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Un viaggio indietro nel tempo, emozionante e esteticamente poetico, per rintracciare le radici di una storia d'amore impossibile da dimenticare. Drammatico, Islanda, Gran Bretagna2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia d'amore romantica e una malattia che avanza e che rimette tutto in discussione. Espandi ▽
Kristofer è un signore anziano che scopre di avere una malattia neurologica degenerativa. Il medico gli consiglia di chiudere i conti in sospeso, così decide di partire e dall'Islanda prima va a Londra e poi in Giappone alla ricerca di una donna che non ha mai dimenticato. In tutto questo, sua figlia, preoccupata, continua a chiamarlo.
Un viaggio suggestivo nel tempo e in culture lontane e diverse tra loro. Un film esteticamente poetico che parla di amore, memoria, radici, discriminazioni, ritorni, malattia. Propone tutto questo Baltasar Kormákur, nel portare sullo schermo un'intensa storia d'amore in modo garbato, raffinato, a tratti ironico.
La regia salda e convincente di Kormakur è capace di intrecciare sapientemente piani temporali diversi ed evocare, non senza apprezzabili barlumi di ironia, il tepore della nostalgia. Una nostalgia che attraversa cinquant'anni di vita, percorsi secondo un valore che diventa tatuaggio sulla pelle del protagonista: "Coraggio". Recensione ❯
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Un 'come eravamo' estivo nella Versilia degli Anni '60. Espandi ▽
L'estate di un gruppo di ragazzi nella Versilia degli anni Sessanta, tra picnic, giochi di spiaggia, l'intrecciarsi dei flirt e delle delusioni, i falò notturni in riva al mare. Tutta la tipologia degli adolescenti, dall'aspirante playboy ai figli di papà, dal ragazzino innamorato della signora alla coppia che "fa sul serio", sull'onda della nostalgia e sul filo delle più belle canzoni degli anni Sessanta, quando la contestazione era ancora lontana. Un film abile e fresco. Recensione ❯
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Terzo film di una riuscita trilogia horror, con Ti West che rivisita con brillantezza lo slasher dell'epoca d'oro. Horror, USA, Nuova Zelanda, Canada2024. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il primo X - A Sexy Horror Story e il prequel Pearl, Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ci regala ora il capitolo finale di una trilogia che ha raccolto intorno a sé un'appassionata fan base. Espandi ▽
1985. Maxine è a Hollywood con l'intenzione fermissima di dare una svolta decisiva alla sua vita. Fa l'attrice nel cinema porno, ma si rende conto che è necessario mirare più in alto, passare al cinema "normale". A questo scopo partecipa a un'audizione per una parte nel seguito di un horror di serie B diretto da un'ambiziosa regista.
Nonostante la sua provenienza dal porno possa essere un handicap, Maxine non demorde e ottiene il ruolo. Sembra l'inizio della sua realizzazione artistica, ma in città opera un feroce serial killer che ammazza a ripetizione anche pornostar colleghe di Maxine. Inoltre, un detective privato si fa vivo con toni insinuanti e minacciosi: la cerca per conto di qualcuno di potente, una figura misteriosa che emerge da un passato con cui Maxine dovrà fare i conti, mentre lotta per sopravvivere e diventare una star.
