Documentario musicale di John Turturro sulla relazione ardente tra Napoli, le sue sceneggiate e le sue canzoni. Espandi ▽
Viaggio al termine di un juke-box, il più grande del mondo: Napoli, scrigno di canzoni, anzi patria delle canzoni, leggenda che inizia con il mito fondante delle muse. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi reali e leggendari sono i protagonisti di un film che attraversa una delle metropoli più belle, famose e controverse del mondo, una delle pochissime in grado di incarnare un'idea della vita. Recensione ❯
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Credendo alle voci su un colpo di stato imminente, tre studenti pisani, sentendosi in pericolo, decidono di scappare dalla città. Tratto da una storia vera. Espandi ▽
È il primo giugno del 1970, Pisa è l'epicentro di Lotta Continua e nel movimento studentesco girano voci su un colpo di stato imminente, i più esposti temono di essere presi nel sonno. Tra loro Pino Masi, cantautore star dell'epoca, autore de "La ballata del Pinelli". Con Masi ci sono i liceali Renzo Lulli e Fabio Gismondi. Il cantante propone ai ragazzi di scappare. Così i tre si mettono in viaggio. Presto si scatenano una serie di equivoci, a partire dall'incontro inquietante con colonne di militari dirette a Roma (per la festa della Repubblica del 2 giugno)... Recensione ❯
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Una personalità incredibile, una donna forte di mestiere avvocato, questa è Giovanna Cau. Espandi ▽
Pochi tra il grande pubblico conoscono il suo nome anche se l'avvocato Giovanna Cau, 88 anni vissuti senza mai mandare in pensione, un carattere proverbiale ed una intelligenza intraprendente e mercuriale, è stata una collaboratrice decisiva di personaggi come Fellini e Mastroianni, Calvino e Moravia, Scola e Lizzani, Francesco Rosi e Monica Vitti fino a Sorrentino e Crialese. Recensione ❯
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Magia dell'esistenza e del montaggio, una storia vera che anticipa la finzione. Documentario, Italia2010. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le Isole Eolie hanno fatto da sfondo ai film di registi quali Rossellini, Antonioni, i fratelli Taviani, Troisi e Moretti Espandi ▽
Un viaggio su una tartana dalla vela rossa attraverso le isole Eolie, luoghi di espatri e emigrazioni tra Ottocento e Novecento, per raccontarne le fughe e gli approdi tra immaginario e realtà. Traghettatore del viaggio è Franco "Figlio d'oro", un ex pescatore originario di Lipari. E' lo stesso traghettatore che nel film Kaos, del 1984, accompagnava, con la sua tartana dalla vela rossa, una madre e i suoi figli in esilio verso Malta, dove andavano a raggiungere il marito fuggito alla persecuzione dei Borboni. Lo stesso marinaio che, nella sequenza finale, invitava i bambini in fuga a fare sosta nella spiaggia delle sabbie bianche. Franco Figlio d'oro è il tramite tra la troupe e gli abitanti di Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli e Panarea. Recensione ❯
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Ricognizione poetica dallo stile dimesso di un uomo del popolo che ha saputo dare spazio alla bellezza letteraria. Documentario, Italia2012. Durata 75 Minuti.
L'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Espandi ▽
Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d'archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall'estrema povertà al boom economico, a un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d'Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode. Recensione ❯
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Da Guido Lombardi, un film incentrato sulla lotta quotidiana per la sopravvivenza. Espandi ▽
Yssouf è un giovane ragazzo africano con un animo da artista in cerca del denaro necessario ad acquistare un costoso macchinario con cui produrre le sue opere d'arte. Appena giunto a Napoli, trova ospitalità presso una comunità di immigrati accampata in una piccola villa a Castelvolturno, detta la Casa delle Candele perché molto spesso salta la luce. Mentre gli altri inquilini si guadagnano da vivere vendendo fazzoletti ai semafori o suonando musica per strada, Yssouf si rivolge a suo zio Moses, un potente boss del traffico di cocaina sul territorio. Questi dapprima gli trova un lavoro in un autolavaggio alle dipendenze di un padrone sfruttatore, poi lo coinvolge nello spaccio di droga per permettergli di guadagnare più soldi più in fretta. Recensione ❯
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Cinque registi per ottanta minuti in compagnia di Mario Monicelli: un ritratto sentito che riporta alla memoria e all'attualità la figura di uno dei registi più importanti della storia del cinema italiano. Espandi ▽
Cinque registi raccontano alcuni aspetti della lunga carriera di un grande del cinema, non sempre apprezzato dalla critica, sempre amato dal pubblico, ruvido con i collaboratori, aspro con gli attori. La profonda umanità di Monicelli viene fuori prepotente dalle immagini dei suoi film, dalle sue dichiarazioni, dal suo talento. Recensione ❯
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Licia Maglietta è la "casalinga pescarese" che durante una triste gita in corriera rimane per strada e finisce a Venezia. Cambiando per sempre la sua vita. Espandi ▽
Rosalba, casalinga quarantenne con due figli che la danno per scontata e un marito, Mimmo, che la tratta come un elettrodomestico, viene dimenticata in un autogrill: metafora quantomai potente dell'invisibilità a cui era ridotta. Quell'abbandono temporaneo, che poteva tradursi nell'ennesima mortificazione, si rivela invece una splendida occasione per riprendersi una vita interrotta nella post adolescenza con quel matrimonio infelice, portandosi via tutte le sue potenzialità creative. Rosalba accetta infatti un passaggio da una sconosciuta e si ritrova a Venezia, città-teatro dove incontra Fernando, un islandese dall'animo poetico e dalla natura (forse anche data la provenienza geografica) paritaria, e riscoprirà il talento per la fisarmonica, strumento romantico ed evocativo per antonomasia.
