Nome: Alessandra Panelli
Figlia d'arte, suo padre è il grande attore e conduttore comico Paolo Panelli e sua madre l'attrice Bice Valori, esordisce cinematograficamente come attrice nella pellicola di Luigi Comencini La bugiarda (1965) in mezzo a un cast eccezionale che raccoglie da Enrico Maria Salerno a Catherine Spaak, da Delia Boccardo a Didi Perego. Successivamente, nel 1980, eccola diretta dal grande Federico Fellini ne La città delle donne (1980), al fianco di Marcello Mastroianni.
Negli anni successivi appare soprattutto nelle pellicole di Marco Risi: Vado a vivere da solo (1982) e Nel continente nero (1993), nel ruolo della moglie di Maurizio Mattioli. Luigi Magni la sceglie per State buoni... se potete (1983) e nell'arco della sua carriera di attrice cinematografica ha la fortuna di lavorare gomito a gomito con Florinda Bolkan, Massimo Ranieri, Nino Manfredi, Paolo Villaggio e Lino Banfi.
Dopo che Fellini l'ha diretta ancora una volta ne per Ginger e Fred (1985), recita accanto a suo padre nella pellicola comica Grandi magazzini (1986) di Castellano e Pipolo, ma rimane un fiore all'occhiello il suo ruolo nel film di Ettore Scola La famiglia (1987), dove recita la parte della zitella zia Luisa, frapposta alle sorella Athina Cenci e Monica Scattini. Anche se la sua migliore interpretazione è legata alla pellicola di Francesca Archibugi Il grande cocomero (1993), storia di una bambina epilettica.
Attivissima in teatro, Alessandra Panelli dirige la Compagnia Teatrale delle "Diverse Abilità" e si è fatta apprezzare sul palcoscenico per le sue interpretazione ne "Terapia di gruppo" (1992), "L'Atelier" (1993), "L'isola che c'è. Viaggio dentro casa", "Detto tra noi".