Dopo aver frequentato le scuole superiori ad Hannover, segue un programma di scambi culturali e si trasferisce a Boston, dove poi ultimerà definitivamente gli studi. Tornato in Germania, va a vivere a Tübingen, dove si iscrive alla Ederhard Karls University, frequentando i corsi di tedesco, inglese e storia. Musicalmente dotato, cerca di mantenersi gli studi come cantautore (pubblicherà ben 5 album), cominciando proprio in questo modo un primo approccio al mondo dello spettacolo che lo porterà dritto alla Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda, all'interno della quale studierà musica e recitazione dal 1980 al 1983. Finiti i suoi studi, debutta nel teatro di Heidelberg come attore.
La vita alla Giudecca
Di lì a poco, prende parte al suo primo film per la regia di Michael Verhoeven, Die Weiße Rose (1982). Un autore con il quale collaborerà molto spesso. Poi sarà soprattutto teatro, sotto la regia di Peter Zadek in opere come "Ghetto". Dal 1985 al 1995, entrerà a far parte della Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, mettendo in scena "Giulio Cesare" di Shakespeare e "Luli" di Frank Wedekind. Attore teatrale dell'anno, diventa fra il 1995 e il 2003 il regista ufficiale dell'Amburgo Kammerspiele Theatre, lavorando molto spesso accanto a Ulrich Waller. Non abbandonerà mai il campo della musica, infatti, diventerà il fondatore di una band di nome Ulrich Tukur & the Rhythmus Boys che annovera fra i suoi membri Kalle Mews, Ulrich Mayer e Günther Märtens. Sposato con Amber Wood, madre delle sue due figlie (dai nomi abbastanza singolari) Lilli e Marlene, divorzierà da questa per sposare la fotografa Katharina John con la quale si trasferirà alla Giudecca, a Venezia.
I film e le miniserie
Ma la carriera di Ulrich Tukur non è solo ed esclusivamente legata al teatro e alla musica, grande importanza ha avuto il cinema e una filmografia in cui compaiono titoli come Il pendolo (1983), Stammheim - Il caso Baader-Meinhof (1986) ed Essere donne (1988). Senza contare l'enorme popolarità datagli dalla televisione grazie alle miniserie Lenz oder die Freiheit (1986), Das Milliardespiel (1989) e Die Kaltenbach-Papiere (1991). Nel 1994, recita accanto al regista Brian De Palma ne Rotwang muß weg!, ma in Italia appare soprattutto in prodotti per il piccolo schermo come i film tv (Divorzio di sangue, 1997) o qualche episodio de Il commissario Rex (1998).
Il sodalizio artistico con Costa Gravas e i lavori più recenti
Dopo aver recitato ne A torto o a ragione(2001) con Harvey Keitel e ne Solaris (2002), stringe amicizia con il regista Costantin Costa Gavras che lo dirigerà in pellicole come Amen (2002), Il cacciatore di teste (2005) e Verso l'Eden (2009). Ma questo è niente al confronto del grande successo de Le vite degli altri (2006) di Florian Henckel von Donnersmarck con Martina Gedeck. Nel 2014 lo troviamo nella commedia Un insolito naufrago nell'inquieto mare d'Oriente di Sylvain Estibal.