Onore a Clint che ha cambiato pelle. Non è più il cinico pistolero che uccide senza espressione ed emozione. Clint ha seguito la stessa parabola ascendente del regista dei suoi western. Come Sergio Leone che si definiva artigiano del cinema, ma finiva poi per approdare al sogno autoriale di “once upon a time in America”, così la star più nota del Western all’italiana è diventato un regista che regala emozioni intense e indimenticabili. In Million dollar baby la grammatica filmica è declinata perfettamente nella sceneggiatura e nella regia. Superba è la recitazione dello stesso Clint, della protagonista femminile Hilary Swank e del grande, immenso, Morgan Freeeman. Morgan Freeman… non riesco a ricordare un film dove il suo contributo non sia stato determinante, Il suo volto ed i suoi movimenti hanno così tanta forza che anche lo spettatore più distratto non può fare a meno di rimanerne colpito. Senza diminuire il merito della regia e della recitazione, non va neppure sottaciuto che la storia raccontata in Million dollar baby ha in sé stessa un potere di convinzione raro a trovarsi. Ogni ruolo è ben definito: quello di Maggie che ha perso il padre quando era troppo giovane e ne sente ancora la mancanza; quello di Frankie che rimugina il suo fallimento come padre per quella sua figlia che non risponde mai alle sue lettere. Anche il rapporto di amicizia tra Frankie (Eastwood) e Eddie (Freeman) ha una solidità che viene da lontano: antiche storie di ring, antichi codici, ma ancora scolpiti nel cuore degli uomini veri. E poi il climax della storia, quella scelta, la scelta che può fare solo Dio, quella di donare la morte. Ma se la creatura che è cresciuta sentendosi niente, proprio quella che invece avrebbe meritato tutto, riceve infine per premio un dolore immenso ed insopportabile, non si può rimanere a guardare e sentirsi scusati perché quella scelta spetta soltanto Dio. Anche un uomo può farla a volte, di sicuro un uomo che ha cuore, ma che ne controlla con padronanza i battiti; un uomo duro, ma con un codice antico impresso nell’anima. Il vecchio pistolero torna di nuova ad uccidere. Questa volta, però, ci fa piangere dalla commozione. 30 cum laude per Clint.
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