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L'ambientazione in Malesia conferisce fascino e suggestione a un onesto horror
che racconta con buon stile una classica storia di fantasmi. Horror, Malesia2022. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jules è una medium spirituale, in uno stato di debolezza emotiva, e fa parte di una squadra americana di investigatori televisivi sul paranormale. Espandi ▽
Jules è una medium spirituale, in uno stato di debolezza emotiva, e fa parte di una squadra americana di investigatori televisivi sul paranormale. Insieme alla sua troupe televisiva si reca in Malesia, a Fraser's Hill, all'interno di una casa che si ritiene infestata, per raccogliere prove. Ben presto scoprirà che la pericolosa entità che abita la casa potrebbe avere un legame con il suo misterioso passato. Gli ultimi proprietari della casa, Ian e Martha, affermano di aver sperimentato strani disturbi. All'inizio, le affermazioni della coppia sembrano contraddittorie e la squadra investigativa sospetta che i due siano solo in cerca di pubblicità, ma Jules subisce presto una orribile esperienza nel seminterrato, che porta tutti a credere che ci sia qualcosa di terribile e di vero in quella casa. Man mano che la squadra si addentra nel mistero, tutti si imbattono in possessioni e apparizioni più terrificanti, peggiori di quanto mai sperimentato nelle precedenti investigazioni. Jules, che ha avuto un incontro soprannaturale da bambina, sembra essere l'unica in grado di affrontare la situazione. Recensione ❯
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Un crime come non se ne vedevano da tempo. Spiazzante, teso, con personaggi sempre sul punto di esplodere. Drammatico, Italia2023. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un action movie sulla storia di vendetta e riscatto di una poliziotta infiltrata in una banda criminale. Espandi ▽
La prima regia cinematografica di Patitucci è orgogliosamente dentro il genere, in questo caso il crime, in un modo così diretto da essere perfino sprezzante. Un crime, dicevamo, come non ne vedevamo da tempo da queste parti, tirato, sottopelle, duro più nei sentimenti che nei corpi. Corpi, poi, sempre sul punto di esplodere, ma mai davvero ottusamente pompati, piuttosto induriti controvoglia, piagati non sull’epidermide ma più a fondo. La Ragonese è tutta spigoli, Arcangeli quasi felpato, e se la prima ti respinge con i silenzi e i vuoti della sua vita, il secondo ti fa avvicinare con la sua voglia di cambiare e il suo progetto di fuga. Patitucci cerca uno sguardo per narrare tutto questo e lo trova. Non calcando la mano sul lato più action della vicenda ma tirando su, con pazienza e precisione, un film più d’atmosfera che di movimento, creando la tensione non con lo scontro ma con la minaccia. Recensione ❯
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In un magazzino di Palermo un gruppo di persone frantuma le ossa di vittime consenzienti per riscuotere gli indennizzi assicurativi. Espandi ▽
Palermo. Vincenzo fa parte di una banda di truffatori che si occupa di simulare incidenti in cambio di una fetta degli indennizzi assicurativi. Quando non riesce a reclutare nuovi clienti, pensa di coinvolgere Luisa, una giovane ragazza tossicodipendente a cui si è avvicinato per aiutarla. Per il suo primo film da regista, l’attore teatrale e cinematografico Vincenzo Pirrotta si circonda di eccellenze del cinema siciliano e racconta una storia sofferta, intrisa di disagio sociale e che affonda le radici nella cronaca. Non c’è una profonda elaborazione, né una ricerca sofisticata; c’è l’urgenza di testimoniare di una storia presentata in modo corale, attraverso prospettive molteplici. Qui aiutano gli ottimi attori: Luigi Lo Cascio nel ruolo di un invalido cocciuto che si rifiuta di pagare, la sempre memorabile Aurora Quattrocchi nei panni di una madre “anima nera” di Munziana memoria, e poi volti affidabili come Ninni Bruschetta e lo stesso Pirrotta che si sobbarca il ruolo di protagonista. Recensione ❯
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Ethan Coen va controcorrente e dirige una commedia crime on the road, pulp e sbarazzina. Azione, Commedia, Thriller - USA2024. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ethan Coen dirige il suo primo film senza il contributo del fratello. Al centro del film il viaggio di due amiche in cerca di fortuna. Espandi ▽
A Philadelphia, nel 1999, un uomo in possesso di una valigia viene aggredito e ucciso in un vicolo. La valigia finirà nell'auto che, per un equivoco, la compagnia di noleggio affiderà a due giovani lesbiche: Jaime e Marian. Entrambe hanno bisogno di cambiare aria. Partiranno per Tallahassee, in Florida, e si ritroveranno alle calcagna due sicari: uno violento e l'altro loquace, decisi a recuperare la valigetta. Ma tra un locale lesbico e l'altro, le due si muovono in una sorta di mondo parallelo queer tutto al femminile, dove per due uomini non sarà facile seguirle...
