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Il privato e il quotidiano dell'artefice dell'Olocausto, indagati attraverso documenti e lettere inedite. Documentario, Israele, Austria, Germania2014. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il documentario su Himmler, documentato dalle lettere scritte dalla figlia, partecipa alla Berlinale 2014 nella sezione Panorama Dokumente. Espandi ▽
La storia del leader nazista e capo delle SS Heinrich Himmler raccontata attraverso le lettere della sua giovane figlia Gudrun. Scoperte recentemente, sono state scritte durante le lunghe assenze da casa del padre per questioni legate al partito. Recensione ❯
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Solo chi è armato di una tecnica perfetta e di un grande coraggio può giungere al termine della Streif, la pista della discesa libera di Hahnenkamm a Kitzbühel, probabilmente la pista più prestigiosa al mondo. Espandi ▽
Kitzbühel rappresenta per lo sci quello che Wimbledon rappresenta per il tennis, ciò che Monte Carlo è per la Formula 1 e l'Ironman delle Hawaii per il triathlon: un'epocale competizione che può consacrare o distruggere la carriera di uno sciatore, dare vita a trionfi e sconfitte indimenticabili. Tecniche cinematografiche di ultima generazione offrono una nuova e incredibile prospettiva sulle performance degli atleti e sullo stress al quale il loro corpo è sottoposto, durante una gara che prevede pendenze fino all'85% e una velocità che raggiunge addirittura i 142 km/h. Recensione ❯
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Un documentario che parte dalla tragedia operaia dell'incendio alla Triangle Waist Company di New York nel 1911, per arrivare alla morte di quattro operaie a Barletta, in Puglia, nel 2011. Espandi ▽
New York, 1911. La fabbrica tessile Triangle, situata all'ottavo piano di un grattacielo privo di scale e sistemi antincendio, prende fuoco, e perdono la vita più di 150 operaie, alcune buttandosi dalla finestra, altre soffocate, altre infine carbonizzate. L'incendio avviene di sabato, ma la fabbrica è affollata, giacchè le operaie sono abituate a lavorare sette giorni su sette. Barletta, 2011. Una palazzina crolla trascinando con sé le operaie di una fabbrica di confezioni, tutte precarie pagate "a cottimo", riunite in locali privi di norme di sicurezza. Restano sotto le macerie cinque vittime, una delle quali ha 14 anni ed è la figlia del titolare, lui stesso addetto ad uno dei macchinari dell'azienda. Recensione ❯
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La qualità del documentario, che ragiona sull'impressionante ricognizione del materiale Luce, è nobile e coerente. Documentario, Storico - Italia2014. Durata 94 Minuti.
Una mappa per entrare nell'immenso tesoro dell'Archivio Luce, raccontando come esso non sia solo un imprescindibile serbatoio di conoscenza della Storia, ma di fantasie, e di cinema. Espandi ▽
Nel 2014 l'Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l'Italia attraverso il cinema, e con quel patrimonio di immagini unico al mondo che è l'Archivio Luce. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono stati invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con 10 minuti di immagini dell'Archivio, scelte tra le migliaia di ore di filmati che esso contiene.
Ne è nato un album di narrazioni diverse. I film raccontano del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; memorie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Recensione ❯
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Attraverso il ritratto dell nonna, il regista Soufiane Adel racconta la vita nella periferia parigina. Espandi ▽
Guardare avanti è necessario. Guardare indietro è indispensabile. Ma quando la tua vita Parigina è così lontana dalle tue radici algerine, non è facile trovare le lenti giuste. Il regista di questo film, Adel, sceglie quelle di sua nonna Taklit: occhi anziani che hanno visto migliaia di storie, occhi stanchi ma forse più acuti dei suoi. Seduta su un divano, la donna racconta la sua vita tra l'Algeria e la Francia, ricordi personali che si intrecciano con la Storia raccontata da filmati girati tra il 1947 e il 1964. E mentre il passato si fa presente, in quella stanza in cui risuona una vecchia canzone in lingua cabila, con la stessa naturalezza con cui insegna al nipote a intrecciare una cintura ricompone i fili sparsi della memoria e dell'identità. Recensione ❯
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Marja, Filippo, Maggie, Massimo, Marco, Federico e Nadine sono persone comuni, ma tutte ugualmente appassionate dell'Arena di Verona. Espandi ▽
Marja, Filippo, Maggie, Massimo, Marco, Federico e Nadine sono persone comuni, ma tutte ugualmente appassionate dell'Arena di Verona.
