Tra le difficoltà del dopoguerra una futura mamma scopre la solidarietà. Espandi ▽
Il secondo conflitto mondiale è finito da tre anni, ma a Roma sono ancora evidenti i segni della guerra. Nina, la protagonista viene ricoverata in anticipo nel reparto di ostetricia in seguito ad alcune complicazioni. A contatto con le altre donne ricoverate Nina scoprirà uno straordinario mondo fatto di solidarietà ma anche di privazioni che l'aiuteranno ad affrontare con consapevolezza e coraggio l'esperienza della maternità. Recensione ❯
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Il terzo film di Louis Nero trae ispirazione dall'incontro tra il teatro dell'assurdo di Adamov e le teorie freudiane sull'isteria. L'analisi di una paranoia e la sua evoluzione in un individuo altamente disturbato, il protagonista Hans Scabe. Espandi ▽
Il lungometraggio trae ispirazione dall' incontro tra il teatro dell'assurdo di Adamov e le teorie freudiane sull'isteria. Il film analizza una paranoia e la sua evoluzione in un individuo altamente disturbato, il protagonista Hans Scabe. La schizofrenia viene raccontata a partire dall'infanzia di Hans fino alla sua morte. Non è analizzata in terza persona o da un punto di vista esterno, come nella maggior parte dei film che trattano questo tema, ma in prima persona. Lo spettatore è quindi partecipe delle visioni e dei sentimenti che prova Hans quando si trova in stato di allucinazione. Egli è un soggetto disturbato fin dalla giovane età, a causa di una predisposizione ereditaria, e dei comportamenti psicotici della sua famiglia: il padre malato mentale cronico è succube della moglie; la madre è una donna dai costumi "particolari". Recensione ❯
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"Troppo Belli" per restare chiusi dentro al piccolo schermo, Costantino e Daniele approdano al cinema con un film tagliato su misura per loro. A reggere i fili dell'operazione c'è il "solito noto"... Espandi ▽
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Paco, un manovale della mafia, per saldare un debito viene costretto dal temibile boss don Rodrigo a prendersi cura del giovane Alex. Per evitare di f... Espandi ▽
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Un Peter Jackson in stato di grazia nel concepire il più incredibile degli epiloghi, nel liberare un lungo respiro epico. Fantastico, Nuova Zelanda, USA, Germania2004. Durata 201 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il Re è tornato. L'avevamo lasciato "ramingo" vincitore nel fosso di Helm e lo ritroviamo "blasonato" e "armato" della spada dei re (Narsil), ri-forgiata dalla sapienza di Elrond , nell'ultima epica battaglia contro l'Oscuro Signore di Mordor. Espandi ▽
L'ex Compagnia dell'Anello si prepara per la battaglia finale per la Terra di Mezzo, mentre Frodo e Sam approcciano il Monte Fato per distruggere l'Unico Anello. Recensione ❯
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Un film antimilitarista, raffinato melò sentimentale, grande spettacolo di intrattenimento per tutti. Animazione, Giappone2004. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Nuovo capolavoro per il maestro dell'animazione giapponese. Tra realtà dell'immagine e metafore, il film si dipana lentamente, offrendo la abituale ma sempre fenomenale panoramica sui paesaggi e personaggi da sogno. Espandi ▽
Il genio ha colpito ancora. Dopo più di vent'anni di carriera c'è veramente da togliersi il cappello davanti ad uomo, prima ancora che regista, capace come nessuno mai prima nel campo del cinema d'animazione (e non solo) di riuscire a centrare sempre e comunque l'obbiettivo che ogni cineasta dovrebbe avere come scopo unico: emozionare.
E di emozioni, l'ultima opera di Hayao Miyazaki, ne offre veramente a bizzeffe. Howl's Moving Castle, è un ulteriore tassello, nel mosaico che il regista giapponese sta componendo col passare degli anni che mescola l'attenzione alle tematiche ambientali, all'utilizzo malsano della tecnologia, che propone esseri umani calati in universi fantastici ed immaginari, dove creature soprannaturali insegnano all'uomo come vivere e quali valori seguire e difendere. Recensione ❯
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Castellitto raggiunge con questo omaggio alle donne senza retorica e a cuore aperto la piena maturità artistica come regista e interprete. Drammatico, Italia2004. Durata 125 Minuti.
Castellitto porta sullo schermo il best seller di Margaret Mazzantini, vincitrice del Premio Strega 2002 nonché Signora Castellitto. Espandi ▽
Un chirurgo vede arrivare nell'ospedale dove lavora, proprio sua figlia, in coma a seguito di un incidente stradale. Nel corso del lungo intervento, Timoteo, disperato, svela sé stesso, confessando, in un immaginario dialogo con la figlia, un segreto doloroso: la storia, di un amore extraconiugale potente e viscerale. Recensione ❯
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Prendete un Giovanni sedentario, un Aldo taxista e un Giacomo single, aggiungeteci Paola Cortellesi e avrete una bella commedia. Ritorno alla grande del trio milanese con una Cortellesi davvero brava. Espandi ▽
Giovanni, un uomo abitudinario la cui massima aspirazione è vedere "Passaparola" sul divano, magari con accanto la moglie Claudia.Aldo, un tassista innamorato, innamoratissimo di Claudia.
Giacomo, un uomo solo, separato dalla moglie, rimasto un po' troppo adolescente. Un giorno conosce Claudia e la sua vita cambia.