Con meno di novanta minuti di durata, Drive-Away Dolls di Ethan Coen, sceneggiato insieme alla moglie Tricia Cooke, è una commedia crime on the road, pulp e sbarazzina, ricca di passaggi sopra le righe e buffi cameo.
Si inizia con Pedro Pascal con gli occhiali e si finisce con Matt Damon con il passamontagna, passando per piccoli ruoli di Bill Camp e Colman Domingo. Al centro delle scena ci sono però le donne. E in fondo che dei B-Movie Ethan Coen abbia rispettato la durata concisa, in tempi di film che veleggiano verso le tre ore, è già da sola una scelta controcorrente, coraggiosa ed encomiabile. Recensione ❯
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Una sinfonia visiva e sonora che ci riporta al senso originario del termine ecologia e resta aperta all'interpretazione. Drammatico, Giappone2023. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Takumi e sua figlia Hana vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo. Come le generazioni che li hanno preceduti, conducono una vita modesta secondo i cicli e l'ordine della natura. Espandi ▽
In una località boschiva non lontana da Tokyo, il tuttofare Takumi e sua figlia Hana, di otto anni, vivono in armonia con la natura e con i pochi abitanti del luogo. Una grande impresa dello spettacolo decide però di aprire un glamping, ovvero un camping con il glamour di un resort, proprio sulla strada che i cervi percorrono per abbeverarsi, minacciando oltretutto la pulizia dell'acqua di sorgente, della quale gli abitanti tutti, umani e animali, fanno un uso vitale. La comunità si preoccupa e domanda spiegazioni, così due impiegati della grande azienda vengono mandati sul posto per chiedere l'aiuto e l'intercessione di Takumi.
Al centro del quadro c’è l’ambiente naturale, la cui complessità è paragonabile soltanto a quella della musica, unico mezzo artistico adatto a dargli voce. E poi c’è il modo in cui gli esseri umani si relazionano con la natura (quel rapporto che chiamiamo “ecologia”).
Grandi temi, ma sussurrati in maniera estremamente libera, persino ermetica, in un film che sfugge alla norma e resta aperto all’interpretazione. Recensione ❯
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Quando un gruppo di amici viola incautamente la sacra regola della lettura dei Tarocchi, scatenano inconsapevolmente un male indicibile intrappolato nelle carte maledette. Espandi ▽
Un gruppo di sette amici si ritrova in una vecchia villa isolata, appositamente affittata, per un weekend spensierato. L’occasione è data dal compleanno di una di loro, Elise. Ma, finita anzitempo la birra, i ragazzi perlustrano la villa alla ricerca di alcolici e finiscono con lo scovare, in una stanza in cui sarebbe interdetto l’ingresso, un vecchio mazzo di tarocchi. Usando il misterioso mazzo di tarocchi, gli sprovveduti vacanzieri si mettono in guai molto seri, causati da un’antica maledizione. La profezia del male crea una classica situazione di pericolo partendo da una premessa molto semplice - la lettura dei tarocchi - che consente di dare il via a una serie di siparietti mortali. La prevedibilità di una simile costruzione è evidente ed è anche una circostanza molto comune nell’horror. Qui i personaggi sono in genere poco interessanti ed è anche poco interessante il loro destino, ma le scene clou presentano una buona vivacità e sono realizzate con una certa inventiva e l’ausilio di apprezzabili effetti speciali in modo da garantire una buona resa spettacolare. Recensione ❯
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Arcel torna sulla storia danese attraverso i codici del western e l'affidabilità di Mads Mikkelsen. Biografico, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Ludvig von Kahlen, un soldato che aveva un sogno: fare fortuna coltivando la brughiera dello Jutland danese. Espandi ▽
Nikolaj Arcel, dopo Royal Affair torna ad affrontare un episodio della storia danese. Il capitano Ludwig von Kahlen non è il frutto della fantasia della scrittrice Ida Jessen ma è realmente esistito ed ha tentato, con grande impegno e contro ogni circostanza avversa, di rendere fertile la brughiera in nome di un re, Frederik V, che non aveva mai incontrato e nonostante lo scetticisimo dei consiglieri di corte. Arcel imposta la narrazione seguendo la traccia, a volte in modo un po’ troppo pedissequo, di un glorioso genere cinematografico: il western. E per delineare un personaggio come quello di von Kahlen si affida a un attore capace di dare concretezza alla condizione psicologica e caratteriale del suo personaggio. Un attore cioè che incarnasse quel titolo originale Bastarden. È grazie a Mads Mikkelsen che il film può superare il limite dato dalla struttura narrativa di cui sopra e provare a cercare una sua originalità. Recensione ❯
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Una commedia sociale che tocca il cuore con la sua autenticità e con un cast particolarmente ispirato. Commedia, Francia2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Louis è così gentile che passa spesso inosservato. Quando scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis si aprono tante nuove opportunità. Espandi ▽
