17ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 16 filmfrancesi. Bologna - 4/14 giugno 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La straordinaria storia di un uomo, Amin, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent'anni. Espandi ▽
Flee è la storia di un incontro: del regista Jonas Poher Rasmussen con quello strano ragazzo che, sul treno che portava entrambi a scuola, sedeva solo con lo sguardo fisso davanti a sé; e di quello stesso ragazzo di origine afghana, di nome Amin, che nel corso degli anni ha trovato di raccontare all’amico la sua storia. Flee è un documentario d’animazione, genere oggi molto frequentato, che usa il tratto a disegno per mettere una distanza tra l’obiettivo della macchina da presa e l’intimità del protagonista. Rasmussen lavora in maniera semplice ed elementare, come in fondo dimostra anche l’ultima inquadratura del film, che trova il fotorealismo nel momento in cui si congeda dallo stesso Amin. Costretto ad abbandonare il suo paese da ragazzino, Amin ha perduto l’idea di casa, di protezione, di sicurezza… L’animazione diventa così una fase di passaggio, la strada necessaria da percorrere – dopo tutte le miglia consumate, dopo tutte le partenze e i ritorni – per arrivare finalmente nella propria casa. Recensione ❯
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Tre anni della vita di un gruppo di giovani e anticonformiste donne della periferia a nordest di Parigi, tra discoteche, sesso e incertezze. Espandi ▽
Ritratto di un gruppo di giovani donne della periferia a nordest di Parigi, tra discoteche, sesso e incertezze. Lontane dal cliché delle ragazze parigine supereleganti, vivono in una giungla di cemento e asfalto che grida "libertà, uguaglianza e sorellanza" dai tetti. Libere, forti e diverse, le conversazioni spaziano spontaneamente dal sesso alla filosofia. Dünya, Lila, Héloise, Bonnie e Solveig brillano di fiducia e spavalderia, alle soglie di una nuova fase della vita: università o sogni di gloria? Affetti stabili o indipendenza? Restare con i genitori o andare vivere da sole? Recensione ❯
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Khavaj, un giovane ceceno vittima di minacce omofobe, si rifugia in Belgio, dove vive nel totale anonimato. Unico legame con il suo Paese: i messaggi vocali della madre. Espandi ▽
In Cecenia il regime semiautoritario di Kadyrov adotta misure repressive nei confronti degli omosessuali. A farne le spese, tra gli altri, è Khavaj, un giovane lottatore di arti marziali miste costretto ad abbandonare il Paese in seguito alle minacce di morte da parte del fratello omofobo. In esilio forzato a Bruxelles, chiuso in un mutismo ostinato, Khavaj mantiene un unico legame con la Cecenia: i messaggi vocali che riceve dalla madre. Il film segue i primi mesi di Khavaj in Belgio, alla ricerca di una nuova identità, obbligato a vivere nel totale anonimato per fuggire alla diaspora cecena. Recensione ❯
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Nel Mali un rifugio per migranti diventa crocevia di sognatori che cercano di raggiungere l'Europa e di persone che hanno dovuto seppellire quel sogno nella sabbia del deserto. Espandi ▽
La Casa dei migranti di Gao, in Mali, accoglie le persone in transito verso l'Algeria o di ritorno da vani tentativi di emigrare in Europa. Esther e Kady vi arrivano dal Burkina Faso, per recuperare le forze prima di continuare il loro viaggio. Qui stringono amicizia con Natacha, una donna che ha perso la memoria, svanita insieme alle speranze di ritornare a casa. Le tre diventano una famiglia, condividono momenti di gioia, speranza e tenerezza. Ma le ragazze non abbandonano il sogno di emigrare, nonostante le testimonianze di tanti tentativi falliti. Sulla casa sembra aleggiare la voce del deserto, che mormora storie di sogni e incubi. Recensione ❯
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Tre genitori i cui figli sono stati responsabili di massacri scolastici condividono le loro storie, affrontando temi come la colpa, il tormento, l'amicizia e l'amore. Espandi ▽
