Una mappatura delle "eterotopie" che insistono su un importante asse viario di una città italiana. Espandi ▽
Suddiviso in brevi capitoli, il documentario sviluppa una riflessione sullo spazio architettonico urbano mettendo sotto la lente di ingrandimento alcuni precisi luoghi: il luna park, l'ospedale psichiatrico, il centro commerciale, il cimitero, una fabbrica. La città che sta al centro di questa rilevazione è Bergamo.
Valtellina e Vitali sviluppano un saggio visivo sul rapporto tra l'uomo e lo spazio urbano visto da una prospettiva particolare: capitoli nei quali si vanno letteralmente ad esplorare spazi un tempo ‘vivi’ in quanto funzionali allo sviluppo della società ed oggi divenuti inutilizzati e addirittura magari, per chi all’epoca li pensò, da dimenticare per non soffrire del loro attuale stato di abbandono.
Si riflette anche sul senso del confine invisibile, ma ben presente nella sensibilità degli abitanti, che esiste tra due quartieri della città così come dell'intensa attività di una fabbrica ormai dismessa.