Una bugia per due è una commedia sociale che non nasce dalla tensione ma, al contrario, da un’anarchia che porta a sovvertire le regole. Il suo spirito incarna quello di Bruno, il vicino di casa di Louis interpretato proprio dal regista Rudy Milstein e, come il suo personaggio, anche il film si mostra imprevedibile soprattutto nel modo in cui usa la commedia per parlare di temi seri come la malattia, l’inquinamento e l’ingiustizia sociale. Al di là di qualche forzatura grottesca o di eccesso visionario, il suo film riesce comunque a trovare una sua autenticità e verità. Milstein preferisce mettere dentro il film qualcosa in più piuttosto che in meno, proprio perché ha l’urgenza di raccontare una vicenda coinvolgente, supportato soprattutto dai suoi ottimi attori dove, oltre a Vincent Dedienne nei panni di Louis, risultano particolarmente convincenti anche Clémence Posey in quelli di Elsa e Géraldine Nakache in quelli di Hélène. Recensione ❯
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Un buon esempio di innovazione, dalla regia movimentata e dall'animazione ispirata. E con una serie di nuovi personaggi esilaranti. Animazione, USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Po deve affrontare una novità: il maestro Shifu non potrà più essere il Guerriero Dragone. Per il panda è il tempo di una nuova avventura e di nuovi amici/nemici. Espandi ▽
Il Maestro Shifu ha una notizia per Po: non potrà più essere il Guerriero dragone ma dovrà scegliere il suo successore. Po non è contento, sia perché il ruolo di Guerriero dragone gli piace, sia perché, nonostante gli sia stato consegnato il bastone della saggezza, non si ritiene in grado di assumere il ruolo di guida spirituale. Il kung fu panda si imbatte in una volpe, Zhen, agilissima e pronta a rubare e a giocare sporco, che lo informa di un nuovo grande pericolo, ovvero la Camaleonte.
La regia di Mike Mitchell è movimentata, l'animazione ha momenti ispirati che si rifanno all'iconografia classica orientale e sequenze a rotta di collo, e la sceneggiatura del trio Jonathan Aibel, Glenn Berger e Darren Lemke, pur non avendo la potenza dirompente e innovativa del primo episodio della saga, costruisce una vicenda facile da seguire e ricca di spunti comici.
Kung Fu Panda 4 è un buon esempio di innovazione nella continuità, che ci insegna ad avere il coraggio di lasciare quello che siamo per diventare quello che saremo e a liberarci dei cattivi maestri, ricordandoci che l'arte del kung fu non è qualcosa che puoi rubare ma qualcosa che ti devi meritare. Recensione ❯
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Una messa in scena di rara potenza. Il meglio che il grande cinema hollywoodiano oggi possa produrre. Azione, Avventura, Drammatico - USA, Canada2024. Durata 166 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Secondo capitolo per la trilogia dedicata a "Dune" di Frank Herbert da Denis Villeneuve. Espandi ▽
Torna ancora più sontuosa e imponente la saga fantascientifica di Denis Villeneuve, tratta dai romanzi di Frank Herbert. Questa volta lo spettacolo del cinema si libera dal peso delle pagine dello scrittore, in una messa in scena di rara potenza. Se nel primo capitolo il regista canadese era stato piuttosto fedele al testo di Herbert, pur tagliandone ampie parti in Dune – Parte due opera invece scelte più drastiche, ma decisamente felici. La messa in scena delle battaglie in Dune – Parte 2 è davvero grande cinema, con imponenti architetture brutaliste, titanici vermi della sabbia, grandiose navi spaziali ed esplosioni che riempono lo schermo di fuoco. Le imperfezioni sul montaggio e il fronte sonoro sono dettagli a fronte di uno spettacolo di davvero rara e convincente solennità. Dune – Parte 2 è il meglio che il grande cinema spettacolare hollywoodiano oggi possa produrre. Recensione ❯
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Una donna torna nella casa della sua infanzia per scoprire che l'amico immaginario che ha lasciato è molto reale ed è infelice per averlo abbandonato. Espandi ▽
Nella nuova casa, la piccola Alice si trova a suo agio e intrattiene una vivace amicizia con Teddy, un orsacchiotto di peluche trovato lì, che diventa il suo amico immaginario. Jessica e Max vedono di buon occhio la cosa, ritenendola del tutto normale per una bambina della sua età. Le cose si complicheranno però ben presto. Jeff Wadlow è uno specialista nel genere (Obbligo o verità, Nickname: Enigmista) e conferma una buona mano nella gestione del racconto, se non una particolare inventiva. Non c’è niente di particolarmente sorprendente, anche i rivolgimenti conclusivi sanno abbastanza di già visto, ma la narrazione si mantiene svelta e a tratti avvincente, garantendo una buona tenuta spettacolare. In definitiva, Imaginary è un tipico prodotto Blumhouse, levigato, professionale, ricco d’atmosfera, di buon intrattenimento e però con ben poche novità dal punto di vista strutturale e narrativo. Recensione ❯
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Wenders (ri)cerca Pina Bausch e la trova: l'emozione passa così intatta e vivificata dalla danza allo schermo. Documentario, Germania2011. Durata 100 Minuti.