Mia Goth è, come già in Pearl, il vero fulcro e motore principale del film. Ti West la segue con passione e fa ruotare tutto intorno al suo ritratto sfaccettato e approfondito. Sontuosa è la sua prova; Goth è un'attrice davvero notevole sotto tutti i punti di vista, vanno ricordate, in un ottimo cast, almeno le convincenti prove di un viscidissimo Kevin Bacon nei panni di un detective privato che scherza con il fuoco e dell’affabilmente suave Giancarlo Esposito nel ruolo dell’agente che ogni attrice vorrebbe avere. Recensione ❯
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C'era bisogno del reboot di un film che ha già un posto unico nella memoria e nel cuore di molti spettatori?. Azione, Fantasy - Gran Bretagna, Francia, USA2024. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O'Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Espandi ▽
Eric Draven ha un passato oscuro del quale sappiamo solo che ha perso le persone e le creature che amava, e ora è internato in una struttura per la riabilitazione dalle tossicodipendenze. Shelly Webster è una ragazza che ha ricevuto un video compromettente, e lei e tutti coloro che hanno avuto parte in quel video sono entrati nel mirino di Mister Roeg, un uomo che si nutre del sangue delle creature innocenti nel tentativo di vivere in eterno e parla loro all’orecchio spingendole al suicidio. Per sfuggire a Roeg, Shelly viene catturata dalla polizia che la ricovera nella stessa struttura dove è rinchiuso Eric. I due si incontrano ed è amore a prima vista, ma dopo una parentesi di assoluta felicità vengono intercettati dai sicari di Roeg, che condannano l’una all’inferno, l’altro a vagare in una terra di mezzo e a cercare vendetta tornando nel mondo dei vivi come un non-morto capace di rigenerarsi – non senza dolore – all’infinito. Crow – Il corvo è il reboot, 30 anni dopo, di Il corvo – The Crow, film di culto del 1994 che costò la vita al suo attore protagonista Brandon Lee. Tutto rimane esteriore, compresa la tristezza esistenziale del protagonista e il suo presunto avventurarsi nelle parti più oscure dell’animo umano. I puristi della leggenda del Corvo resteranno forse perplessi, le nuove generazioni che non conoscono il personaggio di O’Barr (né quello di Lee) forse apprezzeranno questa storia un po’ raffazzonata che si conclude con una strizzatina d’occhio alla possibile apertura di un franchise. Ma la domanda resta: c’era bisogno del reboot di un film che ha già un posto unico nella memoria e nel cuore di molti spettatori? Recensione ❯
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Uno scrittore assiste per caso all'aggressione subita da una donna e s'improvvisa detective per identificare il colpevole. Espandi ▽
Uno scrittore assiste per caso all'aggressione subita da una donna e s'improvvisa detective per identificare il colpevole: è convinto che si tratti di un maniaco che ha fatto a pezzi tre ragazze. Quando sembra aver imboccato la pista giusta, corre il rischio di lasciarci a sua volta la pelle. Per fortuna, la sua fidanzata ha avvertito la polizia che giunge in tempo. Recensione ❯
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Un documentario che esplora il delicato equilibrio tra uomo e natura, dando voce a forestali, esperti di fauna selvatica e residenti della Val di Sole. Espandi ▽
Nella trentina Val di Sole gli avvistamenti degli orsi non sono più cosa improbabile. Con l'aumento degli orsi, però, sono aumentati anche gli incontri tra i grandi e fortissimi carnivori e gli esseri umani, talvolta favoriti dalla pratica sbagliatissima di far trovare del cibo agli animali. Nel 2023, l'uccisione di un runner ventiseienne per mano dell'orsa JJ4, giudicata pericolosa eppure ancora in libertà, ha fatto esplodere il dibattito mediatico circa l'opportunità e la possibilità di una convivenza tra uomini e orsi sulle nostre Alpi.
Si è trattata di tragedia per entrambe le parti coinvolte, uomini e animali. È con questa affermazione che il documentario acquista interesse, dopo un prologo dal linguaggio spiccatamente televisivo.
