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il 14 luglio del 1982 Fran Zappa terminò il suo tour europeo a Palermo e si recò a Partinico, città di origine della sua famiglia. Espandi ▽
il 14 luglio del 1982 Fran Zappa terminò il suo tour europeo a Palermo e si recò a Partinico, città di origine della sua famiglia. Il concerto fu interrotto dai lacrimogeni e le cariche della polizia. A distanza di 30 anni Salvo Cuccia rimette insieme i frammenti di quel giorno e va a Partinico insieme ai familiari di Frank Zappa per l'inaugurazione della strada dedicata al grande musicista. Per gli Zappa un viaggio alla scoperta delle loro origini. Una riflessione sulle migrazioni dei popoli. Recensione ❯
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Otto assi del golf di sette anni vengono seguiti nella loro preparazione agonistica. Espandi ▽
Questo documentario segue le vite di otto dei migliori golfisti al mondo, di 7 anni, dagli allenamenti alle gare del Campionato del Mondo di Golf Junior. Il torneo annuale che si tiene presso la Mecca del golf, Pinehurst in Carolina del Nord, che accoglie 1500 giovani golfisti provenienti da 54 diversi paesi e determina chi sarà incoronato il prossimo fenomeno del golf. Le otto storie si intrecciano e formano un ritratto affascinante e spesso divertente di un gruppo di giovanissimi atleti e delle loro famiglie, in cui questa peculiare e altamente competitiva sottocultura juniores del golf diventa sia una finestra sulla società contemporanea, sia una riflessione stimolante sulla condizione umana. Recensione ❯
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La popolazione di Agrigento, in Sicilia, vive con indifferenza la presenza degli immigrati, ma al contempo venera da secoli un "santo nero" arrivato dall'Africa. Espandi ▽
Francis e Mirelle, due giovani africani arrivati sulle coste siciliane in fuga dai soprusi e dalle persecuzioni della dittatura del Congo, si sono stabiliti ad Agrigento, frontiera liquida del Mediterraneo. Nei giorni dei festeggiamenti di San Calogero, nella piccola cittadina accade qualcosa di irrazionale. La gente, che vive con indifferenza la presenza degli immigrati, venera quel santo venuto da Cartagine, quell'uomo sbarcato come le migliaia di clandestini che arrivano sulle coste siciliane. Seguiamo i due giovani protagonisti attraverso un racconto drammatico e sensuale, che mette in risalto, partendo dall'esperienza personale, i temi universali dell'integrazione e dei diritti dell'uomo. Recensione ❯
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Uno spaccato della storia personale del regista Mahdi Fleifel, cresciuto nel campo profughi di Ain al-Hilweh nel sud del Libano. Espandi ▽
Dal Libano il pluripremiato documentario vincitore del premio Cinema For Peace all'ultimo festival di Berlino. Uno spaccato della storia personale del regista Mahdi Fleifel, cresciuto nel campo profughi di Ain al-Hilweh nel sud del Libano, e successivamente trasferitosi all'estero. Il film racconta, in modo commovente e al tempo stesso ironico, la storia di Abu Eyad, amico di una vita del regista. I due condividono la passione per la politica palestinese, per la musica e per il calcio, e il film ripercorre le estati passate assieme a seguire i mondiali di calcio, quando per qualche settimana i palestinesi diventano brasiliani, tedeschi o italiani. Ma mentre Mahdi puo' andare e venire dal campo quando vuole, Abu Eyad e' combattuto tra l'attaccamento alla sua identita' e la voglia di scappare. Recensione ❯
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Partendo da un'estetica ispirata ai dettami punk del do it yourself, il documentario inizia con intenzioni leggere per poi incupirsi con l'alzarsi del muro dell'odio. Documentario, Russia, Gran Bretagna2013. Durata 90 Minuti.
Tre giovani donne devono scontare sette anni in prigione per aver organizzato uno spettacolo satirico dentro a una cattedrale di Mosca. Espandi ▽
Marzo 2012. Tre attiviste del gruppo Pussy Riot vengono arrestate per aver preso parte ad un'incursione situazionista di pochi secondi nella Cattedrale moscovita di Cristo Salvatore. La preghiera punk di Nadia, Masha e Katia, "Madre di Dio diventa una femminista e liberaci da Putin", fa infuriare all'unisono il potere politico e quello ecclesiastico. Il documentario di Maxim Pozdorovkin e Mike Lerner, presentato al Sundance, racconta la vicenda processuale delle tre donne, contestualizzandola dentro una storia - quella russa - di scarsissima tolleranza delle controculture. Recensione ❯
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Un documentario autentico e riuscito che emette un grido di allarme attraverso l'analisi di un passato che non può e non deve coincidere con il presente. Documentario, Svezia2013. Durata 75 Minuti.
