L'esordio cinematografico di Alison Klayman, che ricostruisce la carriera artistica di Ai Weiwei, noto artista e attivista politico cinese. Espandi ▽
Alla giovane Alison Klayman è andato l'onore di poter avvicinare uno dei personaggi più emblematici e discussi del mondo dell'arte contemporanea, Ai Weiwei. Simbolo del dissenso nei confronti del governo cinese, tanto da ricordare - persino nel look - l'epitome del dissenso anti-sovietico Solzenicyn, Ai Weiwei è sfuggito per anni - prima del misterioso arresto del 2011 - alle grinfie della polizia di Pechino in virtù della sua visibilità internazionale e dell'affermazione che si è conquistato grazie a mega-installazioni impresse nell'immaginario collettivo (lo stadio di Pechino, i 100 milioni di semi di girasole colorati esposti alla Tate Modern Gallery, simbolo del popolo cinese visto dall'Occidente). Recensione ❯
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Attraverso una serie di interviste, il film ripercorre la storia artistica della compagnia milanese di marionettisti Carlo Colla & figli. Espandi ▽
Prodotto dalla Scuola di Cinema Anna Magnani di Prato e dal Teatro Metastasio, il film descrive il percorso artistico della storica compagnia milanese di marionettisti Carlo Colla & figli, dai tempi dell'antico teatro Gerolamo ai giorni nostri, attraverso le interviste a Eugenio Monti Colla, regista, e Carlo Colla IV erede della famiglia. Il film illustra l'allestimento de l'Aida realizzato dalla compagnia al Teatro Metastasio di Prato nel 2003, con 250 marionette mosse da 12 marionettisti. Recensione ❯
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L'omaggio a un genio che ha 'tagliato' la sua epoca e la materia vivente, inventando una bellezza senza tempo. Documentario, Gran Bretagna2018. Durata 111 Minuti.
La celebrazione di un genio radicale e ipnotico che ha avuto un'influenza profonda sul panorama artistico contemporaneo. Espandi ▽
L'universo di Alexander McQueen è complesso. Creatore fuori norma, figlio di un tassista londinese divenuto stella dell'alta moda, McQueen ha ridefinito la moda e i suoi codici attraverso le problematiche contemporanee. I due registi tornano sulla carriera folgorante del bad boy della moda, dai suoi debutti alla Saint Martin's School di Londra fino alla leggendaria sfilata Plato's Atlantis, offrendo una griglia di lettura a un sistema di pensiero esuberante e a un'immaginazione smisurata. Il documentario 'cuce' un ritratto con ago e filo di parole, scompone e ricompone un artista estremo e appassionato, consumato dal suo genio e costretto a rincorrere una pace interiore che non troverà mai. Recensione ❯
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Un repertorio eloquente, con un montaggio affollato di voci e archivi originali, per ragionare sulle culture urbane di strada. Documentario, USA2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un periodo in cui i marciapiedi di New York prosperavano grazie a due subculture di riferimento che hanno iniziato a integrarsi: hip-hop e skateboard. Espandi ▽
La direzione di All the Streets Are Silent è pienamente dichiarata dal sottotitolo originale: "the convergence of hip hop & skateboading". Vuole indicare cioè l'intersezione tra hip hop, inteso sia come genere musicale che come movimento artistico nato dalla strada, e cultura degli skaters. Il set è New York, gli anni quelli a cavallo tra Ottanta e Novanta. In un'era pre YouTube e pre social, che quindi sembra lontanissima dall'ipercondivisione dei tempi attuali, e a pochi anni dalla rivoluzione di MTV, il film catapulta lo spettatore all'interno di due sottoculture nate spontaneamente ai margini, socioeconomici ma anche geografici della città, e poi deflagrate.
Spinte, in particolare, da un club aperto a più generi musicali e a una clientela di ogni ceto sociale e discendenza, il Mars di Yuki Watanabe, da un programma radio notturno condotto da Dj Stretch e Bobbito Garcia, e a partire dal '93, dallo Zoo York e Supreme, negozi pionieri e punti d'incontro. Espressioni artistiche rese mainstream, in una seconda fase, dal mercato, discografico e della moda, secondo una parabola già sperimentata da molti altri fenomeni culturali.
