Maria Giulia Minetti
Lo Specchio
Quando lo premiarono con l’Oscar per la miglior regia e il miglior film - Gli spietati nel 1992 - Clint Eastwood aveva 62 anni, e i commenti furono un po’ tutti del genere «apoteosi di fine carriera», «giusto coronamento» eccetera. Che il bello dovesse ancora arrivare non lo pensò nessuno. Nemmeno gli ammiratori più caldi. Forse neppure Clint stesso, perché Eastwood è rimasto l’unico, a fare film come i vecchi maestri, macinandoli uno dietro l’altro con calma, senza inseguire il sogno della vita, senza avere nel cassetto la sceneggiatura irrealizzabile, senza esigere budget esorbitanti, senza rischiare il collo. [...]
di Maria Giulia Minetti, articolo completo (7193 caratteri spazi inclusi) su Lo Specchio 19 Febbraio 2005