polaroid
|
mercoledì 2 novembre 2011
|
politica e comicità
|
|
|
|
E' un curioso bastardo il film d'esordio dell'anglo-italiano Roan Johnson, fa ridere quanto Benvenuti al Sud ma ha la stessa umanità e capacità di cogliere un epoca di Mio fratello è figlio unico. Certo, la storia vera da cui è tratto si presta: negli anni Settanta, tre ragazzi pisani, appartenenti a Lotta Continua, temendo un colpo di Stato, fuggirono al confine verso l'Austria per chiedere asilo politco. Il fatto diventò un caso, ne parlarono anche le testate nazionali e, per un incidente diplomatico, fu costretto ad intervenire persino l'allora ministro degli Esteri Aldo Moro.
La capacità di Roan Johnson, e del suo sceneggiatore Davide Lantieri (che ha già scritto Dieci inverni), sta nel costruire un tipo di comicità veramente inusuale, quella che passa attraverso la tensione.
[+]
E' un curioso bastardo il film d'esordio dell'anglo-italiano Roan Johnson, fa ridere quanto Benvenuti al Sud ma ha la stessa umanità e capacità di cogliere un epoca di Mio fratello è figlio unico. Certo, la storia vera da cui è tratto si presta: negli anni Settanta, tre ragazzi pisani, appartenenti a Lotta Continua, temendo un colpo di Stato, fuggirono al confine verso l'Austria per chiedere asilo politco. Il fatto diventò un caso, ne parlarono anche le testate nazionali e, per un incidente diplomatico, fu costretto ad intervenire persino l'allora ministro degli Esteri Aldo Moro.
La capacità di Roan Johnson, e del suo sceneggiatore Davide Lantieri (che ha già scritto Dieci inverni), sta nel costruire un tipo di comicità veramente inusuale, quella che passa attraverso la tensione. Attraversando l'Italia in Mini con i protagonisti, prima iniziamo a convincerci che davvero stia per accadere un colpo di Stato e che da un momento all'altro potrebbero arrestarli, i nostri "primi della lista", poi, puntualmente, la tensione si scioglie e ridiamo, perché noi sappiamo e loro no. Salvo poi insinuarci un dubbio alla fine: l'Italia, nel 1970, davvero sfiorò un colpo di Stato. I militari avevano già preso la Rai, salvo poi ritirarsi all'ultimo per ragioni ancora ignote. Ma questa è un'altra storia, la Storia.
Nessuno in Italia, fino ad ora, aveva mai osato ironizzare sui miti della Sinistra. Johnson lo fa con garbo e nessun intento critico, mostrando che dietro la sacralità eroica dei rivoluzionari, c'è un volto tremendamente umano e per questo bellissimo. I tre protagonisti, Santamaria, Cioni e Turbanti (questi ultimi due esordienti) sono poi bravissimi a offrire i loro corpi e la loro mimica a questa storia di ingenuità e soprattutto amicizia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a polaroid »
[ - ] lascia un commento a polaroid »
|
|
d'accordo? |
|
linus2k
|
martedì 3 aprile 2012
|
autoironico sguardo sul passato
|
|
|
|
Finalmente! Finalmente un'ottima commedia italiana, lontana dai cliché soliti di coppie scoppiate, mocciosi in crisi ormonale, cinepanettoni sguaiati, idoletti della tv in cerca di risalto da grande schermo!
Finalmente una sana, originale, interessante, commedia italiana!Il primo lungometraggio di Roan Johnson, ambientato a Pisa, narra di una storia vera... di una colossale, incredibile, storica stupidata!
Primo giugno 1970, negli ultimi 3 anni tra il golpe dei colonnelli in Grecia, la morte di Che Guevara in Bolivia, Piazza Fontana, gli scontri ad Avola e Battipaglia, in Italia si comincia ad instaurare un clima di tensione e di paura di svolta autoritaristica... A Pisa, città universitaria, da sempre termometro di questi climi, l'attenzione è alta e forse l'esaltazione spinta un po' troppo agli eccessi.
[+]
Finalmente! Finalmente un'ottima commedia italiana, lontana dai cliché soliti di coppie scoppiate, mocciosi in crisi ormonale, cinepanettoni sguaiati, idoletti della tv in cerca di risalto da grande schermo!
Finalmente una sana, originale, interessante, commedia italiana!Il primo lungometraggio di Roan Johnson, ambientato a Pisa, narra di una storia vera... di una colossale, incredibile, storica stupidata!
Primo giugno 1970, negli ultimi 3 anni tra il golpe dei colonnelli in Grecia, la morte di Che Guevara in Bolivia, Piazza Fontana, gli scontri ad Avola e Battipaglia, in Italia si comincia ad instaurare un clima di tensione e di paura di svolta autoritaristica... A Pisa, città universitaria, da sempre termometro di questi climi, l'attenzione è alta e forse l'esaltazione spinta un po' troppo agli eccessi.
E così che Renzo Masi, musicista anarchico autore dela "Ballata del Pinelli", inno di lotta di quel periodo, insieme a 2 liceali Renzo Lullil e Fabio Gismondi, alla notizia trapelata di possibile golpe in Italia, temendo, con manie decisamente complottistiche, per le loro posizioni politiche e l'esposizione come "artisti, di eventuali ritorsioni, decidono di fuggire verso il confine, pronti a espatriare in caso di colpo di Stato.
E' il primo giugno, il giorno dopo è la Festa della Repubblica con la tradizionale parata militare a Roma, ed i 3 ragazzi scambiano i militari diretti alla parata con dei golpisti, sfondano il confine con l'Austria e rischiano un caso diplomatico coinvolgendo persino l'allora ministro degli Esteri Aldo Moro...
Ne esce fuori un quadro deliziosamente ironico di uno dei periodi più neri della nostra Storia più recente e la storia, assurda e pazzesca per quanto assolutamente vera, è raccontata in maniera eccelsa, con ritmo serrato, gusto per la battuta, con i protagonisti descritti in maniera perfetta e con un'ironia tutta toscana assolutamente irresistibile.
...ed in Toscana si direbbe che solo a Pisa sarebbe potuta succedere una storia del genere...
Tutto funziona, la fotografia, la colonna sonora (la marcia di Radetzky allo sfondamento della frontiera è irresistibile), il cast affiatatissimo.
L'unico rimpianto è che il film non sia stato sufficientemente distribuito e fatto conoscere in tutta Italia.La buona commedia c'è, esiste anche in Italia, e questa ne è la conferma!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a linus2k »
[ - ] lascia un commento a linus2k »
|
|
d'accordo? |
|
liuk�
|
sabato 7 aprile 2012
|
voti pieni
|
|
|
|
Finalmente una pellicola che vale le 5 stellette del forum.
Una storia vera al limite dell'incredibile ambientata in una Toscana rossa nei moti dei primi anni '70.
Una toscanità simpatica e divertente ma lontana dalle caciare di Ceccherini o Piraccioni, più elaborata e cupa. Attori giovani e bravi, assolutamente espressivi ed irriverenti.
Un film che va assolutamente visto e si piazza al vertice dei lavori della passata stagione.
|
|
[+] lascia un commento a liuk� »
[ - ] lascia un commento a liuk� »
|
|
d'accordo? |
|
|