Un film in 3D dedicato all'acclamata coreografa e ballerina Pina Bausch da parte dell'amico Wim Wenders. Espandi ▽
Nel 1985 Wim Wenders vede per la prima volta "Café Müller", nel quale la coreografa tedesca capofila del teatrodanza, Pina Bausch, danza per 40 minuti insieme ai suoi ballerini sulla musica di Henry Purcell. Ne nasce un'amicizia lunga vent'anni e il progetto di un film insieme, che comincia a concretizzarsi nel 2008, con la scelta del repertorio da filmare ('Café Müller', 'Le Sacre du Printemps', 'Vollmond' and 'Kontakthof') ma s'interrompe un anno dopo, con la morte di cancro della stessa Bausch. La familiarizzazione con la tecnica del 3D fornisce a Wenders la spinta per girare il film, il tassello mancante per completare l'opera. Recensione ❯
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Secondo film del duo di YouTubers siciliani, qui impegnati in un'avventura fantasy in un mondo fatato. Commedia, Italia2021. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I Me contro Te ancora al cinema con nuove avventure. Espandi ▽
Dopo l’incredibile successo del primo film, i due YouTubers siciliani tornano al cinema e provano ad arricchire di riferimenti narrativi e cinematografici le loro storie avventurose e infantili.
Squadra che vince non si cambia. Per il secondo episodio cinematografico delle loro avventure, i Me Contro Te, cioè Sofia Scalia e Luigi Calagna, in arte Sofì e Luì, hanno ancora scelto di lavorare con il regista Gianluca Leuzzi, già autore della sitcom Disney Like Me e soprattutto del precedente Me Contro Te – Il film: La vendetta del signor S, dieci milioni d’incassi (a fronte del milione e mezzo di follower su Instagram e dei sei milioni di iscritti al canale YouTube) e pericoloso precedente per chiunque abbia abbastanza fortuna da sfondare in rete e a ragione si senta in diritto di trasportare sul grande schermo il proprio materiale.
Se in La vendetta del signor S la derivazione dalla rete era evidente e insieme superata, qui si direbbe che gli autori abbiano ulteriormente alzato l’asticella della componente visiva e della compatezza narrativa, giocando in maniera più consapevole con effetti speciali, scenografie teatrali, luci pop e un’ampiezza di racconto che prova – senza riuscirci – a rendere il racconto più omogeneo. Recensione ❯
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Una commedia divertente e graffiante, diretta da Francesca Marino, dove le certezze lasciano il posto ai sentimenti. Perché lasciarsi andare in amore a volte significa crescere. Espandi ▽
Valeria è una donna che sembra aver capito tutto dalla vita. Colleziona un uomo dopo l'altro, senza mai guardarsi indietro. Allena una squadra femminile di pallavolo e, oltre alle regole del gioco, alle giovani ragazze insegna anche come comportarsi in amore. Ma tutto non è come sembra... Quando nella sua vita torna Marco, il più grande amore e la più grande delusione, il suo castello di carta fatto di regole e strategie crolla miseramente. Recensione ❯
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Gli abitanti di una piccola città devono unire le forze contro un'invasione aliena. Espandi ▽
Un piccolo gruppo di abitanti deve combattere contro un'invasione aliena. Mentre lottano per sopravvivere, si rendono conto che devono anticipare le azioni dei loro aggressori e collaborare tra di loro per avere la possibilità di contrattaccare. Recensione ❯
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