L'operazione di Andreas Pichler ha, nel suo insieme, una valenza politica e ottiene il fine auspicabile di lasciarci informati e senza risposte: al cinema il compito di allargare lo sguardo, per il resto ci sono giustamente altre arene. Lontano dalle profondità filosofiche di Herzog in Grizzly Man, estraneo, perlopiù, alla volontà di dare un'interpretazione personale del fenomeno, Pichler trasforma la discussione in riflessione, con un documentario che dà ampio spazio alle opinioni delle parti coinvolte finendo per illuminare proprio una mancata comunicazione tra esse. Recensione ❯
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Un thriller ben costruito che incuriosisce il pubblico e lo disorienta con una varietà di possibili soluzioni. Thriller, USA2009. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un tipo qualsiasi decide di prendere la giustizia fra le sue mani dopo il patteggiamento che ha reso liberi i killer della sua famiglia. Il suo obiettivo: il procuratore che ha orchestrato l'accordo. Espandi ▽
Clyde è a casa con moglie e figlioletta quando due sadici criminali irrompono nell'appartamento e uccidono la donna e la bambina. La causa viene affidata a Nick il quale, vista la fragilità delle prove a carico dei due decide di sfruttare la confessione del più violento che denuncia il complice. In questo modo una condanna a morte diviene certa ma il 'pentito' riceve una pena lieve. Clyde è sconvolto da questa decisione. Recensione ❯
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Una storia curiosamente slegata che sembra fuori fuoco rispetto allo stile del regista. Drammatico, Italia2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di un'influente famiglia vicentina viene sconvolta da un evento imprevedibile. Espandi ▽
Vicenza, 1980. Maria scopre di essere incinta e annuncia con gioia la sua gravidanza al marito Osvaldo. Ma quando la neonata Rebecca viene al mondo ha una vistosa macchia rossa sul viso e Maria la rifiuta, individuando in quella “voglia” l’oscuro segno di un peccato nascosto. Nell’adolescenza la ragazza comincia a reagire all’indifferenza ostile della madre e a porsi le prime domande sulla sua origine. Col tempo Rebecca arriverà ad intuire che le dinamiche famigliari custodiscono quel segreto che ha reso la sua infanzia e adolescenza tanto disfunzionali e infelici.
La vita accanto è basato sul romanzo omonimo di Mariapia Veladiano e vanta una sceneggiatura scritta a sei mani da Marco Tullio Giordana, che del film è il regista, Gloria Malatesta e Marco Bellocchio. Le difficoltà nella realizzazione nascono forse proprio dal fatto che la presenza di Bellocchio si avverte in modo dominante rispetto alla narrazione, ma resta secondaria rispetto alla regia.
È una storia insolitamente fuori fuoco per un autore di solito centrato come Marco Tullio Giordana, che in passato ha saputo fotografare perfettamente i suoi temi e personaggi. Restano invece efficaci e degne di nota le scenografie austere di Luca Gobbi e le musiche perturbanti di Dario Marianelli. Recensione ❯
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Kore'eda indaga con delicatezza nei dubbi di un preadolescente confuso dal proprio desiderio. Drammatico, Giappone2023. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane ragazzo comincia ad assumere strani atteggiamenti. La madre comincia a pensare che sia colpa di un insegnante. Espandi ▽
Preadolescente silenzioso e riservato, Minato ha perso il padre quando era piccolo e vive con la madre, impiegata in una stireria. Vittima a scuola di un professore eccessivamente severo, Minato è difeso dalla madre, la quale si scontra duramente con la preside dell’istituto. Eppure qualcosa non torna: Minato dice la verità o il suo professore è innocente?
Dopo la trasferta in Corea del sud con Le buone stelle - Broker, il giapponese Koreeda torna agli spazi domestici e ai contesti tipici del suo cinema. Come sempre, lo scontro fra l’individuo e l’istituzione (qui familiare e scolastica) rifrange il concetto di verità e condiziona emozioni e comportamenti.