Tre genitori condividono le loro storie. Jeff è il padre di Andy che nel 2001, quindicenne, ha ucciso due compagni di classe e ferito altri tredici studenti. Andy è stato condannato a venticinque anni di carcere. Nicolas è il padre di Clarence, che nel 1988 ha ucciso uno dei suoi insegnati e ne ha ferito un altro. Clarence sta scontando l'ergastolo. Sue è la madre di Dylan, uno dei responsabili del terrificante massacro della Columbine High School. Dylan si è suicidato subito dopo il misfatto. Attraverso le confessioni intime, oneste e profonde di questi genitori, il film affronta temi come la colpa, la negazione, il fallimento e la responsabilità, il tormento, il dolore, l'amicizia e l'amore. Recensione ❯
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La storia vera dei prigionieri di un campo di sterminio che immortalarono le loro condizioni. Espandi ▽
Nonostante stessero rischiando la vita, i prigionieri nei campi di concentramento e di sterminio scattarono fotografie e riuscirono persino a introdurre di nascosto le pellicole oltre i cancelli del campo. Eppure le loro speranze di spronare il pubblico globale all'azione rimasero insoddisfatte. Recensione ❯
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Un viaggio misterioso attraverso le ossessioni che si possono scatenare quando la propria esistenza (quella di tutti noi) si consuma davanti allo schermo di un computer. Espandi ▽
Un viaggio misterioso attraverso le ossessioni che si possono scatenare quando la propria esistenza (quella di tutti noi) si consuma davanti allo schermo di un computer. Dialoghi a distanza per dare lo spazio a tutte le teorie possibili che fanno capo all'idea che qualcuno possa controllare le nostre vite attraverso una webcam. Con humour, ma anche con una certa inquietudine da thriller. Recensione ❯
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Un documentario che entra nelle vite delle prostitute che affidano a un'anziana donna le cure dei loro figli. Espandi ▽
Nella città distrettuale di Bobo-Dioulasso, vicino alla capitale del Burkina Faso Ouagadougou, le prostitute affidano i loro figli alla signora Coda, un'anziana donna che da decenni si prende cura di innumerevoli bambini mentre le loro madri scendono in strada di notte per lavorare. Nel corso degli anni, il regista Moumouni Sanou è riuscito a guadagnarsi la fiducia di tutti coloro che sono coinvolti in questo set-up unico, insieme a un'enorme quantità di informazioni sulle vite di Odile e Farida, che si affidano ai servizi di Ms Coda. Recensione ❯
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Eléonore decide di abbandonare la scuola e iniziare l'apprendistato come cuoca. L'incontro con Erwan la spinge a cercare nuove strade per trovare un posto nel mondo. Espandi ▽
Cresciuta in una piccola città della Normandia, la quattordicenne Eléonore deve scegliere il suo orientamento professionale. Con il sostegno della famiglia, decide di abbandonare la scuola e iniziare l'apprendistato come cuoca in un'altra città, mentre la sua migliore amica Marion sceglie di iniziare la scuola per estetista. Ma Eléonore decide presto di mollare l'apprendistato. L'incontro con Erwan la spinge a cercare nuove strade per uscire dall'adolescenza e trovare un posto nel mondo. Recensione ❯
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I molti volti di un Paese, la Tunisia, che cerca di forgiare una nuova identità, raccontati attraverso la figura di una giovane e impegnata attivista. Espandi ▽
Ghofrane, venticinque anni, è una giovane donna nordafricana. Attivista impegnata, sempre pronta a dire la sua opinione, incarna l'attuale fermento politico tunisino. Vittima di discriminazione razziale, Ghofrane decide di entrare in politica. Seguiamo il suo percorso straordinario, dall'ambizione da perseguire a tutti i costi alla disillusione. Attraverso i tentativi di persuadere a votare per lei sia gli amici intimi sia i perfetti sconosciuti, la sua campagna elettorale rivela i molti volti di un Paese che cerca di forgiare una nuova identità. In un modo molto speciale, questo documentario fa luce sul ruolo delle donne nella società in trasformazione della Tunisia. Recensione ❯