E' la stessa Claudia a raccontarci di loro a partire da un prologo che non va perso per nessun motivo.
Il luogo? Milano. E poi un viaggio, di quelli a cui il trio ci ha abituato e che, senza intellettualismi, diventa un'occasione di trasformazione e, forse, di crescita. Finalmente solo a firmare Massimo Venier ci regala un film in cui si ride e sorride ma sempre con un retrogusto un po' amarognolo. Recensione ❯
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Dramma e melodramma si fondono in un pastiche non privo di emozioni e convenzioni, un film che incalza lo spettatore con sfrontato autolesionismo. Drammatico, USA, Gran Bretagna, Spagna, Canada2004. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una notte tempestosa del 1933, il diciannovenne irlandese Guy Malyon sta lavorando alla sua scrivania nel St. John's College di Cambridge, quando, bagnata fradicia, fa irruzione nella sua stanza una donna - la più bella che lui abbia mai visto. Espandi ▽
Gioco di donna, segna il ritorno del melodramma più classico, attualizzato dall'esplicita rappresentazione delle passioni e del sesso estremi. Il regista e sceneggiatore John Duigan sa di cosa parla e senza alcuna inibizione mette in scena i miti letterari e mondani che hanno fatto dell'Europa a cavallo tra gli anni 30 e 40 un centro mondiale di sperimentazioni belliche, esistenziali e artistiche. Le ombre di Gertrude Stein, di Jean-Paul Sartre, di Scott Fitzgerald, di William Somerset Maugham, fino a Frederick Forsyth, sono una presenza palpabile, talvolta indigesta, ma non priva di fascino. Si potrebbero elencare all'infinito le fonti di ispirazione di Duigan, non escludendo Douglas Sirk, per quel dolcemente atroce e convenzionale ritratto di donna, ma non di signora. Recensione ❯
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C'era un vecchio film di Arbore in cui il protagonista, un uomo del sud arrivato in una Milano avvolta in una coltre di nebbia spessa, diceva "Bella c... Espandi ▽
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Almeno sulla scena è pace fatta: attori israeliani e attori palestinesi, selezionati da Costanzo in quattro difficili mesi di provini, recitano infatti uno accanto all'altro con affiatamento nel film italiano vincitore a Locarno 2004. Espandi ▽
Raccontare lo scontro israelo-palestinese senza sprofondare in questioni poltiche più grandi di noi, oggi appare possibile. Un regista italiano alla sua opera prima, ha realizzato Private, sguardo che supera il macrocosmo della striscia di Gaza e si perde nel quotidiano.
E' Saverio Costanzo, documentarista in terra statunitense e già autore di progetti televisivi nazionali (sempre di nicchia), a realizzare un film nuovo, duro e privo di violenza fisica, concitato e denso di umanità.
Mohamed è un padre di famiglia e vive in Palestina con la moglie e i tre figli. Improvvisamente la porta della sua casa si spalanca. Recensione ❯
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Realizzato con grande passione e mestiere, il fim di Annaud non può non coinvolgerepur nella banalità della trama. Avventura, Francia, Gran Bretagna2004. Durata 109 Minuti.
Due tigri e un cacciatore, negli anni venti del secolo scorso, si amano e e si sfidano, fra i sentimenti dell'amicizia e della libertà, fino a uno scontro finale che metterà in gioco i valori di una vita. Espandi ▽
Jean Jacques Annaud è rimasto affascinato dallo sguardo delle tigri, fin da quando stava girando L'orso. Realizzare Due fratelli, è stato, per il regista francese, il coronamento delle sensazioni di libertà e dell'amicizia che si esprimono nella vita di due tigri, Kumal e Sangha, icone di un vita ancora lontana dalla civiltà, immersa nella giungla.
Negli ani venti, tra le rovine dei templi di Angkhor due tigri, una timida e timorosa, l'altra impavida e coraggiosa, nascono sotto la protezione dei loro genitori. Un cacciatore, Aidan McRory, rispettoso della natura ma convinto del proprio lavoro, cambierà la loro vita, e, indipendentemente dalla propria volontà, farà si che i due fratelli si debbano affrontare a viso aperto in un'arena gremita di pubblico. Recensione ❯
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Boyle ritrova la freschezza e l'immediatezza dei primi lavori, proponendo un linguaggio cinematografico semplice ma ricercato. Commedia, Gran Bretagna, USA2004. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Boyle con Millions ritrova la freschezza e l'immediatezza dei primi lavori, proponendo un linguaggio cinematografico semplice ma ricercato, nonostante il soggetto possa apparire non originalissimo. Espandi ▽
Durante un tentativo di rapina ad un treno, un'enorme borsa piena di denaro cade dal cielo e finisce nella mani di due giovanissimi fratelli orfani di madre che si trovano nella curiosa situazione di miliardari "a tempo", visto che le sterline di lì a poco andranno fuori corso, con l'arrivo dell'euro...
All'apparenza classica commedia leggera, nemmeno troppo originale, visto che la storia del cinema è piena di storie nelle quali il protagonista si trova improvvisamente ricchissimo e deve spendere tutto in breve tempo, Millions, fin dalle primissime battute, si dimostra invece una favola di incredibile attualità, capace, sotto la maschera della comicità e della leggerezza di proporre la pubblico una infinita serie di riflessioni sul denaro, il senso della vita e della famiglia, la morte, il rapporto tra società e consumi. Recensione ❯
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