Prima che un grande narratore delle dinamiche relazioni, familiari e istituzionali, Koreeda è infatti un grande regista e anche in questo suo nuovo Monster inserisce i cinque protagonisti e dà valore soprattutto ai loro movimenti, ai loro sguardi, agli oggetti che li definiscono, alle parole che usano e che vengono fraintese, usate, manipolate. Recensione ❯
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Un film difficilmente classificabile, tra horror e revenge femminista, con tanto splatter e humour. Thriller, USA2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La celebre attrice, figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet, dirige il suo primo film. Espandi ▽
Slater King, un magnate colpevole di un comportamento deplorevole e di un abuso di potere del quale si è scusato pubblicamente si dimette da CEO e fonda un ente di beneficenza che porta il suo nome. Slater ha affrontato un percorso di terapia psicologica atto a rimuovere i traumi del proprio passato e ha comperato un’isola dove trascorrere il suo tempo libero. Ad un incontro della Fondazione King incontra Frida, una donna che lo idolatra, e la invita a fare una vacanza sulla sua isola insieme all’amica Jess: entrambe si uniranno al gruppetto di ospiti vip che ha come unico scopo quello di divertirsi in quell’oasi di bellezza e privilegio. Ma non è tutto oro quello che luccica, e Frida e Jess si renderanno conto che quel luogo incantevole nasconde terribili segreti e ingenera un’inspiegabile inquietudine. Blink Twice segna il debutto alla regia dell’attrice Zoe Kravitz, figlia del cantante Lenny e dell’attrice Lisa Bonet, ed è una chiara emanazione della sua personalità inquieta e refrattaria alle regole: il suo film è difficilmente classificabile, anche se si muove fra horror e revenge femminista, con tanto splatter e una buona percentuale di humour. Anche la confezione filmica è poco categorizzabile poiché mescola inquadrature ardite, scenari coloratissimi ma inquietanti, e sequenze estreme. Recensione ❯
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Il quarto capitolo riacchiappa tutti i fan della serie con un buonumore contagioso. Animazione, Avventura - USA2024. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Dopo sette anni dall'ultimo Cattivissimo Me, Gru, il supercattivo preferito dal mondo intero, diventato agente della Lega Anti-Cattivi, torna al fianco dei Minions per un'entusiasmante, caotica e audace nuova era. Espandi ▽
Durante la riunione degli ex alunni del Licée Pas Bon, la rinomata scuola dei cattivi, Gru reincontra Maxime Le Mal, un superbad che ce l'ha ancora con lui. Gru, la moglie Lucy, le figlie Margo, Edith e Agnes più l'ultimo arrivato, il neonato Gru Jr, si recano nell'amena cittadina di Mayflower, portando con sé i tre Minion Phil, Ron e Ralph. Lì dovranno relazionarsi con una coppia di vicini spocchiosi e la loro figlia adolescente Poppy. Nel frattempo i dirigenti della Lega trasformano cinque Minion in agenti d'élite dotati di superpoteri e Maxime trasforma la sua ossessione per gli scarafaggi in un'arma contro Gru.
Chris Renaud torna alla regia del quarto episodio della saga del Cattivissimo, aggiungendo un nuovo rivale (ma a fine film compariranno anche i rivali dei film precedenti) e un nuovo membro della famiglia di Gru, l'unico figlio naturale e l'unico maschio: di qui forse, l'ossessione che Gru ha nel farsi amare dal neonato.
Il film prosegue a rotta di collo intento a riacchiappare tutti i fan della serie, dedicando almeno un momento o una scena a ognuno dei personaggi che il pubblico ha imparato ad amare. Se non ha la forza innovativa del primo film della serie, mantiene comunque un buonumore contagioso e inoffensivo che piacerà ai suoi spettatori affezionati. Recensione ❯
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Un film che mantiene le promesse del romanzo da cui proviene e dello stile della sua autrice. Drammatico, Sentimentale - USA2024. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un dramma sentimentale tratto dall'omonimo romanzo bestseller di Colleen Hoover. Espandi ▽
t Ends With Us - Siamo noi a dire basta è il primo adattamento cinematografico di un romanzo di Colleen Hoover, autrice di chick lit di grande successo: e che qui si resti nell'ambio della chic lit è evidente già dai nomi dei personaggi, degni di una Liala del nostro tempo.