Più autocelebrazione e omaggio a una città che sistematica rielaborazione dei processi di integrazione tra culture, All the Streets Are Silent è un repertorio eloquente per ragionare sulle culture urbane di strada. Recensione ❯
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Giudice di ferro, contro ogni discriminazione: un ritratto legittimamente celebrativo di Ruth Bader Ginsburg. Documentario, USA2018. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna dalla parte dei diritti delle donne, la Ginsburg ha sempre promosso la parità dei sessi. Espandi ▽
Nata a New York nel 1933, Ruth Bader Ginsburg (per brevità RBG) è stata la seconda donna - dopo Sandra Day O'Connor, in carica dal 1981 al 2005 - a essere nominata, da Bill Clinton, nel '93, tra i nove componenti della Corte Suprema. Negli ultimi anni quest'anziana, minuta signora, voce vellutata e occhi che inceneriscono, è oggetto di molta attenzione da parte dei mass media nazionali. Il fronte democratico vede in lei - che su Trump si è espressa con un certo scetticismo fin dal 2016, ancora prima che venisse eletto - un simbolo della resistenza alla deriva ultraconservatrice e autoritaria della sua presidenza. Ma già nel 2015 le era stato dedicato un tumblr, seguito dal libro Notorious RBG di Irin Carmon e Shana Knizhnik. Che, parafrasando il nome d'arte del celebre rapper Notorious B.I.G., originario anche lui di Brooklyn, la consacra anche tra le giovani generazioni come esempio di emancipazione civile («Mia madre non faceva che ripetermi due cose: sii gentile e sii indipendente», racconta la giudice). Recensione ❯
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Alla ricerca di saggezza e buon senso, gli autori ci invitano a condividere il loro modo di rimettersi in discussione interrogando la nostra visione del mondo. Espandi ▽
A 10 anni dal loro ultimo incontro, Nathanael ritrova Marc a New York. Amici dall'infanzia, la vita li aveva allontanati: Nathanael gira documentari sulla mancanza d'acqua in India, Marc è un guru del marketing. Marc, immobilizzato a letto, finisce per guardare i documentari che Nathanael gli ha lasciato sulla "mercificazione del mondo". E così, equipaggiati di una piccola telecamera e di un microfono, cercano di capire cosa abbia portato a questo stato di crisi e da dove possa arrivare il cambiamento. Recensione ❯
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La vita privata di una delle più grandi fotografe di strada. Espandi ▽
John Maloof sapeva che "chi cerca, trova", perché ha frequentato fin da piccolo i mercati delle pulci. Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, ha dunque acquistato all'asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, ha trovato una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell'identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof ha scoperto anche una storia da romanzo: quella di una figura dall'immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, preferendo fare la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Recensione ❯
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Nick Difino, food performer, scopre di essere malato. E allo stesso tempo scopre quanto si può essere felici a tavola. Espandi ▽
Si può essere felici nonostante una grave malattia? È questo che si chiede Nick Difino, food performer, dopo la diagnosi di un cancro. In barba alla sua malattia, Nick è deciso a non rinunciare a ciò che lo rende felice: il lavoro, gli affetti ma soprattutto il cibo. A sostenerlo, per fortuna, ci sono gli amici di sempre, chef e artisti da tutta Italia come Simone Salvini, Roy Paci, Paola Maugeri... Alternando la loro voce al video-racconto del protagonista, questi ospiti d'eccezione cucinano i piatti preferiti di Nick e provano - fra un bicchiere di vino e una parmigiana di melanzane - a rispondere alla sua stessa domanda. Recensione ❯
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Tramite un programma educativo-tecnologico Samar e Linor iniziano una corrispondenza via mail, per poi incontrarsi. Espandi ▽
Due ragazze si incontrano on-line. Samar, 12, ha una madre israeliana araba e padre palestinese dai Territori occupati. Vive in Lod, una città segnata da povertà e crimine. Linor, 11, nata a Gush Katif nella Striscia di Gaza, ma ora vive in Tlamim, un insediamento nella regione Lachish. Soli 67 km separano Lod e Tlamim, ma le ragazze sono anche separate da un abisso nazionale, culturale e ideologico. Come partecipanti in un programma che unisce educazione e la tecnologia, il loro rapporto inizia dalla corrispondenza on-line. L'incontro che riusciranno a fare faccia a faccia, aggiunge una componente emozionante, tesa e spesso sorprendente per la vita delle due ragazze. Un'occasione per loro e le loro famiglie per spaziare in un'esperienza profonda e complessa. Recensione ❯