Sono tra i volti che si incontrano dietro le quinte del più grande teatro lirico del mondo, al lavoro per l'organizzazione di un'occasione molto speciale: la preparazione di una nuova versione dell'Aida di Verdi - in occasione dell'approdo al terzo millennio - ad opera dei geni dell'avanguardia spagnola Fura dels Baus. Recensione ❯
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Mentre supervisiona le fasi di casting per il suo nuovo film, il regista Jean-Francois Davy viene attratto da una delle attrici, l'ottava. Ne nasce una relazione appassionata che lui stesso - comparendo in prima persona - racconta in questo film. Recensione ❯
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Biografia di una delle più famose dominatrici francesi, Catherine Robbe-Grillet. Espandi ▽
Biografia di una delle più famose dominatrici francesi, Catherine Robbe-Grillet. La donna, 84 anni, sfida i rapporti tra potere e sottomissione, sensualità e dolore. Si circonda di personaggi brillanti, con vite complesse oltre le convenzioni sociali, e scrive romanzi sadomaso sotto lo pseudonimo di Jeanne De Berg. Recensione ❯
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Un viaggio nel mondo del cinema visto attraverso gli occhi delle donne. Espandi ▽
Quante sono, e quante sono state, le registe in Italia? È un mosaico complesso le cui tessere devono essere pazientemente assemblate andando a cercare nella storia tutti quei talenti femminili che "i grandi studiosi del cinema hanno trascurato di mettere in evidenza", come dice il critico Silvana Silvestri, una delle voci (e presenze) che fanno da filo rosso al racconto della presenza muliebre dietro la cinepresa. Recensione ❯
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Cosa significa essere proprietari di un paesaggio naturale o di un edificio storico? Per un cittadino d'Europa, sembra una domanda priva di senso. L'Europa moderna è stata fondata sull'idea della proprietà comune, e noi tutti siamo cresciuti dando per scontato che montagne, spiagge, monumenti e parchi pubblici appartengano ad ognuno di noi. Non soltanto ospedali, strade e scuole, ma l'intero patrimonio naturale e storico-culturale. Che spesso rappresenta qualcosa di più: è parte della nostra iconografia e dell'identità nazionale. Recensione ❯
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La scoperta di un documentario perduto girato da Alfred Hitchcock e Sidney Bernstein sui campi di concentramento tedeschi. Espandi ▽
Alcuni ricercatori rinvengono un filmato risalente alla seconda guerra mondiale che si scopre essere un documentario girato da Alfred Hitchcock e Sidney Bernstein nel 1945 sui campi di concentramento tedeschi. Recensione ❯
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Lo street artist Banksy è uno degli artisti contemporanei più misteriosi al mondo: vive nell'ombra, la sua identità non è del tutto nota così come il suo vero nome. Espandi ▽
Lo scorso ottobre, quando lo street artist Banksy ha rivelato di risiedere a New York, ha lasciato una vera e propria caccia al tesoro tra fan curiosi, mancati collezionisti d'arte e, naturalmente, poliziotti. Con la videocamera del cellulare pronta a riprendere, tutti volevano conquistare un pezzo dei suoi effimeri lavori prima che venissero distrutti o, peggio, rimossi per guadagno. Chris Moukarbel analizza la reazione del pubblico di una velocità senza precedenti e segue il percorso dei lavori creati segretamente da Banksy e resi pubblici in tutta la città: dal lower East Side fino a Staten Island, da Williamsburg a Willets Point. Il documentario è prodotto da HBO. Recensione ❯
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Documentario che scava in profondità nella realizzazione dell'album di debutto del rapper statunitense Nas, descrivendo le condizioni sociali che ne hanno influenzato la creazione. Venti anni dopo la sua uscita, Illmatic è diventata una pietra miliare della discografia hip - hop, perchè ben esprime le prospettive socio-politicche, lo spirito e l' angoscia collettiva di una generazione di giovani neri. Recensione ❯
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A partire dagli anni cinquanta le cime della Yosemite Valley sono diventate uno dei centri nevralgici dalla controcultura americana. Beatnicks e vagabondi vi trovarono la scenografia ideale per uno stile di vita fieramente opposto al consumismo, praticando l'arrampicata come sintesi perfetta di libertà e tensione verso l'assoluto. Fu un luogo di grandi sfide tra modi diversi di concepire le scalate, tra la società borghese e la ricerca della libertà, ma soprattutto fu il luogo della sfida con se stessi. Recensione ❯
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