Ma qui Hoover si cimenta anche con argomenti più spinosi di quelli generalmente forniti dal genere, ovvero la violenza domestica, e fa un lavoro interessante nel mantenersi sul crinale fra violenza vera e propria e potenziale, poiché i gesti di collera di Ryle - che a ben guardare cominciano con il suo prendere a calci una sedia durante il primo incontro con Lily - sono al confine fra il penalmente perseguibile e il possibilmente accettabile, nell'ambito della caratterizzazione romantica di un bad boy con una dark side. Recensione ❯
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Una crazy comedy in cui tre settantenni ricoverati in una clinica condividono una inaspettata esperienza. Espandi ▽
Maurizio è un attore e poeta gay che dopo un malore viene ricoverato in una stanza di ospedale insieme al vedovo cardiopatico siciliano Marco e all'"erotomane omofobo" (come lo definisce Maurizio) romano Diego. Poiché Marco ha un appuntamento galante con la cognata, Diego gli procura delle pillole cinesi che dovrebbero funzionare da Viagra, ma che invece lo ringiovaniscono di trent'anni. Anche Maurizio e Diego, sessantenni come Marco, prendono quella pastiglia, ma solo il primo ringiovanisce all'istante, mentre per l'altro il passaggio è più graduale, a cominciare dal rimbiondirsi della capigliatura. I tre fuggono dall'ospedale e decidono di riprodurre la formula delle pillole per commercializzarla.
30 anni (di meno) si avventura lungo i percorsi della commedia surreale all'americana legandola alla commedia regionale italiana, ma il risultato è meno promettente della sua premessa.
Gli elementi di interesse in questa storia scombinata ci sarebbero tutti: il desiderio di riscrivere il passato col senno di poi, la voglia di ritrovare la propria identità smarrita nel tempo, la tenerezza in una relazione gay di lunga data, l'amicizia fra tre sessantenni che non hanno apparentemente niente in comune e invece scoprono di potersi voler bene nelle differenze. Quello che invece Graiani gestisce bene è il ritmo registico di commedia, che dà il giusto spazio alle performance degli attori intenti a compensare le fragilità del copione. Recensione ❯
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Un esercizio di stile diventato un cult che ritrae una generazione senza ideali. Drammatico, Gran Bretagna1996. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Dal romanzo di Irvin Welsh. Quattro amici drogati in Scozia. Il protagonista all'inizio elenca una serie di ottime ragioni che inducono a drogarsi. Espandi ▽
Tratto dal romanzo (1993) di Irvine Welsh, sceneggiato da John Hodge. Ambientato in una zona suburbana di Edimburgo, è la storia del tossicomane Mark e della sua banda di amici: brutti, sporchi, cattivi e ladri, ma nella loro insolenza ribalda suscitano pena e simpatia, più che paura o schifo. Recensione ❯
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Una superproduzione che riunisce oltre vent'anni di storie e dimostra che Avengers: Endgame non era un unicum irripetibile. Azione, USA2021. Durata 148 Minuti.
Dopo che la sua identità viene rivelata, Spider-Man chiede aiuto al Dottor Strange, ma l'incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo liberando i più potenti nemici mai affrontati. Espandi ▽
Dopo due capitoli relativamente contenuti nelle ambizioni, il finale di questa prima trilogia dello Spider-Man con Holland segue il format da superproduzione di Avengers: Endgame e ne esce a testa alta. Per i fan, questo terzo film di Jon Watts sarà la catarsi di una vita, di storie viste ormai più di vent'anni fa e delle lunghe attese tra un capitolo e l'altro. Come già ampiamente svelato nei trailer, il multiverso introdotto in Spider-Man: No Way Home è infatti l'occasione per pescare personaggi dalle incarnazioni precedente dell'eroe. Solo figure cinematografiche che si reincarnano, di reboot in reboot, possono eguagliare questo livello di super-narrazione, dove si ricongiungono fili che hanno accompagnato il pubblico per interi decenni. Spider-Man: Now Way Home dimostra quindi che Avengers: Endgame non era un unicum irripetibile e che questo tipo di narrazione è qui per restare. Recensione ❯
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