Un buffo film tra animazione in stop-motion e riprese dal vero. Su una mezza conchiglia che ha qualcosa del primo Tim Burton. Commedia, USA2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento in lungometraggio dell'omonimo corto con il mollusco protagonista. Espandi ▽
Marcel è una creatura minuscola e strana: una conchiglia con un occhio di plastica, una bocca disegnata e scarpe da ginnastica ai piedi.Vive in una casa gigantesca con la nonna Connie. Marcel si racconta alla camera di Dean, un regista che ha affittato su Airbnb la casa: parla di sé, delle sue idee, dei suoi giochi, dei suoi piccoli stratagemmi per mangiare e divertirsi. Dopo aver caricato su internet alcuni video, Marcel diventa una celebrità e non crede ai suoi occhi quando gli autori dell'adorato programma 60 Minutes lo contattano per esaudire il suo sogno: ritrovare la sua famiglia.
Nel 2010, il cortometraggio Marcel the Shell della coppia di attori e cineasti Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate divenne su YouTube un fenomeno virale. Ora da quei tre minuti e mezzo di animazione semi-amatoriale a passo uno - negli anni sviluppatosi in altri due lavori - è diventato un lungometraggio, abilmente sospeso fra mockumentary e cinema indie.
Le richieste dello show business hanno spinto i due autori a costruire un lungometraggio attorno alla loro piccola creatura, migliorando la qualità dell'animazione e resistendo alla tentazione di banalizzare i contenuti (a meno di non considerare la coolness indie come un vezzo di maniera). Recensione ❯
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Una commedia coraggiosa, alla moda ma intelligente, piena di vitalità ed energia come la sua protagonista. Commedia, Norvegia2021. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ventenne di Oslo, scatenata e libera, scopre con orrore di essere incinta: cosa fare della creatura che arriverà? Nei suoi disegni confluiscono tutti i suoi stati d'animo. Espandi ▽
Rakel ha 22 anni, vive a Olso con l’amica Ingrid, ha talento per il disegno ma ha mollato la scuola di design. La sera ama divertirsi, tra alcol, droga e sesso occasionale. Sentendosi fisicamente strana, fa un test di gravidanza e scopre con orrore di essere incinta. Non potendo né abortire né contare sul padre del bambino, inizia per lei un periodo di grande incertezza. Commedia sentimentale con inserti d’animazione e racconto generazionale, il film di Yngvild Sve Flikke procede con un ritmo incalzate e nervoso, simile alla sua protagonista piena di vitalità ed energia, ragazza a cui piace fare la dura, come le dice l’uomo che potrebbe amarla, ma abbastanza umana da ammettere di avere paura. Ninjababy è un film figlio dei nostri tempi: racconta la storia più vecchia del mondo – quella di una ragazza vittima di sé stessa e delle regole di una società inevitabilmente maschilista – senza pietismi, commentando gli eventi “a lato”, con ironia e sarcasmo, frullando romanticismo e grottesco, volgarità e turpiloquio. Recensione ❯
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Claire Denis dissolve il linguaggio di coppia in un dramma misterioso e tagliente. Drammatico, Francia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di triangolo amoroso: una donna è intrappolata tra due uomini, il suo partner di lunga data e il suo migliore amico, il suo ex amante. Espandi ▽
Sara e Jean rientrano nel loro appartamento di Parigi dopo una vacanza al mare. Insieme da un decennio dopo aver entrambi vissuto vite precedenti sono una coppia solida, la cui intesa è totale e il rapporto molto tenero. Lei è una giornalista radiofonica, lui un ex-giocatore di rugby che ha passato del tempo in carcere. Un giorno per strada Sara intravede il suo ex, François, attraverso il quale ha conosciuto Jean. Subito dopo, François propone a Jean un'opportunità di lavoro insieme, e diventa così una presenza invisibile e pervasiva nella vita della coppia.
