Million Dollar Baby presenta, in modo molto originale, il dramma di tre persone. Sono storie che ti colpiscono in modo diretto, entrano prepotentemente nel tuo istinto più profondo ed il motivo di ciò è perché sono storie vere, che possono succedere a te, alla tua famiglia, al tuo vicino di casa e mostrate senza veli. Prendere o lasciare.
Probabilmente ciò che ha “preso” la mia emotività è stata la presenza in scena di una donna e di una donna dotata di una grinta fuori dal comune.
Questo mi consente di poter affermare che in “Million Dollar Baby” tutta l’esperienza di Eastwood è messa in mostra senza “sofisticazioni cinematografiche”. Tutto ciò è importante per l'apprendimento dei “cadetti cineasti” ed anche perché è stato possibile aggiungere, credo, ai tanti films definiti “classici”, un altro .
Eastwood riesce a donarci una quantità infinita di emozioni con un’alternanza quasi fosse stabilita e ritmata da un metronomo, ora lento ora veloce.
A proposito di ritmo, il film è accompagnato dalle musiche di Eastwood e dalla voce narrante di Eddie Dupris, “Scrap Iron” (Morgan Freeman) ex pugile che Frankie (Eastwood) anni addietro ha allenato e del quale è stato manager. Scrap è una vera spina per l’animo di Frankie.
I due amici si portano dietro in modo frustante e doloroso il fardello delle loro storie. Diverse, ma convergenti. non fosse altro per il rammarico che probabilmente una decisione "passata" presa in modo diverso avrebbe dato un altro epilogo alle loro vite.
La “durezza cinematografica” del regista, alla quale da oltre cinquant’anni siamo abituati si scioglie in questo film addirittura in lacrime e sicuramente ha scelto il luogo e il momento giusto per versarle.
Frankie, professionista della box con anni di esperienze alle spalle come manager ed allo stesso tempo lontano dal circuito professionistico ha una seconda possibilità di “rientro” con Maggie Fitzgerald (Hilary Swank). La Swank ha un ruolo che la vede protagonista in tutti i sensi, paragonabile sicuramente alla performance di Boys Don’t Cry”. Dicevo, Maggie è una cameriera che riceve un secco “No!!” quando si presenta nella palestra gestita da Frankie. La motivazione è duplice. Non allena donne boxer, ed una trentenne ha poche possibilità di raggiungere traguardi ambiziosi. Frankie però solo successivamente si rende conto di trovarsi di fronte ad una donna determinata e disciplinata. Disciplina acquisita dalla “Vita”, che come sempre sa essere Maestra quando trova discepoli disposti ad ascoltarLa ed a saper tradurre in significati i suoi tanti silenzi. Maggie non molla. Non molla perché la “Vita” le ha detto che solo Frankie può aiutarla a raggiungere l’obiettivo prefissato. Combattere per il titolo mondiale. Convintosi per vari motivi, Frankie, Maggie e Scrap iniziano una nuova migrazione con nuovi sentimenti, nuovi stati d’animo. Il loro è un volo il più delle volte concitato, quasi mai planato.
Maggie si ritrova ad avere anche un incontro con la famiglia e sarà un incontro che porterà conseguenze…
Million Dollar Baby è un film in cui gli spazi personali, intimi sono colpiti e riempiti da una tragedia di dimensioni immani. Dovuta a motivo di ciò che gli uomini, sanno fare meglio, in particolare nello sport, “non rispettare le regole.” “Vincere a tutti i costi.” Ma guai a giudicare le scelte degli “altri,” specie se le scelte riguardano la stessa Esistenza, cosa "fare" con la propria vita. Gli “Altri” meritano sempre il massimo rispetto. Perché? Perché per dirla come se fosse un “pugno d’incontro” che può prematuramente chiudere un match, non è vero che le cose succedono sempre e solo agli “altri”.
“Million Dollar Baby”, è anche una storia d’amore, certamente non di sesso. Fra Frankie e Maggie l’Amore è paterno e filiale, si rafforza man mano che il destino trova la sua collocazione in queste due stupende vite. L’obiettivo del regista è sempre fisso sui tre personaggi principali sono protagonisti e per sempre ed è proprio questa, a parer mio, la forza di questo film che lo catapulta prepotentemente nei capolavori.
Good Ciak!
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