Stelle da vedere e da ascoltare
La domenica comincia con un doppio appuntamento pomeridiano con il cinema di Hitchcock e, in particolar modo, con due dei suoi attori favoriti, James Stewart e Cary Grant. Con il primo ha girato la seconda versione de L'uomo che sapeva troppo (La 7, 13.30), capolavoro di suspense reso celebre dalla partitura musicale di Bernard Herrmann e dalla sequenza finale girata alla Royal Albert Hall di Londra. Il fascinoso Grant è invece protagonista assieme alla bellissima Ingrid Bergman di Notorious – L'amante perduta (La 7, 17.55), una tipica storia di spionaggio post-bellica che lo sguardo di Hitchcock e il calore trasmesso dai due protagonisti ha reso intramontabile. Più tardi, The Missing (Rete 4, 21.30) è un anomalo western moderno con Tommy Lee Jones e Cate Blanchett, che per il regista Ron Howard ha rappresentato un non brillantissimo seguito a quell'accademica ma oltremodo toccante prova che era stata A Beautiful Mind. Pochi minuti dopo la mezzanotte viene invece trasmesso un film tutt'altro che accademico, quasi un feticcio per tutti coloro che vivono o hanno vissuto nel culto della rivoluzione dei costumi apportata dal '68. Easy Rider (Rete 4, 0.10) è uno di quei film che si sono fortemente mitizzati col tempo, per la straordinaria potenza con cui celebra e denuncia allo stesso tempo l'epica e la decadenza degli Stati Uniti.
Lunedì sera è ancora il cinema americano ad essere protagonista con Contact (Rete 4, 23.10), probabilmente il più formalista ed "autoriale" dei film di Robert Zemeckis in cui la scienziata esperta di astronomia Jodie Foster ascolta ed interpreta i messaggi provenienti dalle stelle. Restando in tema "celeste", sul satellite si segnala la presenza dell'originale esordio cinematografico dei due registi partenopei Luca Miniero e Paolo Genovese (Questa notte è ancora nostra), con la divertente commedia surreale Incantesimo napoletano (Sky 3, 22.55).

La Sposa e la strizzacervelli
Non è certo un viaggio di grande respiro contro il puritanesimo violento dell'America quello di Speed, in onda martedì sera, (Rete 4, 21.10), eppure ha a suo modo segnato un nuovo modo di concepire la frenesia del film d'azione, oltre ad aver lanciato definitivamente la carriera di Keanu Reeves e Sandra Bullock. D'altro canto, un film come L'ombra del potere - The Good Shepherd (Sky Mania, 21.00) - seconda prova di regia per Robert De Niro, a tredici anni da Bronx – è piuttosto un film che guarda a certe pellicole di spionaggio del passato, calcando però più la mano sull'aspetto di inchiesta che sulla suspense.
Mercoledì di prima visione e prima serata per una commedia come Prime (Canale 5, 21.10), che mette a confronto Uma Thurman con Meryl Streep per raccontare con toni brillanti il dissidio deontologico di una psichiatra che si trova ad avere come sua paziente l'amante di suo figlio. Sempre di commedia si tratta, ma con quel sapore dolce-amaro ed una maggiore attenzione ai fenomeni sociali che costituiscono il tipico tratto del cinema indipendente off-hollywood. Bionda naturale (Rete 4, 23.45), quarto film di Tom DiCillo, racconta una generazione di velleitari cineasti di Manhattan al momento del confronto con aspirazioni, ambizioni e frustrazioni.
Il giorno seguente, giovedì, ritroviamo Uma Thurman in quello che è ormai divenuto il suo ruolo maggiormente identificativo, ovvero "The Bride", la sposa-killer che nel secondo capitolo, Kill Bill Vol. 2 (Italia 1, 23.25), conosce la figlia che portava in grembo quando entrò in coma e giunge all'atto finale della sua meditata vendetta. Contemporaneamente all'"opera bicefala" di Tarantino, va in onda una divertente commedia diretta dal padre dei Ghostbusters, Ivan Reitman, con Kevin Kline che da semplice comico–imitatore del Presidente degli Stati Uniti si ritrova a sostituire fisicamente il suo sosia e a farlo anche piuttosto dignitosamente: Dave – Presidente per un giorno (Rete 4, 23.20).

Come rivedere un classico...
Ad una settimana esatta da quello che potremmo definire come uno dei più attesi eventi cinematografici degli ultimi venti anni, venerdì la televisione conclude il suo riepilogo della saga di Indiana Jones con Indiana Jones e l'ultima crociata (RaiDue, 21.05). Con una sempre più fervida tensione per l'imminente scoperta del Regno del Teschio di Cristallo, possiamo così goderci nuovamente questa avventura che, nella ricerca del Santo Graal, spazia attraverso infuocati deserti, i canali di Venezia e la Berlino nel pieno fiorire dell'ideologia nazista. In notturna, Fuori Orario propone la versione integrale di un capolavoro come Il mucchio selvaggio (RaiTre, 3.35), il western violento e crepuscolare con cui nel 1969 Sam Peckinpah aprì alla modernità e al montaggio frenetico il più "classico" dei generi cinematografici.
Sabato sera, se un Sylvester Stallone in versione "Dieci piccoli indiani" ambientato fra le nevi del Wyoming con D-Tox (Rete 4, 21.30) non vi stimola più di tanto (e possiamo anche comprendervi), pazientate fino alla prima notte, quando potrete scegliere fra una buona trasposizione shakespeariana ed un capolavoro comico senza eguali. Sogno di una notte di mezza estate (Canale 5, 2.25) è la moderna versione della fantasiosa commedia di William Shakespeare, riambientata in un'arcadica Italia dei primi del Novecento, messa in scena con un prestigioso cast che va da Kevin Kline a Michelle Pfeiffer, da Rupert Everett a Christian Bale, da Sophie Marceau a Calista Flockhart. Play Time – Tempo di divertimento (RaiTre, 2.30) ci porta invece a Parigi negli anni Sessanta, ed il modo straordinariamente geniale con cui Jacques Tati ci immerge, attraverso una messa in scena estraniante ma estremamente spiritosa, nei cambiamenti del periodo rappresenta una pietra miliare del cinema.