Un percorso a ritroso nel tempo, sulle tracce di amici e familiari, compagni di lotta. Espandi ▽
Le recenti proteste in Iran risvegliano i ricordi della regista, di quando da giovane attivista fuggì dal paese dopo la rivoluzione del 1979, delusa dalla deriva autoritaria che aveva fatto svanire i sogni di democrazia, all'indomani della caduta dello scià. Il film è la ricerca delle sue compagne di lotta e del fratello Rostam, che fu poi giustiziato dal regime. Finalmente le ritrova e scopre la verità sulle terribili torture che hanno subito e sugli ultimi giorni di vita di Rostam. Recensione ❯
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Il documentario illumina la struttura patriarcale che caratterizza l'organizzazione di questo movimento femminista. Documentario, Australia, Ucraina2013. Durata 78 Minuti.
Un documentario sul gruppo ucraino delle Femen che cerca di far luce sulle cause che hanno dato origine al fenomeno di protesta. Espandi ▽
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del femminismo. Organizzatesi per protestare contro la visione maschilista riservata alle donne ukraine, considerate suddite dei mariti o carne sul mercato del turismo sessuale, le Femen di Kiev concedono per la prima volta alla filmaker australiana Kitty Green un accesso ravvicinato alle loro vite, al dietro le quinte delle loro proteste e alle contraddizioni interne al movimento. Recensione ❯
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L'autore di Shoah racconta il "ghetto modello" di Terezin e riabilita la figura di Benjamin Murmelstein. Documentario, Francia, Austria2013. Durata 210 Minuti.
Lanzmann prosegue il lavoro di una vita dando nuova vita ad un'intervista del 1975 con l'ultimo e unico sopravvissuto del consiglio degli ebrei anziani del ghetto di Terezin Espandi ▽
Nel 1975 Claude Lanzmann realizza un'intervista filmata a Benjamin Murmelstein, ultimo presidente del Consiglio Ebraico del ghetto di Theresienstadt (o Terezin) e unico sopravvissuto dei tre anziani che lo hanno presieduto durante la guerra, in esilio a Roma. Rabbino capo a Vienna al tempo dell'annessione dell'Austria alla Germania, nel 1938, Murmelstein, che si occupava dell'emigrazione, riuscì a far uscire dal paese circa 121mila ebrei, salvandoli da morte certa, eppure - a causa del suo lavoro per i tedeschi- è stato a lungo accusato di collaborazionismo e non ha mai potuto mettere piede in Israele. Nel 2012 Lanzmann, 87enne, torna a Theresienstadt, il cosiddetto "ghetto modello", offerto in regalo da Hitler agli ebrei come soggiorno termale e luogo simbolo della terribile commistione di organizzazione e menzogna della strategia nazista, per dare nuova vita all'intervista a Murmelstein e riabilitare una volta per tutte la sua figura. Recensione ❯
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Marcias incanala l'emozione in un format solo apparentemente severo in viene lasciato ampio spazio alla tenerezza e allo struggimento. Documentario, Italia2013. Durata 80 Minuti.
Immagini di repertorio si alternano ad interviste in questo omaggio ad una delle più grandi attrici italiane. Espandi ▽
Tutto (o quasi) su Piera Degli Esposti. L'infanzia, il rapporto con la madre, la relazione con Marco Ferreri, le testimonianze di Dacia Maraini, Marco Bellocchio, i Taviani, Giuseppe Tornatore...Le immagini di repertorio si alternano alle interviste per comporre un affettuoso omaggio a una delle più grandi attrici italiane. A Piera Degli Esposti viene conferito il Premio Maria Adriana Prolo 2013 alla carriera. Recensione ❯
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Dissolvenze e inquadrature per raccontare la poesia di Cappello e la semplicità ombrosa delle genti friulane. Documentario, Italia2013. Durata 60 Minuti.