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Gevar, siriano, coltiva un piccolo orto a Reims, in Francia, lontano dai frutteti che aveva in Siria. Passano le stagioni, resta un'incessante malinconia. Espandi ▽
Gevar viene dalla Siria e vive nella periferia di Reims, in Francia, con la compagna e il figlio. Per tenersi occupato coltiva verdura in un piccolo terreno di un orto comunitario. Durante le stagioni scopre quanto può essere faticoso lavorare la terra e far mettere nuove radici alle piantine che inizialmente aveva seminato sul suo balcone. Le stagioni passano ma in Gevar, nella sua famiglia e tra i suoi amici siriani resta una tangibile e persistente malinconia. Tutti fanno il possibile per cominciare una nuova vita, lasciarsi il passato alle spalle, e affrontare le conseguenze di un cambiamento cui sono stati obbligati dalle circostanze. Recensione ❯
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Harar, Etiopia. Scende la notte. Il ferro e il fuoco evocano la metamorfosi dei fabbri ferrai in iene. Espandi ▽
In Etiopia, secondo una narrazione tradizionale, i fabbri ferrai di Harar nella notte si trasformano in iene che si aggirano per la città. Il film è un'immersione nella vita dei lavoratori artigiani etiopi, che vivono ai margini della società. Sullo sfondo, l'inquietante bellezza notturna di Harar. Nella notte, la metamorfosi dei corpi, la trasformazione degli uomini in iene, favorita dalla masticazione delle foglie di khat, una pianta psicoattiva sempreverde, provoca uno slittamento della realtà, una transizione in una dimensione parallela Recensione ❯
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Un ragazzo si trova coinvolto in un'operazione di sorveglianza che diventa molto pericolosa. Espandi ▽
Léo è un militare francese appena uscito dal corso di addestramento. Viene assegnato a una caserma parigina da dove ogni giorno partono missioni di pattuglia e sorveglianza sulle strade della capitale, a difesa di obiettivi sensibili. Tra i suoi commilitoni Léo lega soprattutto con Hicham, che millanta un'esperienza forse non veritiera, e con Coline, taciturna capo pattuglia che attende una promozione e cerca di nascondere una gravidanza. Composto di giovani uomini educati nel culto dell'azione, il reparto vive i ripetitivi e noiosi incarichi di sorveglianza con una certa tensione che non tarderà ad esplodere. Recensione ❯
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Nora Martirosyan, al suo primo lungometraggio, solleva il velo su una terra di nessuno in cerca di legittimazione, identità e confini. Espandi ▽
Alain, un tecnocrate francese, è incaricato di valutare la fattibilità della riapertura dell'aeroporto del Nagorno-Karabakh, zona contesa tra Armenia e Azerbaigian. In questo microcosmo surreale, frammentato, di un aeroporto senza aeroplani e di uno Stato che non gode della legittimazione internazionale, ogni tipo di provvedimento è inopportuno, insufficiente ad affrontare lo stato delle cose. Edgar, un ragazzo del posto, girovaga intorno all'aeroporto, coinvolto in uno strano affare. Si ritrova così faccia a faccia con Alain. Recensione ❯
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Per un lapsus durante una traduzione, il siriano Sami è costretto a vivere in Australia da rifugiato politico. Fino a quando, nel 2011, ha inizio la guerra civile siriana. Espandi ▽
Nel 2000 Sami lavora come traduttore dall'arabo all'inglese per la rappresentativa della Siria ai giochi olimpici di Sydney, in Australia. Per colpa di un lapsus è costretto a restare in Australia e vivere da rifugiato politico. Undici anni dopo, quando Sami si è ormai adattato alla sua nuova vita, ha inizio la guerra civile siriana. Suo fratello viene arrestato per avere manifestato pacificamente. Mosso dal senso di colpa per avere abbandonato la famiglia, Sami decide che è giunta l'ora di sistemare gli errori del passato e torna in Siria alla ricerca del fratello, pronto a mettere a rischio qualsiasi cosa in nome della libertà. Recensione ❯
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