Il film inizialmente sembra organizzato secondo due figure femminili.Ma in virtù del finale il discorso sulla avvenente bionda psicologa del carcere sembre perdersi per strada rimanendo del tutto solo sbozzato e senza una solida organicità. Stessa sorte viene riservata al rapporto omosessuale tra la bionda psicologa del carcere e la modesta inserviente del carcere stesso, che diventa invece la vera punta di attrazione del film.E su quest'ultima si disegna in sostanza tutta la storia, concretatasi in una ricerca, per nulla originale nel panorama cinematografico, di una fuga dal grigiore della normalità quotidiana.
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Il film inizialmente sembra organizzato secondo due figure femminili.Ma in virtù del finale il discorso sulla avvenente bionda psicologa del carcere sembre perdersi per strada rimanendo del tutto solo sbozzato e senza una solida organicità. Stessa sorte viene riservata al rapporto omosessuale tra la bionda psicologa del carcere e la modesta inserviente del carcere stesso, che diventa invece la vera punta di attrazione del film.E su quest'ultima si disegna in sostanza tutta la storia, concretatasi in una ricerca, per nulla originale nel panorama cinematografico, di una fuga dal grigiore della normalità quotidiana.Insomma il film, che peraltro ha ben poco del thriller, mi è sembrato poca cosa e appena guardabile voto 6 meno.
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