Claire Denis, fenomenale maestra del cinema europea, torna con un film dalla trama e dalle tematiche solo in apparenza classiche e lineari. Infatti, un tradizionale triangolo amoroso si trasforma in un labirinto di psicologia e perversione che stupisce ad ogni sua curva. La splendida performance di Juliette Binoche e Vincent Lindon e la straordinaria fotografia di Eric Gautier concorrono a distruggere gli stereotipi del genere donando profondità e spessore alle dinamiche e ai personaggi. Recensione ❯
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Secondo film del duo di YouTubers siciliani, qui impegnati in un'avventura fantasy in un mondo fatato. Commedia, Italia2021. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I Me contro Te ancora al cinema con nuove avventure. Espandi ▽
Dopo l’incredibile successo del primo film, i due YouTubers siciliani tornano al cinema e provano ad arricchire di riferimenti narrativi e cinematografici le loro storie avventurose e infantili.
Squadra che vince non si cambia. Per il secondo episodio cinematografico delle loro avventure, i Me Contro Te, cioè Sofia Scalia e Luigi Calagna, in arte Sofì e Luì, hanno ancora scelto di lavorare con il regista Gianluca Leuzzi, già autore della sitcom Disney Like Me e soprattutto del precedente Me Contro Te – Il film: La vendetta del signor S, dieci milioni d’incassi (a fronte del milione e mezzo di follower su Instagram e dei sei milioni di iscritti al canale YouTube) e pericoloso precedente per chiunque abbia abbastanza fortuna da sfondare in rete e a ragione si senta in diritto di trasportare sul grande schermo il proprio materiale.
Se in La vendetta del signor S la derivazione dalla rete era evidente e insieme superata, qui si direbbe che gli autori abbiano ulteriormente alzato l’asticella della componente visiva e della compatezza narrativa, giocando in maniera più consapevole con effetti speciali, scenografie teatrali, luci pop e un’ampiezza di racconto che prova – senza riuscirci – a rendere il racconto più omogeneo. Recensione ❯
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Una autocelebrazione divertita e divertente che toglie però ai Looney Tunes il loro fascino. Animazione, Avventura, Commedia - USA2021. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
LeBron James e i Looney Tunes insieme al cinema e sul campo da basket per sconfiggere la cattivissima Goon Squad e un perfido algoritmo. Espandi ▽
25 anni dopo il primo Space Jam, LeBron James prende il posto di Michael Jordan e scende sul parquet più assurdo e comico del cinema americano per vivere un'avventura che saccheggia l’intero archivio della Warner. Il film in questione è decisamente superiore al suo antenato, è più curato, più dinamico, più avanti – e non potrebbe essere altrimenti – nell’integrazione fra figure dal vero e figure animate. A cominciare però dallo stesso LeBron, inevitabilmente più abituato di Jordan a stare davanti a un obiettivo, il film è troppo compiaciuto della propria autoironia. La trasparenza del digitale che intrappola LeBron e il figlio diventa così la perfetta sintesi di Space Jam - New Legends, un film inesistente che chiama a raccolta nomi, titoli e personaggi della storia della Warner per una autocelebrazione divertita e innegabilmente divertente, che toglie però ai Looney Tunes la loro caratteristica più bella, quella cioè di distruggere e reinventare tutto ciò che gli capita a tiro. Recensione ❯
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Milani fa la cosa più coraggiosa di tutte: un sequel che approfondisce, trovando un nuovo mordente. Commedia, Italia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come avevano previsto sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Espandi ▽
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come si erano predetti sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Recensione ❯
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Il coniglio Peter torna in un secondo capitolo meno originale ma ancor più movimentato. Animazione, USA2021. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il sequel del film di animazione del 2018. Espandi ▽
Il conflitto tra i conigli del giardino e il nipote del signor McGregor, loro acerrimo nemico, sembra ormai ricomposto. Il nipote, Thomas, sta per sposare Bea, amica degli animali e autrice del libro che ne racconta le avventure. Mentre tutti cercano di adattarsi al meglio alla nuova famiglia allargata, un editore di Londra propone a Bea di pubblicare ed espandere la serie di libri in una direzione più commerciale, con Peter Rabbit sempre più nel ruolo della “mela marcia”. Ma Peter è stanco di vedersi dipingere come cattivo, e per ribellarsi si mette in combutta con il coniglio Barnabas, un ladro di città. Recensione ❯
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Hildy Good è la titolare di un'agenzia immobiliare in una cittadina del North Shore nell'area di Boston. La sua attività si trova in una fase di difficoltà e il problema dell'alcolismo torna ad affacciarsi. Espandi ▽
Hildy Good è stata, nel recente passato, la più abile agente immobiliare in una cittadina nell'area di Boston. Ora però una sua ex assistente che le ha rubato numerosi clienti la sta superando. Hildy, che sembrava aver superato i problemi di alcolismo che l'avevano a lungo coinvolta, ricomincia a bere. L'unico che potrebbe starle vicino è Frank, un coetaneo chiamato Mr. Spazzatura perché è diventato ricco grazie alla sua attività nel campo dei rifiuti.