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Il ritratto di una città ideale, sperimentale, democratica, e di una comunità urbana in perenne costruzione e ricostruzione. Documentario, Belgio, Francia, Italia2018. Durata 74 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le grandi scoperte scientifiche senza dimenticare che, in fondo, siamo "quasi niente": puntini invisibili e lontani dispersi nell'immensità dell'universo. Espandi ▽
Nel palazzo della conoscenza non ci sono molte risposte. Tante sono invece le domande e le ammissioni di ignoranza. Se non ci fosse un così vasto bisogno di ricercare, non avrebbe senso l'esistenza del CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Anna De Manincor, del collettivo bolognese ZimmerFrei, racconta questo luogo che si estende per chilometri e conta una popolazione di diecimila persone, come una città. Non solo una città sperimentale ma anche, soprattutto, ideale, in cui è l'apporto dei tanti, senza etichette di religione o nazionalità, a motivare i progressi. L'aspetto sociale risulta il più indagato, ma non mancano incursioni nei problemi scientifici. Quesiti sterminati rubati a conversazioni informali, perché è così che accade al CERN: è al tavolo del bar che si discutono i grandi misteri. Recensione ❯
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Interessante e centrato sui temi fondamentali di oggi ma incapace di farne un uso cinematografico. Documentario, USA2016. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il nuovo documentario del regista di Alla ricerca di Vivian Maier. Espandi ▽
William Powell nel 1971 ha scritto e pubblicato "The Anarchist Cookbook", un libro contenente idee e pensieri anarchici sulla necessità della guerra contro lo stato, e un lungo elenco di istruzioni per costruire armi in casa. Come modificare fucili, realizzare esplosivi, progettare detonatori e via dicendo. Il libro fu uno scandalo e un successo immediato. Dal momento della sua pubblicazione è stato trovato negli appartamenti di tutti i responsabili dei principali attentati o anche semplici atti di violenza di massa degli Stati Uniti. Oggi il suo autore è un uomo che rinnega quanto ha fatto ma non riesce a scappare dal senso di responsabilità. Recensione ❯
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Il viaggio di Jim Stern all'interno dell'attuale politica americana. Espandi ▽
Sei mesi prima delle elezioni presidenziali del 2016, il regista Jim Stern decide di mettere la sua vita in standby e, spinto dalla voglia di capire ciò che a lui sembra inverosimile, decide di intervistare e passare del tempo con i sostenitori di Donald Trump, provenienti dai contesti più diversi. Una ricerca di intuizioni e risposte, del perché questi elettori sembrano indifferenti di fronte alle tante affermazioni preoccupanti che il candidato fa. La voglia di risposte, attraverso un documentario che fa emergere una profonda frattura culturale ancora pericolosamente fraintesa e che continua a lacerare il tessuto della democrazia. Recensione ❯
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Un film di Spike Lee. Con David Byrne, Chris Giarmo, Jacqueline Acevedo, Mauro Refosco, Angie Swan, Bobby Wooten Iii, Gustavo Di Dalva, Tendayi Kuumba
Un documentario sullo spettacolo del 2019 di David Byrne a Broadway. Espandi ▽
Spike Lee documenta il brillante spettacolo di Broadway del 2019 dell'ex frontman dei Talking Heads, basato sul suo omonimo e ultimo album e il tuo che ne è seguito. Recensione ❯
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Una storia di enorme talento e rapida consunzione per un film che non viola la soglia dolente. Documentario, Gran Bretagna2015. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La musica, i tormenti esistenziali e la tragica scomparsa della maledetta pop star d'Inghilterra. Espandi ▽
C'era una volta Amy Winehouse, star della musica, jazz singer del calibro di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, morta di arresto cardiaco a 27 anni, nella sua casa di Londra, provata nel corpo minuto dall'eccesso di alcol e droga, forse proprio mentre ne stava venendo fuori. E c'era una volta Amy, prima del cognome, prima del successo, prima del dimagrimento eccessivo, della vertigine romantica e della perdita di sé, appunto. Recensione ❯
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