Pane e tulipani è una favola contemporanea e un inno alla libertà, non solo femminile.
Silvio Soldini alla regia è come sempre sensibile e attento, e posa sui suoi personaggi, soprattutto femminili, il suo sguardo empatico e "straniero" rispetto alla cultura dominante italiana, della quale percepisce tanto le costrizioni quanto le possibilità. Recensione ❯
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Un film (memorabile) su una memoria che ancora oggi ci è necessaria perché ci parla delle nostre radici. Drammatico, Italia1978. Durata 175 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La vita di quattro famiglie contadine della bergamasca sul finire dell'800. Espandi ▽
Tra l'autunno del 1897 e la primavera del 1898 seguiamo la vita di quattro famiglie di contadini che formano una piccola comunità. Della terra che lavorano solo un terzo del raccolto resta a loro. Uno dei capofamiglia, Batistì, vorrebbe che il figlio di sei anni, Minek, lavorasse con lui nei campi ma il parroco lo invita a farlo studiare. La quotidianità della vita viene seguita fino a quando il taglio di un albero per fabbricare gli zoccoli a Minek, che ne ha rotto uno, fa precipitare la situazione. Recensione ❯
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Pedro e Esteban sono due speleologi che giungono in un piccolo paesino di montagna per determinare la rilevanza scientifica di una grotta appena scoperta. Espandi ▽
Due speleologi, Pedro ed Esteban, vengono ingaggiati dal sindaco di un piccolo paese per calarsi in una grotta scoperta per caso e per verificarne l'interesse scientifico. Fuori dalla grotta, in un bosco adiacente, li aspetta Gabi, l'incantevole moglie di Esteban. Durante l'attesa Gabi viene aggredita da un maniaco, un agente di commercio frustrato col vizio dell'omicidio. Scampata alla ferocia del suo carnefice, Gabi viene immediatamente soccorsa dal marito e dall'amico. Comincerà così un'implacabile caccia all'uomo e una lenta discesa nei meandri delle proprie coscienze. Recensione ❯
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Film italiano che, partendo da una tragedia privata, racconta più in generale una parte d'Italia. Espandi ▽
A trentacinque anni, Paolo fa il giornalista sportivo a Vicenza dopo una brillante carriera di schermidore. Un suo amico muore d'infarto. Era un ex campione come lui, ed era diventato un imprenditore di un distretto industriale di quella provincia. Inaspettatamente, Paolo si accorge che costui non era amato da chi gli stava più vicino. Vuole riscattarlo. Presto però scopre che l'amico defunto aveva una zona d'ombra nella sua vita. E anche la sua morte non sembra chiara. La ricerca della verità diventa per Paolo un'intrusione in un mondo ostile e lo espone a rischi sempre maggiori. Recensione ❯
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L'arrivo di Olga nella vita di Claudia spingerà quest'ultima a riconsiderare la propria esistenza. Espandi ▽
Claudia è una giovane donna che lavora in un'agenzia di viaggi e la sera frequenta un corso di russo. Una sera si presenta Boris, il nuovo insegnante. Tra i due nasce una certa attrazione.
Una volta finita la scuola Boris va a trovare Claudia con lo scopo di sistemare Olga, una cugina ucraina venuta in Italia in cerca di fortuna.
Dopo una naturale diffidenza iniziale, tra le due donne si stabilisce una sorta di complicità. Ma un giorno, tornando a casa, Claudia non trova Olga. Recensione ❯
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Carlo giovane cameriere a Genova negli anni '60, difende Luciana, una prostituta, dall'aggressione di Rampin,suo protettore. Espandi ▽
Tratto da un romanzo che Fabrizio De Andrè scrisse poco prima di morire in collaborazione con
Alessandro Gennari, è una ballata cinematografica carica di rimpianto e tenerezza in cui non è difficile
riconoscere volti e luoghi e storie, a lui cari, che abbiamo sognato mille volte nelle sue canzoni. Recensione ❯
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Gianni Amelio e Gian Maria Volontè magistrali in un film che fa emergere le loro qualità. Drammatico, Italia1990. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una mattina del marzo 1937 a Palermo un uomo commette tre delitti. Freddamente uccide il superiore che lo ha licenziato. E non solo. Espandi ▽
Una mattina del marzo 1937 a Palermo un uomo commette tre delitti. Freddamente uccide il superiore che lo ha licenziato, il sostituto e per finire sua moglie. Si fa trovare a casa e si farebbe tranquillamente condannare a morte, siamo in pieno fascismo, se non fosse che il giudice Vito Di Francesco decide di scavare a fondo nella vicenda per trovare attenuanti. Dal romanzo di Leonardo Sciascia, il film è un lucido resoconto sul potere, sulla giustizia e sulla passione. Ha vinto il David di Donatello, la Grolla d'Oro per la regia, l'Oscar europeo e una candidatura a quello hollywoodiano. Superba l'interpretazione di Volonté e ottima quella dell'emergente Fantastichini. Recensione ❯
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