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Ultimo aggiornamento martedì 9 febbraio 2016
Un uomo scende a compromessi inaspettati pur di salvare la sua famiglia e la sua dignità, ma deve fare i conti con un futuro forse irrimediabilmente segnato dai rimorsi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, Al Box Office Usa 99 Homes ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1,3 milioni di dollari e 32,8 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Dennis Nash, sua madre e suo figlio vengono buttati fuori dalla casa in cui hanno sempre vissuto nel giro di pochi minuti, il tempo di raccogliere due cose, le foto ricordo, i giochi del bambino, una piantina in vaso. L'agente immobiliare Rick Carver non ha tempo da perdere e si fa accompagnare dalla polizia. Dopo Nash, tocca a molte altre case, famiglie da spedire in qualche motel, anziani da parcheggiare alla croce rossa: tutta gente che non ce la più a pagare il mutuo, tutte case che fruttano a Carver un sacco di soldi. Ma Nash non si vuole arrendere, è deciso a ridare al figlio la sua stanza, dovesse vendere l'anima al diavolo. Ed è così che comincia a lavorare per Carver stesso, dentro e fuori la legalità, infliggendo ad altri come lui le sofferenze che ha appena subito, perché "l'America è stata costruita per i vincenti" e non sarà lui il perdente di turno.
"A che prezzo?", domandava Barahni nel suo ultimo film, e la domanda ritorna, ancora calata in un'attualità drammatica e in un'età della crisi di cui il regista si è eletto narratore lucido ma anche simpatetico. Trasportatosi dall'America rurale del businnes delle sementi geneticamente modificate a quella urbana e residenziale di Orlando, Florida, Bahrani riposiziona gli stessi elementi sulla nuova scacchiera senza far pesare la ripetizione, ma declinandola in fruttuosa coerenza di temi e di stile.
Andrew Garfield è il protagonista in lotta con se stesso e col destino, emblema del giovane uomo per bene, che una volta si sarebbe detto timorato di Dio ("Vai in chiesa?" gli chiede il boss, "Certo", risponde lui a denti stretti) e non avrebbe versato una lacrima fino ad un minuto dalla fine e invece oggi ha sempre gli occhi rossi perché i nuovi duri non nascondono la tenerezza e perché tensione e empatia in questo film procedono appaiate e inseparabili per definizione. Diviso in coscienza dal turbamento morale, il suo personaggio si divide anche idealmente nei due alter-ego che lo attorniano, come un cattivo ladrone e un buon ladrone ai lati della croce. Da una parte il mefistofelico Carver, il "padre" che potrebbe rendere orgoglioso e di cui potrebbe ereditare fascino e impero, dall'altra il padre di famiglia che Dennis stesso ha incarnato fino a un attimo prima, che si aggrappa con le unghie alla legge degli uomini, insufficiente e corruttibile, non potendo concepire un altrimenti.
Non c'è molto spazio per farsi sorprendere in questo genere di prosa cinematografica, e il regista, in aggiunta, si lascia prendere un po' la mano e conduce i tempi oltre la misura ideale. Il commento musicale, ansiogeno e pomposetto, ribadisce il concetto sforando nel superfluo. Ma il messaggio ha trovato una bella dicitura filmica: vincere non è fare cento, ma sapersi fermare (foss'anche) a novantanove.
99 HOMES disponibile in DVD o BluRay |
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Un ritmo serratissimo, lo stesso sceneggiatore di Vegas, il geniale e sempre migliore, anche di se stesso, Micheal Shannon, già basterebbero a spingerti dentro. A questo si aggiunga l'ottima regia dell’iraniano-americano Ramin Bahrami, una storia reale, inquietante, geniale nel senso del male e dell’i [...] Vai alla recensione »
Sfrattato insieme alla moglie ed al figlio dalla casa in cui vive, l'operaio edile Dennis Nash inizia a collaborare proprio con il cinico e spietato speculatore immobiliare Rick Carver che lo ha buttato per strada. Attratto dagli ingenti guadagni che possono risollevarlo da una situazione economica disastrosa e dalla concreta possibilità di riavere la sua abitazione, l'uomo si fa [...] Vai alla recensione »
Bella descrizione di quello che è il sistema capitalistico americano, dove ti puoi ritrovare in mezzo ad una strada che tu sia giovane o vecchio, con o senza una famiglia... Insomma che tu ce la possa fare o meno. La descrizione di un uomo che a causa delle difficoltà scende a compromessi sempre più significativi, fino a dover fare una scelta molto difficile.
« 99 Homes », probabilmente un banale numero, o più forzatamente un indirizzo volutamente non attribuibile, porta la firma di qualcuno che statunitense non è, e che –probabilmente per questo- ha visto le cose con maggiore lucidità. Probabilmente, la frase sul’ »America al contrario », detta da un bambino ad un suo coetaneo di fronte ad un mappamondo, non è una casualità.
Facciamo un passo indietro; guardate prima Wall Street (1987 diretto da Oliver Stone), poi guardate Capitalism: A Love Story (film documentario del 2009 scritto, prodotto e diretto da Michael Moore). Adesso guardate 99 Homes. L'America del Capitalismo dove banche, governo e avidi proprietari di immobili, si lanciano in una folle corsa all'arricchimento dei potenti a spese dei più deboli.
Ottimo film, crudo ed essenziale, lontanissimo dai luoghi comuni recitativi e dalle banalità hollywoodiane. Non per nulla il regista americano non lo è. Mi ha fatto scoprire un grande attore, Michael Shannon, della cui maschera cinica fino alla sgradevolezza spero se ne sentirà parlare ancora ad alto livello cinematografico