Nel comporre il ritratto affettuoso della vita di Pierluigi Cappello, Francesca Archibugi ci offre una riflessione sul senso profondo del far poesia. Espandi ▽
Parole povere è la collisione tra gli occhi di una regista e le parole di un poeta: lei offre il suo sguardo, lui la sua identità. La macchina da presa cerca risposte con affettuoso pudore, il montaggio racconta, senza estetizzare, la musica diventa scansione narrativa e la storia di Pierluigi scorre sullo schermo così come nella quotidianità: le radici friulane e le testimonianze degli amici; i luoghi e i ricordi; l'ombra scura del '76 e il profilo delle montagne; la sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna, millimetro dopo millimetro, la libertà di un uomo. Di un poeta. Di un guerriero mite e gentile che abita «tra l'ultima parola detta e la prima nuova da dire». Recensione ❯
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Una serie di conversazioni tra Noam Chomsky e Michel Gondry vengono messe in immagini animate dal regista stesso, assecondando la fantasia scatenata dai discorsi Espandi ▽
Il regista Michel Gondry racconta e riporta alcune conversazioni avute con Noam Chomsky. Montando l'audio registrato dei suddetti incontri (sfociando solo raramente nel video) e utilizzando un sistema di disegno su lucidi animato con la consueta stop motion, le conversazioni sono illustrate assecondando la fantasia di Gondry come se fosse possibile guardare cosa accada nella sua testa mentre ascolta le parole di Chomsky. Recensione ❯
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Un anno con Ulay, artista concettuale di Amsterdam, tra i pionieri della body art, della performance art e della polaroid art. Espandi ▽
Dopo aver scoperto di essere affetto da una forma grave di cancro ed essersi sottoposto ad una prima fase di chemioterapia, l'artista Ulay decide di girare il mondo assieme ad una troupe per visitare i luoghi importanti della sua vita professionale e reincontrare i compagni, amici e sodali di una vita per un ultimo saluto. Recensione ❯
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Un documentario composto da filmati e interviste censurate su una una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché "sovversiva". Espandi ▽
La vita è un palcoscenico, diceva Shakespeare. E sul palcoscenico ci si può giocare la vita, potrebbero aggiungere i membri del Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché "sovversiva". I loro spettacoli trattano liberamente di argomenti tabù come la libertà sessuale e la piaga dell'alcolismo, il suicidio e le violazioni dei diritti politici, con una franchezza che non piace al potere, e che può costare molto cara. Il film entra nelle case e nelle cantine dove gli attori combattono la loro battaglia, catturando spettacoli clandestini e testimonianze coraggiose. E racconta il potere dell'arte contro ogni tentativo di ingabbiare la forza delle idee. Recensione ❯
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Un documentario sui generis vincitore del Leone d'Oro alla 70.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Espandi ▽
Dopo l'India dei barcaioli, il deserto americano dei dropout, il Messico dei killer del narcotraffico, Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare il suo Paese girando e perdendosi per tre anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo continuo frastuono. E dallo sfondo emergono personaggi invisibili e apparizioni fugaci: il nobile torinese e sua figlia universitaria, che vivono in un monolocale ai bordi del Raccordo; il "palmologo" che come un Mago Merlino cerca ossessivamente un rimedio per liberare le piante della sua oasi di palme da larve divoratrici; il principe che fa ginnastica di buon mattino sul tetto del suo castello eretto nel cuore della periferia nord-est; l'attore di fotoromanzi, memoria storica della Roma cinematografara, che insegue ostinato sul raccordo la fama e il sogno di una giovane avventura; il pescatore di anguille che sotto i cavalcavia di Roma sud ha costruito un villaggio sull'acqua. Questi personaggi, insieme a tante altre incredibili apparizioni, animano il mondo del Sacro Gra di Gianfranco Rosi. Recensione ❯
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Una mirabile operazione di filologia del cinema e un documentario esilarante. Documentario, USA2013. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Frank Pavich ricostruisce il caso clamoroso di un capolavoro mai realizzato, in un documentario presenato nella "Quinzaine des réalisateurs", a Cannes 2013. Espandi ▽
Questo documentario girato tra Francia, Inghilterra, Svizzera e Stati Uniti, racconta il tentativo donchisciottesco di adattare il romanzo di fantascienza "Dune" dal regista Alejandro Jodorowsky nel 1974 .
Dopo due anni e milioni di dollari di spesa, questo gigantesco progetto alla fine è saltato. Tuttavia, gli artisti raccolti da Jodorowsky intorno a questo leggendario progetto hanno continuato a lavorare insieme. Questo gruppo, i "guerrieri", come li ha soprannominati Jodorowski, ha dato una connotazione alla fantascienza nel cinema moderno, lavorando a film come Alien, Blade Runner, Guerre Stellari e Total Recall. Recensione ❯
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