esperienza cinematografica, utilizza le parole di Salvador Allende per iniziare il suo racconto. Il 10 aprile 2016 in Perù si vota per eleggere il nuovo presidente: il rischio, ravvisato anche dalla comunità dei peruviani di Milano, è che venga eletta la figlia del dittatore Alberto Fujimori. La regista, da cinque anni in Italia, decide di avvicinare la sua comunità per raccontare questo momento storico del proprio Paese. Recensione ❯
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Una sorta di diario che racconta, attraverso le immagini in movimento, l'interiorità del cineasta Alain Cavalier. Espandi ▽
"Le prime riprese di questo film sono state realizzate nel 1994, il periodo in cui per tenere un diario ho cominciato a preferire alla penna la macchina da presa. Le più recenti risalgono al 2005. Oltre dieci anni della mia vita sono stati condensati in un centinaio di minuti che scorrono sullo schermo. Alla fine dei conti avevo registrato una massa di nastri, la maggior parte dei quali inutilizzabili, improiettabili o incomprensibili. La difficoltà maggiore è stata selezionare e ordinare il girato in modo tale da identificare e dare significato a ciò che non era dicibile. Quando la macchina da presa è utilizzata come uno strumento di azione dal vivo, il commento non c'è. L'obiettivo non è quello di creare significato, ma vivere la propria vita con la macchina da presa. Forse un giorno rimonterò questo materiale daccapo, per dare forma a una storia diversa, e forse migliore, chi lo sa?". Recensione ❯
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L'atelier de conversation è un luogo di speranza i confini sociali e culturali non sono più validi, e persone che altrimenti non entrerebbero mai in contatto si conoscono da vicino. Espandi ▽
L'Atelier de conversation della Biblioteca pubblica d'informazione del Centre Pompidou, a Parigi, ospita degli incontri settimanali fra persone provenienti da tutto il mondo, che vengono a fare pratica di francese. Si siedono insieme rifugiati di guerra e uomini d'affari, studenti e vittime di persecuzioni politiche. Nonostante le loro diversità, hanno un obiettivo che li accomuna: imparare la lingua e avere qualcuno con cui parlare durante la loro permanenza all'estero - forse anche soltanto sopravviverci. In questo luogo di speranza i confini sociali e culturali non sono più validi, e persone che altrimenti non entrerebbero mai in contatto si conoscono da vicino. Recensione ❯
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Il ritratto di un tempo, il tempo dell'estate, libero da impegni e aperto al nuovo. Espandi ▽
Che cosa fareste se aveste 17 anni a Marsiglia, la scuola fosse finita e l'estate sembrasse durare un'eternità? Un gruppetto di ragazzi trascorre notte e giorno in compagnia reciproca. Nel frattempo trasformano le loro storie quotidiane in testi rap. Questo film è un ritratto dell'amicizia e del linguaggio, di un gruppo di persone governato dalle proprie regole e dinamiche. Il ritratto di un tempo, il tempo dell'estate, libero da impegni e aperto al nuovo. Recensione ❯
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Una giornalista pone quesiti filosofici e domande esistenzialiste a lavoratori, studenti, hippy, esperti di scienze politiche, politici locali. Espandi ▽
Siamo nel 1989, il muro di Berlino è appena crollato e, nello studio in stile surrealista di un programma della TV di stato bulgara dedicato ai giovani, una giornalista pone quesiti filosofici e domande esistenzialiste a lavoratori, studenti, hippy, esperti di scienze politiche, politici locali: "Alla fine della vita quali aspirazioni sono più importanti, quelle realizzate o quelle cadute nel vuoto?". Quella giornalista è la madre della regista di questo film composto da materiali di repertorio politici e da riflessioni personali. Recensione ❯
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Il regista Vincent Dieutre dedica un documentario all'amico cineasta Alain Cavalier. Espandi ▽
"Caro Alain, sono arrivato a Firenze. Girerò questo film su di te, senza di te, e forse è meglio così. A Firenze, le pareti delle chiese hanno familiarità con la rinuncia, l'ascetismo e la santità. Qui terrò una sorta di diario prendendo esempio da te (Alain Cavalier), che lo sai fare così bene. In una parola, ti ammirerò da lontano. E chi lo sa? Avrò una risposta? Solo per me? Fatta di parole e immagini?" Recensione ❯
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Il documentario segue la rivoluzione del 2014 in Burkina Faso. Sei giorni e sei notti per testimoniare la determinazione del popolo burkinabè. Espandi ▽
Nell'ottobre 2014 la capitale del Burkina Faso Ouagadougou è teatro di manifestazioni di massa contro il presidente del Paese, Blaise Compaoré, e il suo tentativo di cambiare la Costituzione in modo da mantenere il potere per altri 15 anni. Come risultato della sua intransigenza, la protesta si trasforma in una insurrezione della durata di 6 giorni e notti e termina con la cacciata del presidente, dopo una dittatura di 27 anni. Un governo di transizione prende il sopravvento e si prepara alle elezioni previste per l'ottobre 2015. Recensione ❯
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Le storie di uomini e donne in viaggio lungo le rotte migratorie dall'Africa occidentale all'Italia. Documentario, Niger, Senegal, Italia2016. Durata 63 Minuti.
L'Europa è una meta da raggiungere ad ogni costo, "Wallah", lo giuro su Dio. Ma c'è anche chi, provato dalla strada, riprende la via di casa. Espandi ▽
Il documentario racconta le storie di uomini e donne in viaggio lungo le rotte migratorie dall'Africa occidentale all'Italia, passando per il Niger.
Villaggi rurali del Senegal, stazioni degli autobus e "ghetti" di trafficanti in Niger, case e piazze italiane fanno da sfondo a viaggi coraggiosi, dalle conseguenze spesso drammatiche.
L'Europa è una meta da raggiungere ad ogni costo, "Wallah", lo giuro su Dio. Ma c'è anche chi, provato dalla strada, riprende la via di casa. Recensione ❯
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Il documentario racconta la vita di Kisilu, un contadino keniano, che cinque anni fa ha iniziato ad usare la sua fotocamera per catturare la vita della sua famiglia, del suo villaggio e dei danni del cambiamento climatico. Quando una tempesta violenta lo unisce casualmente a una regista norvegese lo vediamo trasformarsi da padre a leader e attivista mondiale. Recensione ❯
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