Sigourney Weaver è al centro di una vicenda in cui il passato sembra non voler liberare il presente dalle proprie catene.
La sua Hildy è una donna che si vede spesso ricordare le proprie debolezze, soprattutto dalle figlie che ne hanno subìto le conseguenze, e che trova continue giustificazioni (che sa essere non veritiere) alla ricaduta. Accanto a lei un Kevin Kline morbido e protettivo quasi in attesa da decenni di poter entrare nella sua vita per sostenerla e difenderla, soprattutto da se stessa. Recensione ❯
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Una sarta prende sotto la sua ala protettrice una ventenne dalle grandi potenzialità. Espandi ▽
Esther è la responsabile della sartoria della Maison Dior. Ormai prossima alla pensione vive una vita solitaria pur avendo una figlia con cui però non ha da tempo una buona relazione. Un giorno viene derubata in metropolitana. Quando incontra nuovamente la ladra, la giovanissima Jade, decide di impartirle un'istruzione facendola entrare come stagista nella sartoria. Il loro sarà un rapporto non sempre tranquillo. Quante volte abbiamo visto al cinema, declinata soprattutto in versione made in Usa, una relazione in cui qualcuno dotato di cultura e di una solida professionalità decide di puntare su una persona giovane e proveniente da una condizione sociale non ottimale intuendone le potenzialità? Tante (qualcuno potrà anche dire: troppe). Qual è o quali sono allora gli elementi che possono fare la differenza e la cui assenza conduce solo a un'ennesima copia più o meno conforme? Questa è la domanda che ci si pone dinanzi al plot di base di questa opera seconda di Sylvie Ohayon. La differenza la fa innanzitutto l'aver improntato tutta la narrazione al femminile (un uomo c'è ma acquisisce spessore solo nell'ultima parte) andando a scavare nelle pieghe delle relazioni tra donne sia nell'ambito lavorativo che in quello privato. Recensione ❯
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Le Guay mette in scena i conflitti che animano la società francese le fragili convinzioni della sua borghesia. Thriller, Drammatico - Francia2021. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Simon ed Hélène vendono una cantina nel palazzo in cui abitano. La acquisterà un uomo misterioso che sconvolgerà pian piano la vita della coppia. Espandi ▽
Come nel suo film più famoso, Le donne del 6° piano, Philippe Le Guay usa un edificio parigino come innesco e rappresentazione dei conflitti che attraversano la società francese: là il classismo, qui l’antisemitismo e più in generale le fragili convinzioni della classe borghese. Il riferimento principale diventa chissà quanto consapevolmente Cape Fear - Il promontorio della paura, dove l’ingresso di un uomo pericoloso nella vita della coppia benestante (in quel caso un ritorno dal passato rimosso) portava alla distruzione di fragili equilibri familiari. Ci si chiede però se fosse davvero il caso di dare a un negazionista un ruolo così determinante e non, invece, approfittarne per smontare razionalmente tesi da tempo ridotte a ciarpame storiografico e lasciare per una volta la famiglia borghese alle sue classiche miserie e meschinità. Recensione ❯
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Monica Bellucci racconta Anita Ekberg, una donna libera che non ha potuto sfuggire da se stessa. Documentario, Italia, Svezia2021. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Monica Bellucci racconta e interpreta Anita Ekberg, indagando la donna oltre l'icona, quella donna la cui immagine è diventata il simbolo della dolce vita e l'ha lasciata prigioniera di quel grande successo... Espandi ▽
Sul set de La dolce vita di Federico Fellini l'attrice svedese Anita Ekberg è "entrata nella Fontana di Trevi e nella storia del cinema, ma anche in una prigione": da quel momento infatti Ekberg sarebbe rimasta per sempre "la ragazza nella fontana", e il suo personaggio quello dell'attrice procace e svampita inseguita dallo sguardo pieno di desiderio degli uomini. The Girl In The Fountain racconta la sua storia, accostando a home movies, fotografie, spezzoni di film e interviste alla diva svedese nell'arco del tempo alcuni commenti in voce fuori campo e da alcune scene che il regista Antongiulio Panizzi ha girato con Monica Bellucci, chiedendole di calarsi nei panni di Anitona per aiutarlo a narrare la sua storia.
