Un film calato nella contemporaneità, dall'estetica immersiva molto coinvolgente. E per questo sconvolgente. Horror, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 115 Minuti.
Il regista premio Oscar Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland si riuniscono per raccontare una terrificante storia ambientata nel mondo di 28 Giorni dopo. Espandi ▽
Sono passati quasi tre decenni da quando il virus della rabbia è fuoriuscito da un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena forzata e brutale, alcuni sono riusciti a sopravvivere in mezzo agli infetti. Un gruppo di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un'unica strada protetta anche dall'alta marea che la ricopre. Quando uno di questi lascia l'isola per una missione diretta nel profondo della terraferma, scoprirà segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti ma anche gli altri sopravvissuti.
Siamo nel mondo creato nel 2002 da 28 giorni dopo in cui si riunisce l'affiatata coppia formata da Danny Boyle e Alex Garland, regista e sceneggiatore. 28 anni dopo è un film calato nella contemporaneità che utilizza un'estetica immersiva e molto coinvolgente.
Il film decide di dedicare una parte molto ampia nella sua economia - scelta encomiabile perché estrema ma non priva di una certa debolezza - al secondo viaggio iniziatico del figlio con la madre malata alla ricerca disperata di una cura. Recensione ❯
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La vera storia di Emma Schmidt, conosciuta anche con lo pseudonimo di Anna Ecklund. Tra i casi di possessione ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa Cattolica. Espandi ▽
Iowa, 1928. Padre Joseph Steiger riceve da un suo superiore un incarico delicato. Si tratta del caso di una donna, Emma Schmidt, che soffre molto, per cause che sembrano sfuggire alle possibilità di cura della scienza medica. È quindi necessario praticare un esorcismo. Padre Joseph ha il compito di prendere nota di quanto accade durante l'esorcismo, mentre ad assistere l'esorcista sono le suore del convento cui si appoggia la parrocchia. Le prime sedute dell'esorcismo mostrano subito che le cose non saranno facili.
Ispirato, ci viene detto in didascalia, a fatti veri, è un film esorcistico di stampo molto classico, che segue il percorso narrativo codificato dal capostipite, L'esorcista.
Il tormento e il desiderio di riscatto del sacerdote più giovane fanno da contraltare alla fede incrollabile del saggio esorcista, che forse sembra ancora più saggio per il naturale carisma di un grande attore come Al Pacino, che dona al suo personaggio la sua notevole personalità e capacità interpretativa. Recensione ❯
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Da diversi anni, il "Killer Heart Eyes" semina il terrore a San Valentino, perseguitando e uccidendo coppie innamorate. Quest'anno, nessuna coppia è al sicuro...... Espandi ▽
Un serial killer che indossa una maschera con gli occhi a forma di cuore, da un paio d'anni colpisce uccidendo nel giorno di San Valentino svariate coppie di innamorati. Ally lavora nel campo della pubblicità, è single ed è alle prese con una campagna pubblicitaria che riflette la sua disillusione nei confronti del romanticismo e perciò non funziona. La sua capa Crystal le affianca così l'affascinante single Jay, maestro nel campo, e tra i due nasce un rapporto conflittuale.
Mentre una scia di sangue li segue, Jay e Ally lottano disperatamente per la vita e nel frattempo si conoscono sempre meglio. Ma l'assassino non molla la presa nemmeno quando i due si trovano nella stazione di polizia con Jay sospettato d'essere il colpevole.