Ne emerge la figura complessa di una donna libera e generosa che "non ha potuto sfuggire da se stessa", o meglio dall'immagine di sé che piaceva al pubblico e che lei ha per lungo tempo avvalorato. Una donna indipendente e vitale ma poco attrezzata a proteggersi e a liberarsi del piedistallo su cui era stata issata. Recensione ❯
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Il film racconta in modo divertente e costruttivo il fallimento, vissuto spesso come una vergogna indelebile e quasi mai come preziosa occasione di crescita. Espandi ▽
Andrea Gregoretti è un regista disoccupato che abita in un capannone nel mezzo del nulla. Dopo molti dinieghi da parte dei produttori che gli ripetono che "il cinema è un mestiere d'élite" Andrea comincia a sentirsi un fallito totale, ed è in quel momento che gli arriva l'idea geniale: raccontare in un suo film le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, ovvero tutti coloro che, soprattutto (ma non solo) in ambito sportivo, hanno toppato clamorosamente, rendendosi però protagonisti memorabili di imprese in qualche modo epiche.
È la sua ribellione alla cultura del vincente che è diventata "l'unità di misura delle nostre vite" e il suo modo di rispondere alla domanda: "Perché perdere fa così male?".
Andrea Muzzi costruisce un film a sua misura raccontando una storia metacinematografica: lui stesso è uno sceneggiatore e un regista (oltre che un attore, noto soprattutto per le collaborazioni con Alessandro Benvenuti) che fatica a trovare produttori e distributori e ha subito la cancellazione di un suo film (scritto con Ugo Chiti) alla vigilia dell'inizio delle riprese, ma non si rassegna a soccombere alla cultura cinematografica improntata ai blockbuster. Recensione ❯
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In un mondo devastato dalla variante Delta del virus COVID-19, Sarah Street è braccata da Aaron Ramsey, un fanatico religioso che crede che Sarah sia immune e possa avere la chiave per una cura. Fuggita da un campo profughi con il fratello, che si sacrifica per proteggerla, Sarah trova rifugio nella casa di Ben Grant, un ex agente dell'FBI diventato survivalista. Ben protegge Sarah da Aaron e dai suoi seguaci, ma alla fine scopre che Sarah non è immune: è solo una portatrice asintomatica. Dopo aver sconfitto Aaron, Ben e Sarah decidono di cercare altri sopravvissuti che potrebbero lavorare a una cura, mentre Ben potrebbe aver contratto il virus a causa del contatto prolungato con Sarah. Recensione ❯
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Un action thriller su un uomo in fuga da alcuni criminali riconosciuti e altri meno. Espandi ▽
Ray è un ex criminale che fugge da un gruppo di assassini senza scrupoli guidati dall'eccentrico boss Grayson. Trova rifugio da un buon samaritano che però non è quello che sembra. Recensione ❯
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Il racconto tramite immagini ritrovate nella memoria dei bombardamenti NATO di Belgrato. Espandi ▽
Un appartamento abbandonato alla periferia di Belgrado, gli incubi che continuamente si mescolano ai ricordi di un'infanzia. La videocamera del nonno, gli animali domestici, i raduni e le immagini di anni incerti, il 1998 e il 1999. Una vita come tante inclusa in un grande e tragico evento storico: i bombardamenti NATO di Belgrado. Recensione ❯
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