Vivace incrocio tra commedia sentimentale e slasher, il film usa a profusione i luoghi comuni e gli stilemi di entrambi i generi, puntando soprattutto sulla riuscita alchimia tra i due protagonisti che, anche grazie all'ottima prova di Mason Gooding e Olivia Holt, si presentano come personaggi simpatici e ben caratterizzati, di cui è interessante seguire le vicende. Recensione ❯
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Il ritorno del sanguinoso franchise horror di successo della New Line Cinema, che riporta il pubblico all'origine del malvagio senso di giustizia della Morte. Espandi ▽
La studentessa universitaria Stefani è ossessionata da un ricorrente incubo che ha a che fare con la nonna Iris, alle prese, cinquant'anni prima, con il disastro di un ristorante sospeso a 150 metri d'altezza, lo Skyview, a cui era andata con il fidanzato per vivere una serata magica. Desiderosa di capire cosa le sta succedendo, Stefani torna a casa dai suoi familiari, anche perché vuole capire cosa ne è stato di Iris, che nell'incubo muore, ma in realtà è viva e vegeta e se n'è andata da decenni. Quella di Final Destination è stata una delle serie horror di maggiore successo degli anni 2000 e buona parte del merito va allo sceneggiatore originario Jeffrey Reddick che ha sviluppato l'interessante concetto di avere la Morte stessa - invisibile, ma pervasiva - come villain e l'ha inserito in una particolare struttura narrativa con l'inizio destinato alla rappresentazione vivace e realistica di una catastrofe dalla quale si salvano incongruamente alcune persone e il seguito della vicenda intento a mostrare come la Morte voglia riportare le cose a posto facendo morire i sopravvissuti che, dal canto loro, lottano prima per capire cosa succede e poi per evitare di morire. Recensione ❯
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La giovane compositrice Mel si trova davanti alla grande occasione della sua vita quando il suo mentore muore e passa a lei il compito di completare il concerto al quale stava lavorando. Espandi ▽
Quando una compositrice ha il compito di finire il concerto del suo defunto mentore, scopre presto che suonare la musica evoca conseguenze mortali, portandola a scoprire le origini inquietanti della melodia e un male che si è risvegliato. Recensione ❯
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Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Horror, Azione, Drammatico - USA2025. Durata 137 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cercando di lasciarsi alle spalle le loro vite travagliate, due fratelli gemelli tornano nella loro città natale alla ricerca di un nuovo inizio. Espandi ▽
Smoke e Stack sono due fratelli che pur di lasciare il Mississippi hanno affrontato le trincee europee della Grande Guerra e hanno cercato di farsi strada nella malavita di Chicago. Tornati nella regione natia con un discreto bottino e con abbondanti alcolici, comprano da un uomo – sospettato di far parte del klan – un edificio che vogliono trasformare in un locale di musica e gioco per la popolazione nera della zona. Si affidano al cugino Sammie, un prodigio con la chitarra, inoltre reclutano il musicista Delta Slim e trovano l’aiuto anche di alcuni immigrati cinesi. La festa notturna innesca una gioia contagiosa, ma presto si avvicinano tre bianchi che chiedono di poter entrare in modo molto insistente. Sarà presto chiaro che i tre non sono quello che sembrano…
Una blues-folk-rock opera che slitta verso l’horror e l’azione, con un accompagnamento musicale sempre più marcato. Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Fieramente di genere, I peccatori è un crescendo incessante di musiche che si incontrano, si scontrano, e si fondono ai suoni dell’azione violenta così come al ballo dei corpi. La regia e il montaggio danzano a ritmi a volte placidamente insidiosi e spesso invece forsennati o irruenti, in un assedio che più volte viene fragorosamente interrotto prima del faccia a faccia finale. Recensione ❯
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Una compilation horror in un film molto abile a sfruttare tutte le sue intuizioni. Horror, USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La caccia a un serial killer diventa un fatto personale per un agente dell'FBI. Espandi ▽
Anni '90. La giovane agente del FBI Lee Harker, poca esperienza ma molto intuito, è reclutata dal veterano agente Carter per indagare su una serie di brutali omicidi-suicidi avvenuti nell'Oregon. Tra le vittime ci sono degli elementi in comune: il capofamiglia fa fuori tutti gli altri e poi si toglie la vita; le figlie femmine assassinate festeggiano il compleanno nel 14 del mese. Ma ci sono delle zone d'ombra anche nella vita di Lee, che ha quasi paura degli altri e cerca di evitare qualunque contatto umano se non ci si trova costretta come nel caso in cui Carter le fa conoscere sua moglie e sua figlia piccola. Intanto, dopo ogni omicidio vengono rinvenute delle lettere dai caratteri incomprensibili in cui è riconoscibile solo la firma, Longlegs, che Lee inizia a decifrare facendosi aiutare dal suo sesto senso. Nel corso delle indagini viene a galla che l'agente ha avuto un legame con il killer ma è proprio questa rivelazione che la rende ancora più determinata a risolvere il caso. Recensione ❯
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Si narra di un'antica e malefica creatura che si nasconde nell'oscurità, nutrendosi delle paure dei bambini e trascinandoli via per sempre. Espandi ▽
Il quarantenne Patrick, costretto per questioni economiche a tornare nella casa di famiglia e ad affiancare il fratello nella gestione dell'azienda avuta in eredità dal padre, si ritrova braccato dalla misteriosa e malefica creatura che ha terrorizzato la sua infanzia. Si tratta del "bagman" che si alimenta delle paure dei bambini e degli adolescenti che rapisce, uccide e poi meticolosamente rinchiude nella sua sacca, ed è tornato per perseguitare il bambino di Patrick. Per sconfiggerlo l'uomo dovrà affrontare il suo passato e rivivere il trauma nel suo presente.
Bagman dà letteralmente corpo alle paure di bambini e adolescenti (o degli adulti psicologicamente rimasti tali, come Patrick), lasciando resti tangibili del suo passaggio e costringendo il protagonista (interpretato dal poco espressivo Sam Claflin) a un ritorno al passato tanto fisico quanto mentale (e pure narrativo, con un uso estensivo del flashback).
La sola cosa che di norma un film di genere è chiamato a fare è trovare una formula nuova per ribadire dell'ovvio - e ciò che Bagman fa, a parte giocare con l'assonanza fra il titolo e il boogieman, cioè l'uomo nero, è inventarsi la faccenda della borsa come strumento dell'orrore. Recensione ❯
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Il prequel della saga si rivela un horror di solida struttura narrativa. Horror, USA, Italia2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea. Espandi ▽
Roma, 1971. La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto. La accoglie benevolmente il cardinale Lawrence che la segue sin da quando era bambina, all’orfanotrofio. E proprio in un orfanotrofio a Roma la conduce il cardinale perché Margaret vi lavori con le suore che lo gestiscono, in attesa di diventare suora anche lei. Nel frattempo, Margaret condivide un appartamento in città con l’altrettanto giovane spagnola Luz, che prenderà i voti prima di lei. Luz, più disinvolta, le fa conoscere anche la vita notturna capitolina, ma in questo clima di letizia giunge inaspettata la visita di padre Brennan, un sacerdote scomunicato che avvisa Margaret di un grave pericolo che ha a che fare con una strana orfana, Carlita, che, vilipesa da tutti, Margaret ha invece preso a ben volere. Margaret allontana seccata padre Brennan, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea.
La saga iniziata con il celebrato Il presagio (1976), piuttosto significativa in ambito horror, è stata sinora relativamente contenuta nella quantità: dopo la trilogia iniziale, infatti, ci sono stati solo un tardo quarto episodio televisivo oltre a una più recente (e breve) serie, anch’essa televisiva. Oltre naturalmente a un inevitabile remake. Ma l’appeal del tema è evidentemente rimasto e questo nuovo tentativo lo dimostra.
Arkasha Stevenson, dopo una discreta carriera fatta di cortometraggi e di televisione, esordisce nella regia di un lungometraggio per il grande schermo. Dimostra buone capacità sia nella gestione del racconto sia nella capacità di enucleare singoli momenti di tensione in modo da tenere sempre abbastanza sostenuto il ritmo narrativo. Recensione ❯
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Un fine settimana tra amici si trasforma nel caos dopo la rivelazione che uno degli ospiti è un robot compagno. Espandi ▽
È difficile parlare del film senza svelarne i colpi di scena, il primo dei quali per altro è dichiarato già nel trailer, ma cercheremo di non farlo perché è chiaro che è stato costruito per svelarsi pezzo per pezzo solo durante la visione.
Prodotto da Zach Cregger, il regista di Barbarian, Companion è il primo lungometraggio di Drew Hancock, che si era già cimentato dietro la macchina da presa e alla sceneggiatura sul piccolo schermo. Ha infatti le caratteristiche strizzate d'occhio delle comedy televisive e un'architettura basata su sviluppi più o meno inattesi che cambiano le carte in tavole, e che funzionerebbero benissimo come cliffhanger di fine episodio in una miniserie. Tutto questo, condensato nel formato compatto di un film, fornisce un'esperienza più intensa, una piccola montagna russa di Sali e scendi e brutali sterzati o giri della morte Recensione ❯
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Un sequel prevedibile ma dalla linea narrativa solida e valorizzato da riuscite atmosfere macabre. Horror, Thriller - USA2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1956 - Francia. Un prete viene assassinato. Un male si sta diffondendo. Il sequel del film campione d'incassi segue le vicende di Suor Irene, quando viene a trovarsi nuovamente faccia a faccia con Valak, la suora demoniaca. Espandi ▽
Dopo il notevole successo di pubblico del primo film, era probabilmente inevitabile questo seguito. Il problema è che già il primo film si muoveva su binari di notevole prevedibilità e questo secondo capitolo si limita a fare altrettanto, riservando ben poche sorprese ed esercitandosi su una linea narrativa solida, ma di sin troppo evidente semplicità. La formula del racconto si basa quasi esclusivamente sulla creazione - molto efficace visivamente, va detto - di un’atmosfera densamente e cupamente macabra e su una programmatica alternanza di attese, silenzi e improvvisi jump scare. Da un punto di vista meramente spettacolare, la cosa funziona abbastanza, soprattutto quando, nel finale, la lotta entra nel vivo di una furibonda concitazione supportata da un consistente tripudio di effetti speciali, ma la mancanza di veri colpi di scena e di sostanza narrativa si fa sentire anche in termini di ripetitività. Recensione ❯
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Adattamento di 'The Boogeyman' di Stephen King. Espandi ▽
La studentessa liceale Sadie Harper e la sua sorellina Sawyer vivono un momento delicato. La mamma è morta da poco e il babbo psichiatra, Will, è piuttosto affettivamente assente, non sembra avere tempo e attenzione sufficienti per loro, preso com’è dal suo dolore e dalle sue problematiche. Un certo Lester Billings compare all’improvviso a casa di Will chiedendogli disperatamente aiuto. Nonostante non abbia un appuntamento, Will lo ascolta, ma capisce ben presto che non è lucido: parla di qualcosa di mostruoso che gli ha ucciso i tre figli, anche se tutti sospettano che li abbia uccisi lui. Appartatosi per chiamare la polizia, Will perde di vista Billings che muore proprio in casa sua, apparentemente suicida, trovato da Sadie, tornata anzitempo a casa dal scuola. Morendo, il paziente sembra aver liberato nella casa un’entità malefica che si nasconde nei pertugi oscuri, pronto a uscirne per terrorizzare le sue vittime. Sawyer è la prima a rendersene conto, ma nessuno le crede. Per la famiglia Harper i guai sono appena cominciati e sono serissimi.
La figura del Boogeyman, in sostanza l’uomo nero della favolistica, è stata più volte evocata sullo schermo. All’origine di questo nuovo film c’è però un breve racconto di Stephen King proveniente dalla famosa raccolta A volte ritornano, già più volte trasposto sullo schermo sotto la forma di cortometraggio.
Come capita normalmente con i racconti brevi, nell’adattamento a lungometraggio si rende necessario aggiungere così tanta sostanza narrativa che alla fine del racconto originario resta solo lo spunto. Anche stavolta è più o meno così, con risultati non sempre convincenti perché diverse delle svolte narrative sembrano digressioni utili soprattutto a fare minutaggio. Recensione ❯
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Brillante e vigoroso, convince il nuovo episodio della sfrenata saga splatter. Horror, USA2024. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga horror slasher firmata Damien Leone. Espandi ▽
Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna viene ospitata dagli zii per le festività natalizie. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.
Dopo il vivace secondo episodio che, nel raccontare la lotta senza quartiere tra la predestinata Sienna e il clown diabolico, aveva cercato di introdurre, senza approfondirlo troppo, un legame tra i due personaggi attraverso i disegni del defunto padre della ragazza, questo terzo capitolo della saga di Art il clown ci dà un altro po' della stessa cosa.
Damien Leone dirige con la consueta brillantezza e vigoria dando al suo pubblico di riferimento lo spettacolo sanguinario che si attende, grazie anche alla buona resa degli effetti speciali. Recensione ❯
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Un horror-poliziesco che rinnova la saga Saw con un serial killer dai metodi sempre più efferati. Horror, USA2021. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un morboso killer scatena un pericoloso gioco che convolgerà un detective di polizia. Espandi ▽
Durante la parata del 4 luglio, un poliziotto viene sequestrato e si risveglia prigioniero di un meccanismo che gli dà due possibilità: morire travolto da un treno oppure salvarsi mozzandosi la lingua. Il suo sarà il primo di una serie di omicidi realizzati da un serial killer che si ispira a Saw e intende ripulire il dipartimento di polizia eliminando gli elementi più corrotti. A capo delle indagini viene messo Zeke Banks, detective della omicidi irreprensibile ma dai metodi poco ortodossi, e per questo odiato da tutti: uno dopo l’altro vedrà morire i colleghi atrocemente torturati, fino a quando il cerchio si restringerà su suo padre Marcus, ex capodipartimento in pensione e ritenuto responsabile del degrado morale della città. Recensione ❯
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